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Autore: Lety_90    31/08/2004    7 recensioni
A volte, può capitare di incontrare qualcuno che ti cambi la vita ....
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passeranno gli anni

Passeranno gli anni…

Invecchierò, e forse un giorno riaprirò un vecchio diario…

E scoprirò un nome ingiallito col tempo…

E un raro sorriso riaffiorerà sulle mie labbra…

Un confuso ma importante ricordo di un ragazzo risplenderà nella mia mente.

Era forse il primo amore

Che ho saputo…

VIVERE…

°°°°

 

Le scale presero a pigolare sotto i passi leggeri della donna. Legno di Frassino. Quelle scale dovevano essere di Legno di Frassino. La donna era stata irremovibile. “Voglio le scale di quel legno…oppure non le voglio per niente. Fate voi!”.

I costruttori della casa non avevano potuto fare altrimenti.

La porta cigolò, quando venne aperta, e si aprì su un grande salone, tutto impolverato.

“Saranno anni che non veniamo quassù.”

Si ravviò i capelli con una mano. Poi, si portò una ciocca davanti agli occhi.

“Ahh! Un capello bianco? Non è possibile!”.

si passò una mano fra quei fili cespugliosi, e si avvicinò ad uno scatolone.

“Chissà che cosa contiene…”.

Stava per aprirlo, quando la voce del marito le giunse alle orecchie, dal piano inferiore.

“Hermione, che cosa stai facendo?”. La donna, rendendosi conto di esser stata scoperta, gli urlò di rimando: “Niente, perchè?”.

“Lo sai che non voglio che vai in soffitta! C’è troppa polvere lassù, e potresti risentirne.”

Hermione si portò una mano al cuore.

“Tesoro, qui va tutto bene!”.

“No, non va tutto bene…con la tua malattia…”.

Hermione sbuffò.

“La mia malattia non centra, lo sai…e ora torna a badare i ragazzi, per favore!”.

Così, si girò verso lo scatolone.

“Ora, vecchio mio, ci siamo solo tu ed io.”

Soffiò sulla superficie polverosa, innalzando così un po’ di polvere.

“COFF COFF” tossicchiò. Prese a respirare un po’ con affanno, prima di constatare che andava tutto bene.

aprì quasi febbrilmente la scatola…che risultava contenere…FOTO.

Ne prese una, e un sorriso radioso le apparve sul viso stanco e un po’ invecchiato.

“Non ho più 17 anni, come in questa foto, purtroppo…”.

Quella foto risaliva all’anno del diploma, alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Studiò la proprio immagine di ragazza: Viso morbido e con tratti forti e delicati allo stesso tempo; occhi ambrati, con qualche striatura gialla nell’iride, l’intelligenza viva che le si leggeva nello sguardo; i capelli castano chiaro che le ricadevano boccolosi lungo le spalle, e che illuminavano gli occhi. Indossava la sua divisa migliore: Gonnellina a pieghe, nera, camicia bianca pulitissima, e gilet nero. E poi, il mantello con sopra ricamato lo stemma della sua Casa, Grifondoro, con l’immancabile cravatta oro e rossa, i colori della Casa.

Accarezzò dolcemente la fotografia. “Com’ero bella…com’ero ammirabile.”

Solo ora aveva il coraggio di dirlo. Certo, di dirlo, non di pensarlo. Già, perchè Hermione Granger aveva sempre saputo di essere bella e intelligente. Aveva l’accortezza di non dirlo a nessuno, ma già allora, guardandosi allo specchio, si sorrideva, e si diceva: “Vedrai, Herm, prima o poi si accorgeranno di quanto tu sia speciale.”

Mise accanto a se la foto, e ne tirò su un’altra.

Una ragazzina di appena 13 anni dai capelli rossi le stava sorridendo dalla foto, in un campo.

“Ginny…”.

La donna pronunciò il nome dell’amica con fare timoroso.

