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Autore: terychan    05/11/2007    2 recensioni
Questa è la storia dei genitori di Inuyasha. un amore un avventura e un pericoloso nemico.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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I guai non vengono mai da soli

 

 

“guarda, guarda!” disse con entusiasmo Izayoi, scoprendosi la pancia che ormai era gonfia quanto un anguria. Afferrò la mano di Taisho e gliela fece poggiare sul ventre, dopo due secondi senti come una spinta da dentro la pancia: Inuyasha scalciava.

Taisho spalancò la bocca in un espressione estasiata, “diventerà forte!”

“hai già deciso come chiamarlo?” chiese lei amorevole.

“si ci ho pensato un po su!”

Izayoi attendeva curiosa la risposta.

“Inuyasha!”

“Inuyasha!” mormorò Izayoi accarezzandosi la pancia, come se quel nome lo stesse memorizzando nel suo cuore.

“Izayoi devo parlarti seriamente, in questo periodo sei rimasta con me perché dovevo proteggerti, ma ormai il tempo è quasi arrivato, e tu hai bisogno di essere aiutata da donne per il parto. Ma non posso portarti a casa di tuo padre, perché sono sicuro che lui verrebbe da voi per ucciderti, e non risparmierebbe nessuno, quindi dovrò portarti da qualche altra parte. c’è una sacerdotessa dai grandi poteri, rimarrai con lei finchè non metterai al mondo nostro figlio!”

“io rimanere lì? E tu?”

“io non posso stare lì perché per proteggerti lei alzerà una specie di barriera anti-spettro e io non posso avvicinarmi!”

“che cosa? No io non voglio separarmi da te!” Izayoi si sentiva come se gli stesse dicendo addio.

“non essere sciocca!”

“ma io voglio che tu sia presente quando nascerà, voglio averti vicino!”

Taisho sorrise amorevolmente poggiò la sua mano sulla sua guancia, poi si avvicinò per baciarla.

“non temere sarò li con te per quel giorno!”

Izayoi gli prese la mano e se la portò alle labbra, gli diede un casto bacio, pieno di amore. Non se la sentiva di ribattere, lui aveva rinunciato alla vendetta per stare assieme a lei.

“d’accordo, andiamo dalla sacerdotessa!”

Il loro discorso fu interrotto dall’entrata brusca di qualcuno che spavento anche Taisho.

“mio signore, presto deve venire con me!”

Era Totosay, e il suo arrivo non presagiva niente di buono.

“che succede?” chiese allarmato Taisho.

“Sesshomaru, è in pericolo!” rispose preoccupato.

“datti una calmata spiegati meglio!”

“mi perdoni signore, ma non sono riuscito a fermarlo, Sesshomaru sta combattendo con Ryokotsusei!”

“COSA!?” chiesero in coro Taisho e Izayoi.

Taisho non sapeva cosa fare, doveva accompagnare lei, ma suo figlio era in pericolo,e lo aveva trovato.

“vai Taichan!”

Izayoi non sapeva nemmeno dove aveva trovato la forza per dirlo, Ryokotsusei era potente e combattere contro di lui poteva essere fatale.

“vai, non permettere che uccida tuo figlio, io me la caverò, mi farò accompagnare da un tuo servo!”

Taisho annuì e assieme a Totosay uscirono di corsa.

Sesshomaru lo aveva trovato, come diavolo aveva fatto? E Totosay non è stato capace di proteggerlo.

Alla punizione di Totosay ci avrebbe pensato poi. Adesso doveva cercare di calmarsi di non farsi prendere dalla rabbia.

 

 

“UFF!” Izayoi sospirò guardandosi indietro, osservando ormai da lontano il palazzo in cui viveva con il suo uomo, anzi demone.

I servi erano in pochi, Taisho odiava essere servito e riverito come un re. Il servo aveva insistito che lei si facesse il viaggio su una portantina, ma aveva rifiutato categoricamente, alla fine si procurarono un carretto, e si misero in viaggio.

Dopo un’oretta di viaggio arrivarono nelle vicinanze di un tempio modesto.

Izayoi scese con movimenti impacciati a causa del pancione, fu subito raggiunta da dei ragazzini che la circondarono “Ciao, chi sei?” chiedevano, e ammiravano il pancione della donna.

“posso toccare? Come si chiama? Quando nasce?”

I bambini erano 4 e avevano già preso in simpatia la principessa.

Izayoi sorrise da quando era incinta adorava i bambini e li avrebbe abbracciati tutti stretti per coccolarli. Prese la mano di una bambina aveva grandi occhi neri e i capelli un po arruffati, gliela fece poggiar sulla pancia “lo senti? Sta scalciando!” la bimba spalancò la bocca sorridendo .

 “anch’io anch’io!”  cominciarono a urlare in coro.

