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Autore: naley3gwain46    19/04/2013    2 recensioni
Destiel of course ...Dean è un poliziotto un detective della omicidi di Ny si trova alle prese con un misterioso Killer si è portato via la madre di suo figlio..e come se non bastasse c'è un nuovo detective in città che sconvolgerà la sua vita...I personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro... Il telefono squillava, Dean si girò cercandolo a tastoni sul letto,dove diavolo lo aveva messo? Doveva rispondere al più presto. La sveglia diceva 3.05, non che aspettasse buone notizie, del resto se il tuo telefono squilla in piena notte e sei un detective della omicidi in servizio sai già quello che ti aspetta, ma aveva comunque urgenza di rispondere altrimenti gli squilli avrebbero svegliato la persona che dormiva nella stanza accanto alla sua.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'ANGELS KILLER '
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*allora ragazzi domani ho un esame.. ergo sono stata impicciata con lo studio.. perdonatemi l'attesa ma la sessione d'esame è fino al 2 maggio (data in cui finalmente rivedrò anche il mio Cas! thank god! dio quanto mi mancano!) anyway  questo è il mio capitolo preferito anche il più divertente secondo me finora.. conosciamo un altro dei sospettati...e Dean non sarà affatto contento..e poi Bobby ... ma ho già detto abbastanza .."che la strada si aprà di fronte a voi" buona lettura*
 
Dean aveva detto a Cas della vecchia foto che Balt aveva tenuto, e che forse non doveva gettare la spugna con lui. Cas aveva ritrovato le speranze e  gli aveva spiegato di come Balt gli fosse stato vicino per tutta la sua vita, di come l’avesse aiutato nel suo periodo peggiore e di come lo conoscesse meglio di chiunque altro. Poteva sembrare un borioso e spocchioso so tutto io, ma aveva un cuore grande e sentiva che era in parte colpa sua se questo suo lato del carattere sembrava ormai perso del tutto. Balt aveva avuto una vita difficile tutti nella sua famiglia l’avevano abbandonato l’unica persona di cui si fidasse era Cas. E lui che aveva fatto? L’aveva tradito come tutti gli altri. Capiva perché Balt non riusciva  a perdonarlo. Perché in realtà neanche lui stesso riusciva a perdonarsi. Dean provò un senso di invidia per Balt, gli sarebbe piaciuto conoscere il Cas del liceo, quello che aveva vinto il campionato di Football magari chissà a quest’ora sarebbe stato  lui il suo migliore amico.
Dopo Balthazar il prossimo nome sulla lista era quello di una donna, una certa Meg Masters, possedeva una galleria d’arte in centro. Si recarono sul luogo di lavoro vista l’ora e non a casa sua. Entrarono nella galleria e subito si accorsero che erano in mostra moltissimi quadri riguardanti figure religiose, riproduzioni e qualche originale addirittura del rinascimento o di età medioevale. In moltissimi quadri erano ritratti angeli e demoni in lotta tra loro. E in un quadro al centro della sala, che portava il nome “Apocalisse”, la scena dipinta sembrava ricordare a Castiel l’apocalisse descritta da Giovanni nel nuovo testamento, quattro uomini cavalcavano quattro cavalli, da un lato un uomo che poteva essere un angelo, poiché possedeva due lunghe ali nere, e dall’altro un altro angelo, si fronteggiavano incrociando delle lame. Le tonalità erano scure e cupe, tutto molto inquietante, da psicopatici, aveva pensato Dean. Dean e Cas si fermarono proprio sotto quel quadro. Cas spiegò a Dean che in quel quadro era stato usato proprio quel tipo di carboncino che stavano cercando. “ok Richard Cas-tle quindi dobbiamo risalire a chi l ha dipinto?”lo prese in giro Dean. “Un momento se io sono Castle tu sei Beckett?”