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Autore: MarshmallowOf1D    15/04/2013    0 recensioni
- Come facevi ad esserne così sicuro?
- Ho sempre saputo che quei due si sarebbero avvicinati in un modo speciale, sin dal primo momento che i loro sguardi si incrociarono.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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TREDICESIMO CAPITOLO.«Just kidding», I said.


HARRY’S THOUGHTS.

Mi svegliai per primo. Non so come, ma riuscii ad alzarmi immediatamente dopo essermi svegliato da quel letto. Iniziavo ad avere la testa piena di pensieri, dovevo approfittare di quella situazione.
Forse era perché avevo nei miei pensieri quella ragazza che mia non poteva essere. O almeno, poteva, ma con qualche difficoltà. Volevo trovare un modo per farla mia, negli ultimi giorni mi sta scatenando voglie assurde, mi piace, mi piace da impazzire e la voglio fare mia, punto e basta.
 
L’altra sera quando ho sentito dire da Zayn che il capo gli voleva far recuperare per tre volte una mezza giornata mi sono sentito libero di poter dare sfogo alle mie idee diaboliche, sentendomi un po’ cattivo.
Quella ragazza doveva essere mia, la volevo, a tutti i costi.
 
Sto parlando di Air.
Non so il motivo, non so come e non so quando, ma sento di provare qualcosa di inspiegabile. Voglio darle tutto, voglio essere suo, lei mia.
Quando quella sera feci finta di stare nel bagno, in realtà ero ad origliare le ultime parole di Zayn ed Air, prima di addormentarsi. Quelle sdolcinatezze, quelle parole, solo parole. La penserò in modo sbagliato, però a me sembrano solamente parole. Io potrei darle di più, sono più per i fatti che per dare le arie alla bocca.
Sarò anche più piccolo di lei, di loro, ma quando si tratta di queste cose so dare tutto me stesso, battendo chiunque.
 
Stavo pensando di approfittare dell’assenza di Zayn, quando sarebbe andato a recuperare le ore di lavoro per darmi da fare con Air, ma al momento le idee mi mancavano.
 
Dopo qualche ora, mentre stavo guardando la TV, arrivò Air, mi diede il buongiorno.
Quanto era bella. Vederla scendere le scale con il suo pigiama corto a righe bianche e blu, i capelli spettinati che tentava di raccogliersi in una coda altrettanto messa male, l’ombelico che si intravedeva mentre aveva le braccia alzate per sistemarsi i capelli. Era stupenda.
 
Poco dopo si svegliò Liam, che andò direttamente in palestra per il suo solito allenamento. Poi si svegliò Niall, che la sera prima, a dire la verità, non mi convinceva con quel fare. Sì, ogni giorno ci prendiamo in giro, ma mi sembrava strano, comunque. Infine, si svegliò Louis, aveva una faccia più rilassata ma allo stesso tempo stanca.
 
Sentii provenire dalla cucina alcune parole.
  • ‘Hey, buongiorno! Oggi avevo intenzione di mettermi a lavoro nonostante sia vacanza. Pensavo di lavare la tua piccolina, che ne dici?’ disse Air a Lou.
  • ‘Direi che è un’ottima idea, ma sappi che non ti aiuterò. Voglio vedere come te la cavi’ rispose Lou.
Con quelle parole Lou mi fece capire che aveva meno pensieri per la testa, o comunque si era ripreso dai giorni precedenti, aveva un’aria scherzosa.
  • ‘Chiederò ad Harry di aiutarmi, visto che Niall si è appena svegliato’ sentii pronunciare con un tono più altro da Air, in modo che la potessi sentire.
  • ‘Sono pronto, cosa devo fare?’ risposi convinto, ma allo stesso tempo feci capire che non ne avevo per niente voglia.
 
Ottima idea Air, ne stavo cercando una io per starti vicino ed ecco che me ne proponi una su un piatto d’argento. Bisognava solamente aspettare che Zayn andasse a lavoro, ma l’ora si stava avvicinando, non era un gran problema, bisognava solo aspettare.
 
  • ‘Per prima cosa cerca la spugna quella speciale altrimenti la macchina si graffia, un qualcosa per asciugare e poi ovviamente dei secchi con il sapone’ mi disse Lou, mentre Air stava ascoltando.
  • ‘Subito!’ risposi.
Non me lo feci ripetere due volte, presi tutto l’occorrente e lo portai nel garage, mi andai a cambiare e beccai Air che stava già facendo lo stesso, infilandosi degli shorts gialli, una canottiera bianca e delle scarpe da ginnastica bianche. La vidi sistemarsi per bene la coda, la sbirciai con la coda dell’occhio, ma non mi soffermai più di tanto, non volevo mi vedesse, magari avrebbe sospettato qualcosa, dato che la faccia che avevo non era quella con cui un coinquilino guarda una normale coinquilina, amica.
Non persi tempo, mi cambiai e nel frattempo, strano a sentirsi dire, Zayn era già pronto per il lavoro. Puntuale, 12:30pm era già pronto.
 
  • ‘Forza, lavora, schiavo ritardatario’ gli dissi scherzando, ma in me era veramente un modo per cacciarlo fuori di casa.
Air lo andò a salutare, vedere quel bacio mi rese ancora più nervoso.
Ma non ci badai molto, sapevo che avrei ottenuto ancora di più. Così andai nel garage, aspettai Air, che arrivò subito dopo.
 
