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Autore: Denebula    17/04/2013    2 recensioni
Un nuovo pittore,nuove esperienze,nuove vite da capire e da salvare...una nuova sfida per la sopravvivenza.
[Ib (principale),Misao,Mad Father,Yume Nikki,To The Moon]
Genere: Drammatico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Together

Kudoh era molto preoccupato. Temeva che quello che gli avessero detto Dio e Ib fossero delle bugie,un altro trucco per essere ferito e gettato via non appena fosse diventato inutilizzabile. Si era sempre sentito una marionetta manipolata dai più potenti,facendo quello che volevano e che credevano giusto…per loro. Guardava i due bambini che camminavano felici davanti a loro,e li guardava in cagnesco. Loro si girarono verso il nuovo amico e la sua espressione mutò per non far capire loro che non si fidava affatto delle parole che gli dicevano. Dio se ne accorse da come li guardava.
-Pensi che ti stiamo mentendo?
Kudoh fece per parlare ma infine abbassò lo sguardo e annuì.
-Io sono morto,perché dovrei mentirti?-Ib si preoccupò sentendo le parole del ragazzo.-Non ho più nulla da perdere e guadagnare ormai.
-C-come sei morto??
-Perdonami Ib,ma questa è la cruda verità.
 
Garry portava in braccio la piccola Aya che sembrava dormisse come se fosse stava sveglia da secoli. La bambina qualche volta stringeva nella sua piccola mano la maglia del ragazzo e affondava sempre di più la sua guancia nel petto dell’amico. Ascoltava i battiti del suo cuore giovane;erano,confortanti per lei. Le restituivano tranquillità ed energia,inoltre le mani del ragazzo che le toccavano i fianchi e le gambe trasferivano in lei un’immensa dose di dolci coccole. Era da anni che non sentiva quelle rassicuranti pulsazioni,gli mancavano più della sua stessa famiglia. Mary e Madotsuki ridevano di gioia e qualche volta si giravano a guardare i due. D’improvviso si bloccarono.
-Cosa succede? Un altro…-Garry si ricordò di quello che aveva appena superato. Le mani e le ginocchia gli fecero male anche se era solo una sensazione. Ma le fitte alla gola no.-…fiume?-gli si spezzò la voce,effetto causato dalla nausea che provava.
-No….-disse Mary bloccando il discorso di Garry con un cenno della mano. Madotsuki avanzò lentamente di qualche passo.
-Voci…!-disse infine. Fece senno di seguirla e accelerare il passo. Aumentando la velocità i capelli di Aya gli finirono sul viso. Il giovane voleva tanto spostarli per farla respirare meglio,ma se avrebbe mosso anche solo una mano avrebbe fatto cadere la bambina.
 
Ib piangeva:non poteva credere che il suo amico fosse in realtà privo di vita e che in quel preciso momento non emetteva respiri,il suo cuore non batteva. Da tempo ormai. Dio la consolava ma invano. Per quanto la bambina fosse ancora piccola conosceva già la morte. Kudoh non sapeva cosa fare però di colpo sentì dei colpi alla sua sinistra,provenivano da un muro.
-E questi?-invitò i due ad ascoltare. Per qualche secondo Ib fermò le sue lacrime. Sentirono quei rumori anche loro e subito corsero temendo un nuovo guaio.
 
-A me però non parevano delle voci!-disse Mary mentre correva dietro l’amica. Lei non parlava,era determinata ad uscire di lì e scoprire di cosa si trattavano quei versi. La piccola Aya,dopo tutti quei balzi compiuti ad ogni passo dell’amico,si svegliò. Guardò teneramente ed ancora assonnata il ragazzo che le augurava il buongiorno. Lei stringeva ancora nel suo pugnetto la stoffa della maglia del giovane e lui sentiva il calore della sua mano sul suo petto:così delimitato dalla grandezza di questa. Guardò le tre bambine che l’avevano accompagnato per tutto quel tempo. Gli doleva il fatto che quando sarebbero usciti di lì non potesse più vederle,mai più;neanche la povera Aya:la bambina che tanto voleva proteggere fra tutte le altre…ma non sapeva chi fosse la persona che stava per essere aiutata proprio da lui.
-A me sembravano pianti!-disse ancora Mary.
 
I rumori non cessavano e Ib,Kudoh e Dio stavano disperatamente cercando di capire da dove venissero e da cosa fossero prodotti. Avevano paura;molta paura.
“Yoshino!?!?! NO!! NON PUÒ ESSERE!!”-pensò Kudoh temendo il peggio. Il trio accelerò ancora di più il passo. Ora correvano e di fianco a loro anche i rumori aumentavano di intensità.
 
Ora tutti stavano correndo,avevano paura che dal muro di destra uscisse qualcosa di estremamente mostruoso in grado di ucciderli,o meglio,uccidere Garry visto che alle altre il cuore aveva smesso di battere da un bel pezzo. Intravidero l’uscita del tunnel.
 
Una luce bianca li stava per accogliere all’uscita del corridoio. Il trio,mentre correva,sorrideva.
 
