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Autore: Snowflake__    16/04/2013    2 recensioni
-Nessuno poteva capire come si sentisse in quel momento. Nessuno l'aveva mai fatta sentire così.
Era una ragazza debole,era una ragazza che s'innamorava facilmente di persone difficili da poter vedere al proprio fianco. Era una ragazza che dava tutto il suo amore,e stando in silenzio in un angolino aspettava di riceverne altrettanto,senza chiederne,senza far rumore.
Aveva un cuore così grande da non poterne vedere i confini,ma ridotto in così tanti brandelli da poterli raccogliere tutti in una mano.
Con lui nella sua vita quel cuore sembrava starsi ricomponendo,sembrava star recuperando pezzi e star cominciando a riattaccarli per farli indossare al cuore del ragazzo,a cui sembrava calzassero perfettamente.-
||CYBERLOVE||
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una di quelle ragazze la cui vita scorre dietro ad un computer e a pochi amici sinceri,una di quelle a cui piace seguire sogni impossibili ed immaginare relazioni altrettanto improbabili.

Non era una di quelle ragazze a cui piaceva guardarsi attorno e cercare qualcosa di appagante in ciò che già aveva. Sin dalla più tenera età aveva cominciato ad inseguire il suo sogno,che le aveva fatto completamente cambiare prospettiva di vita.

Ciò a cui mirava non era la vita delle sue compagne adolescenti,non era la vita che i suoi stessi genitori avevano vissuto. Era qualcosa che andava oltre quello che poteva già vedere.

Non era una di quelle ragazze a cui piaceva guardarsi allo specchio,lo trovava inutile. Non c'era nulla che potesse cambiare il suo aspetto o il suo modo di essere...Non c'era alcun rimedio a quel 'disastro' che lei stessa credeva di essere. Piccola,debole,carente di autostima,e anche bassina.

Era una di quelle ragazze che cercava amore,perchè era sempre stata insicura,era sempre stata instabile ed in cerca di un paio di braccia salde ed accoglienti che non fossero un paio di cuffiette dalle quali nutrirsi di ciò che le stava più a cuore,la musica.

Proprio quella sera,mentre ascoltava la musica sul divano e gironzolava un po' su internet aveva scorto tra i suoi ultimi followers di twitter un ragazzo,un fake twitteriano di uno dei cantanti più famosi in quel momento,nonchè anche uno dei suoi idoli. Così,per caso,gli aveva scritto,per ammazzare la noia e parlare con qualcuno,chissà,qualche amico non fa male a nessuno.

 

 

 

Due settimane e quel vuoto che si impossessava del suo cuore non passava,due settimane ed era ancora lì,con il cuore a pezzi ad aspettare un miracolo,ad aspettare di dimenticare ciò che sapeva di non voler perdere né dimenticare per nulla al mondo. Aspettava una distrazione,una rottura del frastornante silenzio che la circondava in quella camera. In quella camera. Perchè anche quelle stupide quattro pareti gli ricordavano lui.

Quel divanetto dove passava le sere a parlare con lui attraverso un computer. Quegli oggetti erano diventati parte dei suoi ricordi che la legavano al ragazzo.

Lei ricordava benissimo come lo aveva conosciuto,era uno di quei sabato sera noiosi dove uscire persino dal proprio letto poteva sembrare stancante. Era rimasta attaccata ad un computer a leggere e fantasticare,ad ascoltare ed a nutrirsi della bellissima musica del suo gruppo preferito,quel gruppo che sempre le aveva dato la forza e il coraggio per continuare,loro.

Da quella homepage di twitter era cominciata una storia che sembrava non finire,uno scambio curioso di informazioni tra due ragazzi annoiati e vogliosi di far amicizia. 'Hey' era stato il primo tweet. Erano finiti al 'Hai un account facebook dove possiamo parlare? ;)' Da quella domanda così semplice e tipica delle amicizie adolescenziali era cominciata la sua storia. La loro storia. Che in fin dei conti...è sempre stata la storia di due falsi*.

Quella sera i due cominciarono a parlare,a trovare giochi da fare assieme,a scambiarsi domande e risposte,a sciogliere curiosità che l'uno aveva nei confronti dell'altra. Quella sera era stata perfetta,entrambi erano felici di essersi conosciuti. E così la sera a seguire,e quella del giorno successivo,e del successivo ancora...e dei due mesi successivi.

Quella chat era diventata il loro regno,il posto dove ogni sera si incontravano,dove parlavano,dove lei capiva quanto lui fosse importante e viceversa; Erano due fake,due falsi. Non due account reali dove ci si poteva vedere l'un l'altro. Ma il vedersi non era stato un problema,dopo aver gustato per qualche settimana quel bellissimo rapporto,scambio di opinioni e messaggi,si erano inviati a vicenda delle foto e lei...Oh,lei aveva cominciato a capire che quel ragazzo non era solo un semplice interlocutore,non era un semplice pen friend.