Quanto le mancava la sua migliore amica…

Da quando era finita Hogwarts non si erano più sentite. La dolce e bellissima Ginny si era sposata qualche anno dopo con Dean Thomas, il compagno di Hermione, Grifondoro. Era stato un lungo fidanzamento, il loro, senza tanti scossoni. Ora vivevano felici chissà dove.

“Dove sei andata a finire, Ginny?”.

Fece mente locale, cercando di ricordare il loro ultimo incontro…

 

FLASH BACK…

Hermione stava salutando la professoressa McGrannit, quando una figura alta e slanciata le si avvicinò sorridendo.

“Congratulazioni, Hermione!”.

La bella Grifondoro abbracciò la sua amica.

“Grazie infinite, Ginny. Ah, promettimi che non ci perderemo d’occhio, ok? Voglio continuare a vederti, anche quando sarò vecchia e decrepita, ok?”. Le due ragazze scoppiarono a ridere, soltanto per provare a nascondere le lacrime che stavano nascendo negli occhi di entrambe.

“TI VOGLIO BENE, HERMIONE, NON TE LO DIMENTICARE MAI!”.

La ragazza annuì.

“TI VOGLIO BENE ANCHIO, GINNY!”.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

“Dove sei, amica mia? Certe volte mi manchi così tanto…”.

Hermione si prese nota mentalmente che, non appena sarebbe scesa dalla soffitta,avrebbe spedito un messaggio alla Tana, dai genitori di Ginny, e avrebbe chiesto l’indirizzo della loro unica figlia.

Mise la foto sull’altra, e ne tirò fuori una un po’ più grande.

“AH! Questa si che me la ricordo!”.

Era una foto di classe…o di Casa, fate voi.

Gli occhi di Hermione si soffermarono su ogni singolo viso, e i caratteri dei suoi ex – compagni di Casa.

Sorrise divertita nel vedere il viso del paffuto e un poco imbranato Neville Paciock, a 17 anni.

Un po’ di nostalgia le prese il cuore vedendo Calì Patil e Lavanda Brown, le due Pettegole della Scuola, come le chiamavano tutti. Ma, ora come ora, Hermione provava una nostalgia quasi esagerata. Le mancava tutto quel parlare durante le lezioni. “Se non altro, erano sempre informate su tutto quello che succedeva nella scuola!”.

Poi, si soffermò sui visi di Seamus Finnegan e Dean Thomas. Sorrise, notando il loro cipiglio da Macho. “Come sono buffi. Quante arie buffe si davano, quei due!”.

Immancabilmente, poi, si soffermò a guardare due visi a lei fin troppo famigliari.

Sorrise malinconica passando gli occhi sulla figura alta e dinoccolata di Ronald, e sullo sguardo dolce e quasi un po’ triste, di chi ne ha passate davvero troppe, di Harry. Si perse negli occhi blu mare del rosso, e si immerse in quelli verdi del moretto.

“Quanto siete belli…”.

L’eterna questione…

Harry – Ron… Ron – Harry…

Era questa la scommessa più usata, quando il Magico Trio era ancora a scuola: chi avrebbe scelto, Hermione Granger? Harry Potter, il bambino sopravvissuto, o Ronald Weasley, il sesto di Casa Weasley?

“Sembrava quasi un terno al lotto. Chissà quanto ci hanno macinato sopra!”.

Mise da parte la fotografia, per tirarne fuori un’altra…buffa, forse troppo.

Rise sguaiatamente, nel vederla.

Era l’ultima estate alla Tana. Quando già lei e suo marito stavano insieme.

La foto ritraeva lei, Ron, Ginny, Harry, Dean, Fred, George, Neville e Luna. Erano tutti e nove sporchi di cioccolata quasi fin sopra le orecchie, e facevano linguacce verso l’obbiettivo.

Piccole gemme presero a scendere lungo le guance di Hermione.

