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Autore: Zonzi_Kuchiki    18/04/2013    4 recensioni
Una ragazza e il suo sogno. Una fine, o forse un inizio? Non è facile combattere con la morte, non ci è concesso, ma forse lei avrà una possibilità per cambiare la sua vita, e non solo.
Un nuovo paese, nuove emozioni, nuove scelte. Quale sarà la sua?
Genere: Angst, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Il sole era entrato piano dalle persiane semi chiuse, illuminando il viso di Tom e costringendolo a svegliarsi.
Si stiracchiò portando le mani in alto e sollevandosi di poco sul materasso, tenendosi su con i gomiti.
Si girò alla sua destra, dove Fey dormiva beatamente.
Indossava solo degli slip neri e le coperte si posavano sulle sue gambe all'altezza dei polpacci, lasciando il sedere scoperto.
Le si avvicinò e le diede piccoli baci, salendo poi nella schiena e arrivando alla guancia.
Fey si girò e gli sorrise, stropicciandosi gli occhi.
Tom le diede un bacio sulla fronte e si alzò dal letto, diretto verso il bagno, o forse la cucina.
-Sai, parli nel sonno.
Tom si girò e alzò un sopracciglio, poggiandosi poi allo stipite della porta e incrociando le braccia, mettendo così in risalto i muscoli.
-Veramente? E cosa ho detto?
Fey si mise la maglietta di Tom, che le faceva da vestito, e gli si avvicinò superandolo poi di qualche passo.
-Inizialmente hai fatto le fusa.
-Le fusa?!
-Sì! Poi hai parlato in una lingua sconosciuta, ma ho capito alcune frasi come ''hai visto com'è grande?''
Tom divenne paonazzo e scoppiò a ridere, chiedendo all'angelo se stesse scherzando. Fey scrollò il capo.
-No no! Immagina cosa direbbero i tuoi amici, o addirittura le fan sapendo che fai il gatto nel sonno. Che macho!
-Più che gatto, direi leone. - Disse alzando un sopracciglio e ringhiando.
La ragazza gli fece la linguaccia e si avvicinò alla cucina, seguita poi da Tom che l'abbracciò da dietro.
Fey mise le mani dietro la sua schiena e Tom infilò le sue braccia fingendo che fossero quelle della ragazza.
Maneggiava tra biscotti, latte e caffè stando attento a non combinare casini, e quando Fey parlava o lo rimproverava per qualcosa lui gesticolava portando le mani in alto, poi sul suo viso e sul seno della ragazza, emettendo versi di apprezzamento.
Fey scoppiò a ridere dandogli un colpetto sul petto e Tom le diede un bacio, facendola poi sedere sul tavolo e continuando a baciarla mentre lei cingeva la sua vita con le gambe nude.
Mentre Tom le accarezzava piano, salendo per le cosce, squillò il telefono.
Le lanciò uno sguardo e lei rise, lasciandola di malavoglia  mentre si allontanava in camera per rispondere.
Fey finì di preparare la colazione e mise tutto sul tavolo.

-Chi era?
-Bill. Mi ha chiesto che fine avevo fatto e quando tornavo. -scosse la testa divertito- sembra mia madre!
-E' giusto che si preoccupi, è l'altra parte di te!
Tom annuì e si sedette a mangiare insieme alla ragazza.
-Che ne dici di venire con me?
Fey lo guardò un po' interdetta, senza dire niente, e Tom continuò.
-Lo so che non può vederti -le prese la mano- però per una volta potrebbe essere divertente, non credi? Ti posso vedere solo io e Bill non saprebbe nulla! Potresti sentire cosa mi dice, sarà come un gioco! Da piccolo desideravo essere invisibile, so che per te non è uno scherzo ma se la prendi troppo seriamente non riesci ad andare avanti, Fey.
La ragazza era rimasta ad osservarlo, e quando finì, gli sorrise.
-D'accordo.

Fey si mise una giacchetta di lana bianca, dei jeans neri e un paio di Vans, raccogliendosi poi i capelli in uno chignon.
