іHola chicos! *fa pratica in vista dell’esame di
spagnolo*. Mi è dispiaciuto un po’ notare che lo scorso capitolo non ha
ricevuto recensioni. Non avete apprezzato il romanticismo sfrenato di Sebastian?
Questo capitolo è parecchio più lungo, decisamente più drammatico e cruciale e,
neanche a dirlo, uno dei miei preferiti. Fatemi sapere cosa ne pensate che poi
riferisco all’autrice, quel genio. Enjoy :)
N/A: Piccola nota per i fans di Teen Wolf. Questo Isaac è essenzialmente quello del telefilm, senza
il particolare del licantropo. Non ci sono ragioni rilevanti per questo tranne
il mio amore sia per il personaggio che per l’attore.
*POV
NARRATORE*
_______________________________________________________________
Kurt rimase in una sorta di stato confusionale per
tutta la giornata. Dopo aver fatto colazione insieme, incapparono di nuovo
l’uno tra le braccia dell’altro e si ritrovarono nel letto di Sebastian.
Trascorsero la maggior parte della giornata avvolti nel loro amore. Con
l’eccezione di mangiare e usare il bagno, restarono pigramente nudi a letto.
Era la prima volta che avessero mai fatto qualcosa di così intimo. Era come se
si fossero persi nella beatitudine di tutto e il loro appartamento fosse la
bolla che li teneva al sicuro.
Non fu fino a tarda sera che Kurt uscì dal suo
stordimento. Stava cercando nell’armadio la sciarpa perfetta con cui legare
Sebastian quando s’imbatté in una vecchia maglietta che apparteneva a Blaine.
In un istante, i muri precipitarono intorno a lui. In quel momento si rese
conto che non aveva parlato con Blaine per tutto il giorno e non aveva nemmeno
pensato a lui. Il senso di colpa era così opprimente nel suo cuore che crollò
sulle ginocchia. Come aveva potuto dimenticare Blaine? Com’era possibile che
fosse andato avanti tutto il giorno senza rivolgergli un singolo pensiero?
Non sapeva quanto a lungo fosse rimasto nell’armadio a
singhiozzare, né quanto tempo ci mise Sebastian per trovarlo senza fiato e in
posizione fetale. Non era cosciente delle forti braccia di Sebastian che lo
sollevavano da terra e lo portavano verso il suo letto. Tornò alla realtà
quando sentì Sebastian mormorargli ‘mi dispiace’ nell’orecchio. Alzò lo sguardo
verso di lui e poté chiaramente vedere il dolore e la vulnerabilità nei suoi
occhi. Questo fece crescere di dieci volte il dolore nel suo cuore.
Ricordava vagamente Sebastian stringerlo mentre
piangeva, anche se non sapeva per quanto tempo aveva pianto. A un certo punto,
doveva aver detto a Sebastian di andarsene perché il conforto del corpo del suo
amante gli fu improvvisamente strappato via, facendolo sentire vuoto e perso.
Non poteva pensarci troppo, però. La stanchezza del crollo prese il sopravvento
e si addormentò prima ancora che Sebastian uscisse dalla porta.
Sebastian rimase in piedi sulla porta di Kurt,
sconvolto, il suo ‘vattene e basta’ che gli riecheggiava in testa. Era la prima
volta da che era iniziata la loro relazione che Kurt lo respingeva. Il battito
costante nel suo petto gli diede uno strattone, facendolo inciampare qualche
passo indietro. Prima che il dolore lo inghiottisse intero, tornò alla sua
stanza, si cambiò nei suoi abiti da allenamento, e scappò in palestra.
______________________________________________________________________
Allenarsi nella palestra della scuola era diventato il
modo di Sebastian di calmarsi da che quella storia era iniziata. Puniva se
stesso sollecitando i muscoli fino allo sfinimento, pur disprezzando le sue
azioni. Era l’unica circostanza in cui rifletteva davvero sulle conseguenze del
loro tradimento. Più dolore sentiva ogni volta che i suoi pensieri indugiavano
sull’amicizia che avrebbe perso e sull’amore che non gli era permesso avere,
più duramente si puniva.