“Perchè ci siamo persi di vista, ragazzi? Quando abbiamo smesso di essere così speciali, così…noi?”.

Le venne in mente il suo matrimonio… e quando ancora erano tutti amici…quando ancora non erano divisi dei loro problemi, dalle loro abitudini…dai mille chilometri che si trovavano l’uno dall’altro, probabilmente.

Prese a cercare con più foga in fondo allo scatolone, quando le sue mani sfiorarono una superficie ruvida. Tolse un paio di foto vecchie che la ritraevano con i suoi genitori, il giorno della sua entrata ad Hogwarts e il giorno che era entrata all’ Accademia di Trasfigurazione, per conseguire la laurea in quella materia e diventare così una specializzata in Trasfigurazioni, cosicché, dopo quella  laurea, si sarebbe potuta specializzare in Auror, e prendere a lavorare al Ministero della Magia, entrando anche a far parte del Wizengamot.

Tirò finalmente fuori l’oggetto che aveva sfiorato.

“Una scatola? Che cosa contiene? Mah.”

Come una bambina il giorni di Natale, prese ad aprire con foga la scatoletta, che risultò contenere…

“Un diario?”.

Gli occhi di Hermione si illuminarono. Per un secondo, le parve di essere tornata indietro di tanti anni…

 

FLASH BACK******

Una bambina di undici anni si stava stringendo convulsamente le mani. aveva gli occhi marroni accessi, striati di giallo, e i capelli lunghi e cespugliosi. La piccola passò una mano fra quei “fili” ingarbugliati.

“Possibile che non stiate mai in ordine, capellacci?” esclamò a gran voce.

Proprio in quel momento, una donna dagli stessi lineamenti della bambina, si avvicinò alla piccola, posandole una mano sulla spalla.

“Che c’è, Hermy?”.

La piccola la guardò con fare disperato. “ Questi capelli non stanno mai a posto, mamy… aiutami!”.

La donna sorrise, rassicurando la figlia.

“Tesoro, se si trattasse di un problema di denti, ti aiuterei volentieri e forse più facilmente. Purtroppo, non sono una parrucchiera.”

Poi, le diede un bacio affettuoso sulla guancia.

“Stai tranquilla, tesoro. Capelli a posto o non, sarai sicuramente apprezzata da un sacco di ragazzi!”.

“E se non mi volesse nessuno?”.

La donna sbuffò.

“Vuol dire che non meritano la tua amicizia. Vedrai! Tu pensa soprattutto a studiare, tesoro. Anche se sei una strega, voglio che tu vada bene…ogni madre lo desidera, e un giorno lo desidererai anche tu per i tuoi figli.”

Hermione si strinse alla madre.

“Ho una sorpresa per te, piccola mia!”.

La bimba guardò curiosa la madre, e i suoi occhi si illuminarono nel vedere che la donna, così simile alla faglia, soprattutto per gli stessi capelli cespugliosi e per gli occhi proprio come quelli di Hermione, aveva tirato fuori un pacchetto incartato di una carta rossa e luccicante, con un nastro dorato.

“Oh, mamma…un regalo? Non ci credo…mi hai preso un regalo? Cos’è, mamy, un libro?”.

La signora Granger scompigliò affettuosamente i capelli della figlia.

“So quanto adori i libri e tutto quello che riguarda la lettura, ma…No, non è un libro…oddio…una specie di libro, forse…dai, avanti, apri!”.

La piccola scartò febbrilmente il pacco, e i suoi occhi s’accesero.

“Un…UN DIARIO?”.

La madre annuì. “Sì, Hermione. Un diario. Voglio che, al suo interno, tu ci annoti tutto…ma proprio tutto quello che ti passa per la mente. Anche se sono cavolate, chiaro? Perchè voglio che, quando sarai grande, tu possa rileggere tutto, e quindi tu ti possa ricordare dei momenti fantastici che hai vissuto…chiaro, Herm?”.

