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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    07/11/2007    5 recensioni
SPOILER!! Questa storia si svolge un anno dopo la "morte" di Edward Elric. Siamo a Xerxes, o meglio, presso le sue rovine, e l'imperatore di Xing, in viaggio verso Amestris, rinviene un corpo umano, un ragazzo, malconcio ma vivo... E qualcosa rinascerà! Il titolo deriva da una specie di monologo che Ikki di Phoenix fece, poco prima di sparire con Shaka di Virgo, dopo la battaglia alla Sesta Casa dello Zodiaco, durante il Sanctuary. SEE-YA! Ah, più avanti, ci sarà un pairing a sorpresa!! ihih! (ma che pairing a sorpresa!! Tu pensi solo a una SOLA COPPIA!!ndEd)
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 4

EDWARD ELRIC

Ling sbuffò.

La sera era calata da un pezzo sull’accampamento, e il caldo opprimente del giorno aveva lasciato posto a un freddo penetrante che giungeva fino alle ossa, e un forte vento alzava pesanti nuvole di sabbia. Cionondimeno, il giovane imperatore continuava imperterrito la sua passeggiata perlustrativa intorno al campo, scoccando di quando in quando un occhiata preoccupata verso la lettiga che, da ormai tre giorni, ospitava quel misterioso ragazzo; Ling era quasi del tutto sicuro della sua identità, ma c’era la questione degli auto-mail da risolvere: dov’erano finiti? “Edwald, se sei davvelo tu, svegliati.. Ci sono delle pelsone che ti stanno aspettando.” Mormorò il nativo di Xing, mettendosi a sedere sulla sabbia. In cielo, una stella cadente lasciava la sua scia. Quella medesima stella che era passata sopra Central City.

************

“Senta, signor Hohenheim. Posso farle una domanda?”

Era notte, e solo una fioca luce di accampamento rompeva la cappa di buio che avvolgeva il deserto: due viaggiatori, seduti l’uno di fronte all’altro intorno al fuoco, scambiavano di quando in quando due parole. quello che sembrava, anche se di pochi anni, all’apparenza, il più giovane, un moro dall’aria simpatica e sbruffona, si rivolse all’altro. “Posso farle una domanda?” ripeté egli.

Il biondo alchimista alzò lo sguardo verso il suo compagno di viaggio con aria interrogativa: “Mi dica.” Disse solo, poggiando la tazza accanto a se, e allacciando le mani tra loro. Il generale Hughes si rassettò gli occhiali, e prese fiato: “Mi chiedevo, perché mi ha aiutato?” chiese l’uomo, prendendo la sua tazza da terra. Il suo compagno lo fissò negli occhi scuri: “C’è una ragione per cui si deve aiutare una persona?” rispose l’uomo, con un furbo sorriso sotto i biondi baffi.

************

Lan Fan scese dalla lettiga, senza fare alcun rumore.

Era rimasta a vegliare il ragazzo fino a sera tardi, ma non v’era stato alcun miglioramento, e la sovrana temeva che non si sarebbe mai più svegliato. Lacrime di rabbia e impotenza scesero rabbiose dai suoi occhi color del mare, lacrime di tristezza per il timore di veder morire quel ragazzo con cui avevano vissuto fantastiche avventure al limite del possibile… . Non se lo sarebbe mai perdonato.

Prese a camminare lentamente, misurando i suoi passi verso l’interno del deserto, sentiva il bisogno di muoversi, di dissipare quella sensazione orribile che le opprimeva l’anima.

Sentì le sue gambe non rispondere più ai comandi, e muoversi frenetiche, spingendola a correre via, lontano. Quando, finalmente, riuscì a riprendere possesso di tutte le sue facoltà, si lasciò cadere sulla sabbia soffice e fresca. Se la passò sul viso, cercando di fermare i battiti del suo cuore agitato, raggomitolandosi su se stessa; quando finalmente riuscì a ritornare al campo, una dolce luce rosata stava avvolgendo l’intero deserto dell’Est.

Era l’aurora.

