Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Segui la storia  |       
Autore: Hann e Jay    05/11/2007    0 recensioni
Era una giornata come tante. Almeno, una giornata come tante se non fosse stato che Jay Darlow e Hannalise Woolf non erano due semplici ragazze di rispettivamente 16 e 19 anni, ma due soldati. Ed anche tra le migliori anche se in quel momento non si sarebbe detto.
«Al diavolo, Hann! Mi hai fregato di nuovo!» sbuffò la bionda più giovane, mentre l'altra si limitava ad incrociare le braccia e mostrare il solito volto impossibile alle proteste della compagna.
«Sei tu che sei una frana. Giocare a scacchi non è così difficile.»
Salve! Siamo fullmetalQUEEN ed Envy_Love ! °-° questa fiction è il frutto del nostro ingegno, nata per voi ! ^^ Pairing principale- EdWin
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Nuovo personaggio, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 12 ~ Adverse World



«MANIACO DEPRAVATOOOOOOOO!» ed unì le mani, per scacciarlo con un attacco alchemico, ma non accadde nulla.
Allo stesso tempo sbalordita e spaventata, ritentò, ma fu del tutto inutile. L'alchimia pareva essere scomparsa del tutto dal suo corpo.
«Jay?» chiese Edward, ancora più stralunato per quello strano evento.
«Dove... dove è finita la mia alchimia?» mormorò la ragazza dapprima osservandosi le mani, in cerca di una qualche spiegazione e poi prendendo un cacciavite e tracciando sul legno un cerchio alchemico. Batté le mani e le poggiò sul cerchio, ma ancora una volta, non accadde nulla.
Preoccupato dal fracasso che proveniva dalla stanza accanto alla sua, irruppe nella stanza anche Wind e, osservata la scena, che comprendeva gli sguardi spaventati dei due e il cerchio alchemico inciso nel legno, intuì che c'era qualcosa che non quadrava.
«Che cosa succede?»
«La mia... la mia alchimia è scomparsa...» mormorò nuovamente con un filo di voce vicino alle lacrime.
Wind le si avvicinò e la strinse a sé, nel tentativo di consolarla, mentre Jay non riusciva neanche a piangere. Senza l'alchimia, lei cos'era?
"Quando si diventa alchimisti, l'alchimia stessa diviene la ragione della propria vita. Riuscire ad arrivare dove altri hanno fallito, riuscire a scoprire, riuscire semplicemente. Questo è ciò che anima la vita di un alchimista e quando questa ricerca si conclude, anche la persona si spegne."
«La promessa...» singhiozzò infine, nascosta tra le braccia dell'homunculus. Rimasero qualche ora in quella posizione, mentre Edward lasciava perfino la locanda per rinfrescarsi le idee. Era dunque possibile perdere le proprie capacità alchemiche? Di una cosa era sicuro, cioè che da quando avevano incontrato Wind, tutto era andato peggiorando e anche la misteriosa scomparsa dell'alchimia sembrava essere un fatto accaduto dopo che Jay e il suddetto homunculus avevano parlato.
«Quindi Wind ha ritrovato la sua amichetta?»
Edward si voltò di scatto, trovando davanti a sè un ragazza dai lunghi capelli castani e occhi color del ghiaccio, tanto bella che sulle prime la confuse con una ninfa dei boschi. Vestiva con un semplice abito verde e, nonostante le temperature si fossero notevolmente alzate da quando avevano lasciato dietro di sé i monti Briggs, bisognava avere fegato nell'andare fuori con indumenti così leggeri.
«Felice per lui, almeno la finirà di torturarsi, cercando di ricordare.»
«Chi... chi diavolo sei, tu?» chiese Edward, osservando la ragazza un tantino stranito.
«Ma che modi, alchimista d'acciaio!» esclamò quella, scoppiando in una splendida risata cristallina. «Sono solo un'amica di Wind, tutto qui; anzi, diciamo che sono sua sorella maggiore...»
«Ho capito, sei... Earth, giusto?» la ragazza annuì, piacevolmente sorpresa. Gli si avvicinò di qualche passo in maniera tanto leggiadra che a Edward parve che stesse volando.
«Perspicace proprio come dicono di te. Immagino che Wind vi abbia accennato di me, Flame e Ice, gli homunculus dei 4 elementi.»
«Sì, a malapena accennato.» rispose, mentre Earth si sedeva su un tronco e lui la seguiva, accomodandosi vicino a lei.
Era impossibile non fidarsi degli occhi sinceri di Earth e stentava persino a credere che fosse un homunculus.
«Mi avevano detto che eri molto restio a fidarti di quelli come me.»
«Sai molte cose sul mio conto.» ribatté Edward, sperando di sviare la domanda implicita a cui lui stesso faticava a trovare una risposta.
«Le notizie volano fino ai confini di Amestris, soprattutto se si tratta di persone fuori dal comune. La gente ne parla, nel bene e nel male, e spesso si possono ricavare interessanti informazioni. Soprattutto per una come me che riesce a leggere nell'altrui pensiero.»
Il Fullmetal quasi non si strozzò a quell'ultima frase, sotto lo sguardo divertito di Earth, che rise di nuovo. Edward la guardò un pò offeso e imbarazzato dalla situazione venutasi a creare dopo quel discorso che avevano intrapreso.
«So, per esempio, che il tuo cuore batte per una persona in modo a dir poco speciale. Una tua amica d'infanzia, credo... è così?» al rossore del biondino, Earth sorrise, compiaciuta. «C'ho azzeccato. Se posso darti un consiglio, non aspettare troppo a rivelarle i tuoi sentimenti, potrebbe essere tardi.»
Ma prima che Edo potesse ribattere, Earth si alzò in piedi, dirigendosi verso la locanda dove alloggiavano lui, Wind e Jay, a passo veloce e il ragazzo fu costretto a correre, per starle dietro.
«Che succede?»
«Quella ragazza, Jay. Il suo portale si è chiuso di botto, non è vero?»
«Il suo... portale?» Earth annuì. «Ti riferisci al portale che esiste dentro di noi, quello che ci permette di prendere l'energia per attivare un cerchio alchemico?»
«Esatto. Il suo portale dev'essere in qualche modo diverso da quello degli altri. Dovresti sapere che si apre solo nel caso venga usata l'alchimia e niente può smuoverlo, vero?»
«Sì, certo.»
«Facciamo un'ipotesi: un portale che non è stabile, che si apre e si chiude a proprio piacimento da' origine ad un'alchimia latente dalle incerte conseguenze, ma questa instabilità può essere data da pochi casi soltanto.»
«Dove vuoi arrivare?» chiese Edward, nonostante in cuor suo sapesse dove Earth stesse andando a parare.
«Credo che quella ragazza non sia del tutto umana.»

