Mi guardai intorno,quel palco era vuoto.  Sentivo ancora le sue mani dietro le mie spalle e le sue labbra delicatamente adagiate sul mio orecchio mentre fissavo quei milioni di posti vuoti di fronte a me.

Feci un giro,mi sedetti,respirai a fondo un’aria che non era più la stessa da quando non c’eravamo più.

Trattenevo astento le lacrime mentre guardavo dinanzi a me tutta la mia vita,la mia carriera scorrere inesorabile,e non ne potevo più.

Io ci avevo messo l’anima.

 
“Harry,vieni qui”
Zoe da lontano implorava il mio nome,mentre io le rivolgevo uno sguardo del tutto assente.

“questo posto è davvero bellissimo,ti fa mancare il fiato.”

“già hai visto?”
le mie parole tremavano sotto i miei sospiri,tutto quello era troppo per me.

“possiamo andare tesoro?” disse con voce calda

“avviati,ti raggiungo.”

Si,l’avrei sicuramente raggiunta dopo poco.

La sua andatura da donna matura,quasi quarantenne mi faceva davvero ridere,la adoravo,era una bomba,mi aveva preso sin dal primo momento in cui l’avevo conosciuta: dieci anni fa,quando avevo ancora venti sette anni e molte più sicurezze di quanti ne avessi in questo momento.

Era così bella,avevo sposato una donna davvero meravigliosa,ed ero felice.

Camminai lungo tutta l’arcata del sipario,per farmi più dietro e contemplare meglio quel bellissimo paesaggio,quello  che mi aveva fatto crescere,che quando avevo diciannove anni sembrava il sogno della mia vita,la più grande vittoria che potessi mai conquistare.

Le mie clarks ancora bagnate dalla pioggia che c’era fuori solcarono la parte inferiore del palco dove si intravedeva ancora una pedana nera.

Era la nostra pedana.

Toccai la sua piattaforma lucida e mi strinse il cuore ad immaginare di nuovo,anche solo per un secondo quelle cinque paia di converse bianche che vi si poggiavano sopra.

Dovetti trattenere il respiro.

“Haarold,amico mio!”
da lontano un uomo paffuto mi si avvicinò con disinvoltura.

“Clark” feci un mezzo sorriso perché era l’unica cosa che mi riusciva.

“che ci fai oggi qui?”

“sono passato,avevo voglia di..”
mi si strozzava la voce in gola,le parole erano roche.

“rivivere il passato non è un male mio caro,che c’è ti mancano i tempi della tua gloria?”

Non annuii neanche,ma i miei occhi velati bastarono a Clark per comprendermi.

“sai ,ricordo ancora quei cinque ragazzini che scorrazzavano qui,dietro le quinte di quest’arena combinarne di tutti i pasticci,rivedo ogni volta i muri impiastricciati dai vostri graffiti e rivedo sempre quella piattaforma gigantesca su cui salivate ogni volta,e quelle milioni di fans  urlanti che schiamazzavano per i tuoi bellissimi ricci e le voste mosse sexy.
 Si,harry voi per me non siete mai morti qui.
Ricordo perfino la vostra prima esibizione,erano almeno vent’anni fa,eravate così piccoli,non avreste mai pensato a tutto questo,eravate qui per il tour di xfactor e da lì la O2 non vi ha più abbandonati.
Vi ho sempre seguiti, fino al vostro ultimo tour,la vostra ultima canzone,l’annuncio che eravate troppo grandi per continuare questa avventura ,e che louis aveva scelto di mettere su famiglia. 
Rivedo quello stupido di Niall piangere a dirotto mentre metteva via la sua roba e preparava le valige per tornare in irlanda.

Rivedo Liam che continuava a ripetere che il ricordo dei one direction non sarebbe mai morto,che le vostre fan vi avrebbero sostenuto sempre.

E rivedo Zayn,te e lui..ricordi…”
Clark si fermò portando una mano sulla sua bocca,si era accorto che era un argomento che non toccavo con molta facilità.

“non potrei mai dimenticarmi di tutto questo,non potrei mai dimenticarmi…. di Zayn.”
Il suo nome rimbombò ovunque,sentii,anche se ero dietro le tende,il suono di quelle lettere incombere per tutta l’arena.

Arrossii.

“Beh,Harry so che adesso sei sposato,non conta più nulla,ti do soltanto i miei più cari auguri ex riccioletto”

Clark era il proprietario di quel mastodontico edificio,mi conosceva da quando avevo fatto i miei primi passi,da quando a diciassette anni tremavo ancora salendo su quel palco e rabbrividivo al pensiero che così tante persone mi amassero.