* Scherzò Castiel. Ma poi tornò serio e disse: “Comunque il nome dell’autore non è indicato c’è scritto anonimo” Bene di nuovo un vicolo cieco, pensò Dean e poi pensò al fatto che si erano appena paragonati a una famosa coppia di detective della tv, che non solo lavoravano insieme ma che erano anche coinvolti sentimentalmente. Ok era solo una battuta, non significava niente. Ma seriamente che cosa gli stava succedendo? Si sentiva legato a Cas dal primo momento che aveva incontrato i suoi occhi, il suo sorriso aveva uno strano effetto su di lui e certe volte non riusciva a sostenere il suo sguardo, per non parlare del fatto che l’aveva definito carino, inoltre provava delle sensazioni nei suoi confronti, sensazioni strane, come il fastidio quando aveva pensato che potesse andare d’accordo con Sammy o l’invidia nei confronti di Balt, andiamo Cas era un amico, un collega, ed era un uomo che diavolo gli passava nella testa. A lui non piacevano gli uomini, lui era Dean Winchester sciupa femmine per definizione, e quei sentimenti che provava certamente non erano attrazione. Andiamo doveva credere che aveva avuto un una specie di fottuto “imprinting” tipo un lupo mannaro della Mayer** (ok aveva letto il libro non ne andava fiero, ma comunque non era quello il punto). Aveva avuto un colpo di fulmine per un poliziotto dagli occhi blu? Era ridicolo Castiel era un bravo poliziotto, uno che sapeva fare il suo lavoro, un bravo collega niente di più. Il resto si poteva spiegare con la riconoscenza e lo stress. Alzò lo sguardo e si accorse che Cas lo stava fissando. “Buonasera signori posso aiutarvi?”. Una voce lo risvegliò dai suoi pensieri. “Polizia di New York! Io sono il Detective Novak questo è il mio collega il Detective Winchester!” si identificò Cas “Meg Masters, direttrice della galleria d’arte, cosa posso fare per voi signori?”si presentò la donna.
Meg Masters era una ragazza sulla trentina o giù di lì, capelli scuri, mossi, raccolti in uno chignon, completo elegante e tacchi a spillo, a  completare il quadretto un paio di occhiali a mezza luna che gli conferivano un aria da maestrina, forse li portava, per apparire più innocente, pensò Dean, ma dal modo in cui guardava Cas, il suo sguardo trasmetteva tutto fuorché innocenza. “Stiamo indagando su una serie di omicidi avvenuti negli ultimi giorni..volevamo farle qualche domanda a riguardo..” inizio Cas “La prego detective mi dia del tu mi chiami Meg..”disse la donna rivolta solamente a Castiel, Dean pensava di essere diventato trasparente. “ok signora Masters, voglio dire Meg..” si corresse Cas un po’ impacciato e continuò: “Abbiamo rinvenuto sulla scena del crimine un tipo di carboncino molto costoso e raro qui a New York, sembrerebbe usato solo da lei e da altre due persone in tutta la città, ovviamente non la stiamo accusando di niente, sono solo domande di routine..”No questo era troppo pensò Dean, -mi chiami Meg-, - non la stiamo accusando di niente- ma che era preso a Cas? Bastava che una gli facesse gli occhi dolci e lui diventava un rammollito? La cosa lo infastidiva parecchio, stavano interrogando una sospettata si disse che diavolo! Un po’ di professionalità. Così ecco che il poliziotto cattivo che era in lui spuntò fuori: “è pregata di rispondere signora Masters” disse seccato. “Si è corretto, ho acquistato questo tipo di carboncino,mi diletto a dipingere ma onestamente non sono così brava” si schernì e sorrise verso Cas ignorando Dean completamente. “Scometto che non è vero” disse Cas. “E i suoi quadri sono esposti in questa galleria?” continuò Dean sempre più seccato. “No magari,non sono così brava” rispose e si rattristò sempre intenta a guardare Castiel negli occhi. E Cas disse: “Andiamo sono sicuro che saranno bellissimi” e sorrise incoraggiante. Cosa?La consolava anche ora? Pensò Dean. “Senta quel quadro che raffigura l’apocalisse chi l’ha dipinto?”continuò Dean cercando di ignorare il fastidio che provava verso quella donna. “Non lo so mi dispiace, l’intera collezione chiamata -Giudizi Universali-  a cui appartiene quel quadro, e tutti gli altri