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Autore: Seyenne    31/08/2004    4 recensioni
Una storia intrisa d’azione e con un pizzico di romanticismo che si svolge nel XXX secolo. Ora che Bunny è diventata regina chi difenderà l'universo? Nuovi personaggi, nuovi nemici, tanti problemi e battaglie! R&R!!! – COMPLETA -
Genere: Romantico, Triste, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chibiusa, Helios/Pegasus, Altro Personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO

EPILOGO:

 

 

Dafne e Daniel volteggiavano al centro della sala facendosi largo tra le numerosissime coppie. Chibiusa stava seduta al davanzale di una finestra che li osservava danzare. Un mese esatto era trascorso dalla sconfitta di Athanos, dalla morte di una delle sue migliori amiche. Aphrodite. Solo ora che non cera più l’eco della sua risata cristallina e contagiosa capiva quanto in realtà le mancasse. L’aveva sempre considerata una buona amica, ma erano piuttosto diverse. Forse neanche tanto, ma non aveva mai provato la necessità di aprirsi con lei o di approfondire il loro rapporto. Nell’ultimo mese aveva ripensato miliardi di volte a quella ragazzina, così tranquilla e “invisibile”, si, proprio invisibile era la parola giusta, perché Aphrodite era proprio così, non amava essere al centro dell’attenzione e molto spesso stava in silenzio durante le discussioni ad ascoltare, la gente quasi non si accorgeva della sua presenza finché poi non parlava, dicendo qualcosa di tremendamente sensato ed intelligente, spesso trovando le soluzioni ai problemi o facendoli uscire dalle situazioni più complicate, proprio come quel pomeriggio; il giorno della sua morte. Era stata in disparte per quasi tutto il combattimento, fino a che quando cera stato bisogno, non aveva esitato neanche un secondo a sacrificare la vita per sottrarre Dafne da morte certa. Inaspettatamente le tornò in mente quando Helios era in coma, nessuno era stato capace di capirla, aveva passato giorni snervanti sia per la sua salute fisica sia per quella mentale, finché non era arrivata lei, Aphrodite, che l’aveva scossa, le aveva dato la possibilità di uscire dal suo stato di depressione e sconforto. Adesso che ci pensava da quando l’aveva conosciuta lei cera sempre stata, in ogni momento di difficoltà, anche con la sua sola presenza, anche solo rimanendole a fianco in silenzio rispettando la sua voglia di isolamento e allo stesso tempo facendole capire che lei cera e ci sarebbe sempre stata. Le balenò improvvisamente davanti agli occhi il giorno del funerale della ragazza.

 

 

*INIZIO FLASCH BACK*

 

 

