Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: ocuddle    15/04/2013    5 recensioni
Justin Bieber.
Hailey Cooper.
Lui puttaniere, ottiene tutto ciò che vuole...e in questo anche le ragazze.
Lei testarda, scontrosa, difficile ma soprattutto stronza.
------------------------------------------------------------------------------------
Ma una cosa solo li unisce la passione per il ballo.
Curiosi? Leggete...
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Oh ciao Olivia.- La sagoma dietro la porta era quella di Olivia.
-Ciao.- Mi scostai per farla accomodare. Giocava con le sue mani guardandosi attorno, cosa le prendeva?.
-E’ tutto okay?.- Annuì
-Justin?.- Chiese alzando per la prima volta il volto
-E’ in salotto, vieni pure.-
-Chi è Hailey?.- Senza rispondere continuai a camminare verso il salotto, una volta lì Olivia si fermò sulla soglia 
-Ehi ragazzi.- Salutò a loro volta salutarono
-Senti Justin, io dovrei parlarti.- Corrugai la fronte, per quale ragione dovrebbe parlargli? Tuttavia stetti zitta e rimasi ad ascoltare. Justin si inumidì le labbra prima di risponderle -Dimmi, ti ascolto.-
-No, forse non hai capito, devo parlare con te da solo.- Tolse lo sguardo da lei guardandosi attorno -Per favore.- Aggiunse supplicandolo, Justin mi guardò alzai velocemente entrambe le sopracciglia facendogli capire che avrebbe dovuto ascoltarla, a questo punto si alzò facendole segno di seguirla nella stanza accanto, una volta varcata la soglia della stanza Olivia chiuse la porta dietro di sé. Con l’intenzione di ascoltare la loro conversazione mi misi dietro alla porta, poco dopo ci si recarono anche gli altri. Impiccioni
-Senti…io mi sento abbastanza strana ultimamente.- Cosa aveva di così difficile da dire e soprattutto cosa c'entrava Justin, sembrava così turbata spero non sia successo quello che sto pensando.
-E cosa riguardo questo con me?.- 
-Ricordi qualche mese fa?.- Fece una pausa sospirando, presumo che Justin abbia annuito dato che riprese il filo del discorso. -h-ho un ritardo.- Sgranai gli occhi, lei cosa?
-Cosa?.- Sbraitò -Dio mio, sei sicura di quello che stai dicendo?.- Dal tono sembrò sorpreso
-Sì.- Disse in un sussurro -p-possiamo fare il test del DNA se è necessario.- Balbettò dopo una lunga pausa di silenzio
-Come glielo spiego questo ad Hailey?.- Disse non facendo caso a ciò che gli propose Olivia
-Ti sto dicendo che aspetto un figlio da te, tu pensi ad Hailey?.- Brutta stronza...
-Renditi conto che è la mia ragazza.- Ringhiò con un tono basso
-Ho notato.- A queste parole il sangue mi ribollii in testa, scattai in piedi con l'intento di raggiungerli -non fare cazzate, stai calma.- Mi fermò Dianna, ma come facevo a stare calma dopo ci che avevo appena sentito, perché non posso avere un attimo di pace, perché c'era sempre qualcosa che non andava e che mi ostacolava con Justin? Ripensandoci aveva ragione, le rivolsi un sorriso alquanto triste e mi sedetti su una sedia, nel caso ci fossero altre cose da scoprire, non avrei rischiato di cedere con le gambe.
-Io..A me dispiace, non è comoda neanche per me tutto questo, scusa per il casino.- Le cose si fanno in due. Justin non disse nulla -E' meglio se vado ora.- Sentì la sedia scivolare sul pavimento e in seguito la porta sbattersi, se ne era andata. Incredibile questa vieni causando problemi e se ne va come se nulla fosse.
Poco dopo vidi la porta della stanza in cui ero aprirsi, si fermò sulla soglia della porta, gli altri senza proferire parola uscirono lasciandoci da soli, si chiuse la porta alle spalle per poi appoggiarsi ad essa guardandomi con occhi supplichevoli, ero delusa, ma non capivo il perché infondo questo è accaduto quando c'era ancora nulla di concreto con me. Avevo gli occhi pieni di lacrime ormai, mi morsi il labbro inferiore cercando di non farle scorrere lungo le guance, abbassai il volto ma quando la rialzai per guardare se era ancora lì in piedi sentì le mie gote bagnarsi. Sapendo di aver fallito nel intento di non versare lacrime mi alzai in cerca della mia borsa dato che mi avrebbe detto più niente, poco dopo sentì una stretta attorno al mio braccio, Justin. Gli tolsi la mano, sospirai per poi dirgli -No, non adesso.-
Quando trovai quello che cercavo prima di poter dirigermi verso la porta, mi portò una mano al collo per poter abbracciarmi ma glielo impedii. -Justin, per favore.-

