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Autore: mao18    06/11/2007    5 recensioni
Sedici anni dall’uscita dall’accademia e dalla formazione dei team…per mantenere una promessa…vecchi personaggi e nuovi arrivi...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avviso per coloro che hanno seguito le mie ficcy precedenti:la sakuraxkakashi non so quando la scrivero…ma di certo non ora

Avviso per coloro che hanno seguito le mie ficcy precedenti:la sakuraxkakashi non so quando la scrivero…ma di certo non ora! Mi sono venute in mente altre ideuzze che ho ritenuto migliori,quando avrò l’ispirazione scriverò anche quella. Questa è una di quelle ideuzze che mi è balenata per il cervello mentre ascoltavo una delle musiche di Naruto: Sakura Season. A mio parere è la fan che mi è riuscita meglio…lascio giudicare a voi comunque! 

Ho cercato di fare i personaggi meno ooc possibili,spero di esserci riuscita! E mi auguro di non aver rubato o copiato l’idea di qualcun altro…

 

Dedicata alla mia betareader Amy89 che quando l’ha letta mi è morta sul banco dopo avermi assalito di abbracci…spero che tu sia contenta che l’abbia pubblicata! Ti voglio un casino di bene!

 

SIXTEEN     YEARS     GONE

 

-Sbrigati Temari siamo in ritardo!- urlò Shikamaru davanti alla porta di casa.

-Uffa che palle! Una volta tanto che sono io a prendermela comoda…e poi è da una vita che non vedo i miei fratelli e voglio che sia tutto perfetto!- ribattè Temari scendendo le scale con un kimono bianco,decorato con degli iris e con i capelli sciolti.

-Sei stupenda!- Shikamaru rimase senza fiato di fronte a quella figura eterea che era sua moglie da ormai sette anni. Temari nonostante tutti quegli anni passati assieme,riuscì ancora ad arrossire.

-Grazie- sbiascicò a bassa voce;-hai per caso visto le nostre due pesti?-

-Cinque minuti fa erano ancora nella loro camera a finire di prepararsi…-

-Ikuyo! Isako! Scendete è ora di andare!- le chiamò Temari con tono dolce e affettuoso.

-Arriviamo mamma!- due splendide bambine scesero come due valanghe,saltando poi in braccio ai loro genitori. Ikuyo era sputata al padre: capelli castano scuro lunghi fino alla schiena raccolti in una treccia e occhi del medesimo colore; Isako invece alla madre: capelli biondi scalati fino alle spalle e occhi azzurri. Idem per il carattere: Ikuyo tranquilla e pacifica come Shikamaru,Isako esuberante e attaccabrighe come Temari.

-Siamo pronti, direi che possiamo andare! Però ragazze che ne dite di scendere? Non siete più così tanto leggere…-

 

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Pipipi…Pipipi…Pipipi…(sveglia)

-Mhmh…ancora cinque minuti mamma…- si lamentò Naruto girandosi dall’altra parte del letto.

Sasuke aprì gli occhi ancora mezzi appannati,spense la sveglia,e con ancora la bolla al naso,guardò l’ora: le 10 e 15…la bolla scoppiò.

-Accidenti! Naruto svegliati! Sono le 10 e 15! Siamo in un ritardo pauroso!- cominciò a scuoterlo animatamente;non ottenendo risultati,lo prese di peso e lo scaraventò giù dal letto.

-Ahia! Ma che cavolo ti piglia, sei scemo?- sbraitò Naruto rialzandosi e massaggiandosi la testa con ambo le mani.

-Tesoro,guarda l’ora…- disse Sasuke mentre filava di corsa in bagno.

-Orco cane! È tardissimo!- il biondino si spogliò e nel fare ciò, ancora mezzo aggrovigliato nelle lenzuola, finì per terra. Sganciatosi, aprì l’armadio e in fretta e furia indossò i primi abiti eleganti che gli capitarono a tiro. Tempo 10 minuti e furono fuori di casa.

 

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Nel frattempo alle porte del villaggio della foglia…

-Takumi non cominciare ad andare in giro, resta accanto a tuo padre!-

-Scusami Satura, perché “accanto a tuo padre”?- chiese scocciato Kankuro.

-Perché tu, caro maritino mio, durante tutto il viaggio hai ronfato bellamente e il terremoto l’ho dovuto tenere d’occhio io!-

-Uffa che barba! Dai Takumi,vieni che il tuo papozzo ti mette sulle spalle!-

-Siiiiii!- disse il bambino,a cui brillarono gli occhi verde smeraldo…si,tutto ciò che prese dalla madre;i capelli corti castani e il carattere erano eredità del padre; per non parlare della passione per le marionette!

-Pappa…mi plendi in blaccio anche tu?- chiese una tenera e dolce bambina dai capelli scuri con riflessi blu lunghi fino alle spalle,tirati indietro da un cerchietto bianco e due occhioni grandi color dell’acqua,a Gaara,tirandogli il maglione. Lui,che chiaramente non riusciva a dirle di no ogni volta che la guardava,la prese in braccio dandole un bacio sulla fronte.

