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Autore: Geezer    19/04/2013    3 recensioni
AU Future fic: Kurt e Sebastian frequentano il primo anno alla Tisch School of Arts. Poiché Kurt è stato accettato tardi, non è riuscito ad ottenere una stanza nel campus. Sebastian offre a Kurt la stanza degli ospiti nel lussuoso appartamento che gli stanno pagando i genitori, sperando che questo aiuti a solidificare la loro amicizia. Nessuno dei due sa che condividere la casa porterà a un amore proibito, sofferenza e tradimento.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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іHola chicos! *fa pratica in vista dell’esame di spagnolo*. Mi è dispiaciuto un po’ notare che lo scorso capitolo non ha ricevuto recensioni. Non avete apprezzato il romanticismo sfrenato di Sebastian? Questo capitolo è parecchio più lungo, decisamente più drammatico e cruciale e, neanche a dirlo, uno dei miei preferiti. Fatemi sapere cosa ne pensate che poi riferisco all’autrice, quel genio. Enjoy :)

N/A: Piccola nota per i fans di Teen Wolf. Questo Isaac è essenzialmente quello del telefilm, senza il particolare del licantropo. Non ci sono ragioni rilevanti per questo tranne il mio amore sia per il personaggio che per l’attore.

*POV NARRATORE*

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Kurt rimase in una sorta di stato confusionale per tutta la giornata. Dopo aver fatto colazione insieme, incapparono di nuovo l’uno tra le braccia dell’altro e si ritrovarono nel letto di Sebastian. Trascorsero la maggior parte della giornata avvolti nel loro amore. Con l’eccezione di mangiare e usare il bagno, restarono pigramente nudi a letto. Era la prima volta che avessero mai fatto qualcosa di così intimo. Era come se si fossero persi nella beatitudine di tutto e il loro appartamento fosse la bolla che li teneva al sicuro.

Non fu fino a tarda sera che Kurt uscì dal suo stordimento. Stava cercando nell’armadio la sciarpa perfetta con cui legare Sebastian quando s’imbatté in una vecchia maglietta che apparteneva a Blaine. In un istante, i muri precipitarono intorno a lui. In quel momento si rese conto che non aveva parlato con Blaine per tutto il giorno e non aveva nemmeno pensato a lui. Il senso di colpa era così opprimente nel suo cuore che crollò sulle ginocchia. Come aveva potuto dimenticare Blaine? Com’era possibile che fosse andato avanti tutto il giorno senza rivolgergli un singolo pensiero?

Non sapeva quanto a lungo fosse rimasto nell’armadio a singhiozzare, né quanto tempo ci mise Sebastian per trovarlo senza fiato e in posizione fetale. Non era cosciente delle forti braccia di Sebastian che lo sollevavano da terra e lo portavano verso il suo letto. Tornò alla realtà quando sentì Sebastian mormorargli ‘mi dispiace’ nell’orecchio. Alzò lo sguardo verso di lui e poté chiaramente vedere il dolore e la vulnerabilità nei suoi occhi. Questo fece crescere di dieci volte il dolore nel suo cuore.

Ricordava vagamente Sebastian stringerlo mentre piangeva, anche se non sapeva per quanto tempo aveva pianto. A un certo punto, doveva aver detto a Sebastian di andarsene perché il conforto del corpo del suo amante gli fu improvvisamente strappato via, facendolo sentire vuoto e perso. Non poteva pensarci troppo, però. La stanchezza del crollo prese il sopravvento e si addormentò prima ancora che Sebastian uscisse dalla porta.

Sebastian rimase in piedi sulla porta di Kurt, sconvolto, il suo ‘vattene e basta’ che gli riecheggiava in testa. Era la prima volta da che era iniziata la loro relazione che Kurt lo respingeva. Il battito costante nel suo petto gli diede uno strattone, facendolo inciampare qualche passo indietro. Prima che il dolore lo inghiottisse intero, tornò alla sua stanza, si cambiò nei suoi abiti da allenamento, e scappò in palestra.

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Allenarsi nella palestra della scuola era diventato il modo di Sebastian di calmarsi da che quella storia era iniziata. Puniva se stesso sollecitando i muscoli fino allo sfinimento, pur disprezzando le sue azioni. Era l’unica circostanza in cui rifletteva davvero sulle conseguenze del loro tradimento. Più dolore sentiva ogni volta che i suoi pensieri indugiavano sull’amicizia che avrebbe perso e sull’amore che non gli era permesso avere, più duramente si puniva.