“ad uno a uno!” disse sorridendo, e accarezzando la testa ad un bimbo che somigliava un po a Sesshomaru ma con i capelli scuri. Era preoccupata per quel piccolo demone orgoglioso.

“ti stavo aspettando!” dalla porta del tempietto apparve una donna dai lunghi capelli castani, aveva addosso il tipico kimono delle sacerdotesse con ampi pantaloni rossi e la casacca bianca.

Ma la cosa strana era che quella sacerdotessa aveva anche una spada legata ai fianchi.

“oh salve, io sono Izayoi!”

La sacerdotessa sorrise cordiale “io sono Yuki, vieni accomodati, devi essere stanca per il lungo viaggio!”

Izayoi si chinò per ringraziarla e poi oltrepassò la soglia.

 

“come avete conosciuto Taisho??” chiese Izayoi sorseggiando la bevanda che aveva preparato la sacerdotessa. Yuki sorrise, ricordava che non aveva avuto un bel ricordo del loro primo incontro.

“diciamo che lo stavo ammazzando quando l’ho visto la prima volta!”

Izayoi sgranò gli occhi sorpresa e perplessa.

“avevo frainteso le sue azioni, ricordo che aveva sotto il braccio uno dei miei bambini che piangeva, aveva quel viso da spaccone e notai subito la sua natura di demone, gli lanciai contro un incantesimo che lo immobilizzò, quando il piccolo si allontanò da lui, lo stavo per attaccare con la mia spada, dovevo proteggere gli orfanelli che vivono con me. Sato mi fermò ancora con la faccia rigata dalle lacrime e mi disse che lo aveva salvato da un pericoloso orco che lo stava per divorare!”

“scommetto che quando lo hai liberato ti ha preso per un’idiota impulsiva vero?” sorrise Izayoi.

“si, è un tipo che prende subito confidenza^^’’!”

Izayoi fece una strana espressione, ricordandosi il suo primo incontro, era un misto tra perplessità e rassegnazione. U__U’’

Aveva ragione anche con lei aveva preso un po troppa confidenza la prima volta che si videro.

“quello che portate in grembo è suo figlio?” chiese Yuki.

“si è il nostro primo figlio!”

Gli occhi di Yuki si velarono di tristezza, lei portava in grembo un mezzo demone, e sapeva che il piccolo che sarebbe venuto al mondo avrebbe avuto una vita molto difficile.

“dovrai essere molto forte per tuo figlio, non sarà facile crescere il figlio di un demone!” disse abbassando lo sguardo, il tono della sua voce era terribilmente triste.

“come mai tenete una spada?” chiese Izayoi per cambiare argomento, aveva notato la tristezza della donna e non voleva infierire.

“beh purtroppo non sono solo i demoni a essere pericolosi ma anche gli uomini, la tengo per difendere il mio tempio!”

Le due donne chiacchierarono del più e del meno e fecero amicizia, entrambi si stimavano, si raccontarono come vivevano e alcune vicende del passato omettendo cose spiacevoli.

Arrivò quasi subito la sera e i bambini si coricarono nei loro rispettivi letti.

Yuki uscì dal tempio sempre con quel aria triste, Izayoi la seguì con gli occhi, aveva raccolto dei fiori e si stava dirigendo verso un giardino nelle vicinanze. La principessa era troppo curiosa così la seguì.

Yuki si inginocchiò di fronte ad una lapide e pregava silenziosamente.

“era un orfanello?” la voce di Izayoi distrasse Yuki. Si sollevò in piedi e la guardò negli occhi, i suoi occhi era terribilmente tristi e lucidi.

“si lui era un mezzodemone, quando nacque la madre morì, il padre che era un demone lo disprezzava perché era un mezzosangue e lo cacciò, lo presi in casa mia, perché sua madre era mia sorella!”

La voce della donna tremava e a fatica riusciva a trattenere le lacrime.

“è stata ucciso dagli uomini del villaggio!” Yuki si coprì il viso con entrambi le mani e singhiozzò

“dicevano che era pericoloso perché aveva in corpo il sangue di un demone!”

Izayoi provò a consolarla accarezzando la schiena con la mano, non sapeva che dire era terribile, Yuki aveva deciso di dirglielo perché voleva che sapesse a cosa andava incontro, ma il dolore era ancora troppo forte per dirglielo serenamente.

“io non sono riuscita a difenderlo, lo hanno ucciso d’avanti ai miei occhi!”

Izayoi l’abbraccio e senza volerlo anche lei si ritrovò a piangere.

“è per questo che ho imparato a combattere, me lo ha insegnato Taisho, e gliene sarò riconoscente per sempre!”

Yuki si asciugò le lacrime, poi si voltò verso Izayoi e le sorrise dolcemente, la principessa le ispirò tanta tenerezza, senza neanche conoscerla aveva condiviso il suo dolore, aveva pianto per lei e il suo nipotino che non c’era più.

“scusami, non dovresti rattristrarti fa male al bambino!”