-Dobbiamo parlare.- Mise un braccio attorno al mio fianco, mi girai -Ti prego.- Aggiunse poi, inumidendosi le labbra, volevo dirgli di levare il suo braccio dato che noi non avremo parlato oggi, o probabilmente neanche domani ma Dianna mi precedette.
-Calmati, dovete solo parlare, chiaritevi.- Annuì sapendo di non aver torto e prima di chiudersi la porta dietro disse: -E noi ci vediamo domani.- Mi rivolse un mezzo sorriso. Superandolo mi sedetti sul divano
-Ti ascolto.- Alzai leggermente le mani in aria, mi guardò di sottecchi, alzando di poco il capo indeciso sul da farsi, fece per parlare ma glielo impedii interrompendolo -Di cosa vuoi parlare Justin? Vuoi forse avvisarmi che verranno altre dicendo che le hai messe incinta quando ero via?.- Dissi alzando leggermente le braccia per poi farle scivolare lungo il busto
-Ascoltami un attimo.- Si mise seduto sulle ginocchia difronte a me, accarezzandomi una gamba
-Mamma mia io lo sapevo, sapevo che c' era stato qualcosa tra voi due.- Dissi piagnucolando tra singhiozzi e gesticolando cercando di non far incrociare i nostri occhi, mi prese il volto con le mani, in modo che lo potessi guardare -Non voglio ascoltarti, lasciami stare, non mi hai detto che ci sei stato a letto, non mi hai detto niente di tutto questo.- ridussi gli occhi a due piccole fessure, puntandogli il dito contro gli diedi dei colpi sul petto. Si inumidì le labbra, pronto per parlare.
-Cosa stai dicendo, non so neanche se è incinta o se il bambino è mio, non so niente Hailey.- La fronte gli si corrugò
-Ci sei andato a letto?.- Non rispose, avevo toccato il tasto dolente. -Ci hai fatto sesso?.- Ancora una volta nessuna risposta. -Allora dovresti saperlo.- 
-No, tu mi devi ascoltare.- Mi morsi il labbro inferiore nervosa guardando altrove.
-Guardami.- Sussurrò quasi accarezzandomi la guancia
-Dimmi quello che devi.- Dissi senza dare conto a ciò che mi chiese, portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio spostando la sua mano, lo sentii sospirare.
-Io sono innamorato di te e sto con te, lei non può cambiare niente- Appoggiò la fronte al mio, scuotendo la testa risposi -Non mi interessa, tu non me lo hai detto, me lo hai fatto scoprire in questo modo.- Disse in lacrime
-No amore, no.- Mise le mani sui miei fianchi
-Come no, è così non me lo hai detto.-
-No, piccola non dire così amore, sai perché non te l'ho detto.-
 Mi sussurrò quasi
-Saresti stata male.-
Non mi interessa!.-
 Urlai liberandomi dalla sua presa -Non mi interessa, non importa più.- Dissi, questa volta con abbassando il tono.
-Perché devo dirti delle cose se poi staresti male.- L'aveva fatto lo stesso, disse che era per il mio bene ma ci stavo già soffrendo, non era riuscito non suo intento.
-Va beh io ho bisogno di andarmene.- Feci per alzarmi ma fui bloccata dato che mi tratteneva per i polsi, non riuscivo ad alzarmi -Ti prego.-riuscì a dire tra singhiozzi
-Amore no.- Liberando i miei polsi mi abbracciò, appoggiai la fronte sulla sua spalla, misi le mani a forma di pugni sul suo petto, per allontanarlo, ma era più forte.
-Perché non me lo hai detto.- Lo colpii sul petto -Basta, io devo andarmene.-

Dopo una serie di discussioni sbottò, alzandosi in piedi, richiamando la mia attenzione, per tutto il tempo non aveva detto una frase di senso compiuto dato la mia impazienza, avevo continuato a interromperlo in ogni modo.
-Amore!.- Lo guardai perplessa, si permetteva anche di urlare -Ascoltami un attimo.- Abbassò il tono della voce, volendo intrecciare la sua mano con la mia la scostai.
-E un attimo, io ho bisogno di un attimo per stare da sola.- Gesticolando portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi guardò dall'alto senza proferire parola, portò le mani nei capelli facendole poi scivolare al collo dalla frustrazione, il suo colore diventava sempre più rosso, portandomi una mano alla bocca mi morsi il labbro inferiore lasciandomi cadere sul divano, l'avevo ridotto in questo modo, non tolse un attimo lo sguardo da me, nervosa guardai altrove a questo gesto andò a sedersi.