Ma Sebastian non era l’unico che usava lo sforzo fisico
per affrontare i suoi problemi. Spesso trovava il suo amico Isaac al campo di
basket a tarda notte a fare canestri per conto suo. Le prime volte che avevano
giocato insieme nessuno di loro aveva parlato. Giocavano semplicemente senza
punti per ore e poi se ne andavano ognuno per la propria strada. Dopo la quinta
o sesta volta, cominciarono ad avere piccole conversazioni su niente in
particolare e presto, stavano condividendo perché erano davvero lì.
Isaac era l’unico che sapeva del dilemma di Sebastian
con Kurt e in cambio Sebastian era l’unico a sapere che Isaac era innamorato
della sua migliore amica d’infanzia. Sebastian era sempre stato il maestro
dell’evitare gli argomenti importanti ma il reciproco amore suo e di Isaac per
il basket e il lacrosse li avevano portati a una stretta amicizia che, per
quanto inaspettata, Sebastian apprezzava di certo.
“ Che bello vederti qui” lo prese in giro Sebastian
entrando in palestra. Isaac sbuffò in risposta ma mantenne la sua attenzione
sul cerchio. “ Il primo che arriva a 21? ”
“ Sì ” replicò stancamente Isaac lanciando un ultimo
tiro libero.
Giocarono per le successive due ore senza dire niente
di rilevante. Si fecero un po’ di *trash talking e gongolavano ogni volta che
azzeccavano un tiro ma stettero lontani da quello che avevano bisogno di dire.
Dopo aver perso per la terza volta, Isaac ne ebbe abbastanza. Era tardi, era
stanco e tutto quello che voleva era riparare quello che aveva rotto.
“ Ho fatto una cazzata, amico. Una grossa cazzata”
disse infine mentre camminava verso i posti sulle gradinate.
“ Che vuoi dire? ” chiese Sebastian, seguendo Isaac nel
sedersi.
“ Le ho detto che la amo ” confessò Isaac,
guadagnandosi uno sguardo sorpreso da Sebastian. “ Veramente le ho detto che
sono innamorato di lei. Sono così idiota ”.
“ Non pensavo che avessi le palle per farlo ” ghignò
Sebastian. “ Cosa è successo? ”.
“ Stavamo uscendo e lei ha cominciato a parlare di
nuovo di questo ragazzo e di quanto è carino e di quanto spera che lui le
chieda di uscire e non lo so, ho perso il controllo. Un minuto sto cercando di
non dirle di chiudere il becco e quello dopo sto professando il mio eterno
amore per lei! ” disse Isaac drammaticamente facendo ridere Sebastian.
“ Sì, ridi pure. È stato orribile, amico; una
catastrofe! Le ho detto che sono innamorato di lei fin dal liceo e che non
sopporto il pensiero che stia con nessun altro e lei mi fissava come se fossi
impazzito ”.
“ Non ha detto niente? ” domandò Sebastian.
“ Niente, non una singola parola. Mi ha guardato per
un’infinità di tempo e poi ha preso la sua roba e ha lasciato il mio
appartamento ” Isaac sospirò.
“ È terribile, amico. Ero sicuro che ti avrebbe detto
che sentiva lo stesso ” disse Sebastian, e lo era. Conosceva Maggie da alcune
delle sue lezioni e non mancava mai di notare come le si accendessero gli occhi
ogni volta che si parlava di Isaac. “ Forse ha solo bisogno di tempo per
metabolizzare”.
“ O forse ha solo bisogno di tempo per capire come
spezzarmi il cuore senza rovinare la nostra amicizia. Anche se sono abbastanza
sicuro di averlo già fatto io ” replicò Isaac.
“ Siete migliori amici fin da quando eravate piccoli;
dubito che l’amicizia sia rovinata ” considerò Sebastian. Isaac annuì ma non
sembrava convinto. “ Almeno sei riuscito a dirle cosa provi davvero ”.
“ Sì, credo ” Isaac si strinse nelle spalle. “ Tu che
ci fai qui stasera? Kurt ha provato a farti fare un restyling? ” lo stuzzicò.
