Dedicata ai miei
cuginetti più piccoli, Chiara, Giovanni, Marta, Filippo, Giacomo, Sara,
Francesca, e Anna. Senza di voi sarei stata in crisi per i comportamenti dei
bambini… chissà se un giorno vi dirò che una ff è dedicata a voi… non mi
piacete solo come bambini… ma anche come persone.
WEASLEY? E’ UNA PAROLA!
Mentre il sogno sfumava,
lasciando il posto ad un’irrazionale serenità avvertì il chiaro urletto della
sua piccola. Istintivamente si girò sbadigliando verso la sponda del letto
trasalendo alla vista di Ginny che ricambiava il suo sguardo con un sorriso
trionfante.
La sollevò allibita con
uno sguardo al suo lettino che stava a pochi passi dal lettone. Le sbarre del
lettino erano al loro posto, questo voleva dire solo una cosa.
-Arthur-
Sussurrò con il suo viso
che si apriva in un gigante sorriso mentre la piccola agitava allegramente le
manine
-Arthur-
Ripetè sistemandosi
meglio la bambina sulla pancia
-PAPA’-
Insistette chiaramente
Ginny sbilanciandosi sull’uomo addormentato che stringeva tra le mani un
manuale di fai-da-te con l’uomo in copertina stranamente immobile
-bravissima amore
sveglialo tu-
Sospirò Molly senza
ostacolare Ginny che dopo aver raggiunto suo padre a quattro zampe s’impegnava
ad infilargli le dita nell’orecchio.
-fred, Gorge-
Mugugnò Arthur
-tornate a letto-
Molly alzò gli occhi al
cielo scuotendo il marito per un braccio che fece l’errore di sbadigliare
rendendo irresistibile per sua figlia l’impulso di infilargli la manina libera
in bocca svegliandolo completamente
-non dirmi che stai
diventando rompipalle come i tuoi fratellini mmh?-
-…mpalle-
Molly si sistemò meglio i
cuscini sotto la schiena
-Arthur lo sai che è
nella fase che prova a ripetere tutte le parole…-
-Molly ha sei fratelli
maggiori e sa già dire imbecille…-
-mbetille-
-…. Non sarò certo io ad
insegnargli le parolacce… si può sapere perché sono sveglio alle sei del
mattino?-
Il viso di Molly
s’illuminò al ricordo. Stampò un bacio sulla guanciotta della sua bambina.
-oggi mi ha svegliato
lei-
Arthur la guardò accigliato
-non è una novità-
-no… non ha strillato mi
ha solo raggiunto capisci? Era nel lettino e da sola è arrivata qui…può averlo
fatto solo con la magia, è troppo alto per scavalcarlo e poi ci sono le sbarre!
È passata attraverso alle sbarre. È il primo segnale che è una strega… la mia
piccola streghetta…-
Arthur prese gli occhiali
dal comodino e se li sistemò bene sul naso con l’espressione che da
addormentata si faceva raggiante. Prese nuovamente la bambina in braccio
sollevandola quel tanto che bastava per guardarla in viso pur stando sdraiato.
-è vero streghetta quello
che ha detto la mamma? Tutto da sola hai fatto?-
Ginny scalciava
allegramente
-aaaah-
-Bravissima cucciola oggi
la mamma fa una torta per festeggiare quella che puoi mangiare anche tu…-
Una faccina lentigginosa
aveva fatto capolino dalla porta ostentando un’espressione imbronciata che si
dissolse immediatamente
-torta?-
Molly regalò un sorriso a
una delle sue pesti
-Fred! Ciao tesoro è
presto, cosa fai alzato?-
-torno subito-
-Fred!-
Ginny seguì con lo
sguardo la corsa paffuta di fred lungo il corridoio
-io starei all’erta
Molly, è capace di tornare con il fratello e un serpente di gomma da infilarci
nel letto… piccola chi era quello?-
-aaah-
-no quello di solito è
l’urlo delle persone dopo che il fratellino gli ha fatto gli scherzi…-
-….Mamma cos’è questa
confusione è presto….-
Bofonchiò un bambino
dalla figura longilinea stropicciandosi gli occhi con una manica troppo lunga
del pigiama.