-Se fosse successo a me, tu mi avresti uccisa, ma uccisa proprio, allora tu cosa vuoi? Vuoi poter andare in giro fare le tue cazzate, tornare e trovare quella che ti sorride come se non fosse successo niente, ma non esiste, non esiste proprio.- Presi la borsa infilandoci la sciarpa per poi mettermela sulla spalla, si alzò da dove era seduto mi raggiunse, mentre gli davo le spalle, notando la sua presenza dissi -Io ci tengo a te, dopo tutto quello che è successo tra di noi, adesso che le cose andavano bene, hai deciso di rovinare tutto insieme a lei, per una cazzata.- Alzai un braccio in aria, la borsa cadette sull'avambraccio ne approfittò per circondarmi il busto dal suo braccio abbracciandomi indietreggiando fino a che non spalleggiai il tavolo. Appoggiandosi di poco a me, a mia volta mi sostenei appoggiando entrambe le mani sul tavolo, portò la bocca al mio orecchio
-Ti capisco, capisco il fatto che tu possa odiarmi in questo momento, capisco tutto, ma non puoi lasciarmi solo in questo.-Sussurrò anche se eravamo gli unici nella casa. Mi girai poco a poco verso di lui, notandomi fece una pausa, mi strinse di più, dato che non dicevo nulla continuò -ho bisogno che tu mi sia accanto, ti sto chiedendo tanto e ne sono consapevole ma ti prego, ho bisogno di te più che mai ora.- Mi strinse ancora una volta. Quando sciolsi l'abbraccio abbassai la testa, mise le mani sul mio collo facendosi sì che lo guardassi, gli poggiai le mani sul petto allontanandolo, tirai su col naso e con le mani spostai i capelli in faccia e andai a sedermi. Le sue parole non facevano una piega, ma come faccio io a far finita di niente? Come se nulla è successo, come faccio a non prendermela con lui? Dopo un lungo silenzio in cui ci guardammo soltanto disse finalmente.
-Mi dispiace.- Mi alzai con l'intenzione di andare in bagno, prima di varcare la soglia risposi con un filo di voce. -Anche a me.- Dovevo stargli accanto ora, ma non ce la facevo tutto questo era troppo

Dopo aver fatto la doccia calda per calmarmi, mi misi addosso l'asciugamano trovato dietro la porta, probabilmente lo avrà messo lì Justin, annodandolo alla vita, mi arrivava poco prima le ginocchia, ma ero comoda , raccolsi i cappelli in uno cignon disordinato. Per un attimo sotto la doccia mi ero dimenticata anche tutto, uscendo mi accorsi che nulla era risolto eravamo sul punto di partenza, io gli avevo appena urlato in faccia nonostante cerava di calmarmi e spiegarmi, non volevo saperne nulla, mi ero permessa di puntargli il dito contro, io non ero questo. Quando uscì dal bagno trovai Justin seduto su letto, alzò lo sguardo nel momento in cui chiusi la porta alle mie spalle, stetti alla porta guardandomi i piedi non sapendo cosa fare, mordendomi il labbro mi avvolsi le braccia al petto.
-Vieni qua.- Diede due colpi al lato del letto ancora intatto accanto a lui, mi avvicinai senza esitare, sedendomi incrociai le gambe una sull'altra, portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio alzai la testa, dolcemente mi spostò i capelli che cadevano sul viso.
-Stai bene?.- Chiese quasi sorridendo pensando che era ancora qui accanto a me dopo il modo in cui l'ho trattato poco fa, allora sì, stavo bene. Annuendo risposi -sì.-
-Hai fame?.- Scossi la testa, annuì. Mi guardai attorno non volendo guardarlo, poco dopo gli suonò il cellulare, fissò lo schermo dell'aggeggio per un po, mi guardò, mi venne un colpo al cuore, cercando di nasconderlo feci un cenno verso il telefono e dopo poco rispose corrugando la fronte. Ne approfittai per andare in cucina e prendermi un bicchiere d'acqua, trattenendomi più a lungo in quel posto. Quando ritornai lo trovai sdraiato sul fianco, ringrazia il cielo. Volevo solo dormire, senza più parlare, per oggi ho detto anche troppo. Mi sdraiai anch'io, spensi la luce accanto sul comodino.
Poco dopo sentii una stretta attorno ai miei fianchi in seguito un sussurrò -So che non stai dormendo.- Continuai a fingere di dormire, non feci nulla per togliergli la mano.
-Ti odio.- Dissi accarezzandogli il braccio sul mio fianco. Non sapevo neanch'io come fossero uscite quelle parole.
-Lo so piccola, lo so.- Sospirò per poi darmi un bacio sul collo.

Ehilà
Ecco a voi la grande ritardataria con il capitolo! Yeah, un applauso? Me lo fate? Ahahah a parte gli scherzi scusatemi, sono in ritardo di una settimana, sono incredibili, lol. Perdonatemi.
Allora..il capitolo, vi aspettavate di trovare una sagoma diversa? Beh forse le cose sarebbero andate diversamente. Sono troppo cattiva? Io direi un po, non troppo dai, lol, devo scappare via, spero vi piaccia e nel caso contrario ditemelo lo stesso, non odiatemi troppo, alla prossima belle, un bacio. Passate?--->Loosing you.
Twitter.

 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: ocuddle