Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Egwene    31/08/2004    0 recensioni
** Prima di leggere questa storia, vorrei dire che si riferisce al periodo in cui i genitori di Harry andavano a scuola, ma non racconta di loro. Ho pensato di scrivere di Remus Lupin perché è il mio personaggio preferito insieme a Sirius Black. Lo spunto mi è venuto leggendo la fanfict di Emily Silvia Doe (bellissima, complimenti! ^___^) Perciò mi scuserete, anche lei naturalmente, se ho preso un personaggio (peraltro poco inportante) dalla sua, perché non sapevo che nome inventare! Ovviamente i personaggi sono inventati tranne i soliti quattro malandrini! Vi ringrazio tutti in anticipo...ho appena aggiornato...mi raccomando!! Buona lettura(o divertimento ?)Baci, Egwene => **
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Guardò meglio per accertarsi che i suoi occhi non avessero visto cose strane. Invece era sempre li, il cartiglio col suo nome si aggirava furtivo per Hogwarts senza che nessuno potesse vederlo, o perlomeno così pensava. “ Non vorrei guastarvi il momento, ma…c’è qualcuno qui…” e indicò col dito il punto. Quattro nasi si avvicinarono nel punto indicato e tutti e quattro rimasero sbalorditi. Lucius Malfoy era nel dormitorio dei serpeverde e vicino a lui c’era… “ Piton!” esclamò soddisfatto James. “ Lo sapevo che era malvagio, ma fino a questo punto…” sospirò Remus. “ Sempre ingolfato nelle arti oscure e questo è il risultato!” sentenziò Sirius. Jillian stava ancora guardando la pergamena, che ora mostrava Malfoy che si stava allontanando lungo un corridoio seguito da Piton e da un gruppo di Serpeverde. Incontrarono per la strada il guardiano e mentre loro andavano avanti questo si fermò. “ Non vi sembra strano che Fletcher li abbia fatti passare?” chiese Jillian al gruppo. Osservarono anche loro e piano piano vicino al suo cartiglio comparve una piccola ‘c’ . “ Cosa significa questa lettera?” “ Mmm…è stato colpito da un incantesimo. Non si fanno scrupoli, evidentemente. Malfoy ha finito la scuola più di un anno fa. Sono incominciate sparizioni, viene al castello e parla con Piton…c’è sicuramente qualcosa di sospetto…” disse sospettosamente Remus. “ Guardate!” strepitò Peter. Il gruppo era appena sparito per un passaggio segreto che portava fuori dai confini di Hogwarts. “ Chissà dove vanno…” si chiese James. “ Chissà cosa vanno a farci, piuttosto…” disse Sirius. “ Non sarebbe meglio dirlo al preside?” chiese Peter con una vocettina piccola. “ Ma scherzi? Gli dovremmo spiegare tutta la storia della mappa e rischieremmo di essere espulsi!” disse James un po’ troppo ad alta voce. Jillian li guardava pensierosa. Aveva sperato che diventando loro amica avrebbe avuto del tempo per stare da sola con Remus, invece sembrava proprio che dovessero stare sempre tutti insieme. Alla fine decisero di tornare di sotto per non insospettire troppo se qualcuno li avesse visti salire insieme ad una ragazza. Invece di fermarsi però, andarono a vedere in che stato fosse il custode. All’inizio, sebbene fossero nel punto indicato dalla mappa – se l’erano portata dietro per non fare incontri con insegnanti – non riuscivano a vederlo. Solo dopo si accorsero che era stato abilmente camuffato con delle abili magie. Andarono in infermeria ad avvertire Madama Chips che li guardò molto sospettosa quando dissero di non sapere perché era per terra in quelle condizioni, ma li lasciò andare. Tornati nella sala comune, Jillian non aveva voglia di stare in mezzo alla confusione, anche se il quel momento non aveva nessuna intenzione di mettersi a pensare su possibili congetture riguardo a quello che era accaduto. Alla fine passò tutto il resto del pomeriggio a giocare a scacchi, perdendo la maggior parte delle partite contro James e Remus. La sala