Hermione annuì, con le lacrime agli occhi. “Ci scriverò tutto quello che mi passerà per il cervello, e anche per la sua anticamera, mamma, te lo prometto!”.

La signora Granger strinse forte fra le sue braccia la sua unica figlia, baciandole la testa.

“Ora va, tesoro…e vivi!”.

Così, Hermione si mescolò fra la folla…

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Un’altra lacrima prese a scenderle lungo la guancia rossa dal caldo, essendo una calda giornata di estate.

“Grazie, mamma…”.

si soffermò a guardare la copertina del diario. Liscia, verde, e con sopra scrittovi: “Diario di Hermione.”

Era grande…molto. Per non cambiarlo, una volta finito, grazie alla magia, vi aveva aggiunto pagine e pagine, man mano che vi scriveva sopra.

“6 anni di vita…racchiusi tutti in un libricino di queste dimensioni.”

Soffiò sopra la copertina impolverata.

Le scappò un po’ da starnutire, ma si trattenne…il marito l’avrebbe sicuramente chiamata, intimandole di tornare al piano inferiore.

“Forza, Hermione…è il momento di tornare indietro nel tempo!”.

aprì la copertina del diario…e la foto che le apparve davanti agli occhi la fece sorridere.

“Primo giorno di scuola nel mondo magico… il momento più bello della mia vita.” fu questo l’ultimo pensiero di Hermione, prima di iniziare a leggere la sua prima annotazione.

 

“                                                                                                                             01/09/1991

Caro Diario…

caro…perchè caro, poi? Non lo so…tutte scrivono così, quando ‘parlano con il loro amico di carta. Ma forse so perchè mi sei caro: sei un regalo della mia adorata mamma, che già mi manca. Le voglio bene, tantissimo, e sento che non sarà facile non vederla fino a Natale.

Ho tanta paura di non trovare amici, ad Hogwarts. Anche se, prima, ho aiutato un bambino ( mi sembra si chiami Neville Paciock, ma non ne sono sicura…) a cercare il suo rospo. Mi faceva un po’ pena, poverino! Era tutto solo. Beh… mentre cercavo il rospo di Neville, sono entrata in uno scompartimento, e ho incontrato due ragazzini del primo anno, come me. Uno si chiama Robert…Rophal…(Non mi ricordo il nome…) Weasley, mentre l’altro (NON CI CREDERAI!!!) era… HARRY POTTER! Ti rendi conto! È famosissimo!

Certo, preferirei non essere famosa al suo posto, ma avere ancora una famiglia…e penso che lo desidererebbe anche lui…ma purtroppo è andata così.

Manca poco all’arrivo, quindi penso che ti devo proprio salutare…

PROPOSITO PER LA MIA VITA ALLA SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS : ESSERE SEMPRE LA MIGLIORE IN TUTTE LE MATERIE!

È un ottimo proposito, non credi?”

 

Bacioni grossi

Tua 4ever

 

Hermione

 

Hermione si portò le mani alla pancia, ridendo di gusto.

“Quanto ero cretina, dio mio!”.

sfogliò le pagine come se fossero un tesoro… e si soffermò su di una giornata divertente ed umiliante, durante il suo secondo anno.

 

27/12/1992

 Caro diario…

Scriverò poco, oggi, perchè sono così umiliata e contusa, e anche un poco divertita, che non ho proprio ne la forza ne la voglia di scrivere sulle tue pagine, mi spiace!

Come ben sai, e come ti aveva già raccontato, qualcosa nel piano Pozione Polisucco è andato storto. Oh, grazie al cielo Harry e Ron (…) sono riusciti ad entrare nella sala Comune dei Serpeverde (Brr!) e a parlare con Malfoy. Non hanno scoperto niente di importante (tranne che Malfoy non è l’erede di Serpeverde). Il problema è che io…sono diventata incredibilmente pelosa…come un gatto. Avevo preso una specie di capello dalla divisa di Millicent Bullstrode dalla divisa…solo che non era un capello…era un pelo di gatto!