Lui riconobbe il modo in cui era vestita, era molto simile a com'era vestita il primo giorno che la vide, all'ospedale, ma non le disse nulla.
Tom aprì la porta di casa, seguito da Fey al suo fianco. Le batteva il cuore fortissimo, in fondo in fondo desiderava che Bill la vedesse.
Il gemello sbucò dalla rampa delle scale e Fey sussultò, Tom guardò attentamente l'espressione di Bill, ma nulla.
-Dov'eri?
-Ero da Fey.
-Ah. -Bill fece una piccola pausa guardando Tom da capo a piedi - Immagino che vi siate divertiti tutta la notte!
Tom diede una leggera occhiata a Fey che stava sulla sua destra e si grattò la nuca imbarazzato.
-Sì ci siamo divertiti, grazie!
Tom superò Bill per andare in cucina.
-Vuoi qualcosa da bere?
-Sì, grazie vorrei una Coca.
Tom guardò Bill, si era completamente dimenticato che lui non potesse vedere la ragazza, e la domanda era rivolta a lei. A sua volta il gemello lo guardò storto, guardandosi poi attorno.
-Ma sei scemo?
Tom scosse energicamente la testa e gli chiese scusa, mentre Fey dietro Bill aveva iniziato a ridere e l'ansia stava pian piano allentando la presa.
Gli porse la bibita e salì di sopra, mentre Fey lo seguiva. Quando chiuse la porta emise un respiro di sollievo.
-Avevi ragione, non essere visti è davvero divertente!
Tom si passò una mano sul viso sedendosi sul suo letto.
-Cosa facevi quando non potevo vederti?
Fey gli si sedette accanto e si arrotolò una ciocca di capelli, sfuggiti dallo chignon, dietro l'orecchio.
-Ti seguivo, controllavo che tu stessi bene e che tutto andasse per il meglio. -sorrise- Una volta ho anche dormito insieme a te.
Tom la guardò come per dirle di continuare a raccontare.
-Non stavi bene, era prima che succedesse tutta quella brutta situazione con Bill.- Distolse lo sguardo- Mi sono sdraiata accanto a te e tu eri rigidissimo, come se mi sentissi, ma non so se fosse davvero così. In quel momento desideravo che mi vedessi più di qualsiasi altra cosa, avevi bisogno di sfogarti, di parlare. Certo, magari non ti saresti sfogato con la prima ragazza che ti appariva davanti - rise - ma io ero lì per te, comunque.
Tom le sorrise e con una mano le accarezzò la guancia sinistra, scendendo poi sulle labbra e baciandogliele.
Fey si allontanò di qualche centimetro, guardando poi Tom con i suoi grandi occhi azzurri.
-Tra esattamente 30 secondi entrerà Bill e ti vedrà baciare il nulla.
Tom le diede un altro bacio, seguito da altri due.
-Cinque...
La porta si aprì e sbucò Bill che posò i sui grandi occhi truccati di nero su Fey.
-Oh scusate!
Si affrettò a chiudere la porta imbarazzato.
-No, un attimo! - Bill la aprì nuovamente - Tu quando sei entrata?
Tom e Fey rimasero di sasso.
-La vedi?!
Il gemello rimase interdetto e guardando le espressioni di entrambi si sentì come se fosse lui quello fuori posto, come un alieno.
-S-sì, Tom. Non sono ancora cieco...
I due rimasero per qualche secondo ancora a bocca aperta e poi Fey si affrettò ad avvicinarsi a Bill, stringendogli la mano e regalandogli un sorriso.
Bill venne come irradiato da Fey e la salutò, sorridendole a sua volta.
-Pensavo che Tom non ti avrebbe mai fatta uscire allo scoperto!
Fey rise imbarazzata e si lisciò il maglioncino addosso.
Bill Kaulitz davanti a lei che le rivolgeva la parola, con quegli occhi che ti attirano come una calamita, era qualcosa di indescrivibile.
Bill la guardò assottigliando leggermente gli occhi.
-Sei una fan, vero?
Fey arrossì vistosamente e per poco non iniziava a balbettare. I gemelli risero e Tom le si avvicinò, posandole una mano sul fianco.