comune si stava svuotando perché tutti si recavano a cena. Il giorno dopo ci sarebbe stata la prima uscita a Hogsmeade e l’eccitazione degli studenti del terzo anno era palpabile nell’aria. “ Jillian! Jillian!” una voce la stava chiamando dall’altra parte del tavolo. Era Lisa che stava parlando eccitata insieme a Rosy e Grace, due ragazze del dormitorio. Oggi erano particolarmente raggianti tutte e tre. Lisa aveva acconciato i capelli biondi in una treccia e non aveva la solita divisa ma una gonnellina e una camicia. Rosy aveva lasciato i boccoli mori sciolti ed indossava una maglietta di cardigan rossa che le donava un’aria molto particolare, Grace infine si era messa un cappellino che andava di moda tra le babbane che le stava molto bene e che dava un tono in più ai suoi capelli arancioni. “ Che c’è?” chiese sedendosi in mezzo a loro. “ Hai impegni per domani, a Hogsmeade?” le luccicavano gli occhi “ No…non mi sembra. Perché?” e le rivolse uno sguardo incuriosito. “ Sai” s’intromise Grace “ Dei ragazzi di corvonero ci hanno chiesto di uscire a noi quattro!” e sorrise maliziosamente. “ Oh” riuscì solo a rispondere Jillian. “ Non mi sembri troppo entusiasta…” le disse Rosy. “ NO! E che pensavo che…” non sapeva neanche lei cosa dire. “ Ti prego! Basta che stai un’oretta!” riprese Lisa. “ Dopo dici che stai male, o che ti devi vedere con qualcun altro…” le ridisse Grace. “ Tipregotipregotiprego!!” le cantilenò Lisa. “Oohh…e va bene!” sanno proprio essere insistenti, pensò. “ Promettilo che vieni domani mattina con noi e un pezzo del pomeriggio!” disse Grace “ Ma non avevate detto un ‘oretta?! IO prometto che starò un poco e poi mene andrò!” e si alzò infastidita. Ritornò al suo posto guardando verso il tavolo di Corvonero. In effetti c’erano quattro ragazzi che le avevano osservate tutto il tempo. E in effetti erano anche carini. E in effetti uno in particolare aveva proprio un bel sorriso. “ Cosa volevano?” chiese una voce che le sembrava lontana “ Cosa? Mi avete detto qualcosa?” chiese spaesata. “ Lascia perdere…” le rispose Sirius, con un tono esasperato. Mentre stavano tornando al dormitorio Remus la prese per un braccio e la trascinò in un angolo, mentre gli altri tre non guardavano. Quanto tempo! Le sembrava passato un secolo da quando lui le era caduto addosso. E adesso vedeva di nuovo i suoi bellissimi occhi verdi da vicino… “ Senti…” esordì, stranamente agitato. Jillian non poteva fare a meno di sorridere mentre lo guardava, il suo stomaco faceva quegli strani sobbalzi che aveva già fatto tante altre volte… “Domani sei libera? Ad Hogsmeade, intendo” le chiese lui. Noooooooooooooooooooooooo! Qualcuno aveva messo una pietra nel suo stomaco, evidentemente. Adesso non riusciva più a guardarlo. L’occasione che aspettava da tempo la vedeva volare via come gli uccelli in autunno…Ma perché aveva promesso a quelle altre che sarebbe venuta?! Proprio ora che lui le aveva chiesto di uscire…Era sicura che si sarebbe messa a piangere. Il punto è che non riusciva nemmeno a parlare, a dirgli qualcosa… “ Ah…ho capito…” si autorispose Remus “ Non puoi, vero?” “ Devo andare con le mie amiche…” disse sconsolata in un filo di voce Jillian. “ VA bene. Non-non importa, davvero.” Non importa?! Ma allora cosa gliel’aveva chiesto a fare?! “ Se vuoi riesco nel pomeriggio. Sempre ti interessi…” “ Davvero??? Ciò, veramente?” gli si illuminò lo sguardo “ Si va benissimo, allora domani pomeriggio davanti Stamberga Strillante, ok?” “ Va bene!” Jillian si allontanò e raggiunse il suo dormitorio di corsa mentre Lisa le ricordava la promessa, come se potesse dimenticarla, pensando che forse l’indomani non sarebbe stato tanto male come aveva pensato e, infilatasi nel letto, si addormentò.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Egwene