Molly guardò
affettuosamente
-Percy lo sai cos’ha
fatto stamattina la tua sorellina?-
-no-
-ha fatto la sua prima
magia… è uscita da sola dal lettino!-
Percy si sedette
cautamente sul lettone
-l’arresteranno adesso?-
Arthur sorrise
-ma cosa ti viene in
mente?-
Il bambino seienne
assunse un’aria offesa
-i maghi minorenni mica
possono fare magie-
-già è vero-
Spiegò Arthur
-ma in questi casi si
tratta di magia… quasi involontaria, solo i minorenni con la bacchetta quando
non sono a scuola non possono fare magie… non ti ricordi quando due anni fa hai
fatto sparire il biberon di gorge perchè ti aveva fatto arrabbiare?-
-no… ho fatto veramente
una cosa del genere? Non dovevo però se lo sarà meritato-
-ti aveva rubato dal
piatto l’ultima patatina fritta-
Ricordò Molly
-un motivo dannatamente
valido dunque-
Sentenziò deciso una
bambino di due anni più grande sorridendo
-Charlie-
Lo ammonì Molly
-non si dice…-
-non si dice
dannatamente-
Lo riprese Percy con aria
di rimprovero
-oh chiudi il becco
perfettino-
-chiudilo tu-
-sei peggio del grillo
parlante di pinocchio e a volte mi verrebbe da spiaccicarti proprio come fece
pinocchio con il grillo-
Arthur sospirò
-non vi ho raccontato
questa storia babbana per fare questo genere di paragoni è chiaro?-
-ma lo senti come…-
Charlie si azzittì
solamente per chinarsi con un sorriso a prendere in braccio Ginny che era
trotterellata fino a suo fratello con le braccia tese in una speranzosa
richiesta.
-dov’è la torta?-
Chiese Gorge mentre
entrava girando su se stesso come un uragano
-lo sapevo che eri andato
a chiamare tuo fratello-
Mormorò Molly rivolto a
Fred che si era buttato scompostamente sul lettone seguito in poco tempo dal
suo gemello
-la torta la faccio dopo
per festeggiare Ginny…-
A quel nome Fred e Gorge
scesero dal lettone giusto il tempo per salutare con un bacio la sorella che
Charlie abbassò alla loro portata, per poi saltare nuovamente su Arthur che
gemette rassegnato mentre i bambini si alzavano e incominciavano a saltare tra
la muta rassegnazione dei genitori, la disapprovazioni di Percy e le risa
sincere di Ginny.
Fu questo lo spettacolo
che si offrì agli occhi di Bill mentre entrava tenendo tra le braccia Ron.
-fate un casino!-
-n’chio-
Urlò Ron tendendo le
braccia verso il lettone
-no Ronnie, se incominci
a saltar anche tu ti schiacciano… tanto ora la smettono…-
Tentò di calmarlo il
fratello maggiore mentre Arthur bloccava le gambe di gorge facendogli perdere
l’equilibrio e Fred raggiungeva nuovamente Ginny incuriosito dal fatto che la
piccola rideva come una matta in sua direzione.
-posso prenderla in
braccio?-
Chiese a Charlie alzando
le braccia
-solo se ti siedi sul
lettone-
Molly si scostò lasciando
spazio a Fred che prese la piccola Ginevra incominciando un lungo discorso alla
quale la sorellina rispondeva con versi parole sconnesse e bolle di saliva.
-cosa c’entra la torta?
Mica è il compleanno di Ginny! Ha appena compiuto un anno-
Protestò George ancora
sdraiato sul letto bloccato da Arthur.
-no, non è il suo
compleanno. Per la prima volta ha fatto una magia. Ha attraversato le sbarre
del lettino…-
Spiegò nuovamente Molly
Lo sguardo di tutti fu
puntato su Ginny che sulle sue ginocchia di fred tentava di parlare.
Ron punto il dito verso
la sorella.
-Ginny?-
-si caro ha fatto una magia
la sorellina-
-dove ciuccio?-
George lo canzonò
-ma dai pannolone, cosa
pensi al ciuccio adesso?-
Molly, visto che
l’interesse di Ron non era più rivolto alla sorellina, porse a Bill, che teneva
ancora Ronnie in braccio, il ciuccio appoggiato sul comodino.
