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Autore: itssnape    18/04/2013    1 recensioni
- Guardami, Louis. - un altro ordine sussurrato; il più grande aprì gli occhi, specchiandosi in quelli verdognoli e liquidi dell’altro.
ebbene sì, è una one shot larry. ♥
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Irrisistible.
 
 
Guardarlo era di certo il suo hobby preferito. Sua madre, le sue sorelle, Zayn, Liam e Niall avrebbero sicuramente detto che ciò che più amava fare fosse cantare, o giocare a calcio, o semplicemente saltellare qua e là facendo facce buffe.
Ma no: adorava tutte le cose elencate, certo, ma guardare Harry era ciò che avrebbe voluto fare per il resto della vita.
Come poteva non amare quei ricci ribelli che gli ricadevano scompigliati sulla fronte mentre riposava? O quelle labbra, rosse come una fragola matura, che tanto amava mordere e baciare? Quelle spalle larghe, su cui si divertiva a lasciare baci veloci, di sfuggita, solo per ricordare al più piccolo che erano solo sue? Quelle mani, grandi, sproporzionate forse?, che ogni sera lo facevano impazzire?
Si incantò a fissare quel dio greco che dormiva accanto a lui; gli capitava spesso di volerlo semplicemente guardare di sfuggita, ma di rimanere incantato come un ebete alle prese con la sua prima cotta, a scrutare ogni suo minimo particolare.
Era più forte di lui; era come se una forza, che non poteva combattere, lo attirasse prepotentemente verso il riccio, facesse incollare i suoi occhi azzurro ghiaccio al corpo pallido e perfettamente scolpito di Harry, coperto, in quel momento, fino al bacino solo da un lenzuolo.
Si mise ad osservare le sue labbra, leggermente dischiuse, da cui di tanto in tanto usciva qualche piccolo sospiro o un sussurro o uno sbuffo: sperava stesse sognando lui; sperava stesse pensando a lui.
Era così preso a contemplare quella bocca, che non si accorse che, lentamente, due occhi verdi, ancora piuttosto assonnati, si erano spalancati, e lo stavano fissando curiosi.
-       Lou? – quella voce. Roca. Bassa. Sensuale. Dolce. Capace di fargli venire le farfalle nello stomaco ogni volta. Poteva sentire quelle farfalle sbattere prepotentemente le proprie  ali all’interno del suo stomaco proprio in quel preciso istante.
Decise di tenere gli occhi ancora ancorati alle labbra di Harry e – Mh? – sussurrò, avvicinandosi al viso niveo dell’altro.
-       Ciao. – rispose ridacchiando il più piccolo, stropicciandosi un occhio e stringendo fra le dita dell’altra mano una ciocca di capelli di Louis.
-       Ciao, amore. – gli passò un braccio intorno ad un fianco, facendo sfiorare i loro corpi e, finalmente, alzò lo sguardo dalla sua bocca per dedicarsi completamente ai suoi grandi occhi, leggermente arrossati, ma con un luccichio di gioia all’interno.
-       Dormito bene? – chiese, dolce.
Harry ridacchiò di nuovo e – Dormito? – domandò pensieroso – Abbiamo dormito? A me non pare proprio!
-       Circa tre ore. – rispose sovrappensiero il castano, alzandosi leggermente sui gomiti per scrutare la radiosveglia poggiata sul comodino a fianco del letto – Sei stanco?
Il tono premuroso con cui Louis glielo chiese scaldò il cuore al più piccolo, che si lasciò coinvolgere in un sorrisino malizioso – Più che stanco, sento dolori ovunque. Tu e la tua solita grazia!
Il più grande ridacchiò, lasciandogli un veloce bacio sulle labbra, per poi allontanarsi leggermente, girandosi a pancia in giù e affondando la testa nel cuscino, farfugliando un – Dormi, so quanto ti piaccia poltrire fino a tardi in inverno..
Harry sorrise per l’ennesima volta: sapeva che Louis voleva solo il suo bene, ma sapeva anche molto bene che il più grande, in quel momento, avrebbe preferito non si riaddormentasse.
Perché non accontentarlo? Insomma, stare con lui era la cosa più bella che potesse capitargli; così – C’è una cosa che mi piace di più – sussurrò, colmando lo spazio fra loro, facendo aderire il suo petto largo contro la spalla di Louis, che manteneva la sua posizione, con la pancia schiacciata contro il materasso.