“aaah,Harry prima di andare vorrei darti questo..”
Clark aprì la mia mano riponendovi una figura rettangolare che al tatto mi era familiare.

Era un cd,si chiamava “up all night”.

Poggiai la mia testa sulla copertina di quella figura di plastica.
Le mie mani coprirono il resto del mio volto che era rimasto scoperto.

Le mie lacrime mi bagnarono le fossette ancora accentuate,nonstante l’età.

Zayn amava quelle fossette,toccava la mia faccia tutto il tempo.

“Ciao Harry.”
La voce di Clark risuonò come una frase di compassione,mentre metteva le mani dentro i miei capelli e le agitava come se volesse emulare quello che faceva vent’anni fa quando stropicciava tutti i miei ricci.

Scoppiai in singhiozzi prima di rendermi conto che adesso i miei capelli erano radi e che non avevo più quei ricci,che non avevo tutto quello che stringevo tra le mani,che poteva essere solo un ricordo.
Un ricordo che pian piano si sarebbe sfocato nella mia mente.

La mia adolescenza,la mia vita,la mia carriera,i miei amici,il divertimento,l’allegria,la spensieratezza…il mio primo ed unico amore.

Il mio lui,quello che all’indifferenza di tutti era l’unico che sapeva farmi sorridere.
Il mio lui,quello che all’indifferenza di tutti colmava i miei vuoti
Il mio lui,quello che sapeva rassicurarmi quando nessuno c’era.
Il mio lui quello che amava scrivere canzoni sulla nostra bellissima storia d’amore.
Il mio lui,quello che non aveva paura di urlare al mondo che io ero suo,ma che non lo faceva mai perché le mie debolezze sovrastavano sempre ogni cosa.
Il mio lui,quello che bastava mi lanciasse uno sguardo da lontano per farmi sentire unico.
Il mio lui quello che quando tutti avevano dei dubbi su di me,era sempre lì sapendo che io non ero come gli altri pensavano.

Lui,lui,lui il mio Zayn,il mio primo e solo amore.

L’avevo sempre amato e sempre lo amerò.

Era l’unico che sapeva quando nessuno sapeva,che sentiva quando nessuno sentiva,che ascoltava quando nessuno ascoltava e che fino alla fine aveva sostenuto quest’uomo così stupido che sono diventato.

Ero troppo fragile,troppo debole.

L’opinione delle persone mi uccideva ogni volta e nessuno,nessuno apparte gli altri componenti della band ha mai saputo di noi.

Nessuno ha mai saputo quanto mi battesse forte il cuore ogni volta che il suo respiro si impadroniva della mia pelle, e quando sussurrava cose dolcemente nel mio orecchio facendomi il solletico,quando mi toccava i fianchi e giocava maliziosamente sbattendo il mio bacino contro il suo,quando cantava qualcosa e il suo sguardo era fisso verso di me e le sue parole entravano nel mio corpo.

Nessuno ha mai saputo,e forse è stato meglio così.
E’ stato qualcosa che è vissuto solo in noi.

Tutte le volte che facevamo l’amore nelle camere degli alberghi più strani,oppure di tutti i nostri all’apparenza insensati tatuaggi che avevano più che un significato per noi due,che ancora adesso rimangono bagnati sulla mia pelle,tutti quei “ti amo” rubati,tutti quegli incontri e quei rumors mai svelati.

Perche nessuno aveva mai sospettato davvero quanto io amassi Zayn.

C’erano stati dei dubbi per Louis i primi anni,ma nessuno aveva capito un cazzo di come stavano davvero le cose e di quanto Zayn soffrisse guardando quei video sulla "Larry".
“il vostro sembra davvero amore”
mi ripeteva ogni volta nascondendosi nei suoi occhi velati e nella sua andatura da duro.

Lui sapeva quanto fottutamente fossi gay,lui  era geloso.

Ma nel suo cuore forse sapeva davvero che io non amavo nessuno apparte lui,che nella mia vita non avrei mai potuto innamorarmi così perché io volevo solo Zayn.

Non era stato amore a prima vista,ma dopo il nostro primo tour,il nostro primo bacio dato accidentalmente in un club in Australia,lo sognavo e lo rivedevo di continuo,mi sentivo sempre una ragazzina nel pieno della sua cotta adolescenziale quando pensavo a lui,e quando scoprivo lentamente che per le donne non ero mai stato così eccitato e che probabilmente significava qualcosa.

