Praticamente, durante il F.F.I, alla Inazuma Japan si aggiungono due ragazze: Stella Midorikawa e Leya Kazemaru.
La prima è un'attaccante, sorella di Ryuuji, che aveva precedentemente fatto parte della Genesis. In quella squadra aveva legato molto con Gran, ma poi, a causa di un incidente della ragazza con la pietra di Alius, ha dovuto smettere di giocare a calcio. Entrata nella Inazuma, Hiroto la riconsoce subito e cerca di avvicinarsi a lei; inizialmente viene respinto da Stella, ma poi, dopo essersi dichiarati, si mettono insieme.
Leya invece fa parte dello staff e, colpita dalla dolcezza e dalla forza di volontà di Tachimukai, se ne innamora, ricambiata dal ragazzo. Questo, dopo un po' di tempo, prende coraggio e si dichiara: anche loro si fidanzano.
Alla fine del F.F.I ciascuna coppia prosegue il suo cammino su strade diverse, ma qualcosa -o meglio, qualcuno- farà incontrare i quattro ragazzi, ormai adulti, di nuovo...
Prologo ∆
Dopo la caduta del Quinto Settore, grazie alla squadra della Raimon Eleven, il calcio è tornato ad essere uno sport libero. Tutti hanno ricominciato a giocare per divertirsi, come se il settore non fosse mai esistito.
Un giorno, tutti erano riuniti al club di calcio, quando, dalla porta, entrò una ragazza accompagnata da Haruna e i giocatori rimasero immobili ad osservare la scena, stupiti.
-Salve a tutti, ragazzi! Io sono Yuhi Miyo, ma potete chiamarmi semplicemente Yuhi!- si presentò felice la ragazza.
-Qual’è il cognome fra quelli?- chiese confuso Nishiki.
-Veramente...nessuno dei due...- rispose lei ridendo.
-E quale sarebbe allora?-
-Tachimukai!- disse Yuhi con un sorriso.
-Tachimukai?!- gridò Kidou incredulo.
-Esattamente!- affermò lei.
-Non dire che sei la figlia di Yuki Tachimukai!- esclamò Endou.
-Il portiere di riserva della grande Inazuma Eleven?! QUEL Tachimukai Yuki?!- si illuminarono Tenma e Shinsuke. -Sì, ma calmatevi!- urlò loro la ragazza.
-Capisco la loro euforia. Tuo padre è famoso nelle squadre di calcio scolastico del Giappone.- commentò il rasta -E quale classe frequenti?- domandò poi, cambiando discorso.
-Sono del primo anno!- rispose Yuhi -Vorrei entrare nel club!-
-Ah, in che posizione giochi?- chiese Shindou.
-In realtà vorrebbe entrare a far parte dello staff.- spiegò la Hotonashi.
-In questo caso credo che non ci siano problemi!- disse Endou con la sua solita allegria.
-Bene! Allora dato che d’ora in poi saremo compagne, meglio che ci presentiamo! Io sono Sorano Aoi, piacere di conoscerti!- una ragazza dai capelli blu, a caschetto, si fece avanti e strinse la mano alla nuova arrivata.
-Io invece mi chiamo Akane Yamana, spero che ti troverai bene all’interno dello staff.- disse timidamente un’altra, castana, facendo un leggero inchino.
-Midori Seto, piacere mio!- esclamò la terza ragazza, con i capelli rossicci ed un fiocco verde scuro in testa.
-Grazie mille a tutte, farò del mio meglio per aiutare la Raimon!- esclamò Yuhi al settimo cielo.
-E ora passiamo all’addestramento...- affermò Midori mettendo una mano sulla spalla della nuova arrivata.
-Ehm...addestramento?- fece eco lei, perplessa.
-Sì, ti insegneremo come una brava manager protegge la sua squadra!- rispose trionfante la ragazza.
-Non credi di essere un po’ esagerata?-
-Cosa intendi dire con questo, Nishiki?!-
-Vai troppo fiera del tuo lavoro. In fondo fai parte dello staff.-
-Che cos’hai detto!?- gli urlò Midori, avvicinandosi a lui con aria minacciosa.
-Che lo staff è meno importante dei giocatori.- affermò lui tranquillamente.
-Adesso mi offendo anche io!- gridò Yuhi.
-Tranquilla, è normale.- la rassicurò Aoi.
-Ora basta.- fu l’allenatore ad interrompere il litigio dei due -Andate ad allenarvi.- I ragazzi ubbidirono e si diressero nel campo, mentre le ragazze spiegavano a Yuhi quello che avrebbe dovuto fare prima di seguirli.
-Ehi, benvenuta.- disse Shindou passandole davanti e facendole l’occhiolino.
-G-grazie...- -Yuhi, va tutto bene?- le chiese Aoi. -Sì, sì. Come si chiama quel ragazzo?-
-Come? Tu entri in questa squadra e non sai chi è lui?- le domandò Midori inarcando un sopracciglio.