Ma Sebastian non era l’unico che usava lo sforzo fisico per affrontare i suoi problemi. Spesso trovava il suo amico Isaac al campo di basket a tarda notte a fare canestri per conto suo. Le prime volte che avevano giocato insieme nessuno di loro aveva parlato. Giocavano semplicemente senza punti per ore e poi se ne andavano ognuno per la propria strada. Dopo la quinta o sesta volta, cominciarono ad avere piccole conversazioni su niente in particolare e presto, stavano condividendo perché erano davvero lì.

Isaac era l’unico che sapeva del dilemma di Sebastian con Kurt e in cambio Sebastian era l’unico a sapere che Isaac era innamorato della sua migliore amica d’infanzia. Sebastian era sempre stato il maestro dell’evitare gli argomenti importanti ma il reciproco amore suo e di Isaac per il basket e il lacrosse li avevano portati a una stretta amicizia che, per quanto inaspettata, Sebastian apprezzava di certo.

“ Che bello vederti qui” lo prese in giro Sebastian entrando in palestra. Isaac sbuffò in risposta ma mantenne la sua attenzione sul cerchio. “ Il primo che arriva a 21? ”

“ Sì ” replicò stancamente Isaac lanciando un ultimo tiro libero.

Giocarono per le successive due ore senza dire niente di rilevante. Si fecero un po’ di *trash talking e gongolavano ogni volta che azzeccavano un tiro ma stettero lontani da quello che avevano bisogno di dire. Dopo aver perso per la terza volta, Isaac ne ebbe abbastanza. Era tardi, era stanco e tutto quello che voleva era riparare quello che aveva rotto.

“ Ho fatto una cazzata, amico. Una grossa cazzata” disse infine mentre camminava verso i posti sulle gradinate.

“ Che vuoi dire? ” chiese Sebastian, seguendo Isaac nel sedersi.

“ Le ho detto che la amo ” confessò Isaac, guadagnandosi uno sguardo sorpreso da Sebastian. “ Veramente le ho detto che sono innamorato di lei. Sono così idiota ”.

“ Non pensavo che avessi le palle per farlo ” ghignò Sebastian. “ Cosa è successo? ”.

“ Stavamo uscendo e lei ha cominciato a parlare di nuovo di questo ragazzo e di quanto è carino e di quanto spera che lui le chieda di uscire e non lo so, ho perso il controllo. Un minuto sto cercando di non dirle di chiudere il becco e quello dopo sto professando il mio eterno amore per lei! ” disse Isaac drammaticamente facendo ridere Sebastian.

“ Sì, ridi pure. È stato orribile, amico; una catastrofe! Le ho detto che sono innamorato di lei fin dal liceo e che non sopporto il pensiero che stia con nessun altro e lei mi fissava come se fossi impazzito ”.

“ Non ha detto niente? ” domandò Sebastian.

“ Niente, non una singola parola. Mi ha guardato per un’infinità di tempo e poi ha preso la sua roba e ha lasciato il mio appartamento ” Isaac sospirò.

“ È terribile, amico. Ero sicuro che ti avrebbe detto che sentiva lo stesso ” disse Sebastian, e lo era. Conosceva Maggie da alcune delle sue lezioni e non mancava mai di notare come le si accendessero gli occhi ogni volta che si parlava di Isaac. “ Forse ha solo bisogno di tempo per metabolizzare”.

“ O forse ha solo bisogno di tempo per capire come spezzarmi il cuore senza rovinare la nostra amicizia. Anche se sono abbastanza sicuro di averlo già fatto io ” replicò Isaac.

“ Siete migliori amici fin da quando eravate piccoli; dubito che l’amicizia sia rovinata ” considerò Sebastian. Isaac annuì ma non sembrava convinto. “ Almeno sei riuscito a dirle cosa provi davvero ”.

“ Sì, credo ” Isaac si strinse nelle spalle. “ Tu che ci fai qui stasera? Kurt ha provato a farti fare un restyling? ” lo stuzzicò.

