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Autore: Miri_123    16/04/2013    2 recensioni
Ok, non so se si è capito, ma amo vedere i ragazzi in un mondo del tutto differente dal loro.
Questa storia segue il libro di Twilight, solo che sarà in versione Larry. Quindi è presente dello slash.
Spero vi piaccia. Lasciatemi una recensione, se vi va :)
Tratto dal secondo capitolo:
"Il ragazzino, chi è??", chiesi a Perrie, guandandolo ancora con la coda dell'occhio.
"Lui è Louis Tomlinson. È uno schianto, ovviamente. Ma non esce con nessuna. A quanto pare qui non ci sono ragazze abbastanza carine per lui". Mi morsi il labbro per non riderle in faccia. Spostai il mio sguardo verso Louis. Il suo sguardo era rivolto altrove ma le sue guancia mi parvero alzarsi come se stesse ridendo anche lui.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mia madre mi diede le ultime raccomandazioni mentre davo il mio biglietto alla signorina bionda.
<< Mamma sta tranquilla. Vado da papà, mica da uno sconosciuto >>, le sorrisi. A volte era troppo protettiva e ansiosa, ma l'amavo anche per questo.
<< Lo so. Solo che saperti a Forks non mi farà dormire bene. Non sei obbligato se non vuoi >>. Nella penisola di Olympia, nel nordovest dello Stato di Washington, nascosta da una perpetua coltre di nuvole, esiste la cittadina di Forks.
La città più piovosa d'America, azzarderei. In rari, rarissimi casi il sole si degna di uscire. Avevo passato ogni Estate lì, fino ai tredici anni, quando finalmente decisi di ribellarmi.
<< Ma io voglio andarci >> mentii, ma ormai avevo ripetuto quella frase così tante volte che persino a me stesso sembrava reale.
<< Se hai bisogno chiamami >>. E poi mi strinse fra le sue braccia. Mi sarebbe mancata. Lei che era la mia migliore amica. Ma lei aveva deciso di seguire il suo nuovo marito in un viaggio pazzo e sconsiderato. Avevano comprato un camper ed erano intenzionati a girarsi tutta l'America. Io non ero un tipo avventuroso. A me piace stare a casa a leggere un bel libro con una cioccolata caldo vicino.
Ecco perché avevo deciso di andare da mio padre. Mia mamma, avrebbe rinunciato per me e questo non potevo accettarlo. Aveva bisogno di divertirsi e poi sarei stato bene. Des era un tipo che non si impicciava e non era curioso. Tutto il contrario di mia madre.
Salutai un ultima volta mamma e salii sull'aereo.

Mio padre mi accolse in un goffo e imbarazzante abbraccio. Sembrava davvero contento del mio trasferimento lì, nonostante non avessi fatto mai mistero di come odiassi quella stupida cittadina e la pioggia e l'umidità. Insomma, Forks non mi piaceva, come del resto non era mai piaciuta a mia madre. Noi preferivamo il sole ed il mare alla pioggia e la nebbia.
Salimmo nella sua macchina -con la grande scritta “polizia” di fianco-. Ecco perché gli avevo chiesto una macchina. Era imbarazzante girare con quella macchina, ma del resto l'ispettore capo Styles doveva girare con il mezzo più adeguato.
<< Sai Harry, forse ti ho trovato una macchina >> disse Des, per rompere l'imbarazzante silenzio che si era venuto a creare.
<< Che genere di macchina?? >>.
<< In realtà è un pick-up. Ti ricordi il mio vecchio amico, Yaser Malik?? Bhè, lui avuto un incidente e non può più guidare, così lo sta praticamente regalando>>.
<< Di che anno è?? >>. Ok, non sarei andato in giro con la macchina della polizia ma almeno avrei voluto qualcosa che non mi lasciasse a piedi.
<< Andiamo Hazza quello aggeggio va benissimo. E poi non posso fare più niente ormai, peché te l'ho già comprato come regalo di benvenuto >>, disse imbarazzato, spostandosi i capelli dalla fronte.
<< Non dovevi papà. Grazie >>, risposi, guardandolo per un secondo.
<< Voglio che tu sia felice qui >>. Anche lui sapeva che sarebbe stata un'impresa quasi impossibile ma apprezzai il gesto.

Arrivammo a casa. Des viveva ancora nella casa doveva aveva convissuto con mia madre. Dove io avevo passato le Estati.
Era uguale a come l'avevo sempre ricordata. L'unica differenza, un pick-up rosso scolorito parcheggiato davanti l'abitazione. Stranamente mi piacque. Ringraziai Des, che tornò a farfugliare qualcosa, nell'imbarazzo più totale, e andai nella mia camera.
Il mattino seguente mi svegliai e la prima cosa che vidi fu nient'altro che nebbia che mi fece sentire triste. Certo che questo cielo non ti invoglia neanche un po' ad alzarti dal letto.
Poi andare in una scuola nuova, dove tutti si conoscevano già da piccoli -così come i loro genitori, così come i loro nonni-, non era proprio il massimo. Mi sarei ritrovato tutti gli occhi addosso e io ero più un tipo che amava stare solo, nel mio angolino buio e separato dal mondo. Dovevo ringraziare Des, per questo. Io e lui non eravamo tanto diversi.
Appena finii di preparmi scesi in cucina e Des mi salutò con una pacca sulla spalla, augurandomi buona fortuna, per poi uscire. Io lo seguii a ruota, prendendo la borsa e le chiavi del pick-up. Dopo aver litigato con la frizione per un paio di minuti buoni, riuscii ad accenderlo e mi diressi verso scuola, seguendo le indicazioni che Des mi aveva dato.
Non era stato difficile trovare la scuola e l'aspetto non era invitante. Quei mattoni rossi, rovinati dal tempo erano inquietanti. Sembrava il tipico set da film horror, dove un pazzo omicida uccide tutti gli studenti.
Parcheggiai e mi diressi verso l'entrata, seguendo le indicazioni per trovare la segreteria.
La segretaria mi diede l'orario, una mappa della scuola ed un foglio da far firmare ai professori, da dover riconsegnare.
Cercai subito di nascondermi tra la massa di studenti che iniziava a dirigersi verso le classi e scrutai la mappa per trovare l'aula, dove avrei tenuto la mia prima lezione.
<< Tu sei Harold Styles, giusto?? >>. Una testa color carota mi interruppe dalla mia ricerca. Lo guardai, ed aveva il tipico aspetto da secchione.
<< Harry >>, puntualizzai, ma lui sembrò ignorarmi.
<< Quella mappa non ti aiuterà, ti mostro io la strada. Che lezione hai?? >>. Non mi diede il tempo di rispondere o ringraziare, che si impossessò del mio orario.
<< Io comunque sono Ed >>.



Ok, eccomi di nuovo qui con un'altra storia che non c'entra niente con i ragazzi.
Io sarò malata, ma mi piace l'idea di vederli in un contesto dove nessuno se li immaginerebbe.
Come ho già detto, la storia segue il libro quindi, chi ha visto solo il film troverà qualcosa di diverso.
Anche se per alcune scene sto pensando di seguire il film, ma ancora non ne sono tanto sicura.
Spero vi piaccia, fatemelo sapere in una recensione.
Se vi va passate anche nell'altra mia storia, dove ci sono i ragazzi nel mondo di Pretty Little Liars 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1687000&i=1
Al prossimo aggiornamento (dove entrerà in scena il nostro Tomlinson). Baci :D

  
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