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Autore: AlyssaKamui    07/11/2007    1 recensioni
La nostra storia comincia così, in un qualunque vicolo buio di una qualunque città, durante una qualunque notte d'inverno. Solito patetico scenario tendente all'horror.
Due uomini stanno arrivando dalle parti opposte del vicolo. Fra trenta secondi saranno l'uno di fronte all'altro.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sinceramente non c'è molto da dire su questa original percui non posso far altro che lasciarvi iniziare la lettura.
I commenti, sia positivi che negativi sono graditissimi.
WARNING: I personaggi mi appartengono.
La storia presenta shonen-ai, se ciò vi fa schifo non leggete.


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La nostra storia comincia così, in un qualunque vicolo buio di una qualunque città, durante una qualunque notte d'inverno. Solito patetico scenario tendente all'horror.

Un uomo qualunque sta tornando a casa. Ha lavorato fino a tardi e per farsi perdonare si è fermato in un'ottima pasticceria dove ha comprato una piccola torta alla crema, di quelle che piacciono ai suoi bambini. Si, ha dei bambini, due splendidi putti biondi come la mamma e con gli stessi occhi azzurri del padre. Il particolare degli occhi lo ricorda a chiunque, ne va così fiero!
Sorride pensando ai volti allegri che avranno l'indomani nel trovare la torta. Forse la mangeranno tutti insieme a colazione, in fondo per un giorno può anche permettersi di far tardi al lavoro, sua moglie sarà contenta di vederlo un po' a casa.
L'ha conosciuta nove anni prima, la moglie. Tutto era cominciato in una discoteca dove lui aveva spudoratamente chiesto un appuntamento a lei senza sapere neanche il suo nome. Inizialmente per entrambi era stata una storia superficiale, una di quelle in cui le persone si imbarcano solo per avere la soddisfazione di aggiungere un'altra conquista all'elenco, ma col passare del tempo si erano resi conto entrambi che l'entusiasmo che dimostravano ad ogni uscita, ad ogni bacio, era sincero e si erano innamorati. Solita banalissima storia, quasi più scontata della notte buia e del vicolo. Eppure nella sua banalità quella vicenda dimostrava un fascino immenso agli occhi dei due protagonisti.
Dopo un anno e pochi mesi si erano sposati e avevano avuto due gemelli, un maschio e una femmina. Fra qualche mese sarebbe nato il terzo e non avrebbero potuto esserne più entusiasti nonostante questo significasse fare ulteriori sacrifici, in fondo mantenere una casa, tre figli e la moglie era impegnativo, ma lui non si era mai lamentato. Amava la sua vita. Amava la sua famiglia. Un po' di lavoro extra era il minimo, in cambio di tanta felicità.

Un altro uomo qualunque sta arrivando dall'altra parte del vicolo. Fra mezzo minuto saranno l'uno di fronte all'altro.
Non sorride ne porta in mano una torta, si limita a camminare fissando dritto davanti a se. Ha passato i minuti precedenti all'inizio di questo racconto nella macchina della sua ultima conquista, non in una pasticceria rinomata. Adesso è stanco e tutto ciò che desidera è tornare a casa, stendersi sul letto e non muoversi fino alla mattina successiva. La casa in questione è un piccolo monolocale preso in affitto per una miseria. Le pareti in alcuni punti sono ingiallite a causa dell'umidità e la porta del bagno non si chiude mai del tutto, ma che importanza hanno simili dettagli quando uno ha la certezza che in quell'appartamento ci entrerà solo ed esclusivamente lui per ancora molto tempo?
Serve solo per dormire, tanto il resto del tempo lo passa a lavorare alla cassa di un Fast Food o a rimorchiare qualcuno di cui il giorno dopo avrà dimenticato anche il nome. Non ha senso tenere a mente il nome di persone prive di importanza.
Quest'uomo non è né un criminale né un'opportunista, anzi, sotto l'aspetto da duro si nasconde una persona stupenda. Non è ricco e probabilmente non lo sarà mai, ma se volesse riuscirebbe benissimo a trovare un lavoro migliore dell'attuale e persino a mantenere una famiglia. E' anche più bello di colui che sta camminando nella direzione opposta alla sua. Non ha niente che l'altro non abbia. E allora perché non sorride? Perché non ha nessuno ad aspettarlo a casa?
La colpa è solo sua: da mesi ormai ha posto fine alle relazioni serie. Chi ha toccato il fuoco e ne è rimasto scottato difficilmente ci si riavvicinerà con la stessa spensieratezza.