Un rumore proveniente da poco lontano fece voltare le due donne allarmate.

Dagli alberi vicini sbucò fuori un demone, ringhiava e aveva la bava alla bocca, aveva fame.

Studiò per un po le due donne, sembravano appetitose ai suoi occhi.

Yuki prese immediatamente in mano un rosario, “rimani qui vicina qualsiasi cosa succede non ti allontanare da me!” disse seria la sacerdotessa.

Unì i palmi delle mani e socchiuse gli occhi. Intanto il demone prese la rincorsa e saltò avventandosi sulle donne, Izayoi chiuse gli occhi per lo spavento, e il demone sembrò che andasse a urtare contro qualcosa di invisibile, con stupore Izayoi notò che intorno a loro si era formata una specie di cupola energetica che fungeva da barriera.

Poi Yuki fece dei movimenti con le mani e una strana luce circondò il demone, che poco dopo morì.

Izayoi non credeva ai suo occhi Yuki era davvero potente i suoi poteri erano immensi.

“i-incredibile!” affermò la principessa.

“forza torniamo dentro è più sicuro!”

Di nuovo un altro rumore le fece voltare, erano dei rumori metallici, in lontananza videro un samurai che si avvicinava correndo.

Yuki si fermò voleva vedere chi fosse, era troppo lontano per poter vedere i tratti del viso, poco dopo, la sua espressione diventò gioiosa e si mise a correre verso quel samurai.

“Yuki-san cosa fate?”

“Fratellone!” esclamò Yuki gettandosi tra le braccia di quel samurai, per la foga caddero all’indietro.

“Ahi Yuki, lo sai che l’armatura è pesante, non mi stare addosso!”

Dopo i combenevoli Yuki, fece accomodare l’uomo in casa.

Izayoi li seguì poco dopo, “ho sentito dire in giro che c’era un pericoloso demone che vagava nei boschi e attaccava i villaggi, così sono venuto!” disse l’uomo, mentre si toglieva l’elmo.

Dopo aver la visuale libera, notò la principessa.

“Izayoi??” chiese stupito.

“Takemaru??che sorpresa!^^”

Il ragazzo si stupì ancora di più quando vide il pancione, non avrebbe mai voluto vederla in quelle condizioni, quando gli dissero che lei era fuggita di casa per andare a vivere con un demone aveva sofferto perché aveva una cotta per lei. Gli venne una gran rabbia e il suo viso non era per niente amichevole, e Izayoi si sentì per un momento in colpa, a lui aveva detto che non si voleva sposare, ma poi era andata a vivere assieme ad un demone.

“vedo che stai bene, torno a casa!” disse rivolgendosi a sua sorella.

“ma sei scemo è già notte tu non ti muovi da qui!”

Yuki aveva notato la tensione così se lo portò in disparte per parlarci.

“ma che hai?perchè sei arrabbiato?”

“quella donna è la famosa principessa di cui sono innamorato, ricordi la proposta di matrimonio?”

“non fare il ragazzino lei aveva rifiutato fin dall’inizio, non vedo cosa pretendi da lei adesso!”

“beh vado via non voglio rimanere accanto a lei, o va via lei o io!” disse duro

“non dire sciocchezze, io sto ricambiando il favore ad una persona, non posso mica cacciarla in quelle condizioni poi, dai non fare il bambino, non hai nessun diritto di comportarti così!”

Takemaru guardò Izayoi aveva l’aria dispiaciuta, era ancora più bella di come se la ricordava.

Si grattò nervosamente la testa, poi pensò che se era lì da sola doveva essere successo qualcosa, e gli venne la voglia di saperlo.

“uff, hai ragione!” sorpassò la sorella e andò verso Izayoi, le avrebbe chiesto scusa.

“scusami!” lo anticipò Izayoi, “so che non sono stata molto leale con te, avrei dovuto dirtelo ma sono successe talmente tante cose che…insomma spero che puoi perdonarmi^^”

“si scusami tu mi sono comportato male!”

Sorrisero entrambi amichevolmente, poi Izayoi gli pose la mano “amici?”

Lui la strinse “si certo!”

Fece pace ma dentro di se stava morendo dalla gelosia, insomma gli avevano soffiato la donna, eppure mica era brutto o povero, c’erano milioni di ragazze disposte a fare pazzie per lui, ma a lui interessava solo lei.

“AHI!” Izayoi si sentì bagnare i piedi, e un forte dolore alla pancia la fece inginocchiare.

“oddio, è già ora??” esclamò preoccupata Yuki.

“NO!” disse a denti stretti  Izayoi, non voleva che accadesse adesso, lui non avrebbe mai fatto in tempo per raggiungerla.

“no ugh maledizione perché??non adesso!!” diceva mentre si teneva la pancia, ma il piccolo Inuyasha spingeva per nascere, per vedere la luce.

 

 

 

Continua….

 

  
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