-Se devo essere sincera non conosco quasi nessuno...-
-Cosa!?- urlarono in coro le tre ragazze dello staff.
-Invece di fare quelle facce potreste dirmi i loro nomi?!-
-Ok, ok...Allora da chi cominciamo?- riflesse Midori.
-Beh, quel ragazzo che sta venendo da noi si chiama Tenma Matsukaze, lo riconoscerai dalla fascia di capitano. Invece quello in porta è Shinsuke Nishizono, che sembra un coniglietto.- spiegò Aoi.
-Scusate ragazze, Hikaru e Ichino si sono fatti male scontrandosi. Gli portereste del ghiaccio?- chiese Tenma.
-Certo! Anzi, perché non lo facciamo fare a Yuhi?- propose Akane.
-Perché non sa chi siano, forse?!- sbottò Midori.
-Come ho già detto alle altre, io non conosco nessuno dei giocatori.- affermò la nuova arrivata.
-Però conosci Otonashi-san, è per quello che sai del club di calcio? O forse è perché sei figlia del leggendario Tachimukai Yuki, colui che ha collaborato con la Raimon per molto tempo!?-
-Sei di nuovo impazzito, Tenma?- disse Aoi.
-No, è stata mia madre a dirmi che dovevo a tutti i costi entare nel club a fare la manager!-
-Scusa Yuhi, è tua madre a conoscere Otonashi-san?- chiese Akane.
-Sì! Hanno fatto parte dello staff insieme! Mi ha raccontato che c’erano anche Fuyuka Kudou ed una certa Aki Kino.-
-Come?! L’ultima che hai detto è una mia parente!- affermò Tenma raggiante -E comunque, andando per esclusione...tua madre è Kazemaru Leya! Cugina del grande centrocampista Kazemaru Ichirouta!? E adesso è anche la moglie di Tachimukai Yuki! QUEL Tachimukai Yuki!- esclamò il ragazzo.
-Ok, adesso calmati!- lo rimproverò Yuhi -Leya è mia madre e Yuki mio padre. Ora che abbiamo chiarito tutto potete finire di dirmi i nomi dei giocatori?-
-Fate voi, io porto il ghiaccio ai ragazzi.- disse Akane, allontanandosi.
-Ah, già...allora, quello là grande grosso si chiama Daichi Amagi e vicino a lui ci sono Shunsuke Aoyama e Taichi Sangoku, il portiere di riserva.- affermò Midori.
-Invece Akane è andata a portare il ghiaccio ad Ichino Nanasuke e a Kageyama Hikaru, quello coi capelli viola.- spiegò Tenma.
-Poi c’è Hayami Tsurumasa, con gli occhiali, Hamano Kaiji, con gli occhialini da piscina e Goichi Kurumada, che ha un cerotto sul naso.- continuò Aoi.
-Là vicino ad Hotonashi-san ci sono anche Nishiki Ryoma, uno stupido con la coda e Norihito Kurama.- mormorò la Seto.
-Devi sempre prendertela con lui?- commentò Aoi.
-Non è colpa mia! È lui che inizia sempre i litigi!-
-Ragazze, basta.- le interruppe Tenma -Comunque dicevamo...accanto all’allenatore c’é Kirino Ranmaru, quello con i codini, mentre l’altro è Kariya Masaki.-
-Kurama adesso ha chiamato Tsurugi Kyousuke, con i capelli blu, invece quello che sta andando verso Shinsuke è Shindou Takuto.-
-Cosa!? Ferma un attimo, hai detto che si chiama Shindou?!- esclamò Yuhi.
-Sì, è l’ex capitano della Raimon.- spiegò Midori.
-Finalmente! Io avevo chiesto il suo nome! Anche se saperli tutti è meglio.- affermò la ragazza soddisfatta.
-Per quale motivo volevi sapere chi fosse Shindou?- chiese curiosa Aoi.
-Perché prima mi ha dato il benvenuto passandomi davanti e adesso devo andare da lui. Vi ringrazio moltissimo per avermi spiegato tutto!- affermò dirigendosi felice verso il ragazzo.
-Ehi, Yuhi. Hai bisogno di qualcosa?- domandò Shindou.
-No, volevo solo ringraziarti meglio per la tua accoglienza!- e gli strinse la mano.
-Beh, prego!- ma non fece in tempo a dire altro che si accorse che stava arrivando un pallone in direzione di Yuhi. Per deviarlo il castano spinse via la ragazza, ma venne colpito in fronte e cadde a terra.
-Shindou, stai bene?!- gli domandò lei preoccupata.
-Certo, tranquilla. Tu?- chiese rialzandosi dolorante.
-Non sono io quella a cui è arrivato una pallonata addosso! Ma...chi è stato?!-
Entrambi si guardarono attorno e notarono qualcuno stava sgattaiolando via.