Ora, non solo ho il pelo, ma sono anche munita di orecchie a punta, baffi e occhi gialli…ma ho addirittura…LA CODA1

Harry e Ron (…) mi vengono a trovare spesso…grazie a Dio!

Ora ti saluto, perchè sono stanca…

Ti voglio bene

         Tua per sempre…

 

Hermy

 

La donna notò qualcosa di strano nel testo che aveva appena letto.

“Perchè ci sono sempre quei puntini, quando nomino Ronald?”.

Poi, un fulmine (Si fa per dire) le attraversò il cervello.

“Che scema…”.

Fece scorrere fra le dita le pagine, e arrivò ad una data importante.

“Il giorno che mi cambiò…”.

 

25/12/1994

Caro diario.

Hai visto? Ho migliorato la mia scrittura. Di solito scrivo con quella scrittura a zampa di gallina, ma ho deciso di usufruire della mia calligrafia migliore anche al tuo interno. Devo parlarti di una cosa importante, mio fidato amico, e sono sicura che non ne parlerai con nessuno! Me lo prometti, vero?

Vedi, la questione è molto, molto delicata: mi sono innamorata!

Esatto:INNAMORATA!

So che può sembrare strano: Hermione Granger innamorata? E soprattutto, di chi?

No, my dear diary,non è Viktor. Lui è solo un amico, e basta.

Sapessi di chi mi sono innamorata…

Mi vergogno quasi a dirlo..

Ebbene…il mio cuore palpita solo e solamente per…Ronald Weasley! 

Esatto… non so come è successo. vedi, stasera abbiamo litigato di brutto, e lui mi sembrava, come dire…geloso…”

 

Ma Hermione non finì di leggere la sua annotazione…stava fissando attonita il nome del ragazzo.

“RONALD WEASLEY.”

I ricordi del ragazzo riaffiorarono nella mente della donna.

“Io…io e Ron…”.

solo in quel momento, si ricordò che loro due erano stati davvero una coppia.

Non che avesse dimenticato della loro storia, breve, ma pur sempre fresca e vera. Il suo primo amore… quello che non si scorda mai.

Si ricordò di tutte le loro litigate, degli eterni consigli da lei espressi…dei baci che si scambiavano di nascosto, all’età di quasi 16 anni.

“Il mio primo amore, Ronald…”.

Cercò una pagina precisa sul diario…

“Non può mancare quella pagina, mi spiace, non può…”.

E infine la trovò, e prese a leggere…

 

25/07/1995

Caro Diario…

Dopo quasi un mese di dolore, finalmente provo qualcosa di diverso…finalmente mi sento bene! perchè?

Perchè…FINALMENTE mi sono messa con RONALD WEASLEY!

Sì, con il mio grande e unico amore….

Passeremo un po’ di tempo qui alla Tana, perchè non sembra prudente andare a Grimmauld Place dopo quello che è successo.

E sai chi verrà con noi alla Tana? Purtroppo…Draco Malfoy. Cioè…non proprio purtroppo. Non vuole più essere un Mangiamorte…e noi lo aiuteremo. Abbiamo anche parlato, e mi ha anche chiesto scusa. Ti rendi conto?

Harry ci raggiungerà più avanti…spero.

Ma ora, torniamo alla mia favolosa notizia: io e Ronald stiamo assieme. E per sempre…e sempre. Ci sposeremo, lo sento! lo amo tantissimo, diario…davvero…”

 

Hermione sorrise nel leggere quelle parole, per poi intristirsi all’improvviso.

“Come ero ingenua all’ora…”.

Infatti, la sua storia con Ron non era durata

12/06/1996

  Caro Diario…

Sono tornata a questa scrittura da gallina. Non mi sento proprio di scrivere bene, oggi.