Lei si era innamorata di quel ragazzo. Nei suoi modi di fare,nei suoi gesti,nel suo modo di raccontare,si era innamorata di un ritratto.

Perchè non poteva fare altro che ammirare il suo volto in fotografia e ricomporre affettuosamente ogni piccolo pezzo della sua storia,del suo modo di essere. Ricomponendo quel puzzle tutto ciò che poteva vedere era un bellissimo ritratto,un ritratto che lei stessa aveva dipinto,una trama che lei stessa aveva intrecciato,composta da tutti quei piccoli gesti e da tutte quelle cose che caratterizzavano la vita del ragazzo...Esse erano entrate a far parte anche della sua.

 

Grandi occhi verdi; labbra carnose,rosse e succose color ciliegia; viso chiaro inquadrato da piccoli ricci cascanti sulla fronte,abbastanza larga e liscia; mento con su appena un po' di barbetta tenera.

Il suo viso le parve angelico quando lo vide per la prima volta,le parve sensuale quando lo vide per la seconda,rise quando lo vide per la terza; Aveva sempre un viso diverso,bellissimo e caratterizzato da quei tratti così piacevoli e particolari.

Ogni giorno precipitava sempre di più in caduta libera verso il nulla che egli aveva fatto diventare la sua vita senza la sua presenza,giorno dopo giorno sentiva il cuore rimbombare nel petto e cercare quel ragazzo e le sue dolci parole che sempre l'avevano fatta sentire speciale.

...Perchè,sì,lei non era quel genere di ragazza che si piaceva,non era quel genere di ragazza che piaceva agli altri. Forse non aveva mai realmente cercato qualcuno a cui piacere,non voleva vendere la sua anima al primo che passava.

Non si era mai sentita dire nulla di carino da un ragazzo,non c'era mai stato nessuno che l'avesse trattata come una principessa prima di lui.

E lei si sentiva speciale,motivata,felice, ogni giorno. Si illudeva sempre di più di aver trovato una persona a cui piacesse così com'era,si era illusa di aver trovato qualcuno che le desse amore sincero e che l'avrebbe tenuta con sé.

Sì,perchè erano solo illusioni quelle della povera ragazza.

Quell'amore stava diventando troppo grande per lei,non voleva ammetterlo per non affrettare le cose,ma in cuor suo sapeva quanto realmente lo amava.

Spesso ci rifletteva,si chiedeva perchè lei fosse stata la fortunata tra tutte le ragazze ad aver trovato un ragazzo così perfetto e così principesco,come nelle fiabe.

Spesso si faceva buttare giù dagli eventi essenziali,quelli che c'erano sempre stati sin dall'inzio del rapporto ma che a lui sembravano non importare.

Quante volte lei gli aveva scritto frasi su frasi,parole su parole per fargli capire quanto era insicura. Si toglievano sei anni,e non erano mica pochi durante gli anni della crescita. Erano davvero lontani,in due parti del Sud Italia che distavano l'una dall'altra 750 chilometri o giù di lì.

Ma mai questo era sembrato un problema,per quel mese era tutto andato a meraviglia,erano sempre più felici di stare l'uno con l'altra,si erano fatti tante promesse...Perchè lei appena terminati gli esami di terza media sarebbe corsa da lui in Campania e gli sarebbe stata accanto per aiutarlo,per quanto possibile o almeno moralmente,in quelli di maturità.

Oh,erano davvero tante le promesse che si erano fatti. Erano state tante le volte in cui lei con il cuore in mano si era messa completamente nelle sue mani,gli aveva ormai confessato tutto ciò che provava,e lui continuava a restare il ragazzo speciale che era. Non aveva mutato atteggiamento,forse perchè quella 'storia' la voleva anche lui,o almeno così piaceva credere alla ragazza.

Nessuno poteva capire come si sentisse in quel momento. Nessuno l'aveva mai fatta sentire così.

Era una ragazza debole,era una ragazza che s'innamorava facilmente di persone difficili da poter vedere al proprio fianco. Era una ragazza che dava tutto il suo amore,e stando in silenzio in un angolino aspettava di riceverne altrettanto,senza chiederne,senza far rumore.

Aveva un cuore così grande da non poterne vedere i confini,ma ridotto in così tanti brandelli da poterli raccogliere tutti in una mano.

Con lui nella sua vita quel cuore sembrava starsi ricomponendo,sembrava star recuperando pezzi e star cominciando a riattaccarli per farli indossare al cuore del ragazzo,a cui sembrava calzassero perfettamente.

Passavano i giorni,uno più bello e pieno di speranza dell'altro,la giovane ragazza si sentiva sempre più accolta,sempre più partecipe della vita del ragazzo dai capelli ricci e sottili.

...Ma quei giorni terminarono in un giorno cupo,buio,che avrebbe cominciato a stringere il cuore della ragazza.