Nonostante ormai la primavera fosse avviata quella mattina non un fiore era sbocciato, e i giardini di Stella Rossa erano insolitamente invasi dalla nebbia. Il dolore nell’aria era palpabile e un lunghissimo fiume nero avanzava silenziosamente lungo i viali del tempio diretto al cimitero. Lei era aggrappata al braccio che Helios le porgeva, camminava come un automa lasciandosi guidare dal ragazzo. Il suo sguardo era fisso sulla ghiaia e continue lacrime le appannavano gli occhi. Prese forza e alzò lo sguardo sulla bara bianca che la precedeva pochi metri più avanti le lacrime sgorgarono ancora più copiose. Al solo pensiero che Aphrodite non ci fosse più le mancava il suolo sotto ai piedi e l’aria nei polmoni. La sua tra l’altro era tutta suggestione psicologica, perché lo sapeva benissimo, di Aphrodite le era rimasto solo il ricordo. Il suo corpo, così le avevano detto, si era dissolto poco dopo la sconfitta di Athanos. Questo la fece atterrire ancora di più, non le era data neanche la possibilità di piangere sul corpo della sua amica, di lei avrebbe conservato solo un ricordo. Spostò lo sguardo alla sua destra. Angel camminava silenziosamente con lo sguardo perso nella giacca nera di un uomo che la precedeva di pochi passi. Quella mattina non una sola lacrima aveva solcato il suo volto. Ma la sofferenza e il dolore nel suo viso serrato e spento erano visibili anche a un cieco. I biondi capelli per la prima volta erano stati raccolti in una treccia in segno di rispetto. Angel. L’ammirava molto, aveva perso una delle sue migliori amiche e riusciva a trovare la forza di mostrarsi forte, mostrarsi, perché lei la sentiva la notte piangere e disperarsi soffocando i suoi gemiti nel cuscino. Tornò a fissare la ghiaia e a lasciarsi guidare verso il camposanto. All’improvviso la gente attorno a loro cominciò a intonare canti sacri e l’eco di un piccolo violino si sommò alla nenia. Senza accorgersene varcò una cancellata arrugginita e il fiume di gente prese a salire una collinetta dividendosi in rami via via più piccoli. Alla fine a seguire la bara di Aphrodite erano rimaste una ventina di persone. Chibiusa alzò lo sguardo per poi volgerlo agli altri piccoli gruppetti che come loro stavano riuniti attorno alle centinaia di bare bianche sparse per tutta la necropoli. Solo poche ore prima, in chiesa, si era accorta di quanti soldati erano caduti nello scontro finale, soldati di cui lei neanche conosceva il nome… si sentì in colpa per questo e prese a pregare silenziosamente per quelle anime che se n’erano andate così brutalmente. Fu riscossa dai suoi pensieri quando Helios le strinse il braccio per richiamare silenziosamente la sua attenzione. Stavano calando la bara. La stavano già calando? Ma quanto tempo era rimasta assorta? Si vergognò interiormente di non aver ascoltato una singola parola del prete che le stava di fronte, anche perché aveva la sgradevolissima sensazione di aver tradito Aphrodite. Di nuovo due grosse stille scesero solitarie lungo i suoi zigomi. Dafne in quell’istante crollò a terra in ginocchio ai piedi di Alexander coprendosi il volto con le mani, per lei era più dura di tutti. Era un mese che viveva col rimorso della sua colpevolezza e questo le stava creando parecchi problemi sia fisici sia psicologici. Daniel con lo sguardo più serio che avesse mai visto la prese tra le braccia e la allontanò di qualche metro cercando di placare la sua disperazione. Li sorprese poi una gelida folata di vento che sembrò raccogliere con se le innumerevoli lacrime dei presenti facendole cadere a terra quasi fosse la stessa Aphrodite a cercare di consolarli. Mentre i suoi capelli rosa danzavano incessantemente mossi dalla corrente Philips lasciò scivolare dal suo palmo una piccola manciata di terra dando inizio così alla sepoltura della bara. Ora la nenia aumentava di tono e malinconia forse perché così doveva essere o forse per coprire le grida disperate e i gemiti che si alzavano dal cimitero.

 

 

*FINE FLSCH BACK*

 

Un ragazzo che le chiedeva di ballare la riportò improvvisamente alla realtà. Lei rifiutò garbatamente per poi percorrere con lo sguardo il salone alla ricerca di Helios. Sorrise vedendolo cimentarsi nell’impresa di far ridere una bambina con un allegro vestito verde. Quanto lo amava? Infinitamente! Non cerano parole per descrivere il suo amore. Il sorriso si dilatò non appena la piccola esplose in un urletto gioioso.

 

 

*INIZIO FLASCH BACK*

 

- Accipicchia, non me la ricordavo così…. S’interruppe la ragazza.

- Distrutta? Morente? A pezzi? Le suggerì il ragazzo.

- Beh… si. Helios?

- Mm…. Rispose lui.

- Sei sicuro che non ti stancherai usando il cristallo d’oro?

- Ma come? Credevo che avessi più stima di me. Scherzò il custode.