-Ehi Amagi, mi faresti la cortesia di spostarti un attimo?- lo sollecitò Shindou -Fermati Kariya, ormai ti abbiamo visto! Vieni qua!-
-Cosa? Dici a me?- affermò lui abbassando la testa e raggiungendoli -Io non ho tirato nessun pallone!-
-Quindi sei stato tu.- concluse Yuhi.
-Ho appena detto che non sono stato io! -
-Ma noi non abbiamo parlato di alcun pallone...ti sei incastrato da solo, Kariya!-
-Veramente è la palla che è andata da un’altra parte.- precisò con un ghigno malizioso stampato in viso -E adesso che lo sapete, cosa mi farete?-
-Niente...chiedimi scusa.- gli ordinò Shindou.
-Non credi sia troppo poco?- chiese Yuhi.
-Chiedere scusa per lui è la punizione peggiore, oltre a fare quattro giri di campo, ovviamente.-
-Ok, parto per i quattro giri, alla prossima!-
-Ehi dove corri?! Devi ancora scusarti!- gli impose la ragazza.
-Magari un altro giorno.-
-No, adesso!- continuò lei.
-Ok...- si arrese, rivolgendosi al castano -Perdonami, Shindou...-
-Wow, complimenti Yuhi. Adesso puoi andare a fare i giri di campo, Kariya.- affermò l’altro.
-Va bene.- e iniziò a correre.
-Shindou, vieni con me che ti metto il ghiaccio sulla botta.-
-Ok, grazie.- disse andando con lei dalle altre ragazze.
-Va meglio?- gli chiese Yuhi tenendo fermo il sacchetto sulla sua fronte.
-Sì.- rispose Takuto sedendosi sulla panchina.
-Per caso ti piace la musica?-
-Certo, perché?-
-Beh, ho visto che la maggior parte delle tue tecniche è basata su di quella. Suoni qualcosa?-
-Sì, sono un pianista.-
-Cosa?! Anche io! Anche se ho smesso da qualche mese perché mi si è rotto il pianoforte...-
-A casa mia ho un piano, se vuoi puoi venire questo pomeriggio e suoniamo qualcosa insieme. Ti va?-
-Cosa? Davvero? Mi piacerebbe molto!- esclamò Yuhi euforica, poi si illuminò -Ehm...volevo dire...grazie per l’offerta, accetto volentieri.-
-No, esulta pure quanto vuoi!- affermò Shindou sorridendole.
-Ah, ok...Grazie mille!!- urlò lei stringendoli la mano e, finiti gli allenamenti, i due fecero quanto deciso.
-Wow...- commentò sbalordita la ragazza appena entrata in casa di Takuto, rimanendo immobile ad ammirare l’immensità di quell’edificio.
-Rimani lì ferma o vieni con me?-
-Non credo che il pianoforte scappi, può aspettare che io finisca di contemplare la grandezza di questa casa.- -Come vuoi, però non consumarmela, eh?-
-...Bene, adesso posso seguirti.- disse la ragazza girandosi verso il compagno. Quando arrivarono nella sala della musica, Yuhi non potè fare a meno di gridare.
-Questa stanza è il doppio di casa mia!-
-Non credi di esagerare un po?-
-Ma è tutto così...wow...-
-Sì, credo di averlo capito. Adesso vieni a suonare con me?- le sorrise Shindou sedendosi sullo sgabello di fronte al pianoforte.
-A quattro mani? Ok, ma quale brano? Che ne dici della sinfonia n.4 in Fa minore? L’ho vista tra i tuoi spartiti e visto che l’ho già suonata, la so!-
-Sì, a me va bene- disse il ragazzo facendosi raggiungere da lei sullo sgabello.
Insieme iniziarono a suonare, quando, per eseguire un passaggio incrociato, si sfiorarono le mani, fermandosi di colpo ed arrossendo. Rimasero in un attimo di silenzio a fissarsi, poi Yuhi distolse lo sguardo e lo posò sul suo cellulare, che in quel momento aveva iniziato a squillare.
-Scusami per aver interrotto la melodia e per il fatto che adesso devo scappare perché mio padre vuole che torni a casa subito. Grazie per avermi fatto suonare con te!- affermò con un sorriso, per poi scomparire dietro la porta della stanza.
Angolo dei gufi (?)
Ciao a tutti!
Vi ringraziamo tanto per essere arrivati fino a qui!
E anche il primo capitolo è andato, speriamo che vi sia piaciuto!
Yuhi Miyo è l'OC di _DNA!
Nel prossimo inizierà la storia vera e propria, questo era -in fin dei conti- il prologo.
E in più, farà la sua comparsa l'OC di Freshouse!
Ok, abbiamo finito: ora vi lasciamo!
Grazie mille ancora per aver letto!
Alla prossima,
H o w l s