raffiguranti immagini religiose, è interamente anonima, noi non trattiamo direttamente con l’autore, ci spedisce i suoi quadri e lo paghiamo tramite un conto corrente, ma non l’abbiamo mai incontrato di persona.” “Potremmo avere questo numero di conto corrente?” disse Cas e inoltre vorrei vedere i tuoi dipinti se non ti dispiace..” “Oh cielo è davvero necessario? Non sono poi un granché, sa sono opere amatoriali.” Disse Meg imbarazzata, ma Dean sentiva che era tutta una recita, stava facendo la vittima. “Sono sicuro che saranno bellissime Meg” disse Castiel incoraggiante. Oh mio Dio ma chi era questo leccapiedi e dove era finito Cas? Pensò Dean. Meg li condusse nel suo studio, Dean osservò le sue opere, tutte astratte, dalle mille sfumature e senza senso, aveva ragione pensò Dean a vergognarsi, potevano benissimo essere fatti da un bambino di tre anni, se quella era arte lui era Barack Obama, poi vide che Meg stava mostrando alcuni dipinti a Cas. “Sono belli” disse Cas evidentemente a disagio. “Davvero” disse lei falsamente sorpresa, con una voce da civetta in calore, o meglio questo era quello che aveva pensato Dean in quel momento. “se la pensa così Detective Novak questo è il mio biglietto da visita, ci terrei molto a farne uno anche a lei” e gli strizzo l’occhio. Oh cielo! Dean avrebbe potuto vomitare, si avvicinò e quasi gli prese un colpo, quei tizi in quei quadri erano nudi, noto il rossore sul viso di Castiel che imbarazzato disse “Questo è il mio numero, in caso le venga qualcosa in mente ci contatti”  “Ci conti detective” rispose la donna e poi gli fece l’occhiolino. Tornati in macchina Dean si rivolse a Castiel e prendendolo in girò disse: “Hai fatto conquiste Casanova? Stai pensando a una nuova carriera da modello?”  “Piantala Dean sei solo geloso” disse Cas e Dean si paralizzò a quel pensiero. “Sei geloso che io abbia fatto colpo e tu no” continuò Cas scherzando “ Già ti piacerebbe”disse Dean ostentando una sicurezza che non gli apparteneva. Iniziava infatti a insinuarsi in lui il dubbio che fosse effettivamente geloso, ma non del fatto che Cas avesse fatto colpo e lui no, che fosse semplicemente geloso e basta, e la cosa che lo sconvolgeva di più era che l’oggetto della sua gelosia non fosse certamente la gallerista Meg Masters. Sul serio che cosa stava succedendo? Era geloso di Cas!
Dean era confuso, ultimamente nella sua vita c’erano stati parecchi cambiamenti, Lisa, Ben e tutto questo poteva senza dubbio averlo scombussolato non poco, ma a tal punto da fargli perdere l’orientamento sessuale? No, non lo credeva possibile, lui non trovava attraenti gli uomini in generale, oh dio no di certo, si diceva, mentre osservava dai vetri dell’impala le persone passeggiare sui marciapiedi. Trovava ancora attraenti seni e curve, quindi non era gay? No. Magari era bisex? Nemmeno. L’unica persona, di sesso maschile a destare in lui una certa curiosità dal punto di vista sessuale era il suo partner, il Detective Novak, non sentiva niente per tutti gli altri uomini fossero anche oggettivamente dei bei ragazzi, non sapeva perché sentiva quello che sentiva, neppure sapeva spiegarselo, così preferì ignorarlo in perfetto stile Winchester. Visitarono la casa del terzo sospettato un certo Garth Mars, un ragazzo mingherlino, artista fuori dagli schemi, la sua arte secondo Dean era interessante, secondo Cas era troppo moderna, gente che fotografa sedie e penne, oppure pneumatici e chiavi inglesi non si può definire artista, aveva commentato vedendo le opere di Garth, disegnava per lo più fumetti manga, anche lui con lo stesso carboncino degli altri, ma anche lui secondo Dean non era da considerarsi un potenziale killer, le sue opere non avevano niente a che fare con angeli o figure religiose, perciò lo salutarono e se ne andarono chiedendogli di farsi vivo semmai  gli fosse venuto in mente qualcosa che avesse potuto aiutarli nelle indagini.