Rinvigorita dalla luce che stava nascendo, la sovrana rientrò nella lettiga, e si accorse solo in quel momento, che gli occhi del ragazzo, fino a poche ore prima chiusi e gonfi, ora erano aperti, e l’incantesimo di due laghi d’oro puro la prese e la conquistò, con la dolcezza di un sorriso. Quel sorriso che aveva accompagnato lei e il marito in quei due anni di rimorsi.

“Edwald-san, sta bene?” domandò la ragazza, dandogli alcuni sorsi d’acqua da bere. Il ragazzo bevve avidamente quel nettare, sentendo finalmente quel terribile calore che gli infiammava le vene, chetarsi e sentendosi finalmente libero di respirare un po’; “Ma cosa…” sussurrò quello, cercando di mettersi seduto, “Shh, zitto. Sono io, Lan Fan, si ricorda di me?” chiese la ragazza, con voce rotta dall’emozione. Il giovanotto chiuse gli occhi, scavando nei suoi ricordi, e rivide il volto di una ragazza, molto giovane, ma dagli occhi di fuoco, decisa più che mai a proteggere il suo signore… .

Era tornato finalmente a casa.

“Lan Fan… Certo che mi ricordo.” Cercò di dire Edward, ma dalla sua bocca ne uscì solo un gorgoglio strozzato; “Non si sforzi… Adesso è al sicuro. Si riposi, parleremo dopo.” Disse decisa l’imperatrice, costringendolo a mettersi sdraiato.

Edward ringraziò con un caldo sorriso, e scivolò nuovamente tra le maglie dell’incoscienza. Col cuore che le batteva a mille nel petto, Lan Fan corse fuori dalla lettiga, e si scagliò come un toro selvatico inferocito nella tenda dove il marito riposava di un sonno inquieto: “Ling, Ling!!! Alzati!! S’è svegliato, sta bene!!” urlò la donna, scuotendo il marito, sdraiato a terra sulla stuoia da viaggio. Con un mezzo grugnito di disappunto, il giovane uomo aprì un occhio color dell’ebano, e fissò la moglie: “Che…?” sbadigliò quello. “Edwald-san s’è appena svegliato!” ripeté la donna, con gli occhi colmi di lacrime di felicità. Non appena le parole della consorte giunsero al cervello dell’imperatore, egli strabuzzò gli occhi, e dopo nemmeno un secondo le saltò al collo, baciandola appassionatamente: “Ce l’hai fatta. L’hai salvato.” Disse solo, con un bellissimo e radioso sorriso, baciandola nuovamente. All’orizzonte, il sole, sorgendo, dava l’inizio a un nuovo, sfavillante giorno.

************

Quando il Comandante giunse al Quartier Generale, tutti rimasero letteralmente a bocca aperta dallo stupore nel vedere che il Flame Alchemist stava fischiettando allegramente; era da almeno due anni che Roy Mustang non sorrideva più, e vederlo addirittura modulare un allegra canzoncina era una specie di miracolo. A lunghi passi, i suoi sottoposti lo videro dirigersi verso l’ ampio ufficio che condivideva con la sua squadra, cercando di nascondere un moto di sorpresa per ciò che stavano vedendo, e chiedendosi quale sarebbe stata la reazione dei collaboratori più stretti dell’ex Colonnello: essi, infatti, erano già presenti da alcune ore e si stavano prodigando nel chiudere tutte le veneziane e impedire così alla luce di entrare; da quando era diventato Comandante Supremo, Roy Mustang detestava la luce del Sole, e aveva ordinato di chiudere tutti i possibili spiragli che davano sul’esterno, usando solamente le lampade interne sulle scrivanie, dando all’intera sala un aspetto molto spettrale. Quella mattina, però, non appena il Comandante ebbe fatto il suo ingresso nella stanza, fu dato un ordine che mai si sarebbero aspettati di udire. Non quella mattina, almeno. La vigilia dell’anniversario della morte di Edward: “Su, cos’è questo buio? Apriamo le finestre, facciamo entrare un po’ di luce in questo loculo!” esclamò l’uomo, fischiettando allegramente un nuovo incalzante motivetto. Breda e Fury erano letteralmente a bocca aperta: “Capo, si sente bene?” chiesero, impauriti da quel repentino quanto inaspettato cambiamento. Roy piroettò su se stesso, con molta grazia, fissandoli con un radioso sorriso: “Certo, mai stato meglio! Forza, diamo una parvenza di normalità a questo posto, e poi tutti fuori!! Si va in missione!” esclamò l’uomo. Mormorii diffusi avvolsero la stanza, non avevano mai visto il loro Comandante sorridere in quel modo.. Doveva essere accaduto qualcosa di bello. Decisamente. “Forse le ferite stanno cominciando finalmente a guarire…” sussurrò Havoc, prendendo in braccio il piccolo Hayate che gli lasciò un piccolo “regalino” sulla divisa; “Ahhhhhhhhhhhhh!!” sbraitò il militare, cercando di ripulirsi e correndo da una parte all’altra dell’ufficio. Tutti, scoppiarono a ridere.