-Così và bene Chie?-

-Shi…-

-E tu Akira? Ti và di camminare o sei stanco?- chiese dolcemente Hinata al primogenito suo e di Gaara,un bambino fisicamente e caratterialmente tale e quale il Kazekage,ma con due occhi vitrei degni del miglior erede del Byakugan.

-No,voglio camminare…- rispose con tono quasi serio ma aggiungendo subito dopo-mamma mi dai la mano?-

La donna gli sorrise calorosamente ed esaudì la sua richiesta,facendo arrossire Akira.

 

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Ore 10 e 30. Accademia di Konoha.

 

-Come al solito siamo i primi…gli altri arrivare in orario mai, eh? Ok Sakura, Hinata, Gaara e Kankuro arrivano da un altro paese e non sempre riescono ad essere puntuali, ma gli altri dico io! Non ci vuole un genio ad arrivare fin qui…almeno per alcuni di loro!- cominciò subito a lamentarsi Ino,che detestava dal più profondo del cuore i ritardatari.

-Eddai tesoro,non ti scaldare,dopotutto sono appena le 10 e 30! Vedrai che in pochi minuti saranno tutti qui!- Sai la cinse da dietro e le baciò il collo per tranquillizzarla.

-Si forse hai ragione…ehi Shin, Aya! Non giocate con la sabbia che vi sporcate tutti! Guardate ci sono le altalene libere,volete salire?- Ino si rivolse ai due pischellini che si stavano divertendo con secchiello e paletta nel recinto pieno di sabbia. Aya, la maggiore dei loro due figli, con i capelli neri lunghi,scalati e raccolti in una coda alta e con gli occhi azzurri come sua madre, fu la prima a correre in direzione dell’attrazione. Il fratellino Shin,opposto a lei sia fisicamente in quanto aveva i capelli biondi,corti e spettinati e due occhi degni del padre, neri e profondi,sia caratterialmente dato che lui aveva preso dalla madre, mentre la sorella dal padre, la segui subito dopo. Eppure tutto sommato andavano d’accordo…si completavano. Infatti, quando Shin inciampò sul bordo nel tentativo di uscire dal recinto, e cadde di muso, Aya tornò indietro ad aiutarlo e gli ripulì il viso sporco di terra e lacrime.

 

-Ehilà! Ino! Sai! Puntuali come al solito!-

-E voi in ritardo come al solito Kiba…-

-Ehm…si scusate è che siamo dovuti passare in un posto…vero Neji?-

-Si ,questa volta è colpa mia, scusate…ma vedo che comunque non siamo gli unici…-

Neji e Kiba notarono la ragazza che li fissava con uno sguardo tra lo shokkato e l’interdetto.

-Che c’è? Ti senti male?- chiese preoccupato Kiba.

-Vi state tenendo per mano!- disse mielosa indicando le loro mani.

-C’è qualcosa di strano? Sbaglio o siamo una coppia da…quanti Kiba? Nove anni?-

-Si! E tra una settimana facciamo i dieci!- disse il castano schioccando un bacio sulla guancia del moro,che gli prese di rimando il viso e gli posò un casto bacio sulle labbra.

-Dobbiamo pensare a come festeggiare allora…-disse malizioso.

-Dai Neji! Non mi sembra il caso di fare discorsi del genere di fronte a dei bambini!-affermò Kiba rosso come un peperone.

 

-Zio Kiba! Zio Neji!-Akira,Chie e Takumi sfuggirono al controllo dei loro genitori e seppellirono di baci e abbracci i due malcapitati che caddero di sedere come due pere cotte.

-Neji! Kiba! Che piacere rivedervi! Quanti anni sono passati? Due giusto?- Hinata che finalmente aveva superato la sua timidezza, abbracciò il suo migliore amico e suo cugino.

-Takumi,Akira,Chie voi non conoscete Shin e Aya vero?- chiese Sakura ai tre, indicando i figli di Ino e Sai che intimiditi si erano nascosti dietro a questi ultimi.

-Dai venite fuori! Aya,Shin loro sono Takumi,Chie e Akira. Forza andate a giocare insieme! E ricordate: niente sabbia!- detto questo Ino e Satura, le due migliori amiche per eccellenza si ritrovarono dopo anni di silenzio e cominciarono a spettegolare del più e del meno.

-Tho guarda chi si rivede! Avresti potuto farti sentire qualche volta!- cominciò a parlare Kankuro. Non capendo a chi si stesse riferendo,tutti si girarono nella sua direzione, vedendo così Temari e Shikamaru preceduti da due bambine.

Queste ultime deviarono all’improvviso verso gli altri piccoletti,lasciando gli adulti da soli.

Temari senza dire una parola,assalì i suoi fratellini di coccole come se fossero dei peluchetti.

Shikamaru,al contrario sempre molto composto,e stavolta non svogliato!,salutò tutti cortesemente abbracciando le donne e stringendo la mano con pacca sulla spalla gli uomini.