Hann era in piedi davanti ad Ice, ancora da cinque minuti, e fissava Alphonse, poi per terra, poi di nuovo Ice. E poi ripeteva il giro. Finchè non si decise a sospirare: ma quello di certo non voleva dire che avrebbe cominciato una discussione. Bensì, fu Alphonse a farlo.
«Ehm.. domanda!» fece Alphonse, alzando poco la mano appena sopra il petto. Hann e Ice posarono lo sguardo sul più piccolo.
«Dì pure.» disse Ice, benevolo.
«Ehm.. esattamente, quanti Homunculus ci sono in circolazione?» Ice spalancò gli occhi, per poi ridere.
«Diciamo.. solo quattro, escludendo ovviamente Hann.» spiegò «Abbiamo tutti dei poteri legati al nome. Siamo: io, ovvero Ice, che controllo il ghiaccio; Flame, colei che custodisce in sé l’essenza del fuoco; Earth, colei che comanda la terra; ed infine Wind, che controlla l’aria. Tutti e quattro possiamo trasformarci nel nostro elemento.» e sorrise «In origine eravamo milioni su milioni, ma.. dopo l’incidente col padre di Hann, l’esercito ha cominciato lo sterminio. A quel tempo eravamo molto più simili agli esseri umani, non avevamo poteri.» spiegò ancora «Insomma, ero rimasto solo io. A qualche pazzo, però, è venuto in mente di creare un altro Homunculus nella maniera di Drachma, e siamo diventati due: io e Earth. Qualche anno dopo è stata creata Flame, e poi si è scoperta l’esistenza di Wind.» Alphonse ascoltava, ammirato, inclinando il capo di lato. Hann sbuffò.
«Ma.. quale sarebbe la maniera di Drachma? L’alchimia qui è diversa?» Ice annuì.
«Punto primo: noi Homunculus, qui a Drachma, possiamo tranquillamente utilizzare anche l’alchimia. Punto secondo: per creare un Homunculus basta dare in cambio le proprie conoscenze sull’alchimia, quelli chiamati “studi”. Poi basta ristudiarli tutti, per poter nuovamente creare un Homunculus, ma.. lo stesso stolto non commette lo stesso errore due volte.» Alphonse annuiva.
«Ma.. lo scambio equivalente?»
«Scambio equivalente? E che sarebbe..?» Hann sospirò. «Al. Qua lo scambio equivalente non esiste. Al centro esatto dei monti Briggs si erge una barriera che divide l’alchimia di Drachma da quella di Amestris: è tutto complicato. Oltre la barriera, cioè qui, l’alchimia è diversa. E’ tutto diverso, Alphonse. E’ un Adverse World, come si dice in alchimia.»
«Adverse World? Mai sentito.. anzi, mai studiato.» disse Alphonse, osservando Hann inarcando un sopracciglio.
«E’ una specie di mondo parallelo, solo che è dalla stessa parte del portale dalla quale proveniamo noi. E’ un mondo dove l’alchimia è totalmente diversa, è un’altra cosa. Insomma.. come dire? Gli Adverse World per Drachma sono Amestris, Xing, e tutti i paesi confinanti.»
«Ma.. questa barriera chi è stato a erigerla..?» Hann sorrise.
«Mio padre. Era un Alchimista.»
«Capito, ma.. anche qui gli Homunculus sono immortali?» Hann scosse la testa, mentre Ice abbassava lo sguardo.
«Abbiamo soltanto cinquanta vite a disposizione. Non di più, non di meno.» disse, sorridendo poco. «Ma Hann ha solo venticinque vite, oltre la sua, perché è un Homunculus solo per metà.»
«E tu, Hann, quante vite hai perso finora?» chiese Alphonse.
«Hm.. manco una, che io ricordi.» rispose Hann.
«E tu, Ice? Quante vite hai perso?» quello voltò lo sguardo dall’altro lato.
«..quarantanove..»




Angolo delle autrici Eeeccoci, di nuovo! Con un pazzesco ritardo (chissà per colpa di chi ù_ù ndHann) (Non è di certo colpa mia se nella vita di tutti i giorni ho a che fare con gente stupida che mi deconcentra ù_ù ndJay) Che ne pensate degli AW? E della misteriosa scomparsa dell'alchimia di Jay? (che poi, oh, gira e rigira chi ci rimette so' sempre io ù_ù) Bacio, alla prossima!
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: Hann e Jay