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Autore: millym93    17/04/2013    1 recensioni
Emma figlia di Biancaneve e il Principe Azzurro, James, è tornata a Storybrooke per cambiare gli eventi e ridare il lieto fine a tutti i protagonisti delle Favole, ma non aveva idea che entrando in quella calma cittadina avrebbe ritrovato la sua famiglia d' origine e il suo unico vero amore.
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La nube violacea ci sommerse, eravamo tutti felici, perchè finalmente potevamo tornare nel nostro luogo d'origine, potevamo lasciare Storybrooke e vivere finalmente in pace e prosperità, con i nostri famigliari, con i nostri amici, con i nostri amori, ma dopo che la nube ci ebbe investito aprimmo gli occhi e ciò che vedemmo non era ciò che ci aspettavamo, eravamo di nuovo a Storybrooke.
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è divisa in 2 parti la mia storia, la prima si riconduce agli episodi della prima stagione, la seconda invece cosa dovrebbe accadere quando il sortilegio viene spezzato
Sperò che vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: August W. Booth/ Pinocchio, Emma Swan, Henry Mills, Neal Cassidy, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

 

Emma figlia di Biancaneve e il Principe Azzurro, James, è tornata a Storybrooke per cambiare gli eventi e ridare il lieto fine a tutti i protagonisti delle Favole, ma non aveva idea che entrando in quella calma cittadina avrebbe ritrovato la sua famiglia d' origine e il suo unico vero amore.

 

Il suo sguardo penetrante, la sua sicurezza nel mantenere l'anonimato, il suo interesse nei suoi confronti l'aveva fatta sospirare per la prima volta Emma, dopo Neal Cassidy si era nuovamente innamorata, per di più di uno sconosciuto di cui non conosceva ne il nome, ne la sua vera storia.

L'aveva visto la sera prima arrivare in mezzo a Storybrooke con la motocicletta, figa se si può anche aggiungere.

Scese dalla moto con una tale eleganza che gli lasciava perdere il respiro, passo la sua delicata mano in mezzo a quei capelli color ambra e gli chiese < se quella fosse Storybrooke >, io ne rimasi incantata quindi gli mormorai solo un lievissimo “sì”.

Lui dal suo canto lo percepì, mi chiese cortesemente dove si poteva trovare una locanda e dopo che mio figlio Henry gli diede indicazioni partì a razzo verso la sua rotta senza guardarsi indietro.

In cuor mio sperai di rivederlo il giorno dopo, quel ragazzo così affascinante, ma altrettanto misteriosi, mi attraeva perciò non lo volevo dimenticare.

 

Mi sveglia con delle occhiaie che mi arrivavano persino al naso, quella notte dormi proprio poco, tutta la notte mi tormentai con il ricordo di quello sconosciuto non mi diede un nome, un indizio su chi fosse, ma Henry quel mattino mi disse una cosa del tutto inaspettata.

 

Henry: Emma! Emma!

Emma: che succede Henry, problemi con regina?

Henry: no non ho problemi con lei.... Sai che ieri ti ho detto che non ci sono forestieri a Storybrooke, beh.... ho sfogliato il libro e quel tizio non viene accennato; per l'operazione cobra dovrei scoprire chi è.

Ecco sapevo che mio figlio era molto perspicace, ma così mandava a monte tutti i miei piani e lo avrebbe fatto fuggire a gambe levate quel dolce pasticcino.

Emma: Henry non importunare la gente vado io a scoprire chi sia.

Henry: Emma te l'ho detto quel tizio non c'è nel libro, io devo scoprire chi è.

Ora devo andare a scuola, ma se mi capita di vederlo per salvaguardare l'operazione cobra devo capire che personaggio è del libro.

 

 

La giornata passo tranquillamente senza neanche un sotterfugio, fino a quando Regina non mi si parò davanti e mi disse che quel tipo, appena arrivato in città destava sospetto e si era, a parer mio, fermato “accidentalmente” sulla soglia di casa di Regina, ma lei mi chiese con poca grazia di indagare.

