Era oramai tardi e sentivo come se lo stomaco stesse girando come un uragano.
Quella sera avevo bevuto parecchio ma cosa potevo farci se amavo il ragazzo sbagliato e proprio quella sera decise di baciare Kelsy, la troia della scuola?
Ero distrutta ed ero piena d'alcool, proprio come una spugna che ha appena assorbito litri d'acqua.
Ero seduta sul divano di casa Mitchel, dove si organizzò quella festa. Avevo le mani in viso come se facendo così avrei fermato il giramento vorticoso di testa, ma magari. Il fatto era che non volevo aprire gli occhi per non vedere ancora la stessa scena ripetersi per l'ennesima volta: Niall Horan che baciava Kelsy Mitchel.
Non so ma l'unica cosa che volevo era andarmene da lì e riposare ma chissà dov'era il mio miglior amico, Liam.

Decisi di alzarmi anche se sapevo ed ero consapevole che sarei andata addosso a qualcuno barcollando su quei maledettissimi tacchi, ma mi alzai.
Vedevo sdoppiato se non triplicato e sentivo che dopo poco avrei vomitato e no, non mi interessava se avrei vomitato addosso a qualcuno, la mia vita era già schifosa così, una figura di merda di più non avrebbe cambiato niente.
Ero al centro della pista, ovvero il salone dove tutti gli altri ballavano, mi sentivo sempre peggio quando mi accasciai su me stessa e cadendo rovinosamente colpii anche qualcun altro ma non mi fregava niente, stavo male e sapevo che nessuno sarebbe corso in mio aiuto.
Imprecavo dal dolore e qualcuno si accorse di questo.
-Cosa succede, Allison?- mi sentii appoggiare una mano su di una mia spalla e l'ombra di quel qualcuno coprire il mio corpo debole.
-Sento dolore allo stomaco. Ti supplico chiama qualcuno che mi aiuti.
Non vedevo chi fosse ma era un ragazzo, la sua voce era maschile e familiare ma in quelle pessime condizioni non avrei mai potuto riconosciuto chi lui fosse.
Alzai il viso e rimasi senza fiato.
Incontrai quegli occhi così vivi e del color del mare, quel rossore sulle sue guance sia per il caldo sia per qualche birra in più, le sue labbra che mi sorridevano.
Ero in un sogno, non era vero tutto quello. Non poteva essere la realtà.
-Niall? Cosa ci fai qui? Tu devi essere dalla tua ragazza. Cercai di alzarmi per dimostrargli che non avevo bisogno di lui, ma caddi di nuovo e lui mi sorresse e mi portò in braccio al piano di sopra in una stanza dove c'erano già due appartati che facevano schifezze.
Niall li cacciò via, per far spazio a me. Era letteralmente un sogno. La realtà non era mai stata così buona con me.
-Allison, sei impazzita? Non ho una ragazza. Di chi parlavi?- mi disse poggiandomi sul letto accarezzandomi un braccio.
-Niall non sono mica stupida, ti ho visto che baciavi Kelsy- M
i voltai dall'altra parte tenendogli le spalle ma lui mi raggiunse all'altro lato del letto e prese il mio viso tra le sue mani e si avvicinò a me.
-Io? Kelsy? Eppure amo solo te, Allison. Ancora non capisci? Era tutto un modo per farti avvicinare a me, ma tu niente. Ma non mi faccio sfuggire l'occasione, piccola. Ora sei mia.
Si avvicinò e sfiorò le mie labbra e cominciò a baciarmi come avevo desiderato fino ad allora.
Da quel giorno fui la ragazza più fortunata al mondo, sapevo di avere un angelo al mio fianco.
E non l'avrei mai abbandonato.


1 anno e mezzo dopo.
-Sai che sei un angelo?- mi disse Niall voltando il suo sguardo nel mio. Provavo ancora quei brividi che provavo all'inizio, la prima volta che incontrai il suo sguardo.
Eravamo stesi sul prato su una di quelle coperte a scacchi rossa e blu.
-Io? Un angelo? No Niall, non lo sono. -gli risposi ridendo per la sua stupida affermazione.
-Sì, lo sei- si fermò sorridendomi poi avvicinandosi sempre più a me -solo che hai dimenticato come si vola!-
Quel ragazzo mi voleva morta, davvero. Sapeva come trattarmi, come trattare una ragazza.
-Sei perfetto, Niall!- gli dissi.
Inarcò le ciglia e scosse la testa.
-No che non lo so, piccola.
-Sì, lo sei.. solo che sei solo mio.
Mi sorrisè e mi baciò dolcemente.
Amavo i nostri momenti.
Amavo ogni cosa di lui.
Amavo la sua dolcezza.
Amavo Niall Horan.