“ No, niente di così banale ” mormorò Sebastian. Isaac lo guardò in aspettativa e attese pazientemente che continuasse. Ci voleva sempre più tempo a Sebastian per aprirsi. “ Non so perché mi sto cacciando in tutto questo. Non sarò mai in grado di averlo davvero. Perché cazzo mi devo sottoporre alla tortura di cercare di trattenerlo, quando so che tornerà sempre e solo da Blaine? ”.

“ Oh, non lo so. Forse perché lo ami? ” Isaac fece un sorrisetto.

“ Sì, e sono un coglione per essermi innamorato di lui. Voglio dire, davvero? Tra tutti i dannati uomini di cui avrei potuto innamorarmi, proprio Kurt Hummel doveva essere ” disse Sebastian con una risata priva di umorismo. “ Perché non mi ha spinto via prima? Perché ha aspettato che ci fossi così tanto dentro prima di dirmi di andarmene? ”.

“ È quello che è successo oggi? Ti ha respinto? ” chiese Isaac.

“ Sì, e merda se ha fatto male. Non mi aspettavo che facesse così male. Cazzo ” Sebastian si grugnì nelle mani.

“ Ti ho detto mesi fa che era una cattiva idea ” gli disse Isaac.

“ Lo so, ok? Sapevo allora che era una cattiva idea e lo so adesso ma non posso farne a meno. Chiamami bastardo egoista quanto ti pare ma io lo voglio ancora. Voglio ancora fargli urlare il mio nome. Voglio ancora che scelga me invece che Blaine. Ma non accadrà mai. Blaine si trasferirà qui tra pochi mesi e Kurt sbaverà di nuovo ai suoi piedi ed io sarò fottutamente solo e miserabile per il resto della mia vita ” disse Sebastian a denti stretti.

“ E dici a me che sono melodrammatico ” sbuffò Isaac.

“ Lo sei ” dichiarò Sebastian, impassibile.

“ Sì, ma io studio teatro. Qual è la tua scusa? ” scherzò Isaac.

“ Cosa diavolo dovrei fare? ” Sebastian sospirò, ignorando la domanda di Isaac. “ Come faccio a lasciarlo andare? Come faccio a tornare a essere solo amico suo quando tutto quello che voglio è stare con lui? E come farò ad affrontare Blaine? Ho già smesso di parlare con lui. Cosa succederà quando lui sarà a New York e non potrò più evitarlo? ”.

“ Mi pare di capire che non hai ancora deciso se dirlo o no a Blaine? ” domandò Isaac.

“ No, non ho ancora deciso ” rispose Sebastian.

“ Suppongo che non hai ancora nemmeno parlato con Kurt, quindi? ” chiese Isaac con disapprovazione.

“ E dirgli cosa? ‘Kurt, sono pateticamente innamorato di te e so che ti senti allo stesso modo, quindi perché non distruggi il cuore di Blaine più di quanto tu stia già facendo e stai con me?’ Sì, certo ” Sebastian lo schernì.

“ Non direi esattamente così... ”

“ Non posso parlare con lui ” Sebastian saltò su. “ Appena ne parleremo, sarà finita ed io non sono pronto per questo ”.

“ Sei già sicuro che sceglierà Blaine invece che te-”

“ Lo farà ” replicò Sebastian con fermezza.

“ E allora perché prolungare? Perché torturarti più di quanto tu faccia già se sai che se ne andrà? Perché dargli questo dolore quando sai che non farà che peggiorare le cose? ” chiese Isaac serio.

“ Perché non voglio che finisca! ” urlò Sebastian, alzandosi con rabbia dagli spalti. “ Perché sono uno stronzo egoista e ho intenzione di trattenerlo il più a lungo possibile! ”.

Isaac sospirò mentre si alzava dalle gradinate. “ Tutto questo tornerà e ti morderà il culo, forte ”.

“ Lo sta già facendo ” Sebastian lo prese in giro, raccogliendo la palla e facendola rimbalzare verso Isaac.

“ Dopo andrà peggio ” commentò lui.

“ Non m’importa, Isaac ” Sebastian scattò. “ Non m’importa quanto sarò disperato dopo, lui ne vale la pena ”.

“ Sì, ma tu? ” chiese Isaac. “ Tu vali la pena del dolore che sta provando? Può non importarti che sarai infelice, ma che mi dici di Kurt? Ti importa che sta male. Ti importa che stai tradendo Blaine? ”.