 

Entrai alla locanda della mia casa amica Ruby ( cappuccetto rosso) e lo vidi lì seduto con poca grazia ad un tavolo, io ero letteralmente congelata visto che fuori stava piovendo a dirotto.

Mi avvicinai con una lentezza felina fissandogli costantemente la nuca.

Dopo essermi avvicinata iniziò il nostro primo vero dialogo.

 

Emma: dobbiamo parlare...

Lui: perchè?

Emma: perchè lei è sospetto.

Lui: sto qui seduto in un luogo pubblico, sorseggiando caffè, che sarebbe successo se avessi anche ordinato la torta?

Aveva anche senso dell'umorismo, già mi piaceva, ma non potevo lasciar trasparire nulla dal mio comportamento.

Emma: l'hanno vista parlare con Henry.

Lui: il ragazzino che è venuto a pormi un mucchio di domande? Fa sempre così? Mi sembra curioso e molto sveglio.

Emma: cosa stava facendo lì?

Indagai sempre in sostanze circospette, almeno potevo sapere più cose su di lui.

Lui: la moto mi aveva lasciato a piedi, può capitare.

Poi una cosa mi colse di sorpresa la valigetta, se la portava sempre appresso?

Emma: che valigetta misteriosa, cosa c'è dentro?

Lui: è piuttosto frustrante non saperlo vero?

Emma. Me lo dica e basta.

Lui: perchè è illegale portarsi una valigetta appresso?

Ora sembravo un idiota dovevo reagire nel miglio modo possibile.

Emma: no certo che non lo è.

Lui: muore dalla voglia di sapere che cosa contiene?

In realtà e vero muoio dalla voglia di sapere tutto di lui però come al solito nego o dico solo una mezza verità.

Emma. No certo che no.... e va bene forse un po' sì.

Lui: purtroppo aspetterà, dovrà aspettare per tanto tempo, mi osserverà a portarla in giro, la trascinerò in luoghi strani e molto molto misteriosi, e ogni giorno che passerà il mistero si farà più fitto e avvincente, la sua fantasia inizierà a galoppare, ma anche la sua frustrazione pur non sapendo ma immaginando che cosa potesse mai proteggere quel piccolo scrigno o invece lei può permettermi di offrirle da bere prima o poi ed io glielo dirò all'istante.

Già proposta molto allettante non ci pensai neanche un momento.

Emma: vorrebbe offrirmi da bere?

Lui: esatto!

Emma: d'accordo!!! accetto l'offerta.

Con molta delicatezza e altrettanta lentezza prese lo scrigno e lo appoggiò in mezzo al tavolo, picchiettò le dita in modo alquanto nervoso, come se fosse indeciso se farmelo vedere o meno, lo aprì e l'unica cosa che mi venne in mente fu “tutto qui!

Lui mi sorrise come se lo avessi detto ad alta voce... ops, l'avevo detto ad alta voce.

Lui mi disse: sono uno scrittore.

Emma: è qui per questo?

Lui: io trovo che questo posto regali molta ispirazione, lei non crede?

Poi ripose la sua valigetta per terra e si alzò per avviarsi verso l'uscita della locanda.

Emma. Quindi non è la prima volta che viene qui!!

Lui: non ho detto questo.

Emma: non mi offre da bere?

Lui: Ho detto prima o poi.

Detto ciò uscì e io rimasi con interi punti interrogativi che continuavano a gironzolarmi per la testa, ma che cosa potevo aspettarmi come primo incontro.

 

ecco qui la mia storia e del mio fantomatico incontro con uno  sconosciuto che ho scoperto essere l'amore della mia vita il vero ed unico, ma c'è ancora tanta strada da fare prima che io e lui creiamo il nostro lieto fine.

 

Fine prologo

Continuerò solamente se la storia vi piace veramente quindi mi aspetto delle recensioni, non so se negative o positive fate voi, ma qualche incoraggiamento per continuarla non fa mai male
  
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