- Scemo! Rispose Chibiusa facendo una linguaccia e provocando l’ilarità del ragazzo.

- Allora sei prona a rivedere Illusion nel suo splendore?

- Certo! Posso aiutarti? Chiese poi titubante.

- Non ti fidi proprio eh?

- Beh, mettila così, io ho molto più gusto di te quindi se la ricostruiamo insieme verrà di sicuro meglio!

- Cosa? Fece lui fingendosi offeso.

- Dai scherzavo.

- Ok ok… ma solo perché sei tu. Tra le mani del ragazzo comparve il magnifico gioiello che portava il nome di Cristallo D’oro. Il custode chiuse gli occhi e la pietra cominciò a risplendere di piccoli bagliori. La ragazza appoggiò delicatamente i palmi sulle mani del ragazzo e il gioiello cominciò a risplendere più energicamente.

- CRISTALLO D’ORO… RISPLENDI! Comandarono i due giovani in coro.

L’intera dimensione magica fu avvolta dalla luce dorata che lì regnava sovrana. Gli alberi bruciati e rinsecchiti ritornarono verdi e pieni di morbide foglie. Le pesanti nuvole nere si diradarono lasciando spazio ad un magnifico cielo terso. Il palazzo che sembrava ricoperto da una patina opaca riprese a brillare di riflessi ambrati. Il prato ritornò brulicante e migliaia di fiori sbocciarono in ogni angolo decorando il giardino e i moltissimi davanzali. Improvvisamente esplose il canto festoso dei passeri e una miriade di farfalle colorate invase l’aria. In lontananza si poté udire lo scroscio dell’acqua e poi per completare l’opera il cielo limpido si riempi di piccole sfere dorate che cominciarono a scendere verso il suolo. Non appena i globi sfioravano l’erba si dissolvevano lasciando spazio ai corpi di persone addormentate che si svegliavano mano a mano assumendo espressioni assonnate.

Chibiusa si voltò verso il custode e lo sorprese a guardarla sorridente.

- Le hai messe tu le farfalle? Le chiese fingendosi schifato.

- Erano bellissime! Fece lei dandosi a vedere offesa suscitando nuovamente le risate del ragazzo.

- Scemo! Scemo! Scemo! Fece le mettendo su il broncio e dandogli la schiena. Sussultò quando lui l’abbracciò da dietro.

- Lo so… ma non è per questo che mi ami? Chiese malizioso.

- Io non ti amo! Rispose lei imbronciata facendo scoppiare il ragazzo in un'altra allegra risata.

- Ah no?

- No!

- Perché mi guardi così? No è? Tieni giù le mani! Ordinò lei ridendo e cercando un inutile fuga.

- Dimmi che mi ami! Fece lui atterrandola e cominciando a farle il solletico.

- Si… si… basta… Helios… basta… si… ti… ti amo… basta… non ce la faccio più! Biascicò contorcendosi tra le risa.

Il ragazzo la lasciò respirare per poi mozzarle nuovamente il fiato con un lungo e appassionato bacio.

 

 

*FINE FLASCH BACK*

 

Chibiusa si alzò dal davanzale e prese a camminare verso una coppia che era appena entrata dal portone principale.

- Chibiusa! Fece la donna allargando le braccia affinché la ragazza potesse perdersi in un abbraccio materno.

- Siete arrivati finalmente! Disse lei riemergendo dalle braccia della genitrice.

- Dillo a tua madre che ha impiegato qualche secolo per prepararsi. Si giustificò re Endimion.

- Ma sentilo, ricorda a tuo padre che è lui quello che quando stavamo per partire è dovuto tornare indietro per firmare altre scartoffie. S’impuntò la regina.

- Ma la senti tua madre? Io faccio tutto il lavoro e lei si permette anche di criticarmi.

Chibiusa roteò gli occhi. Avrebbe proprio voluto vederli quei due da fidanzati. Ma che stava pensando? Lei li aveva visti da fidanzati. Bunny e Marzio.