“ No, niente di così banale ” mormorò Sebastian. Isaac
lo guardò in aspettativa e attese pazientemente che continuasse. Ci voleva
sempre più tempo a Sebastian per aprirsi. “ Non so perché mi sto cacciando in
tutto questo. Non sarò mai in grado di averlo davvero. Perché cazzo mi devo
sottoporre alla tortura di cercare di trattenerlo, quando so che tornerà sempre
e solo da Blaine? ”.
“ Oh, non lo so. Forse perché lo ami? ” Isaac fece un
sorrisetto.
“ Sì, e sono un coglione per essermi innamorato di lui.
Voglio dire, davvero? Tra tutti i dannati uomini di cui avrei potuto
innamorarmi, proprio Kurt Hummel doveva essere ” disse Sebastian con una risata
priva di umorismo. “ Perché non mi ha spinto via prima? Perché ha aspettato che
ci fossi così tanto dentro prima di dirmi di andarmene? ”.
“ È quello che è successo oggi? Ti ha respinto? ”
chiese Isaac.
“ Sì, e merda se ha fatto male. Non mi aspettavo che
facesse così male. Cazzo ” Sebastian si grugnì nelle mani.
“ Ti ho detto mesi fa che era una cattiva idea ” gli
disse Isaac.
“ Lo so, ok? Sapevo allora che era una cattiva idea e
lo so adesso ma non posso farne a meno. Chiamami bastardo egoista quanto ti
pare ma io lo voglio ancora. Voglio ancora fargli urlare il mio nome. Voglio
ancora che scelga me invece che Blaine. Ma non accadrà mai. Blaine si
trasferirà qui tra pochi mesi e Kurt sbaverà di nuovo ai suoi piedi ed io sarò
fottutamente solo e miserabile per il resto della mia vita ” disse Sebastian a
denti stretti.
“ E dici a me che sono melodrammatico ” sbuffò Isaac.
“ Lo sei ” dichiarò Sebastian, impassibile.
“ Sì, ma io studio teatro. Qual è la tua scusa? ”
scherzò Isaac.
“ Cosa diavolo dovrei fare? ” Sebastian sospirò,
ignorando la domanda di Isaac. “ Come faccio a lasciarlo andare? Come faccio a
tornare a essere solo amico suo quando tutto quello che voglio è stare con lui? E come farò ad affrontare
Blaine? Ho già smesso di parlare con lui. Cosa succederà quando lui sarà a New
York e non potrò più evitarlo? ”.
“ Mi pare di capire che non hai ancora deciso se dirlo
o no a Blaine? ” domandò Isaac.
“ No, non ho ancora deciso ” rispose Sebastian.
“ Suppongo che non hai ancora nemmeno parlato con Kurt,
quindi? ” chiese Isaac con disapprovazione.
“ E dirgli cosa? ‘Kurt, sono pateticamente innamorato
di te e so che ti senti allo stesso modo, quindi perché non distruggi il cuore
di Blaine più di quanto tu stia già facendo e stai con me?’ Sì, certo ”
Sebastian lo schernì.
“ Non direi esattamente così... ”
“ Non posso parlare con lui ” Sebastian saltò su. “
Appena ne parleremo, sarà finita ed io non sono pronto per questo ”.
“ Sei già sicuro che sceglierà Blaine invece che te-”
“ Lo farà ” replicò Sebastian con fermezza.
“ E allora perché prolungare? Perché torturarti più di
quanto tu faccia già se sai che se ne andrà? Perché dargli questo dolore quando
sai che non farà che peggiorare le cose? ” chiese Isaac serio.
“ Perché non voglio che finisca! ” urlò Sebastian,
alzandosi con rabbia dagli spalti. “ Perché sono uno stronzo egoista e ho
intenzione di trattenerlo il più a lungo possibile! ”.
Isaac sospirò mentre si alzava dalle gradinate. “ Tutto
questo tornerà e ti morderà il culo, forte ”.
