19/04/2013
1 recensioninon so perché adesso sono qui a scrivervi una lettera che non leggerete mai.
A dire la verità non so neanche da dove iniziare.
Solitamente comincio con il vostro debutto ad XFactor, ma so per certo che voi lo sappiate meglio di me.
Inizialmente mi sembrava un’ottima idea scrivervi qualcosa, ma adesso che sono qui non so cosa dire.
Quello che provo per voi è nel mio cuore e non so se posso descriverlo a parole.
Beh, amo la vostra voce.
È per questo che siete i miei cantanti preferiti, no?
Amo la voce roca di Harry.
Quella dolce di Liam.
Quella acuta di Louis.
Quella calma di Niall.
Quella sensuale di Zayn.
Penso che tutto questo sia amore.
Prima di conoscervi non avevo degli idoli e, sinceramente, non ci pensavo proprio ad averli.
Mi piacevano cantanti a caso, ascoltavo musica a caso.
E da un giorno all’altro mi sono ritrovata con le solite canzoni in testa, ma soprattutto con i soliti cinque idioti in testa.
Non vi ho seguiti dagli inizi, questo è vero. Ma non vuol dire che non vi ami abbastanza; anzi, penso di amarvi più di quanto ami me stessa.
Le gente non mi capisce. Non ci capisce.
Pensa che voi non sappiate cantare, che siete dei montati, ma io sono sicura che non lo siete.
Gli altrinon capiscono cosa sia l’amore.
Ho letto una cosa, qualche giorno fa, che descrive a parole ciò che provo per voi:
«Non è vero che l'amore te lo senti nel cuore.
Te lo senti nelle gambe che cedono, nelle mani che hanno voglia di stringere le sue, negli occhi che cercano i suoi tra quelli di centinaia di sconosciuti.
L'amore te lo senti fin nelle ossa, ti smuove dentro. Ti fa rinascere e poi morire di nuovo.»
Ecco.
Ogni santa volta che sento le vostre voci, le vostre risate mi si scalda il cuore.
Siete capaci, senza saperlo, di migliorarmi la giornata e farmela godere.
Siete capaci di farmi andare avanti nonostante le difficoltà.
È per questo che vi amo.
È per questo che siete voi i miei idoli.
«Loro mi capiscono.» dissi una volta.
«Come fanno cinque persone che non hai mai visto a capirti?» mi risposero.
«Sanno come mi sento e lo cantano.»
Queste semplici parole sono quelle che accomunano tutti quelli come me.
Chiamateci pazzi, psicopatici, bacati di cervello: come volete.
Ma loro non sapranno mai cosa si stanno perdendo della vita.
Questo è il modo migliore per andare avanti: vivere.
Grazie idoli.
Grazie perché siete il mio tutto.
Grazie perché anche se non lo sapete io ci sarò per sempre.
Grazie perché esistete.
Grazie perché senza di voi non sarei niente.
Una Directioner.