Prima o poi devi svegliarti,aprire gli occhi e sentirli bruciare a contatto con la luce,con il raggio accecante della realtà,che ti stritola e ti mantiene nel mondo e nel contesto in cui sei nato e da cui vorresti fuggire.

Era chiaro sin dall'inizio che era una storia impossibile,ma la ragazza non si era mai arresa. Mai.

Mai un giorno le sue paure avevano vinto le calde parole piene di affetto del ragazzo.

Ma giunse il momento in cui quelle parole stesse si fecero spazio al centro del suo petto come una lancia affilata,era stato lui stesso ad averle detto di smettere di credere che ci sarebbe stato qualcosa di più di un'amicizia. Era stato lui stesso ad averle detto di sopprimere ogni sua speranza,era stato lui a rubarle il cuore che all'inizio ella le aveva dato in prestito.

Perchè una decisione così senza nemmeno averci voluto provare?

Perchè quel ragazzo poteva sembrare tanto forte,resistente ad ogni colpo,poteva sembrare così sicuro di sé e vanitoso,poteva apparire come una roccia agli occhi degli altri,ma lei conosceva ormai benissimo la persona debole,imperfetta e insicura che si celava dietro quel suo muro costruito in cemento armato e bellezza fisica.

'L'amore mi ha sempre e solo deluso...E non voglio esserne ferito ancora,non adesso.'

Erano state semplici e chiare le sue parole,alla ragazza tornavano in mente ogni giorno,ogni notte,assieme a tutti i loro scambi di frasi e opinioni,assieme ai momenti stupendi che avevano passato assieme nonostante tutta quella distanza li avesse sempre divisi.

Lui sapeva cosa lei provava nei suoi confronti,e aveva cura dei suoi sentimenti e della ragazza stessa. E purtroppo proprio per questo l'aveva supplicata (o forse le aveva ordinato) di dimenticarlo,per evitare di farla soffrire e di fare a pezzi ancora di più il cuore che ella gli aveva consegnato.

Ma no,lei non voleva dimenticarlo. Lei tornava ogni giorno a cercarlo,e anche se era diventato più freddo nei suoi confronti lei continuava a cascare nell'oblio,nell'oblio più piacevole in cui quel ragazzo l'aveva trascinata.

Passavano i giorni,passavano le notti,passavano le settimane e con esse i mesi. Ma,no,lei non voleva dimenticarlo. Ogni giorno si ripeteva 'Dai,so che passerà. Ce la puoi fare.' E a forza di dirselo non credeva davvero proprio più che fosse la verità quella che stava dicendo a sé stessa.

Non c'era giorno che passava senza di lui,non c'era giorno in cui non pensava a quando tutto sembrava così felice,avvolto dalle mille illusioni che rendono la vita meno insopportabile e rendono l'uomo capace di compiere grandezze che egli non crede di poter compiere.

Spesso si sedeva sul divano,quello dove passava le sere con il computer sulle ginocchia a ridere ed arrossire dietro ad uno schermo,il quale le trasmetteva più amore di quanto potesse fare un'amico.

Chiudeva gli occhi e si perdeva nel vuoto freddo ed arido della sua mente,vagava indietro nel tempo,immaginava come sarebbe potuta andare se davvero quella settimana di Giugno si sarebbero visti,pensava come sarebbe stato bello incontrare quelle bellissime labbra color ciliegia con le sue,pallide e desiderose.

Sentiva quella sensazione costante,quella che in passato la pervadeva del tutto riscaldando i suoi sensi e il suo debole,delicatissimo cuore.

Era lì,il suo battito seguiva costantemente i respiri del ragazzo,così lontano eppure così angelico e perfetto per curare ogni ferita,ogni crepa al centro del petto. Lui le dava amore,le dava amore come nessuno aveva mai fatto. E lei questo non lo dimenticò. Lei,questo non lo dimenticherà mai. Lei non dimenticherà mai il suo principe dagli occhi verdi,non ti dimenticherà...Cristian.

 

 

 

S-salve! Okay,è la prima originale che scrivo ed assicuro che è tratta da una storia verissima,che sta affliggendo il cuore di questa ragazza ultimamente.

Se vi state chiedendo chi riguarda,se è autobiografico e da dove ho preso spunto vi resta solo che chiederlo nelle recensioni o per messaggi,sarò più che felice di rispondervi!

Chiarisco la nota:

*fake= è un falso profilo utilizzato nei social network solitamente.

Comunque...Non ho davvero scelto di non fare nomi,queste parole sono giunte alla mia penna come il mio cuore le ha percepite,e spero che vi piacciano così...

Detto questo,grazie per aver letto,e sarei davvero felice di sapere cosa ne pensate di questa storia cyber-love. :)

Recensione magari? HAHAH mi dileguo,spero vi sia piaciuto!

   
 
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