Stare in quell’arena mi aveva portato alla mente tutti i concerti,le litigate che ci facevamo dietro le quinte che partivano spesso da un “quale giacca mi sta meglio?” e da tutte quelle occhiate che io disperatamente gli mandavo.
 
Era così che ci eravamo messi insieme litigando,e poi ci abbandonavamo alla passione.

Alle mani calde l’una sul corpo dell’altro,ai suoi occhi neri,lucidi che facevano contrasto  con le mie iridi verdi ed opache,alle sue labbra così carnose che mi facevano perdere l’equilibrio solo a fissarle,ed al suo fisico di cui lui non era mai soddisfatto e che si ostentava a tenere a stecchetto,c’erano settimane che sembrava scomparire sotto i suoi stessi vestiti.

Potevano essere passati anche cento anni,ma non avrei mai dimenticato Zayn.

Ma ero stato troppo stupido,troppo debole,troppo fragile.

Fragile,Fragile,Fragile come una scheggia di vetro,come una piuma al vento.

Fragile come carta pesta.

Non riuscivo neanche a respirare e sentii tutto il mio corpo sopraffatto da una sensazione di svenimento.

Stavo ricordando ancora quando Louis disse che aveva intenzione di sposarsi,quando capimmo che non avremmo mai continuato senza nostro fratello,quando capimmo che dopo sei anni forse era giunta l’ora di tutti.

E sentivo ancora il rumore del mio cuore spezzarsi quando rivedevo zayn fare le valige e portare con sé il suo ipod con la nostra playlist in viaggio.

Non volevo dirgli addio.

Ma in una sola parole feci svenire tutto.

Non desideravo altro che sposarlo,ma quelle due sillabe di disappunto furono la delusione  più grande per Zayn.

Le mie paure del cazzo,al diavolo!

Non avevo più nulla in quel momento.

Dovetti aspettare anni dopo che una donna me lo chiedesse per sposarmi davvero.

Mi sentivo un vigliacco,mi odiavo e mi odierò sempre per aver perso la cosa migliore della mia vita.
Mi odierò sempre perché ho lasciato che si trasferisse lontano in modo che nessuno sapesse più dell’altro.
Mi odierò sempre perché alle sue parole rimasi immobile,lasciando che le ondate di quel treno in corsa me lo strappassero via.


-“Zayn io ti amo”
-“anche io Harry.”
-“Zayn…”
-“Harry,nessun addio è per sempre.”

Alla fine aveva ragione,nessun addio è per sempre,perché il mio cuore non l’ha mai lasciato,gli ha detto solo “arrivederci”.

Sapevo che infondo ci saremmo sempre amati,ma sapevo anche che per entrambi adesso c’era qualcuno,qualcuno che adesso ti aspettava a casa ansioso di prepararti la cena,c’era qualcuno che si era preso cura del nostro cuore,qualcuno che in qualche modo aveva colmato un vuoto.

Un vuoto di una storia incredibile,di un amore durato troppo poco per rendersene conto,di un amore da favola,dove ti rivedi con tanti bambini scorrazzare nella casa di campagna dei vostri sogni,di  un amore che vi fa immaginare la vostra vita da vecchi,che vi fa immaginare i nipoti,che vi fa immaginare le nozze d’argento e quelle d’oro.

Un amore che si immagina,un amore troppo bello per essere più di un sogno irraggiungibile.

Un amore che rimane nei tuoi battiti,che dopo vent’anni ti fa ancora tremare le gambe.






SALVE A TUTTI,HO SCRITTO QUESTA OS PERCHE' AMO DAVVERO TANTO LA BROMANCE ZARRY E HO VISTO IN LORO QUALCOSA DI DAVVERO SPECIALE,E' UNA STORIA CHE MI FRULLAVA IN TESTA DA TEMPO E HO DECISO DI INTERPRETARLA E FACENDOLA RIVIVERE ATTRAVERSO ZAYN ED HARRY.
SPERO UN PO' VI ABBIA TOCCATO COME HA TOCCATO ME MENTRE LA SCRIVEVO.
SE SI ALLORA SONO RIUSCITA NEL MIO INTENTO DI ESSERE SDOLCINATA E DRAMMATICA ALLO STESSO TEMPO(?) AHAHAHAHHAHAHAH 
SE VI FA PIACERE RECENSITE,E SE VI INCURIOSICE POTETE SEGUIRE L'ALTRA STORIA CHE STO SCRIVENDO (ain't no way you walking out) GRAZIE A TUTTI PER LA VISITA :)