Axl si accese una sigaretta e aspirò una boccata di fumo, si infilò l’accendino nella tasca dei pantaloni e uscì dalla camera dell’albergo.
Un cartello dichiarava esplicitamente che era vietato fumare, ma il rosso se ne fregò altamente, gustandosi appieno la sigaretta.
Si diresse con calma apparente verso la camera di Izzy.
Doveva parlargli.
Aveva bisogno di parlargli.

Con poca grazia bussò alla porta. Sentì dei passi strascicati e pochi secondi dopo Isbell aprì.
Aveva i capelli stropicciati e la faccia di uno che si era appena svegliato “Che vuoi Axl?”
“Voglio parlarti”
“Lo avevo intuito. Su, entra”
Il moro si scostò e fece spazio all’amico, il quale entrò timidamente nella stanza. Fece per parlare quando Jeff lo interruppe “Penso di sapere il motivo della tua visita… Non mi convincerai a cambiare idea”
Rose abbassò lo sguardo e mormorò “Quindi… è inutile che io ti chieda di rimanere?”
“Ho preso la mia decisione. Lascio i Guns. Non riesco più a essere me stesso nella tua band.”

Axl guardò negli occhi l’amico d’infanzia e un fiume di parole uscì dalla sua bocca“ Non posso fare nulla per impedirti di andartene, sei libero di fare quello che vuoi, non sono nessuno per dirti cosa fare e cosa non puoi … Però tu sei la mia roccia. Ho sempre fatto affidamento su di te, che sei l’unica persona che.. mi sopporta, o meglio, sopportava e…” –il rosso chiuse gli occhi e fece un profondo respiro –“ Però ho bisogno di saperlo Jeff”
“Cosa?” domandò ingenuamente l’altro
“V.. vuoi abbandonare anche me?” sussurrò sempre ad occhi chiusi

Izzy sorrise e poggiò una mano sulla spalla di Bill “Non mi è mai passato per l’anticamera del cervello.”
Axl spalancò gli occhi, una luce nuova li illuminava, una scintilla di gioia. Il cantante non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura, ma era davvero rincuorato da quelle parole.
“Sono la tua roccia e sempre lo sarò. Fosse per me rimarrei più che volentieri al tuo fianco, ma non ce la faccio davvero più. Ho bisogno di respirare…. Ho bisogno di staccare la spina da questa vita.”
“Capisco… Beh, stammi bene Jeff.”
“Anche tu Bill, vedi di non fare troppe stronzate”

Si strinsero in un abbraccio, Bill appoggiò il viso sulla spalla del moro e biascicò sommessamente  “Vienimi a trovare qualche volta… ti prego” mentre tentava di frenare le lacrime che incominciavano a pizzicargli gli occhi.
 “Te lo prometto Bill. Sai bene che mi piace stare in solitudine, mi trovo a mio agio. Però sai ancor meglio che ti voglio bene e che non potrei mai scomparire dalla tua vita”
“Grazie Jeff, grazie” 



Angolo della matta
Sono nuovamente da queste parti, che dire? Le fanfiction sui Guns mi escono dalle orecchie, molto probabilmente.
Vabbè, questa volta non so che dire, strano.
Di solito scrivo sempre boiate in questo piccolo spazio dedicato alla sottoscritta.
Mi lasciate un commentino per piacere?
Grazie :3
The Edge