- Mamma, papà….

- Si? Chiesero i genitori in coro.

- Mi siete mancati! Rispose lei felice abbandonandosi di nuovo tra le braccia della madre mentre suo padre le accarezzava i lunghi capelli rosa.

- Hem hem… maestà, mi permette un ballo con sua figlia? Li interruppe Helios.

Re Endimion lo guardò di traverso ma poi riconoscendolo sorrise e gli cedette la principessa.

 

Era appena cominciata una bellissima canzone quando Helios la condusse ammezzo alla sala.

Mi riprendo la mia vita, e lascio indietro il mondo per un attimo, un attimo per me…

- Sei bellissima…. Sussurrò il ragazzo passandogli le braccia attorno alla vita.

questa calda brezza ci accarezza e intanto il sole sparirà (da domani so che ritornerà!) su di noi, aspetteremo sulla sabbia un’altra onda che ci porti via, che ci porti via con se, stringerò più forte fino all’orizzonte in un
frammento che (sarà solo per noi babe!) che sarà un’eternità…

- Grazie…. Mormorò lei passandogli le braccia al collo mentre le sue guance si tingevano di rosso.

…ora che ci sei le stelle sorridono a me, è un momento senza tempo, è il
vento che cambia per noi…

Lo fissò qualche secondo negli occhi come a cercare la conferma delle parole della canzone. Si sorprese perdendosi in quelle sue bellissime iridi dorate, così ricolme di quel bellissimo sentimento che li avrebbe legati per l’eternità.

…qui dove il paradiso bacia la natura, qui dove il sole fa l´amore con
la luna, stacco dal mondo e ritaglio un momento per me, il tramonto
disegna un nuovo volto nel ciel, ed ora la mia mente vola viaggia da
sola e poi sfiora ogni persona a me cara, e nulla cambierà, su su va il
vento e una stella cadente dona magia a questo momento, adesso che
aspetti il vuoto e lo senti, il silenzio del mare pronto a scordarti e
guardi nel cielo sorgere le stelle, ognuna di loro a ricordo di tutte
quelle persone, che ancora oggi porto nel cuore resto con loro
aspettando il ritorno del sole e nella pioggia poi quel vento lo
cancellerà, sarà un momento perfetto per un´eternità…

Lo stava fissando con quei suoi occhioni da bambina cercando risposte. Sorrise e nonostante i genitori della ragazza li stessero guardando le diede un morbido bacio.

Sulla mia pelle il sole non brucerà,
è un momento perfetto…
Nulla potrà rubarci questa realtà,     
siamo legati ad un istante…


Avvampò all’inverosimile, questa era la punizione per aver dubitato del suo amore! Dio suo padre dopo le avrebbe fatto una lunghissima predica. Ma ora non le importava….

…vedo tutto quel che abbiamo intorno compreso tra il cielo e il mare,
così perfetto che non mi sembra reale, guardare il sole mentre se ne
va, vivere un sogno da cui il mondo non mi sveglierà, e quanto durerà
non so, guardo la tua pelle nuda (scherzo con la luna), vado alla
fortuna, (non fan più paura !) le risposte che non ho, perché quello
che mi serve realmente e c´arrivi è stare bene e stare insieme a veri
amici, decidere per me, per sempre e guardarti qui accanto che dormi e
intanto sorridi, ed ora è tutto qui, ed io c´arrivo solo adesso, non so
spiegarmi nemmeno com’´è successo, il futuro aspetta, ma è meglio se non
ci penso, un momento perfetto e per ora sono certo
che... 

Rise contro le sue labbra vedendola così imbarazzata.

…sulla mia pelle il sole non brucerà, è un momento perfetto…

Stava ridendo, la contagiò.

