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Autore: Xmars    16/04/2013    0 recensioni
Mi stesi sul letto e chiusi gli occhi. Avevo quegli occhi stampati nella mente. La sua voce che risuonava nella mia mente come una canzone. Mi addormentai pensando a lui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Strana. Ecco come la gente mi definiva. Sinceramente non mi feriva questa cosa. Lasciavo parlare le persone. Io soltanto, sapevo come ero realmente. Ero una  una ragazza, Tay, di diciassette anni. Mi sentivo più grande rispetto alla mia età. Magari perché ero semplicemente intelligente, forse più dei miei coetanei.  Mi piaceva leggere e scrivere. Quando scrivevo mi sentivo bene, mi sentivo me stessa. Amavo anche ascoltare la musica. Soprattutto Bruno Mars, lui era ed è il mio idolo.
Su Honolulu era calato il freddo dell’inverno. Per quanto fossimo alle Hawaii, faceva ugualmente molto freddo. Ma non importava. Niente e nessuno avrebbe impedito la mia solita routine pomeridiana. Quest’ultima consisteva nell’andare nel parco, vicino casa mia, sedermi dove capitava e scrivere sul mio quaderno dalla copertina rosa,che col tempo era diventato chiaro. Scrivevo qualunque cosa. Dalle scene familiari che mi si paravano davanti, al mio stato d’animo. Perennemente indefinibile. In che senso? Non sono mai stata una ragazza triste, che ce l’aveva con tutti,  ma nemmeno una ragazza che sprizzava gioia da tutti i pori. Mi sentivo indifferente. Avevo delle amiche,una famiglia. Insomma,tutto regolare,direte voi. A grandi linee si. Però mi sentivo sola. Non mi auto lesionavo,non era bulimica o anoressica,non andavo dallo psicologo. Nulla di tutto questo. Solo…mi sentivo fuori posto. Nessuno riusciva a capirmi veramente. Quando stavo con le mie amiche ridevo sempre. Ma in realtà erano tutti sorrisi falsi. E pieni di invidia. Loro erano belle,magre,con i soldi. Già,i soldi. Io non potevo permettermi tutte le cose che potevano permettersi loro. I miei genitori cercavano sempre di soddisfare le mie richieste. Ma non insistevo più di tanto. Voi non potete capire come ci si sente a vedere vostra madre piangere perché non può accontentare i suoi figli. Non potete capire come ci si sente a dover fare attenzione ad ogni minimo centesimo che si spende. Odiavo quella situazione. Così,per fuggire dalla realtà,scrivevo. Lasciavo che la mia fantasia realizzasse ciò che non era possibile nella realtà. Principalmente scrivevo su Bruno.
-Ciao-una voce maschile mi distrasse. Mi girai. Quello che vidi fu un ragazzo,alto molto più di me.
-Ehm…ciao- dissi arrossendo. Non mi capitava tutti i giorni di essere salutata da un ragazzo. -Ieri ti stavo osservando. Quando te ne sei andata ti è caduto un foglio. -disse porgendomi il foglio. Lo presi e lo misi gelosamente dentro il mio quaderno. Sperai vivamente che non avesse letto quel foglio. Nessuno aveva mai letto ciò che scrivevo. -Sai ,sei molto brava- cavolo. -Q-quindi hai letto?- -Si, scusami.  Non voglio sembrare maleducato, ma non ho resistito.- -Ehm…tranquillo. Ora vado. Ciao- dissi un po’ irritata. Quando qualcuno leggeva le mie cose mi sentivo “nuda”. Come se qualcuno avesse invaso il mio spazio. Prima che riuscii ad andarmene mi bloccò per il braccio facendomi voltare verso lui. -Non mi hai detto come ti chiami- -Neanche tu-risposi. -Zayn. Te?- -Non ha importanza, Zayn- dissi chiamandolo con il suo nome. -Ma…-
 
Me ne andai.
Arrivai a casa e dopo essermi fatta una doccia andai in cucina. I miei non c’erano. Erano al lavoro,ad ammazzarsi di straordinari,per cercare di guadagnare qualcosa in più.Sul tavolo c’era un piatto di pasta(col sugo bruciato) e un’insalata scondita. Ebbi la tentazione di chiamare i servizi sociali e di denunciare mia madre per tentato omicidio,ma mi trattenni. In fondo,sapevo che non era una brava cuoca. Non mangiai. Andai subito in camera e misi il mio pigiama. Mi stesi sul letto e chiusi gli occhi. Avevo quegli occhi stampati nella mente. La sua voce che risuonava nella mia mente come una canzone. Mi addormentai pensando a lui.
 La mattina dopo mi svegliai controvoglia.  Mi preparai ed uscii di casa pronta per andare a scuola. Infilai pigramente la chiave nella serratura per chiudere la porta. Feci i tre o quattro giri,non ricordo bene. Mentre sfilavo la chiave,sentii una…presenza dietro di me. Non sapevo se stare lì,ferma immobile,o girarmi. Avevo paura. Così,decisi di girarmi molto lentamente. La mia sensazione era esatta. In effetti c’era qualcuno dietro di me.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Bene,è la prima storia che pubblico. Il primo capitolo è molto corto,ma gli altri saranno più lunghi. Ho scritto questa ff con il cuore. Mi rispecchio molto in Tay. Spero che questa storia vi piaccia. Ciao hgfjthrugjf c:
 
 
 
  
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