C’è una brutta notizia (O bella, dipende): MI SONO LASCIATA CON RONALD!

Esatto. Non potevo più prenderlo in giro. Non lo amavo più, sempre se l’ho amato davvero.

Ho capito che, purtroppo, la mia era solo una cotta adolescenziale...ora mi trovo combattuta fra due fuochi. Due fuochi ben differenti…o forse tre…se si conta Ron.

Sono combattuta fra Harry e Draco.

Voglio così bene ad entrambi…”

 

Hermione non aveva finito di leggere. Una lacrima cercò di scenderle lungo la guancia, ma lei l’asciugò in fretta.

“Avevo proprio ragione… eri solo una cotta adolescenziale…o forse eri ben altro?”.

 Si alzò con gran foga, e si diresse al piano di sotto, con ancora in mano il diario impolverato.

I suoi passi scalzi rimbombarono nel grande salone. Aveva davvero una gran casa, Hermione Granger (Anche se il suo cognome da sposata non era più quello), grazie anche hai soldi del marito.

Una grande foto sovrastava sulla parete del camino. Lei e suo marito, abbracciati, il giorno del loro matrimonio.

“No…eri solo una cotta adolescenziale…è LUI il mio vero amore!”.

Così, prese a perdersi negli occhi magnetici dell’uomo, nei suoi capelli, nel suo sorriso seducente.

“Quanto ti amo, amore mio!”.

guardo il suo diario di ragazza, che aveva ancora fra le mani, prese a correre con gran foga verso la sua camera da letto.

Spalancò la porta, respirando pesantemente.

L’uomo, che era steso sul letto e stava leggendo, si mise a posto gli occhiali, guardandola stupito.

“Herm, cos’è successo? perchè hai quella faccia?”.

Hermione non rispose. Un secondo dopo, stava ridendo, e si precipitò quasi volando verso l’uomo che, sentiva, avrebbe amato per tutta la vita.

“Oh, Harry! HARRYHARRYHARRY!”. Si strinse con foga al collo sottile dell’uomo, che le accarezzò la testa.

“Vuoi dirmi che è successo, Hermione Potter?”.

La donna sorrise, il sorriso che le si estendeva sino agli occhi.

“Ho ritrovato il mio vecchi diario segreto… e ho scoperto una cosa fantastica!”.

“Che cosa, di grazia?” le chiese dolcemente e curioso.

“CHE TI AMO, HARRY JAMES POTTER!”.

Fece per baciarlo, ma lui si scansò dalla sua traiettoria.

“Come sarebbe a dire, Hermione? Perchè, prima di oggi non mi amavi!”.

Lei sorrise.

“Certo, tesoro mio. ma in questo diario…oh, non puoi capire!”.

Così, felice, si catapultò fra le braccia dell’uomo.

E non poté proprio non pensare, in quel momento, a quanto fosse felice.

 

“Mi è bastato riaprire un diario, per riscoprire me stessa e i miei sentimenti.

Ho scorto il tuo nome, Ronald, che con il tempo si era ingiallito, come il tuo ricordo nella mia mente, e un sorriso vero, un raro sorriso è ritornato a formarsi sulle mie labbra.

Un confuso ma importante ricordo di te, il mio primo ragazzo, ha preso a risplendere nella mia mente…

Eri, e sei,forse, il primo amore, che io, ho saputo Vivere…”.   

 

 

 

A volte, può capitare di incontrare qualcuno che ti cambi la vita…

Qualcuno da pensare nei momenti difficili…

Qualcuno da sognare ogni notte…

Qualcuno che ti fa capire il perchè di quelle canzoni sdolcinate…

Qualcuno che ti cambia l’esistenza, facendola diventare Vita.

Qualcuno per cui saresti capace di urlare al mondo e a chi ci abita

Che l’amore esiste davvero…

E che non è solo l’invenzione di un folle poeta…

 

 

 

 

 

  
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