“ Lo sai che m’importa ” rispose Sebastian roteando gli occhi.

“ Allora falla finita ” implorò Isaac restituendogli la palla. “ Se tieni all’amicizia con Blaine e se ami Kurt quanto dici, allora devi smetterla di essere un bastardo egoista e lasciarlo andare. Non sto cercando di essere crudele; ti sto solo dicendo la verità, Seb ”.

Sebastian non rispose ma lanciò semplicemente la palla nel canestro. Isaac sapeva che quello significava che Sebastian aveva finito di parlare per quella sera. “ Un’altra partita?”.

Sebastian si strinse nelle spalle ma passò comunque la palla a Isaac. Non parlarono di nient’altro per il resto del tempo.

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Quella notte Kurt ebbe uno dei peggiori incubi di tutta la sua vita. Cominciò come un bellissimo sogno. Lui e Blaine erano a Central Park e si stavano godendo un concerto. Ballavano seguendo la musica che stava suonando e ridevano della stupidità dei bambini intorno a loro. Kurt riconobbe all’improvviso la voce dell’uomo che stava cantando, distogliendo l’attenzione da Blaine. I suoi occhi si posarono istantaneamente su Sebastian e sorrise alla sensazione di scendere in picchiata alla bocca dello stomaco.

Riportò la sua attenzione su Blaine solo per scoprire che se n’era andato. Il panico salì dentro di lui mentre lo cercava velocemente nei dintorni. Quando non riuscì a trovarlo, si voltò di nuovo verso Sebastian ma anche lui era sparito. Il terrore che Kurt sentiva all’inizio crebbe di dieci volte. La musica si era fermata, i bambini se n’erano andati, il parco era scomparso. Lui cercava gli uomini che amava, perdendo l’orientamento fino a cadere in ginocchio piangendo disperato.

Kurt emise un singhiozzo soffocato quando si svegliò bruscamente. Si strinse alle coperte, cercando disperatamente un appoggio. Era ancora disorientato dal sogno e il panico che sentiva mentre dormiva era mille volte peggio. Quando recuperò coscienza, prese un respiro tremante prima di sdraiarsi di nuovo giù. Ripensò all’incubo, odiando la sua mente per ricordargli perché non poteva scegliere Sebastian.

C’erano volte in cui il dolore di fare del male a Blaine lo sopraffaceva, ma Sebastian lo rendeva egoista. Quando si trattava di lui, Kurt perdeva ogni controllo e tutto quello a cui riusciva a pensare in quei momenti, era a quanto più sicuro sarebbe stato stare con Blaine invece che rischiare tutto con un uomo che poteva non essere mai capace di impegnarsi veramente con lui. Kurt non gliel’avrebbe mai nemmeno chiesto. Nonostante quanto amasse Sebastian, sapeva che alla fine Blaine sarebbe stato la scelta più sicura. Ma questo non contribuiva ad alleviare il dolore nel suo cuore. Se non altro, lo rendeva peggiore.

Non volendo più essere solo, si asciugò le lacrime e si alzò dal letto per andare nella stanza di Sebastian. Ma lui non era lì, o da nessun’altra parte dell’appartamento per quanto contasse, e la realizzazione si fece strada nello stato già vulnerabile di Kurt. Quello fu il momento in cui si rese conto di quanto sarebbe stato difficile lasciare Sebastian, di quanto profondamente si era innamorato di lui. Con un sospiro rotto, tornò verso la sua stanza e lasciò scorrere liberamente le lacrime.

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Quella notte Kurt e Sebastian decisero entrambi che era tempo di porre fine alle cose. Dopo la sua chiacchierata con Isaac, Sebastian si permise di cadere nel dolore del loro tradimento. Sperava che se vi si immergeva, non avrebbe fatto così male quando Kurt lo avrebbe lasciato alla fine. A sua volta, Kurt pianse tutte le lacrime che poteva per Sebastian prima di stabilire che avrebbe finito le cose il giorno successivo.

Ma non lo fece. Invece, cercò di evitarlo di nuovo. Non funzionò.