“ Lo sta già facendo ” Sebastian lo prese in giro,
raccogliendo la palla e facendola rimbalzare verso Isaac.
“ Dopo andrà peggio ” commentò lui.
“ Non m’importa, Isaac ” Sebastian scattò. “ Non
m’importa quanto sarò disperato dopo, lui ne vale la pena ”.
“ Sì, ma tu? ” chiese Isaac. “ Tu vali la pena del
dolore che sta provando? Può non importarti che sarai infelice, ma che mi dici
di Kurt? Ti importa che sta male. Ti importa che stai tradendo Blaine? ”.
“ Lo sai che m’importa ” rispose Sebastian roteando gli
occhi.
“ Allora falla finita ” implorò Isaac restituendogli la
palla. “ Se tieni all’amicizia con Blaine e se ami Kurt quanto dici, allora
devi smetterla di essere un bastardo egoista e lasciarlo andare. Non sto
cercando di essere crudele; ti sto solo dicendo la verità, Seb ”.
Sebastian non rispose ma lanciò semplicemente la palla
nel canestro. Isaac sapeva che quello significava che Sebastian aveva finito di
parlare per quella sera. “ Un’altra partita?”.
Sebastian si strinse nelle spalle ma passò comunque la
palla a Isaac. Non parlarono di nient’altro per il resto del tempo.
______________________________________________________________________
Quella notte Kurt ebbe uno dei peggiori incubi di tutta
la sua vita. Cominciò come un bellissimo sogno. Lui e Blaine erano a Central
Park e si stavano godendo un concerto. Ballavano seguendo la musica che stava
suonando e ridevano della stupidità dei bambini intorno a loro. Kurt riconobbe
all’improvviso la voce dell’uomo che stava cantando, distogliendo l’attenzione
da Blaine. I suoi occhi si posarono istantaneamente su Sebastian e sorrise alla
sensazione di scendere in picchiata alla bocca dello stomaco.
Riportò la sua attenzione su Blaine solo per scoprire
che se n’era andato. Il panico salì dentro di lui mentre lo cercava velocemente
nei dintorni. Quando non riuscì a trovarlo, si voltò di nuovo verso Sebastian
ma anche lui era sparito. Il terrore che Kurt sentiva all’inizio crebbe di
dieci volte. La musica si era fermata, i bambini se n’erano andati, il parco
era scomparso. Lui cercava gli uomini che amava, perdendo l’orientamento fino a
cadere in ginocchio piangendo disperato.
Kurt emise un singhiozzo soffocato quando si svegliò
bruscamente. Si strinse alle coperte, cercando disperatamente un appoggio. Era
ancora disorientato dal sogno e il panico che sentiva mentre dormiva era mille
volte peggio. Quando recuperò coscienza, prese un respiro tremante prima di
sdraiarsi di nuovo giù. Ripensò all’incubo, odiando la sua mente per
ricordargli perché non poteva scegliere Sebastian.
C’erano volte in cui il dolore di fare del male a
Blaine lo sopraffaceva, ma Sebastian lo rendeva egoista. Quando si trattava di
lui, Kurt perdeva ogni controllo e tutto quello a cui riusciva a pensare in
quei momenti, era a quanto più sicuro sarebbe stato stare con Blaine invece che
rischiare tutto con un uomo che poteva non essere mai capace di impegnarsi
veramente con lui. Kurt non gliel’avrebbe mai nemmeno chiesto. Nonostante
quanto amasse Sebastian, sapeva che alla fine Blaine sarebbe stato la scelta
più sicura. Ma questo non contribuiva ad alleviare il dolore nel suo cuore. Se
non altro, lo rendeva peggiore.
Non volendo più essere solo, si asciugò le lacrime e si
alzò dal letto per andare nella stanza di Sebastian. Ma lui non era lì, o da
nessun’altra parte dell’appartamento per quanto contasse, e la realizzazione si
fece strada nello stato già vulnerabile di Kurt. Quello fu il momento in cui si
rese conto di quanto sarebbe stato difficile lasciare Sebastian, di quanto
profondamente si era innamorato di lui. Con un sospiro rotto, tornò verso la
sua stanza e lasciò scorrere liberamente le lacrime.