-sembra ieri che Ron ci
dimostrò di essere un mago-
Arthur annuì
-noi Weasley abbiamo
incominciato molto presto-
Commentò
-tutti sotto i tre anni-
-mi ricordo-
Continuò Molly
-che lo trovammo
sull’armadio mentre Fred e George-
Scoccò uno sguardo
divertito ai gemelli
-gli sventolavano un
ragno morto davanti agli occhi, poverino-
-poverino-
Scimmiottò Fred rivolto
alla sorella
-qual è stata la nostra
prima magia mamma?-
Chiese con finta
ingenuità George
-oh lo sai benissimo
monello! Tu hai fatto esplodere la scatola di cereali seminando Muesly per
tutta la cucina e cinque minuti dopo Fred fece volare il porridge sul
soffitto…. Non c’è niente da ridere!-
Li riprese con scarsa
convinzione mentre i gemelli assumevano un espressione divertita
-io non vedo l’ora che
crescano-
Sentenziò Percy con
espressione seria
-attento a quello che
dice Perce-
Aggiunse Charlie
-se con loro cresce anche
la capacità di fare danni io non sarei molto convinto!-
Molly permise anche a
Bill di sedersi finendo quasi addosso a suo marito
-fare danni? Non mi
sembra che tu possa fare queste affermazione Charlie. Tuo padre ricorda
benissimo quando TU dimostrasti di essere un mago….-
Charlie assunse un
espressione beffarda
-papà me lo racconti? Io
non me lo ricordo…-
-ma se sai la storia a
memoria!-
-io no!-
Protestò Fred
-dai pà per una volta che
Chalie ha fatto qualcosa di divertente!-
Insistette Bill
guadagnandosi un’occhiataccia dalla madre
-e d’accordo…-
-però mi lasci le gambe
papà?-
-no George… allora… da
quando avevo regalato a Charlie quel libro sui draghi che ha ancora…-
-quello che ruggisce?-
-no Fred-
-quello dei draghi lunghi
cinque metri?-
-no George…-
-quello dei draghi che
volano tra le pagine?-
-no-
-quello che spiega come
togliergli i denti senza rinunciare a una mano?-
-quello che spaccherò in
testa?-
Chiese Bill con lo stesso
tono
-quello vecchio con solo
le figure-
Spiegò Arthur con la
pazienza che era abituato esercitare
-era il suo primo libro
sui draghi e gli piaceva molto. Quindi, quando al ministero fu recapitato un
Drago vivo per studiare il modo di utilizzare non solo il sangue per le
pozioni, ma anche le lacrime…-
-non potevano
spedirvele?-
Chiese Percy
-no, dovevano essere
fresche-
Continuò Arthur
-… decisi di portare con
me Charlie per farglielo vedere-
-che bella idea-
-Molly è passato un bel
po’ di tempo… comunque arrivammo nei sotterranei dove, dietro un vetro stava il
drago, pronto il prelevamento di
lacrime. Il vetro era spessissimo ed stato incantato per garantire la massima
sicurezza quindi quando Charlie si avvicinò…
-che bella sicurezza-
Bofonchiò Molly
-lo lasciai fare-
Charlie sorrise
sentendosi osservato.