…nulla potrà rubarci questa realtà,     
ascoltami…

Che buffa che era, si contraddiceva sempre, e lui si divertiva come un pazzo a metterla in imbarazzo.

…ora che ci sei, le stelle sorridono a me…
è un momento senza tempo è il vento che canta per noi…

Lo sguardo sereno del custode la rallegrò. Lo amava da morire. Affondò il viso nel suo petto.

…sulla mia pelle il sole non brucerà,
è un momento perfetto…

Lei aveva azzerato completamente le distanze tra i loro corpi ed ora poteva sentire il suo profumo invadergli i polmoni mandandolo in estasi.

…nulla potrà rubarci questa realtà,     
siamo legati ad un istante…

Si stava così bene in quell’abbraccio. Si sentiva protetta e al sicuro mentre le braccia del custode le cingevano possessivamente i fianchi.

Pelle su pelle al sole ci scalderà…
è un momento perfetto…

Anche Helios chiuse gli occhi e si abbandonò tra i capelli della ragazza assaporando quel momento che, lo sapevano entrambi, sarebbe durato ancora pochi attimi.

Nulla potrà rubarci questa realtà…
siamo legati ad un istante!!!

Le note si spensero per qualche secondo per poi riattaccare con una canzone leggermente più ritmata. I due a malavoglia si staccarono uscendo dalla pista da ballo.

- Cosa farai adesso? Chiese improvvisamente la ragazza.

- Come?

- Tornerai ad Illusion vero?

- È il mio dovere, io sono il custode dei sogni!

- Si… lo so. Però così non potremo più vederci!

- Mm… ma no, sarà solo per un po’. Appena la situazione si stabilizzerà di nuovo forse riuscirò a venire a trovarti. E poi non ti dimenticare che tu nella dimensione dei sogni sei sempre la benvenuta. La rassicurò con un dolce sorriso.

- Ti amo!

- Sì lo so.

- Tu mi ami?

- Più di ogni altra cosa al mondo.

- Me lo concedi un altro ballo?

- D’accordo principessina viziata!

- Cosa?

 

 

Philips stava in un angolo appoggiato ad una colonna con le braccia incrociate intento a fissare una certa biondina che continuava a rifiutare cortesemente inviti a ballare. Certo se lui glielo avesse chiesto la risposta sarebbe stata indubbiamente un diniego meno garbato. Sicuramente la bionda lo avrebbe guardato storto e sarebbe scoppiata a ridere. Improvvisamente incrociò due profondi smeraldi e sussultò. Si era girata a fissarlo! Ora sorrideva e veniva verso di lui.

- Vuoi ballare, Cesky? Sussurrò Angel.

- Ballare? Con te? Chiese schifato.

- Certo! Non vedo l’ora che accetti per poterti pestare i piedi! Sibilò lei celando una nota di tristezza.

- Ah, allora è questo il tuo secondo fine… e io credevo che ti fossi accorta del mio grande fascino e non riuscissi più a resistermi! Rispose lui arrogante.

- Te l’ha mai detto nessuno che sei insopportabile?

- Ci pensi tu ogni volta che mi vedi…. Ironizzò lui.

- Beh, se non balli con me andrò a chiederlo ad Alex! Sentenziò lei dandogli la schiena e muovendo alcuni passi prima che lui la fermasse per un braccio.

- E secondo te io potrei rinunciare ad essere in prima fila mentre tu sbagli tutti i passi? Chiese lui offrendole il braccio.

- T’informo che sono un’ottima ballerina. Fece lei mentre si portavano al centro della sala.

 

- Hei Dafne, guarda quei due!

- Secondo me tra qualche mese avremo una nuova coppietta. Scherzò la mora.

- Già, hei che hai? Chiese il ragazzo notando che di colpo lei abbassava lo sguardo sul pavimento.

- A quest’ora lei sarebbe sicuramente seduta su un divanetto sorseggiando tranquillamente qualche drink.

- Dafne! Tuonò lui.