Garry decise di andare davanti a tutto il gruppo in caso di eventuali pericoli.
 
Ib era in testa e non vedeva l’ora di uscire da lì.
 
Ci fu una leggera curva verso destra.
 
Il tunnel si deformò modificando la sua traiettoria leggermente verso sinistra.
 
Garry uscì dal tunnel.
 
Ib riuscì ad uscire dal tunnel.
Ci fu un impatto clamoroso tra i due. Ib si ritrovò in mezzo alle gambe del giovane che dolorava per il dolore al fondoschiena causato dalla caduta imprevista. Gli altri inciamparono a loro volta. Mary andò a finire appoggiata ad una gamba del ragazzo,Madotsuki sopra di lei e la povera Aya da tutt’altra parte,rotolata via dall’abraccio avvolgente dell’amico. La prese male,come un rifiuto;come se lei fosse diventata una zavorra. Si sedette e pianse. Dall’altra parte Dio era finito a terra e di fianco a lui c’era Kudoh. Quando tutti i membri dei rispettivi gruppi si guardarono negli occhi risero di buon cuore. Erano felici di ritrovarsi tutti insieme. Ib abbracciò Garry,ma prima si fece forza sulle ginocchia del giovane per alzarsi. Lui si lamentò.
-Ti ho fatto male?-disse Ib.
-No tesoro,mi sono solo ferito e ora le ginocchia sono fasciate. Ma non ti preoccupare,non è grave!
Ib prese le mani bendate del ragazzo. Capì che era ferito anche lì.
-E come mai queste ferite?
A Garry venne un’altra,solita ed insopportabile fitta alla gola. Si distrasse dalla scena arruffando i capelli dell’amica.
-È meglio se non te lo racconto,mia piccola Ib. Ne vale la tua salute mentale.
Ib pianse di colpo cercando anche solo di immaginare cosa fosse capitato al suo migliore amico. L’abbracciò fortissimo,non lo voleva più lasciare.
-Ora perché piangi?
-Perché non c’ero io a consolarti quando ti sei ferito!
Garry non sapeva cosa dire ed in quel momento fu colto da un affare protettivo estremo verso la sua piccola amica di avventure.
-Perché dovrei raccontare cose terrificanti alla mia piccola,dolce stellina?
Mary sembrò d’improvviso una bambina di cinque anni:aveva le mani dilatate verso Ib,desiderosa di essere abbracciata. Madotsuki si alzò e si sistemò la gonna. Si alzò anche Kudoh e aiutò a sua volta Dio. Ib abbracciò la bionda e subito fece amicizia anche con Madotsuki. I due ragazzi dell’altro gruppo si avvicinarono a loro e strinsero la mano a Garry ed alle bambine.
-Dov’è Aya??-chiese ad un certo punto Mary.
“Perché questo nome mi suona familiare?”pensò Dio.
-Eccola lì.-indicò Kudoh. La piccola piangeva e il bambino biondo la riconobbe subito:l’aveva già conosciuta,in un’altra vita almeno. Si avvicinò a lei. La chiamò per nome,sussurrando. Lei alzò gli occhi lacrimanti e guardò il bambino. Anche a lei pareva di averlo già visto. Immediatamente i due si riconobbero. Urlarono di gioia e si abbracciarono. Ritornarono al gruppo mano per la mano.
-Ci siamo conosciuti quando mia madre maledì la magione e fece rivivere tutti i pazienti uccisi da mio padre. Lui era uno di loro e mi ha aiutato e difesa.-spiegò la bambina.
-Sono contentissimo che hai ritrovato un tuo vecchio amico!-disse Garry.
-In realtà siamo contenti tutti!-disse Kudoh. Lui e Dio raccontarono le loro vite all’altro gruppo e questo fece lo stesso con loro. Ora tutti si conoscevano veramente. Madotsuki si allontanò e se ne andò in disparte ad ammirare un quadro. Infatti il luogo dove ora si trovavano era una grande stanza bianca e la luce la riempiva tutta,anche se la stanza era senza finestre. Anche Mary andò a fissare un dipinto. In quella stanza ce ne erano ben due. Le bambine chiamarono sull’attenti gli altri.
-Bene. Da questo momento in poi non ci dobbiamo più separare. Per nessuna ragione al mondo. Saranno i casi più complicati;per ora.-disse solennemente Madotsuki. Tutti quanti decisero che era il momento di avanzare e di avverare i desideri dei loro amici.
-Allora,dove andiamo?-chiese Kudoh.
-Partiamo da lui.-indicò il dipinto Mary. Raffigurava un ragazzo con dei capelli castani molto corti messo di spalle.-Rispetto a l’altro è più facile. Tutti furono d’accordo.
-È deciso allora. Lui sarà il prossimo. Abbiate pazienza con lui e con il successivo,vi scongiuro.-e detto questo le due bambine staccarono insieme il quadro e tutti si incamminarono nel tunnel che ora portava di nuovo l’atmosfera nello scuro colore del grigio. 
  
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