************

Alcune ore dopo, Edward s’era svegliato completamente e faceva colazione con i suoi amici; quasi gli andò di traverso il boccone che stava ingoiando quando, quasi come se la cosa non lo riguardasse minimamente, Ling gli comunicò che era diventato imperatore del paese di Xing: “COSA?!?! E me lo dici così??” urlò il Fullmetal, tossendo rumorosamente; “Ahaha! Già, amico, e non è tutto!” ribattè il ragazzo, pregustando con innato sadismo la reazione del compagno, “E cioè? Ti prego, non dare altri shock a questo povero cuore malandato!” domandò Edward con un po’ di timore, “Mi sono sposato!!!!!!!!!!” strillò il moro, saltando al collo della moglie, seduta accanto a loro. Si erano messi a sedere sotto una tettoia, montata in pochi minuti da Foo, e l’atmosfera s’era subito animata con voci e risate; “Che faccia che hai fatto!” rise Ling, facendogli le boccacce, proprio come ai vecchi tempi, quando si stuzzicavano per un nonnulla. “Ahahah, no, a parte gli scherzi.. Sono contento per voi, ero sicuro che prima o poi sarebbe successo, davvero! Ero certo che, prima o poi Lan Fan ti avrebbe impalmato!” sorrise Fullmetal, scostandosi una ciocca di capelli dagli occhi color oro. “Devo ringrazialti.” Disse Ling, dopo alcuni istanti di silenzio, “Si, devo ringrazialti. Se non fosse stato pel te, non avlei mai avuto il colaggio di dichialalmi a Lan..” disse il ragazzo, abbracciandolo, “Ci sei mancato, pazzo di un alchimista.”

Ed si trovò spiazzato, non se lo aspettava. Le sue braccia si strinsero alla vita dell’amico, ricambiando l’abbraccio: “Anche voi, te lo assicuro… Ma ora sono tornato, e sta pur certo che l’Alchimista d’Acciaio non ha alcuna intenzione di andarsene un'altra volta, lo giuro.”

SCUSATE, MA NON CE LA FACEVO A RESISTERE!! QUESTO è UNO DEI MIEI CAPITOLI PREFERITI, E VOLEVO CONDIVIDERLO IL Più PRESTO POSSIBILE CON VOI. DA QUESTO MOMENTO, CERCHERò DI AGGIORNARE IL Più REGOLARMENTE POSSIBILE, LO PROMETTO.

Lady Greedy: Macchè Kami-sama, è Shun-sama che è sadica! ^^ Grazie..

Liena: TESO!! Grazie per i complimenti, non sai quanto mi hai fatto felice. Come sai, la sottoscritta è un filino sadica, ma spero che tu continui a seguirmi!!

Aduah: Ciao! Vedi che Ed s’è salvato? Grazie di cuore^^

WINRY-93: Ciao!! Visto che ho aggiornato in fretta?? Chiedo perdono per il capitolo breve, ma voglio mantenere un minimo di suspence^^

CON CIÒ, VI SALUTO E VI ABBRACCIO!

ALLA PROSSIMA

SHUN-SAMA

   
 
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