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Autore: Shinkocchi_    18/04/2013    2 recensioni
"-Spesso nella letteratura il viaggio viene letto e interpretato come metafora della vita. Un po' come in questo momento noi stiamo viaggiando su questo mezzo.- silenzio -E se io schiaccio la fermata che succede? Cosa accade se scendo?-"
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[KyouTakuHakuTen(?)]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hakuryuu, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bus stop~  The journey as a metaphor of life



 

 

Quando entrambi si erano ripromessi di prendere le distanze l'uno dall'altro per un po' di tempo, certo non si aspettavano di incontrarsi sull’autobus pochi giorni dopo...

 




 

-Posso sedermi qua?- una voce familiare risuonó nell'autobus vuoto, come un colpo sordo. Il ragazzo alzó lo sguardo sul castano in piedi di fronte a sè, che se ne stava zitto, con lo sguardo chino e le labbra serrate, e che aveva l'aria di essere particolarmente a disagio.
-Fa pure.- fece un cenno con il capo, senza muoversi di un millimetro, mentre l'altro prendeva coraggio e si avvicinava, sedendosi di fianco a lui.
Rimasero in silenzio qualche secondo, e Hakuryuu fece guizzare veloce lo sguardo sul suo vicino di posto, per poi concentrarsi sulle due figure, anch'esse familiari, poste dalla parte opposta del mezzo -Lo stai evitando?- domandó a freddo, e lo vide sobbalzare impercettibilmente sotto i suoi capelli.



 

-Dovresti andare a parlargli...- Tenma voltó il viso verso Kyousuke, accanto a lui, che se ne stava a braccia conserte, con lo sguardo rivolto fuori dal finestrino.
-Non capisco di cosa tu stia parlando.-
Matsukaze esitó un momento prima di rispondere, serró le labbra -Di Shindou senpai...- pausa -Si puó sapere cos'è successo? Perchè voi...- prese fiato -Perchè?-
E Tsurugi rimase a fissare quei pochi raggi di sole che riverberavano fra i grattacieli in lontananza.
-Semplicemente, siamo due mondi troppo distanti per poter convergere.-



 

-E quindi intendi lasciare perdere tutto così?- Hakuryuu si poggió allo schienale, sospirando calmo, alzando gli occhi al soffitto, l'attenzione rivolta alle maniglie che traballavano freneticamente a causa del movimento del mezzo -Non che la cosa mi riguardi, e a essere sincero nemmeno mi interessa...la vita è tua, in fondo...- socchiuse gli occhi -Peró la trovo una soluzione stupida e codarda...-
-Non voglio più chiedergli spiegazioni, cercare di capirlo. Sono stanco...ha fatto tutto lui, ha deciso tutto lui, senza lasciarmi scelta.- Takuto strinse i pugni e socchiuse gli occhi con un ombra impercettibile di risentimento nella voce.
-Come sempre, del resto.-



 

-Sono sicuro che se provaste a...se ne parlaste assieme, voi...-
-Tenma...-
-Ma potreste risolvere il problem--
-Come si puó risolvere un problema che non esiste davvero?!- sbottó a voce appena un po' più alta, bloccandogli sul nascere qualsiasi possibile risposta. Kyousuke si lasció sfuggire un mugugno non precisato, digrignando appena i denti -...non si puó...ecco qual'è la risposta...- rimase in silenzio -Non importa quanto siano forti i sentimenti in questione...-
-Quindi vuoi dire che davvero il legame che unisce te e Shindou senpai non ha alcuna importanza?!- strinse i pugni, sentì la propria voce incrinarsi.



 

-E te?- Takuto chinó appena il viso di lato, con la luce del tramonto a creare riflessi rossastri sui suoi capelli castani. L'altro lo fissó, interdetto -Hai intenzione di lasciare che con Tenma le cose continuino ad andare così per sempre?- chiese serio, Hakuryuu aggrottó l'espressione e Shindou, nonostante tutta quella luce fastidiosa, fu quasi certo di vederlo arrossire appena.
Poi l'ex capitano della Raimon si sciolse in un sorriso che gli parve dolce -Guarda che io ho gli occhi. E li uso. Mica sono ingenuo come lui...-
-N-Non...provare a rigirare il discorso, ora...- sbottó infilandosi le mani in tasca.



 

-Andró avanti. E lui lo farà con me. Molte persone lo fanno del resto, e noi non saremo certo i primi, nè gli ultimi...-
Tsurugi lo vide chinare il capo con la coda dell'occhio, un espressione sofferente in volto.
-Conosceremo altre persone, faremo nuove esperienze...la nostra stessa vita proseguirà...- continuò con un tono serio, calmo, ma che eppure parve talmente falso a lui per primo. che proprio non riuscì a ignorare quel gusto amaro che sentiva in gola e sembrava partire sin dallo stomaco -Sarà un bene per entrambi, vedrai...-
Matsukaze serró le labbra, sentendo qualcosa raschiargli spiacevolmente e prepotentemente la gola per uscire fuori -Bugiardo...non ci credo nemmeno te.-



 