Sebastian capì quello che stava facendo Kurt, ma non importava quanto la sua mente gli dicesse di lasciarlo andare, il suo cuore continuava a farglielo egoisticamente inseguire. Si arrese a cercare di fare la cosa giusta. Tutto quello che voleva era Kurt, che il mondo si dannasse. Kurt invece faceva del suo meglio per resistere alla presa di Sebastian. Cercava di tenerli sul lato giusto della loro amicizia ma, prima che potesse rendersene conto, stava precipitando ancora una volta nel lato sbagliato. Era come se Sebastian fosse una calamita gigante e Kurt nient’altro che un granello di metallo, incapace di opporsi all’attrazione per quanto si sforzasse.

Ci vollero solo un paio di giorni per farli ricadere uno tra le braccia dell’altro e di nuovo, le cose erano diverse. C’era una disperazione nuova che alimentava i loro desideri di stare insieme ed entrambi sapevano che era perché le cose stavano arrivando alla fine. Trascorsero insieme ogni notte delle successive settimane, nessuno dei due forte abbastanza da andarsene. Sebastian si ritrovò diverse volte nell’appartamento di Isaac in quelle settimane, se non altro per farsi dire dal suo amico che enorme errore stava facendo. Kurt fece ogni notte lo stesso sogno e ogni volta si svegliava piangendo, determinato a chiudere la relazione.

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Kurt trovò la forza di affrontare Sebastian solo il giorno prima della pausa di primavera. Si sentiva un codardo a sollevare l’argomento prima di partire per una settimana, ma sapeva che non sarebbe riuscito a guardare Blaine negli occhi se non la faceva finita. Si prese un giorno libero per fare e rifare le valigie senza altra ragione che perdere tempo. Una volta che non poté più venirsene fuori con un motivo per riorganizzare le sue cose, uscì dalla sua stanza con riluttanza per parlare con Sebastian.

“ Bas? ” chiamò con cautela.

“ Sì? ” rispose Sebastian dal soggiorno. Kurt si avvicinò al divano con lo sguardo abbattuto, mentre prendeva posto accanto a lui. Sebastian alzò gli occhi dal suo libro, tendendosi quando notò l’espressione sul volto di Kurt. Sapeva che stava arrivando. Lo sapeva da settimane, mesi quasi, ma saperlo non rese il momento meno doloroso.

“ Dobbiamo parlare ” disse Kurt a bassa voce. Sebastian non diede segno di averlo sentito. “ Bastian? ” provò Kurt, sapendo che il soprannome faceva effetto su di lui.

“ No ” disse Sebastian infine.

“ Bastian ” tentò ancora Kurt. La delicatezza del suo tono fece precipitare il cuore di Sebastian.

“ Ho detto di no, Kurt ” replicò.

Dobbiamo parlare di questo ” disse Kurt, odiando quanto suonasse disperato.

“ Io non voglio ” rispose semplicemente Sebastian.

“ Beh... peccato. Lo stiamo evitando da mesi e sono stanco di fingere che non sia un grosso problema. Ne parleremo ”  dichiarò Kurt fermamente.

“ Non c’è niente di cui parlare ” disse Sebastian con calma. “ Tornerai da Blaine. Va bene. Ho capito. Questa non doveva essere mai nient’altro che una bella scopata, in ogni caso ”.

“ Bas... ”

Sebastian ignorò il dolore e la confusione nella voce di Kurt e andò avanti con il discorso che aveva preparato. “ Va bene, Kurt. Davvero. Sapevamo entrambi come questa cosa sarebbe andata a finire. È stavo divertente finché è durato ma non ne facciamo un dramma ”.

“ Questo è un dramma ” protestò Kurt ma Sebastian continuò a ignorarlo.

“ Non lo dirò a Blaine se è di questo che ti preoccupi. Non c’è alcun bisogno di ferire i suoi sentimenti per niente. Dimentichiamo e basta che sia mai successo e andiamo avanti ”.

Kurt rimase a bocca aperta all’indifferenza di Sebastian mentre lui si alzava dal divano. Sapeva che probabilmente avrebbe dovuto lasciar correre ma non poteva. Non poteva accettare il suo comportamento freddo e rifiutava di permettergli di svignarsela senza parlare davvero.

“ Non osare filartela Sebastian Smythe! ” disse arrabbiato. “ Non abbiamo finito di parlarne! ”

“ Non c’è niente di cui parlare. Abbiamo chiuso. È finita. Lascia perdere ” scattò Sebastian.

“ No. Tu non corri via da me ” Kurt lo seguì nella sua stanza, determinato ad avere questa conversazione in ritardo, anche se faceva male.