Se fosse rimasta invisibile avrebbe evitato quella figuraccia, pensò.
Fortunatamente il momento imbarazzante venne interrotto dal campanello di casa.
Bill scese per primo, seguito da Tom e Fey. Quando aprì la porta, però, non c'era nessuno.
Soltanto una lettera per terra.
Fey venne investita da una sensazione terribile e si fermò in mezzo alla stanza, Tom se ne accorse. Guardò prima lei e poi Bill.
-Fermati.
La voce di Tom tuonò nella stanza e Bill si girò a guardarlo stranito.
Tom rivolse uno sguardo a Fey che guardò prima la lettera, per poi posare nuovamente i suoi occhi su quelli di Tom, annuendo impercettibilmente. Infatti solo Tom si accorse di quel gesto quasi invisibile.
Si avvicinò e prese la lettera, chiudendo poi la porta.
I tre si sedettero al tavolo della cucina e sembrava che avessero capito di cosa si trattasse, cosa ci fosse dentro quella busta bianca leggermente stropicciata.
Tom l'aprì e iniziò a leggere, mentre gli occhi di Bill zigzagavano tra il foglio bianco e il viso del fratello.
Tom posò il foglio sul tavolo e si passò una mano sul viso, passando poi la lettera a Bill. Fey sapeva cosa c'era scritto, l'aveva letto nei suoi pensieri.
Gli occhi di Bill si riempirono di lacrime e si prese la testa tra le mani, senza però emettere neanche un singhiozzo.
Se ci fosse stato qualcun altro, probabilmente avrebbe fatto capire a Tom di mandare via quella persona, o se ne sarebbe andato lui stesso.
Invece fu come se la presenza di Fey lo rassicurasse, in qualche modo.
Fu Tom a rompere il silenzio.
-Non ci faremo prendere per il culo da questi bastardi. Tu non devi niente a nessuno, Bill.
Bill scosse la testa.
-Hai letto anche tu cosa c'è scritto, Tom. -prese in mano la lettera, sventolandola in aria- Faranno del male a qualcuno se non gli diamo questi maledetti soldi!
-Lo capisci che non la smetteranno neanche se glieli dai?! Sono dei pazzi, dei drogati!
Tom si alzò furibondo, andando avanti e indietro per la stanza.
Fey era incollata alla sedia.
-Sanno dove abito, Cristo!
-Ok, prendiamo la situazione con calma! -Fey si alzò dalla sedia, cercando di fare il punto del discorso.- Sanno dove abiti, è vero. Ma chi non lo sa? Devi avvertire la polizia. Potrebbero far girare qualche pattuglia a sorvegliare la casa, giorno e notte.
Bill guardò Fey negli occhi, senza chiedersi come facesse a sapere del contenuto della lettera. Annuì e prese a massaggiarsi le tempie.
-Perché se la sono presa proprio con me...
Quella era la vera domanda. Perché proprio Bill? Cosa aveva fatto di male?
Tom si avvicinò al fratello e gli posò una mano sulla spalla.
-Ne usciremo Bill, stai tranquillo.

Dopo circa una mezz'ora Fey e Tom uscirono e lui la riaccompagnò a casa.
Durante il tragitto erano rimasti in silenzio, semplicemente presi per mano, ma prima di salutarla le fece una domanda.
-Sai qualcosa?
Fey scosse la testa, desolata. Purtroppo non sapeva niente, ma questo non significava che non potesse fare niente.
-Cercherò di scoprire qualcosa e di proteggere te e Bill.
Tom le accarezzò un braccio.
-Dovrei essere io a proteggere tutti...
Fey gli prese le mani, accarezzandole, e gli diede un bacio sulla guancia fredda.
-Tu lo sostieni, Tom. Senza di te Bill non potrebbe resistere. Fai tanto, non buttarti giù, questa situazione si risolverà, te lo prometto.
Tom annuì e la strinse a se, inspirando il suo profumo.
-Sono felice che Bill ti abbia vista.
-Lo sono anch'io, tanto.
  
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