-       Sarebbe? – chiese incuriosito il più grande, girando la testa, e guardando l’altro con un sopracciglio alzato.
-       Bè..più che una cosa – sussurrò dolcemente il riccio all’orecchio di Louis, mordicchiandogli leggermente il lobo – è una persona..
Un sorrisetto divertito si fece strada fra le labbra sottili del castano che – Chi? – chiese ironico.
Harry finalmente appoggiò sul serio le labbra su quelle del suo ragazzo, facendole schiudere per approfondire di molto il loro contatto.
-       Tu. – soffiò sulla sua bocca, incatenando i loro occhi, che entrambi avevano riaperto dopo il bacio.
Il cuore del più grande si divincolò nel suo petto, perdendo qualche battito e facendogli rischiare sul serio la morte.
-       Potresti avere di meglio. – disse serio, ributtandosi a capofitto con la testa sul cuscino, facendo muovere leggermente le coperte che lo coprivano.
Ed era vero, pensava sul serio ciò che gli era sfuggito dalle labbra: ringraziava ogni giorno una qualche forza superiore che faceva si che il riccio stesse ancora con lui; che potesse svegliarsi accanto a quelle piccole fossette che circondavano  il sorriso più bello del mondo ogni mattina; ma era convinto del fatto che il più piccolo si meritasse qualcosa di più dalla vita.
Harry sbuffò sonoramente,facendo sì che Louis udisse bene tutto il suo disappunto: - Ancora con questo discorso?! – chiese scocciato, facendo schioccare le labbra per la frustrazione.
Vedendo che Lou non accennava a rispondergli, lo spintonò con tutte le sue forze, fino a quando non riuscì a farlo girare su un lato: il castano se ne stava con un’espressione imbronciata e con gli occhi chiusi, a sbuffare. Poteva sembrare uno di quei bambini a cui la mamma ha rifiutato di comprare l’ennesimo gioco da aggiungere al mucchio di cianfrusaglie sparse per casa.
-       Louis, come diamine posso farti capire che sei tu il meglio che io possa avere? – chiese, roteando gli occhi e alzandoli al cielo.
L’altro alzò le spalle, continuando a mantenere la sua posizione e la sua espressione – teneramente – imbronciata.
Il moro lo guardò e poi gli si avvicinò silenzioso, passandogli un braccio intorno ad un fianco, avvicinandolo un po’ a sé e – I find your lips, so kissable.. – canticchiò sottovoce, sfiorando leggermente le sue labbra con quelle dell’altro ragazzo, che tremò leggermente, non accennando, però, a cedere.
Così – and your kiss, unmissable.. – continuò imperterrito.
Non vedendo nessuna reazione da parte del più grande, Harry non si diede per vinto.
-       Baciami, Louis. – sussurrò.
Il castano poggiò le sue labbra su quelle dell’altro, circondandogli il collo con un braccio, ma tenendo saldamente chiuse le palpebre anche durante il bacio, che venne approfondito dolcemente dai due.
Staccatosi, Harry sorrise trionfante nel vedere le labbra di Louis rossissime e leggermente gonfie rispetto al normale.
Gli prese delicatamente la mano, che dal collo era passata ad arpionargli possessivamente i capelli, e sfiorò con leggerezza i polpastrelli, baciandoglieli appena, e continuando a sussurrare – Your fingertips, so touchable..
L’altro non accennò, di nuovo, ad aprire gli occhi, anche se ormai un enorme sorriso era stampato sul suo volto.
Harry non era una persona che era solita arrendersi facilmente; gli scostò lentamente una ciocca di capelli dal viso, accarezzandogli una guancia, e cominciò a lasciargli piccoli baci sulla mandibola, leggermente ruvida a causa della poca barba che la ricopriva.
-       Guardami, Louis.- un altro ordine sussurrato; il più grande aprì gli occhi, specchiandosi in quelli verdognoli e liquidi dell’altro.
-       And your eyes.. – finì il riccio, con un leggero tremolio nella voce – irrisistible.
Si contemplarono in silenzio per quelle che sembrarono ore, e il castano non potè fare a meno di pensare che a Harry non serviva chiederglielo, lui avrebbe comunque voluto passare il resto della sua esistenza a guardare quel ragazzo che aveva deciso di amarlo con tutto sè stesso, nel bene e nel male, ogni giorno di più.
 
  
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