“ Kurt ” lo avvertì Sebastian.

“ Basta scappare ” disse Kurt incrociando le braccia. “ Ne parleremo. Adesso ”.

“ Bene. Vuoi parlare? Parliamo. Non voglio che tu te ne vada ” disse Sebastian con rabbia, lasciando Kurt sbalordito per un momento. “ Non voglio che torni tra le braccia di Blaine e non voglio che scegli lui invece che me. Ma devi. Sappiamo entrambi che non vado bene per te. Blaine sarà in grado di prendersi cura di te per il resto della tua vita, tutto quello che farò io sarà ferirti ancora e ancora. Tu meriti di meglio di questo; meriti di meglio di me ” concluse tranquillamente.

“ Bastian ” disse Kurt piano, facendo un passo avanti. Sebastian indietreggiò, l’espressione addolorata sul viso di Kurt alimentò di nuovo la sua rabbia.

“ Cristo, Kurt. Non lo vedi cosa mi fai? Come mi fai sentire? Non lo vedi quanto disperatamente voglio questo? ” la voce di Sebastian s’incrinò mentre continuava a inveire. Sapeva che non avrebbe dovuto dire più niente ma una volta che le parole cominciarono a uscire non poté fermarsi. “ Non so più cosa cazzo fare con me stesso. Tutto quello che voglio è baciarti e toccarti e stare con te ma non posso! Non posso essere tuo e saperlo mi uccide ogni giorno. Perché credi che non ne volessi parlare? Parlarne lo rende reale e appena è reale è finita ”.

“ Bas ” disse Kurt con un sussurro spezzato.

“ Smettila di renderla più difficile di quanto sia già! ” scoppiò Sebastian. “ Abbiamo chiuso, okay? È finita. Sii fottutamente felice che Blaine non l’abbia scoperto e lascia perdere! ”

“ Non voglio lasciar perdere! ” disse Kurt freneticamente prima che potesse fermarsi.

“ Non hai scelta! ” urlò Sebastian. “ Solo... vai, Kurt. È finita. Vattene e basta ”.

Una coltellata lancinante colpì il cuore di Kurt alle parole di Sebastian. Voleva così tanto rimanere ma sapeva che non poteva. Lui lo stava quasi implorando con lo sguardo. Aveva bisogno che Kurt se ne andasse prima che facesse qualcosa di estremamente patetico come supplicarlo di restare. Kurt sembrò capire perché un momento dopo stava furiosamente tornando alla sua stanza. Si sbatté la porta alle spalle prima di emettere un urlo frustrato che era sicuro Sebastian avesse sentito.

Appena Kurt uscì dalla sua stanza, Sebastian afferrò dei vestiti e inviò un messaggio a Isaac per dirgli che uscivano. Doveva dimenticare Kurt nell’unico modo che conosceva. Una notte a bere e a flirtare spudoratamente era esattamente quello di cui aveva bisogno. Forse se si ubriacava abbastanza, poteva trovare un ragazzo disposto a farsi scopare nel bagno. Solo il pensiero lo fece arrabbiare di più. Non voleva una scopata casuale, voleva Kurt. Ma avere Kurt non era tra le opzioni quindi si diresse ai bar.

Quando Kurt sentì sbattere la porta d’ingresso, si rannicchiò nel suo letto e permise a se stesso di sprofondare nel buco nero di emozioni che non aveva mai voluto, ma dalle quali non poteva stare lontano.

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*N/T: Trash talking’ è qualcosa che non ha una vera e propria traduzione in italiano perché ‘parlare male’, ‘offendere’ o simili non bastano. È una tecnica tipica dell’NBA e, per chi pensasse che il calcio sia uno sport violento, a quanto pare questi fanno sul serio. Ecco cosa ho trovato per voi: “Trash talking”, ovvero le parole offensive nei confronti di qualche giocatore in campo. E’ una vera e propria violenza psicologica che alcuni giocatori attuano sulle loro vittime occasionali. I giocatori esperti in questo sono dei veri e propri poeti dell’offesa continua, un’offesa che colpisce gli affetti più cari, offese urlate per poter essere udite, offese pesanti al limite del fallo tecnico. Senza andare nella traduzione letterale delle frasi, possiamo dire che bisogna saper essere ottimi incassatori..

  
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