-Scusateci ma le nostre figlie si sono rifugiate nel “club anti-vecchi”; la biondina è Isako,sputata alla madre…e si vede…-

-Scusami?-

-Intendevo in senso buono amore…-

-Ah ecco…-

-Mentre la mora è Ikuyo-

-Sputata al padre…e si vede…-

-Spiritosa…Isako! Ikuyo! Venite almeno a salutare!-

-Si ciao zio Kankuro! Ciao zio Gaara!- si limitarono a dire dal parco giochi.

-Ma tu guarda che pesti!-

 

-Ragazziiiiiii! Scusate il ritardo!-

Sasuke e Naruto arrivarono stremati dopo una lunga corsa senza tregua.

-È che non ha suonato la sveglia! O meglio…ha suonato,ma all’ora sbagliata!-si giustificò Naruto grattandosi la testa.

-E pensare che sei l’Hokage! Mi domando come tu faccia con i tuoi impegni…-lo schernì Kiba.

-A quello ci penso io…- disse Sasuke arruffando i capelli del suo baka.

-Ehi! Mi ero anche pettinato!- lo rimproverò il biondo gonfiando le guance come un bambino. A proposito di bambini…

-Hinata! Sakura! Gaara! Kankuro! Che bello rivedervi! E i vostri pargoli?-

Kankuro indicò il parco giochi.

-Stanno giocando tutti insieme! Akira è quello con i capelli rossi,Chie è la brunettina piccolina mentre Takumi è il mio orsacchiotto con i capelli castani!- spiegò Sakura.

 

-Bene,chi manca all’appello?- chiese Sasuke.

-Noi!- disse Rocklee spuntato da chissà dove alle spalle di Neji.

-Ten Ten! Che pancione! A che mese sei?- chiesero le donne del gruppo,scaraventando via i maschi che cominciarono a parlare di missioni,tenendo d’occhio la prole.

 

-Zia Hinataaaaaa!- una ragazzina con gli occhi lucidi corse spedita verso la più grande,finendole tra le braccia in lacrime.

-Mi sei…sigh…mancata…-

Su Saya,non fare così! Dai ricomponiti che sei una signorina!- disse Hinata porgendo un fazzoletto alla figlia della sua sensei Kurenai,dalla quale aveva preso solamente i capelli mossi; per il resto era la copia di suo padre Asuma,tanto che ogni volta che il team 10,ovvero Shikamaru Ino e Choji,la vedevano i loro occhi si facevano improvvisamente tristi. Ma non per questo la trattavano diversamente; anzi, ormai era diventata parte integrante del gruppo.

Subito dopo li raggiunsero Kurenai,Shino e Choji.

-Zio Chojiiii!- Shin e Aya assieme al resto dei pischellini si riaggregarono agli adulti.

-Hai delle patatine?-

-Non si mangiano le patatine di prima mattina! Fanno male allo stomaco!-

-E perchè tu le mangi?-

-Io? Chomp…non è assolutamente vero…chomp…-

 

-Ragazzi! Siamo per caso gli ultimi?-

-Kakashi sensei!-

Per ultimo,non per importanza,ma bensì per puntualità,arrivò il gruppo degli,se così si possono chiamare,anziani(perdonatemi non sapevo come definirli!nd me): Kakashi e Iruka che finalmente facevano coppia fissa come Naru e Sasu, e Kiba e Neji, Gai, Tsunade e Jiraiya anche loro accoppiati,e infine Shizune.

 

Dopo minuti e minuti di chiacchere,abbracci e ultime presentazioni, Sakura richiamò L’attenzione su di sé.

-Ehm…Scusate! Avrei una richiesta…avrei portato una macchina fotografica e mi piacerebbe immortalare questo momento; ci siamo fatti una promessa sei anni fa…la promessa che ci saremo rincontrati e che nel bene e nel male saremo rimasti sempre uniti…e voglio che questo giuramento venga ricordato in eterno e tramandato ai nostri figli, affinché comprendano l’affetto che ci lega,dopo sedici anni di avventure insieme,perché è proprio qui che sedici anni fa è cominciato tutto, e la sconfitta di Orochimaru e dell’Akatsuki- concluse con le lacrime agli occhi.

Nessuno proferì parola e ognuno cominciò a mettersi in posa. Sakura bloccò un passante e gli chiese se poteva fare loro una foto;il signora molto gentilmente accettò.

Così la ragazza andò di fianco a Kankuro con di fronte Takumi e, una volta tutti pronti, l’uomo chiese:

-Come siete numerosi! Siete un gruppo di amici?-

E in coro tutti risposero:

-NO! SIAMO UNA FAMIGLIA!-

 

“Già…una famiglia…”

 

CLICK!

 

FINE

 

Che beeeeeelllllllaaaaaaa! A me piace un casino! Si ho preso spunto dal titolo si una puntata di Heroes! E anche un po’ dal film Arma Letale 4…Voi che ne pensate? Mi aspetto commenti! Non contando quello di Amy che appena la vedrà ci si fonderà sopra…a proposito! I BAMBINI NON SI POSSONO ADOTTARE! Soprattutto Chie e Akira, i miei preferiti!

 

Bacioni a tutti!

 

Mao

 

P.s.Avete indovinato di chi è l’ultimo pensiero?

  
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