-Charlie toccò il vetro e
questo sparì per secondo… che gli bastò per entrare…-
-mi insegni Charlie?-
Chiese George affascinato
-che bella idea
raccontargli questa storia Arthur….-
-ma tanto gliel’avevo già
raccontato io!-
Disse Bill
-avevo sentito te e papà
che ne parlavate in cucina-
Bill fu fulminato con lo
sguardo e lui alzò le spalle
-non stavo origliando…
studiavo il meccanismo della maniglia-
-allora mi insegni
Charlie?-
Insistette George
-non posso-
Spiegò lui
-lo sai benissimo che non
possiamo controllare la magia prima di Hogwarts-
-allora papà mi lasci
andare? Non salto più sul letto-
Arthur lasciò finalmente
le gambe di george
-e poi?-
Chiese Fred
-ah già… poi il vetro
ricomparve e lui si ritrovò tra la parete e il drago… poi Matt Flemyng e la sua
squadra di controllo schiantarono il drago dalla loro postazione… e Charlie,
mentre il vetro veniva disincantato per andarlo a prendere si avvicinò al drago
e gli studiò l’occhio con estrema calma-
-che si era avvicinato
così tanto non me l’avevi detto!-
Protestò Molly
concitatamente
-forte-
Disse Fred rivolgendosi
alla sorella
-hai sentito Ginny?-
-fortissimo-
Ribatté George
-ma scommetto che io e te
possiamo fare qualcosa di ancora più bello!-
-BASTA così-
L’interruppe Molly mentre
Ron scendeva dalla braccia di Bill e si arrampicava nell’affollato lettone con
le sue gambette sottili
-ma perché non ci avete
fatto capire di essere dei maghi senza pericoli… come Percy?-
Gemette Molly tra se e se
-cos’aveva fatto Percy?-
Chiese Bill
-quando lo mettevamo a
letto e spegnevamo la luce a lui non piaceva e così la riaccendeva con lo
sguardo-
Molly sorrise al ricordo
mentre Bill scoppiava a ridere
-che c’è?-
Gli chiese Percy stupito
-perché mamma non gli
racconti quando io feci una magia?-
-oh Bill!-
-questa io non la so
mamma!-
Disse Fred per poi rivolgersi
a Ron
-Ron tu la vuoi sentire
la storia?-
Il bimbo si tolse il
ciuccio
-ti-
-lo dice anche Ronnie
mamma!-
Molly sospirò e
incominciò a parlare velocemente dopo aver fissato Bill un istante
-avevi circe due anni. E
ti dovevi tagliare quei capelli. Ti coprivano gli occhi ma tu non volevi… un
giorno papà ti tenne fermo mentre io ti tagliavo alla bene e meglio quei
capelli così lunghi… a un certo punto ti calmasti e ti misi a fissarmi mentre
ti tagliavo le ciocche critiche.. tanto che papà potè andare a fare il biberon
a Charlie-
Arthur si mise a ridere
all’improvviso attirando l’attenzione di Ron che si avvicinò e si tolse
nuovamente il ciuccio di bocca porgendola al padre
-ciuccio tu?-
-no Ron papà non vuole il
ciuccio….-
Ron non lo ascoltò infilandoglielo
in bocca a tradimento mentre i suoi fratelli e Molly scoppiavano a ridere.
-e poi?-
Chiese Percy rivolto alla
madre che buttò fuori le parole tutto d’un fiato
-mi accorsi che man mano
che tagliavo i capelli a Bill si tagliavano anche a me…-
Bill sorrise con aria
trionfante
-ascoltate e imparate-
-io non voglio imparare a
tagliare i capelli alla mamma!-
Protestò Percy
-io sì!-
Esclamò entusiasta Fred
-anch’io-
Ribattè subito George
-n’chio-
Ron non amava sentire
escluso
-fantastico allora niente
colazione-
-hei!-
-io voio coazione-
Esclamò Ron correndo
verso la cucina
-io mamma non ti voglio
far cadere i capelli!-
Protestò Percy
-ah… neanc’io eh?-
disse Charlie agitato
Fred e George si
scambiarono uno sguardo
-ti prego pensa se cucina
papà che schifo!-
-non se dice che schifo
si dice non mi piace-
-che palle, Perce!…-
-se mi promettete di
lasciare in pace i miei capelli… forza Weasly-
Molly si alzò prendendo
Ginny in braccio
-chi arriva ultimo
diventa prefetto di Hogwarts!-
Strillò Fred
precipitandosi fuori dalla camera seguito dal gemello mentre i suoi fratelli si
guardavano negli occhi. Bill fu il primo a parlare:
-e perché adesso ce
l’hanno con i prefetti?-
spero che vi sia piaciuto
l’idea e la fic! Qualunque cosa abbiate da dirmi fatelo! Scusate se non
rispondo personalmente a chi mi ha recensito “Incanto Fidelius” (di solito lo
faccio) ma ho perso delle recensioni per un casino che ho fatto e non sarebbe
corretto nei loro confronti, comunque grazie è riduttivo mi avete resa
euforica, siete stati tutti gentilissimi! VI ADORO, alla prossima!!!
Daisy