Dean e Cas tornarono in centrale non appena li vide Bobby li chiamò nel suo ufficio “Stursky e Hutch  nel mio ufficio immediatamente” si rivolse a loro sbraitando scontroso. Cas era un po’ intimorito dalla figura di Bobby in realtà, del resto era la prima volta che aveva a che fare con le ire del capo e a Dean veniva quasi da ridere ma cerco di trattenersi. “Cosa c’è Bobby? Hai finito il whisky oggi? Sei più acido del solito” rispose Dean Divertito, Cas lo guardò allibito domandandosi perché e  come mai  Dean si rivolgesse così a un suo superiore. “Finiscila ragazzo, oggi non è aria, i miei superiori mi stanno col fiato sul collo, le donne hanno paura ad uscire di casa con questo pazzo che se ne va ad uccidere in giro come se nulla fosse, e cito l’ultimo telegiornale- si prende gioco delle forze dell’ordine che brancolano nel buio- allora quanto brancoliamo nel buio novellino? Ce l’abbiamo qualche fottuta torcia? Un accendino? Anche un misero fiammifero andrebbe bene per tenere i nostri culi sulle poltrone..” Si rivolse a Cas che lo guardava con soggezione , “Si chiama Castiel, Bobby” intervenne Dean con un falso rimproverò, in realtà  si stava divertendo vedendo la faccia confusa e allo stesso tempo atterrita di Cas. “Castiel?” Ripeté Bobby sorpreso, alzando le sopracciglia interrogatorio, “Genitori religiosi suppongo è il nome di un angelo” bisbiglio Dean con l’aria di chi la sa lunga.  “Può chiamarmi Novak se Castiel non è di suo gradimento signore” disse Cas che era passato dall’atterrito, al confuso, e infine al rassegnato, Dean si stava divertendo alle sue spalle, era evidente che il suo rapporto col capo andava oltre il lavoro, “Tu puoi chiamarmi Bobby ragazzo qui non ci interessano i formalismi, ma solo i risultati allora aggiornatemi datemi qualcosa, qualsiasi cosa che possa sbattere in faccia a quei dannati giornalisti..”  aggiornarono Bobby sullo sviluppo delle indagini e decisero insieme che probabilmente la pista più percorribile era rintracciare il percorso dei soldi sul conto corrente dell’autore anonimo della collezione giudizi universali. Cas propose di far analizzare i quadri nella galleria di Meg da un esperto, confrontandoli con le ali disegnate sulle scene del crimine, magari  un analisi approfondita avrebbe potuto rivelare se l’autore era lo stesso, confrontandone lo stile come si faceva per le perizie calligrafiche, e Bobby pensò che fosse un ottima idea. “Avremo bisogno di un esperto però” sentenzio Bobby e Cas disse “Beh visto che la galleria d’arte è sua e conosce bene la collezione io proporrei la stessa Meg, voglio dire la signorina Masters” ma Dean non era affatto d’accordo “Andiamo” disse seccato  “abbiamo bisogno di qualcuno che si intenda davvero d’arte e non di  una maniaca che si atteggia a pittrice”.  Forse ignorare le sue sensazioni non gli faceva bene perché disse “Io credo che Balthazar Shepard sia molto più adatto a questo compito, del resto non l’hai detto tu che tutto ciò che sai sull'arte lo hai imparato da lui?” aveva fatto quel nome per fare un dispetto a Cas lo sapeva, ma decise di ignorarlo e di ignorare la faccia sorpresa del suo collega. Per sua sfortuna però Bobby decise che sarebbe stato meglio che il confronto fosse effettuato da entrambi. Così decisero che l’indomani Balt e Meg avrebbero effettuato la perizia sui quadri. Meg sarebbe stata seguita da Cas e Balt da Dean. La cosa non rendeva affatto felice Dean, non gli piaceva l’idea di lasciare Cas da solo con quella megera, ma non poteva certo mandare Cas da Balt visto i loro trascorsi. Si, si  era proprio fregato con le sue stesse mani.

*spendo 2 righe per spiegarvi cos'è Castle per chi non lo conoscesse (male-male).. è una delle mie serie preferite potremmo dire che l'intera fanfic è ispirata a questa serie il dipartimento, i detective della omicidi,...e ovviamente la città di newyork, potremmo quasi parlare di crossover :D ..fondamentalmente la protagonista è un detective della omicidi donna Beckett ,che è affiancata da uno scrittore di gialli, che la segue nei suoi casi di omicidio, Richard Castle appunto.. nel corso della storia la loro partnership diventa amore...<3*

**riferimento alla Saga di Twilight di Stephenie Meyer**

***e questo è tutto per adesso.. abbiate pazienza ..grazie a chi recensisce..(<3)  e a chi segue questa storia ..spero di non avervi deluso un bacio alla prox**
  
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