  • ‘Bene, da dove si comincia?’ dissi.
  • ‘Che strana questa voglia che hai di fare qualcosa, Styles!’
  • *-sapessi il motivo della mia reale voglia non ti troveresti qui-* pensavo tra me e me, ma riuscii a tenermi tutto dentro, ancora per questa volta. ‘Non mi andava di starmene seduto sul divano, se vuoi però non ti aiuto’ risposi veramente. Ovviamente dissi così perché sapevo che non mi avrebbe respinto.
  • ‘Per carità, ora rimani qui!’
  • ‘No problem!’
  • ‘Partiamo dall’alto, mi sembra la cosa migliore’ disse.
Beh si in effetti era la cosa migliore. Ascoltai le sue parole e iniziammo a portare le spugne bagnate sul tetto della Mini blu, iniziammo a massaggiare, se così si può dire, con cura quell’auto su cui vi era uno strato di polvere assurdo.
 
  • ‘Era da tanto che non facevamo qualcosa insieme io e te’ disse.
  • ‘E’ anche per questo che ho deciso di aiutarti’ risposi.
  • ‘E per quale altro motivo saresti qui ad aiutarmi?’
  • ‘Beh, non potevi di certo pulirla tutta tu quest’auto’
Cercai di salvarmi, volevo essere del tutto inaspettato.
La spugna di Air era priva d’acqua ormai e impregnata di sporco, doveva risciacquarla e il secchio dell’acqua pulita era di fianco a me. Giunse al secchio, chinandosi per pulirla e poi strizzarla, la mia era ancora abbastanza bagnata ma feci finta di non vederla e mi girai anche io, gocciolando con la spugna sopra il suoi capelli spettinati.
 
  • ‘Harry, diamine, stai attento!’ mi disse sbadata.
  • ‘Ops, scusa, ti giuro non volevo!’ risposi con aria divertita. Avrebbe potuto capirlo che lo stessi facendo apposta, ma era così ingenua.
Mentre era tornata alla sua postazione facevo di tutto per far andare la schiuma dalla sua parte, volevo vederla sporca, bagnata, farla ridere, scherzarla. Giuro, non sono un ragazzo perverso.
Andai a cambiare l’acqua sporca, avevo intenzione di farla cadere tutta su di lei, quella sporca non era una buona idea.
 
Tornai, lei stava insaponando la parte del cofano, arrivai dietro di lei e feci finta di inciampare in un niente facendo cadere parte dell’acqua sulla sua schiena.
L’avevo praticamente lavata. E si che dovevamo lavare l’auto di Lou, non Air.
  • ‘Harry, sei un’idiota, vai sul divano per favore’
  • ‘Air, scusa, davvero, questa volta non so nemmeno come sia successo’
  • ‘Non fa nulla, lascia perdere’
Stupenda anche quando si arrabbiava, forse di più.
 
  • ‘C’mon Air, volevo scherzare un po’!’
  • ‘Tu vuoi sempre scherzare!’
  • ‘Air, non fare l’arrabbiata, lo so che ti piace scherzare con me’
  • ‘Certo che mi piace, anzi adoro scherzare con te’ mi disse mentre eravamo l’uno adiacente all’altra.
Erano risposte di cui ero già a conoscenza, sapevo che lo pensava ancora prima che lo dicesse. Sul serio.
Iniziai a schizzarle l’acqua addosso, sorridendo, mentre lei tentava di ripararsi. Iniziò a ridere, cercando anche di ribellarsi bloccandomi i polsi, ma la sua forza era nulla in confronto alla mia. Non per vantarmi, ma era così, davvero. Così, le strizzai quella poca acqua e schiuma che era rimasta sulla mia spugna addosso, le andò a finire in ogni parte del corpo, trovavo quella situazione così eccitante.
 
Così ribaltai il tutto, la fermai per i polsi e la trasportai verso la parte dei finestrini e la sbattei contro e in quel millesimo di secondo diventammo seri tutti e due. I suoi polsi erano incollati all’auto, trattenuti dai miei, i nostri corpi opposti e i nostri sguardi fissavano le nostre labbra. Era quello a cui volevo arrivare, non c’era nessuno a guardarci, a disturbarci.
 
  • ‘Harry, che c-cosa stai facendo’ mi disse seria.
Non lasciai spazio alle parole, come dicevo, i fatti fanno al caso mio. Così mi avvicinai di colpo alla sua faccia, lei indietreggiò, ma dato che era imprigionata tra le mie braccia non aveva via di scampo. Capì cosa stessi per fare e scostò la testa, riuscii a malapena rubarle un bacio sul collo.
  • ‘Harry fermati, che ti salta in mente’ continuava a ripetermi.
  • ‘Shh, lascia fare a me, Air.’
  • ‘Harry sei impazzito, non v-v…’

Note dell'autrice
Scusate l'assenza, 
ma ho avuto da fare con la scuola
ed ho dovuto portarmi avanti un po' con la storia!
Posterò un pochino più avanti il prossimo capitolo
perché devo ancora lavorarci bene :)
Intanto lasciate recensioni, voglio sapere che ne pensate di come sta andando :)
Ari. 

  
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