-Sai…- il castano volse lo sguardo fuori dal finestrino, gli occhi persi ad osservare il paesaggio scorrere rapidamente davanti a sè -Spesso nella letteratura il viaggio viene letto e interpretato come metafora della vita. Un po' come in questo momento noi stiamo viaggiando su questo mezzo.- silenzio -E se io schiaccio la fermata che succede? Cosa accade se scendo?-
Hakuryuu gli rivolse una rapida occhiata, schiuse le labbra -Succede che chi era con te sull'autobus ci rimane, e se non si decide di raggiungerti alla fermata successiva, potresti perderlo nel caos della città.-



 

-Quindi...mi stai dicendo che d'ora in avanti tu non avrai più nulla a che fare con Shindou?- prese fiato -Anche se tieni a lui con tutto te stesso?! Io lo so che è così!- il tono del giovane si alzó appena, e l'altro socchiuse gli occhi.
-Davvero sei sicuro di cosa stai facendo!? Come puoi lasciare le cose vadano così, in questa maniera assurda?!- fece per scattare in piedi, ma Kyousuke lo bloccó appena in tempo -E quando lui "andrà avanti", come dici tu- quando ci sarà qualcun altro al posto tuo al suo fianco...allora...allora sarai davvero disposto a lasciarlo andare?! Tsurugi?!-



 

-No. Non è vero.- il giovane dai capelli bianchi chinó il capo verso Takuto, serio -Sono solo cazzate...se ora scendi da questo treno non cambierà praticamente nulla. Non sono queste le scelte che ti segnano la vita, Shindou.-
E il giovane sussultó, seguendolo po' con lo sguardo quando lo vide prendere la sua roba e alzarsi -Già te ne vai?-
Quello annuì -È la mia fermata.-
-Oh. Capisco...- Takuto socchiuse gli occhi e dischiuse le labbra, fissando il suo sguardo in quello dell'altro e cercando di ignorare quella fastidiosa sensazione di vuoto al petto che lo prese quando il giovane si avvicinó all'uscita, e che sembrava ingrandirsi sempre più.



 

Kyouske rivolse un'occhiata fugace ai due compagni seduti dall'altra parte del mezzo, sentendo una lieve, leggera, eppure pungente gelosia sconquassarlo dall'interno -Mh.- distolse lo sguardo giusto in tempo per evitare di vedere lo sguardo che Shindou rivolse all'altro e, in cuor suo non potè far a meno di provare un odio infantile e infondato nei suoi confronti, che lo fece vergognare di sè.
-Tsurugi...- sobbalzó sentendo la voce di Tenma richiamarlo all'improvviso e gli rivolse lo sguardo, incrociando i suoi occhi, che gli parvero in qualche modo tristi -Sei davvero sicuro che non ti pentirai di questa scelta in futuro?-
E lui rimase in silenzio, trattenendo il respiro, poi abbassó lo sguardo -No. Affatto.-



 

-Ehi, aspetta!- Hakuryuu si voltó verso il castano, sorpreso, aggrottando le sopracciglia con fare interdetto.
-E ora che c'è?-
Lo vide abbozzare un mezzo sorriso imbarazzato e a disagio, ma di un disagio diverso da quello che gli aveva visto in volto poco prima -Ti dispiace se vengo con te? Disturbo?-
Sbattè le palpebre, facendo per parlare -...come mai questa decisione improvvisa?-
-Mi sono reso conto che...quest'autobus sta andando in una direzione in cui non voglio andare...non ha senso proseguire, no?- accennó un sorrisetto serafico.
-No.- rimarcó lui, imitandolo.
-...allora?- chiese e Hakuryuu ridacchió facendogli segno con il capo di seguirlo.
E Takuto scese, lasciandosi la tristezza di Tenma, lo sguardo di Kyousuke e tutto il resto alle spalle, preferendo non chiedersi se l’altro l’avrebbe mai seguito.
E pregò. Pregò in cuor suo di essere abbastanza forte da non voltarsi indietro.

 




 

In fondo, una fermata non era poi molto...
















 

*
Eh. Boh. Ma io non lo so (?)
Penso di dover fare una querela alla mia mens (?)
Lo so- sono- io- *piangesangue* amo il crack. Ok? Sì- amo il crack- non posso farci niente- è uno scherzo crudele del destino e io non posso farci assolutamente nulla. So solo che mi sto innamorando di questo quadrato (?) e che la HakuTen mi piace da morire (OTP PLS *cough). Ma pure la HakuTaku *muore* è stupenda- e la KyouTaku ispira angst (quandomaiqualcosanonmiispiraangstPLS?)
Dunque, ecco. Se siete riusciti ad arrivare sin qua, mi inchino a voi- *saltell* l'ispirazione per questa fic mi è venuta ieri sera, studiando biologia (???) e stamattina, durante un ora buca a scuola mi sono data da fare per spaparanzarmi comodamente sul banco nella mia aula vuota e scrivere con tanta shallezza ciò che il mio cuoricino dettava <3 concilia, dovreste provare-
Beh, io- non so che dire esattamente. Non c'è un contesto preciso, nè ho in mente una vera e propria motivazione del motivo per cui Takuto e Tsurugi si sono lasciati, so solo che Kyousuke è un idiota (?) e Hakuryuu ama Tenma, che è un fanboy babbione che shippa KyouTaku e non se la da affatto çAAAç *rotolavia*
Quindi- boh- spero vi sia piaciuta :"D ringrazio chiunque avesse la voglia e pazienza di lasciarmi un commento per dirmi che ne pensa- uh. 
Adieu- *fuggevia*

Fede :3

  
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