Erano passati cinque. Chibiusa era rimasta quasi uguale, se non per i capelli che aveva tagliato ed ora portava a caschetto con una frangetta un po’ ribelle. Aveva finito le superiori nella nuova città e per un anno aveva fatto qualche lavoretto qua e là. Alla fine aveva deciso di iniziare a frequentare l’università di medicina della vecchia città e per questo era partita. Le era stato un po’ difficile partire. Lasciare lì i genitori e i nuovi amici non era stato facile, ma non ce la faceva veramente più a stare lì, ed in più doveva mantenere una promessa. In quei cinque anni non aveva avuto storie con nessun ragazzo e dire che di proposte ne aveva avute eccome, ma nel cuore di Chibiusa c’era posto solo per una persona, che la stava aspettando.

Quel pomeriggio il cielo era uguale a quello di qualche anno fa. Le nuvole nuotavano industurbate per il cielo limpido ed il sole riscaldava la città con i suoi dolci raggi.

L'aereo della ragazza stava atterrando. Dopo un po' una folta folla di gente uscì dal mezzo, e fra questi c'era anche Chibiusa. Quel giorno portava un paio di jeans molto stretti, una maglina bianco con sopra un giubbotto molto corto di jens ed un paio di ballerine nere. Si mise un paio di occhiali da sole e si avviò a passo svelto.

"E' sempre tutto uguale... Certo, che vuoi hce cambino in cinque anni?"

Non aveva avvertito nessuno del suo arrivo, voleva fare una sorpresa ad Ottavia , Silvia tutti i suoi veccchi amici... ed Helios.

Improvvisamente si fermò e guardò l'orologio.

" Le 16.30. Ho ancora tempo... Vediamo se riesco a ricordarmi dove si trova... Ah si... Da quella parte!"

Chibiusa svoltò a destra e riprese la marcia.

"Dovrebbe essere da qualche parte qui però... Eccolo..."

Si fermò davanti ad un piazzale, lo stesso dove anni addietro aveva dato l'addio ad Helios.

Una lacrima fece capolino dagli occhiali, ma fu asciugata prontamente.

"Andiamo Chibiusa non è questo il momento di pangere!"

Si avvicinò ancora assaporando i momenti che passo dopo passo le riaffioravano nella mente. Si ritrovò infine proprio nellotesso punto in cui aveva salutato il suo gande amore. Le cadde di mano la borsa che teneva in mano, mentre lo sguardo si abbassava per non far vedere alla gente le lacrime che cominciarono a scendere copiose.

"Helios... E se ti fossi dimenticato? Dimenticato di me, della nostra promessa. E se adesso ti vedo fidanzato con un'altra, che senso ha che io rimanga qui? Forse sto sbagliando tutto. Forse è meglio se me ne ritorno a casa..."

Tirò su col naso.

- Che fai coniglietto? Piangi in un momento così bello?

Chibiusa sbarrò gli occhi. Quella voce... Così familiare... Non era possibile...

Alzò lo sguardo di scatto verso la figura che le stava davanti: un ragazzo alto, con una folta chioma argentata, nascosta da un cappellino, ed un paio di occhiali da sole molto scuri.

La ragazza si mise le mani davanti alla bocca, mentre altre lacrime le rigavano il volto.

"Helios... Sei... sei proprio tu?"

" Si Chibius..."

Non fece neanche in tempo a finire la frase che la ragazza gli corse incontro abbracciandolo e finendo entrambi per terra.

"Chibiusa ma cosa..."

"Helios tu sei qui! O mio Dio non ci credo!" continuava a piangere e intanto toccava il viso del ragazzo sperando che quella non fosse un'illusione...

"Sei vero!!! Non sei una frutto della mia fantasia!!!"

Helios si rialzò portando su anche la ragazza e l'abbracciò forte.

"Si piccola sono vero e sono qui per te!"

"Helios quanta paura che ho avuto! Paura che tu ti fossi dimenticato di me e della nostra promessa!

"Come avrei potuto piccola? E' stata quella promessa che mi ha fatto continuare a vivere in questi cinque anni! Ti giuro che il tempo non passava mai! I giorni sembravano anni. Non so come ho fatto ad impazzire! Piccola giurami che non te ne andrai via più perchè io non sopravviverei un secondo di più senza vederti!!"

"Si Helios te lo prometto! Io sono qui solo per te!"

"Ma come facevi a sapere che sarei tornata oggi?"

"Da quando sei partita, ogni giorno vengo qui nella speranza di vederti arrivare. Ed oggi questo mio sogno si è realizzato!"

"Ma tu sei pazzo Helios."

"Si... Pazzo di te!"

Chibiusa si strinse ancora di più al ragazzo e improvvisamente sentì qualcosa di bagnato caderle sulla guancia. Alzò lo sguardo e vide il suo Helios piangere. Piangeva per lei! Si stava sfogando per quel dolore che lo opprimeva da lunghi cinque anni! La ragazza si alzò in punta dei piedi e, dopo avergli sussurato un dolce "Ti amo", unì le sue labbra a quelle del ragazzo in un bacio che, sicuramente sarebbe stato il primo, dopo tanto tempo, di una lunga serie.

Non ci credo!!! Ho finito la mia ficcy a capitoli!!! Ho le lacrime agli occhi per la contentezza. Però mi dispiace molto non poter leggere le vostre recensioni ogni volta che mettevo un nuovo cappy... Comunque... Vorrei passare subito alle cose serie, ringraziando davvero col cuore in mano tutte le persone che n questi mesi hanno letto e recensito la storia (un grazie speciale a loro). In molte occasioni sono stata sul punto di cancellare e mettere la parola FINE a questa ficcy, perchè avevo paura che fosse diventata troppo banale ed avesse perso tutto l'interesse. Forse sembrerò un po' stupida a farmi tutte queste fisime ed avere tutte queste preoccupazioni, ma penso che la cosa peggiore che possa capitare ad una "scrittrice"(metto le virgolette perchè non mi reputo una vera e propria scrittrice) è che la sua storia non piace ai lettori. Ma leggendo le recensioni che mi arrivavano, ho capito che forse a qualcuno sarebbe dispiaciuto se l'avessi cancellata, e sicuramente poi me ne sarei pentita anche io! Quindi GRAZIE GRAZIE GRAZIE ed ancora GRAZIE!! Spero di poter continuare a scrivere e trovare lettori che mi sostengono, come ho trovato in questa sezione. Adesso però basta, sennò finisco di diventare troppo sdolcinata e comincio a piangere.

Un saluto dalla vostra Ferula_91!