- È inutile puoi dire quello che vuoi, non mi farai cambiare idea.

- Lo sai benissimo quello che penso, ne abbiamo già parlato. Aphrodite non è morta per colpa tua! Fece lui chiudendo il discorso.

- Si…. Fece lei solo per farlo tacere procurandosi un occhiata sbieca da parte del suo ragazzo.

 

 

- Allora tesoro, sei contenta? Hai vinto la guerra! Esclamò la regina Serenity rivolta alla figlia.

- No mamma molto di più, ho trovato qualcosa in cui credere, qualcuno per qui lottare, ho trovato finalmente degli amici! Rispose Chibiusa prima di lasciarsi trascinare dal suo ragazzo nel ennesimo “ultimo” ballo.

 

FINE!!!

 

E finalmente concludo questa Ff. la canzone che hanno ballato Helios e Chibiusa è UN MOMENTO PERFETTO dei mitici Gemelli Diversi.

Non avete idea di cosa significhi per me questa storia. Non credo di averlo mai detto ma è in assoluto la prima Ff che scrivo e, lasciando in un angolo la modestia, devo dire che ho ottenuto brillanti risultati, intendo dire che quando ho posato il primo cap pensavo: continuerò ad aggiornare anche se nessuno mi lascerà neanche una piccola recensione e invece… cavoli sono arrivata a quota 78! Mio dio se ci penso svengo! E pensare che nei temi di italiano a scuola non ho mai preso più di sei.

Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta e ho deciso di dedicarla a tutti coloro che sono arrivati fin qui.

Scusate se il finale non soddisfa le vostre aspettative ma io con i finali sono più che negata.

Allora se non sbaglio vi avevo promesso una sorpresa, anche se non so quanti di voi la considereranno tale. Bene, la notizia è che ho deciso di scrivere un sequel di questa storia che però non poserò molto presto perché devo ASSOLUTAMENTE dedicarmi alla mia “carriera” (che parolone) scolastica. Credo che non mi rivedrete in rete, come autrice, almeno fino ad ottobre. Volevo darvi qualche anticipazione anche se per il momento non c’è niente di definito: innanzitutto cambiamo “era” ovvero si torna nel ventesimo sec. Poi c’è da chiarire un bel po’ di cose tra Phil e Angy che hanno lasciato tutto in sospeso, qualche nuova comparsa e soprattutto un mucchio di nuovi nemici. Per non parlare delle guerriere del ventesimo sec, e della coppia Bunny/Marzio che ho notato molte persone amano. Tra l’altro ho intenzione di creare non pochi problemi alla nostra famigliola che se la dovrà vedere oltre che con sconosciuti nemici anche con un nuovo arrivato e una Chibiusa ormai adolescente. Spero di avervi incuriosito e che al mio ritorno sarete in molti a recensire!

I ringraziamenti:

Mysticmoon: salve mia amatissima recensitrice! Spero proprio di non averti deluso con questo finale! Scusami se sono una stramegaropipalle ma magari per la fine di ottobre quando la scuola sarà già un po’ avviata ce la fai a mettere on line un altro capitoletto di Amnesia?

Sam_Rox88: ciao tesoro, eccoti qua il nuovo cap, spero che ti sia piaciuto anche questo; la “defaillance” di Chibiusa comunque è voluta per motivi che scoprirai nella prox storia^.^ Ti ringrazio per tutti i complimenti che mi hai fatto nel arco di questa mia sottospecie di Ff e per il supporto psitico che hai dato alla mia povera mente malata.

Mareviola: sono d’accordo con te, le Ff dove i morti ritornano sono un po’ scontate… che gusto c’è a leggere una storia dove l’autore alla fine fa tornare in vita i morti? Non c’è più gusto!

Matilde: devo prenderlo come un complimento?

Bacioni a tutti e alla prossima Ff Seienne^.^

 

 

 

  
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