I trenta secondi sono passati e i due uomini si trovano l'uno di fronte all'altro per un misero istante. Inutile dire che in quel singolo attimo non accade assolutamente niente. Non si fermano, non danno segno di conoscersi, non vi è neanche il più lieve cambiamento nelle loro espressioni.
E allora? Vi chiederete voi. Probabilmente non si sono mai visti in vita loro e mai si rivedranno, non hanno motivo di essere interessati all'esistenza dell'altro.
E sbagliereste, perché forse l'essere stati insieme per poco meno di due anni ed essersi lasciati appena tre mesi prima può essere considerato un buon motivo per salutarsi.

Anche la loro è una relazione cominciata nella solita banalissima maniera.

L'uomo che adesso ha in mano la torta circa due anni fa aveva avuto un bruttissimo litigio con la moglie, era una notte fredda come questa quando era uscito di casa deciso ad allontanarsi il più possibile dalla sua vita, seppur solo per qualche ora. Durante la “fuga” aveva trovato sulla sua strada un pub e senza pensarci due volte vi era entrato.
Non ricorda con esattezza se la consapevolezza di essere in un locale gay fosse venuta prima o dopo dell'entrata in scena di quello che poi sarebbe divenuto il suo amante.

Il cassiere del Fast Food quella notte di due anni fa si trovava in uno dei pochi locali accuratamente selezionati fra i tanti per fare da sfondo alla sua vita notturna. A quei tempi nell'amore ci credeva ancora, preservava intatta l'infantile convinzione che prima o poi avrebbe trovato la sua anima gemella e che avrebbero trascorso insieme il resto delle loro vite.
Inebriato dall'alcool e da tali rosee prospettive si avvicinò con estrema nonchalance all'altro uomo.
Il resto potete immaginarlo perfettamente.

Ricordate come uno dei nostri due protagonisti aveva conosciuto la moglie e come il loro rapporto si è evoluto? Ecco. Riepilogate mentalmente quella scena sostituendo il nostro secondo uomo alla donna.

Divennero amanti.
Amante. Participio presente del verbo amare.
Amante. Colui che ama.
Esistono molte definizioni di amore, ognuno ha la sua ed è meraviglioso constatare come sia impossibile darne una universale. L'amore è tutto e niente.
Loro si amavano. Non saprebbero spiegare quando hanno raggiunto questa consapevolezza, ma è davvero così importante il come e il quando? Loro si amavano.

Non si vedevano molto a causa del lavoro e della famiglia dell'uno, però riuscirono nel corso del tempo a ritagliare dei piccoli momenti solo per loro, spesso da passare nella misera abitazione del cassiere. Chissà perché, ma ogni volta che vi si ritrovavano insieme quella casa non sembrava più il luogo spoglio che è in realtà. Diventava bella.

E poi? E poi basta. L'uomo con la torta in mano ha lasciato l'uomo che lavora al Fast Food. Perché? Il solito. Se sua moglie l'avesse scoperto avrebbe chiesto il divorzio e lui non aveva intenzione di separarsi da lei e dai suoi figli. Inoltre si era affezionato troppo al compagno e quella segretezza, quella lontananza forzata, stavano diventando eccessivamente opprimenti. Non voleva soffrire, si può biasimare? Non credo.
Alla fine ha sofferto lo stesso, hanno sofferto entrambi e ancora adesso il dolore persiste.

Adesso che si incontrano nuovamente dopo settimane il più grande desiderio dell'uomo con la torta è gettarsi alle braccia dell'altro implorando il suo perdono e promettendogli che divorzierà e andranno a vivere insieme, che saranno felici.
Il suo ex amante spera che lo faccia, per quel secondo ci spera davvero con tutto il cuore.
Invece non succede niente. Triste? Si.
Adesso andranno entrambi alle rispettive abitazioni, reciteranno le rispettive parti, riprenderanno le rispettive vite.
Si incroceranno ancora per strada? No. Qualche settimana più tardi il cassiere del Fast Food verrà trovato morto in quella casa che era bella solo quando c'era l'uomo con la torta ad illuminarla, in quel letto sul quale sentiva ancora il suo profumo.
Può rimanere un profumo per più di tre mesi? No.
Lui però lo sentiva così bene...
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