______________________________________________________________________
Quella notte Kurt e Sebastian decisero entrambi che era
tempo di porre fine alle cose. Dopo la sua chiacchierata con Isaac, Sebastian
si permise di cadere nel dolore del loro tradimento. Sperava che se vi si
immergeva, non avrebbe fatto così male quando Kurt lo avrebbe lasciato alla
fine. A sua volta, Kurt pianse tutte le lacrime che poteva per Sebastian prima
di stabilire che avrebbe finito le cose il giorno successivo.
Ma non lo fece. Invece, cercò di evitarlo di nuovo. Non
funzionò.
Sebastian capì quello che stava facendo Kurt, ma non
importava quanto la sua mente gli dicesse di lasciarlo andare, il suo cuore
continuava a farglielo egoisticamente inseguire. Si arrese a cercare di fare la
cosa giusta. Tutto quello che voleva era Kurt, che il mondo si dannasse. Kurt
invece faceva del suo meglio per resistere alla presa di Sebastian. Cercava di
tenerli sul lato giusto della loro amicizia ma, prima che potesse rendersene
conto, stava precipitando ancora una volta nel lato sbagliato. Era come se
Sebastian fosse una calamita gigante e Kurt nient’altro che un granello di
metallo, incapace di opporsi all’attrazione per quanto si sforzasse.
Ci vollero solo un paio di giorni per farli ricadere
uno tra le braccia dell’altro e di nuovo, le cose erano diverse. C’era una
disperazione nuova che alimentava i loro desideri di stare insieme ed entrambi
sapevano che era perché le cose stavano arrivando alla fine. Trascorsero
insieme ogni notte delle successive settimane, nessuno dei due forte abbastanza
da andarsene. Sebastian si ritrovò diverse volte nell’appartamento di Isaac in
quelle settimane, se non altro per farsi dire dal suo amico che enorme errore
stava facendo. Kurt fece ogni notte lo stesso sogno e ogni volta si svegliava
piangendo, determinato a chiudere la relazione.
______________________________________________________________________
Kurt trovò la forza di affrontare Sebastian solo il
giorno prima della pausa di primavera. Si sentiva un codardo a sollevare
l’argomento prima di partire per una settimana, ma sapeva che non sarebbe
riuscito a guardare Blaine negli occhi se non la faceva finita. Si prese un
giorno libero per fare e rifare le valigie senza altra ragione che perdere
tempo. Una volta che non poté più venirsene fuori con un motivo per
riorganizzare le sue cose, uscì dalla sua stanza con riluttanza per parlare con
Sebastian.
“ Bas? ” chiamò con cautela.
“ Sì? ” rispose Sebastian dal soggiorno. Kurt si
avvicinò al divano con lo sguardo abbattuto, mentre prendeva posto accanto a
lui. Sebastian alzò gli occhi dal suo libro, tendendosi quando notò
l’espressione sul volto di Kurt. Sapeva che stava arrivando. Lo sapeva da
settimane, mesi quasi, ma saperlo non rese il momento meno doloroso.
“ Dobbiamo parlare ” disse Kurt a bassa voce. Sebastian
non diede segno di averlo sentito. “ Bastian? ” provò Kurt, sapendo che il
soprannome faceva effetto su di lui.
“ No ” disse Sebastian infine.
“ Bastian ” tentò ancora Kurt. La delicatezza del suo
tono fece precipitare il cuore di Sebastian.
“ Ho detto di no, Kurt ” replicò.
“ Dobbiamo
parlare di questo ” disse Kurt, odiando quanto suonasse disperato.
“ Io non voglio ” rispose semplicemente Sebastian.
“ Beh... peccato. Lo stiamo evitando da mesi e sono stanco
di fingere che non sia un grosso problema. Ne parleremo ” dichiarò Kurt fermamente.
“ Non c’è niente di cui parlare ” disse Sebastian con
calma. “ Tornerai da Blaine. Va bene. Ho capito. Questa non doveva essere mai
nient’altro che una bella scopata, in ogni caso ”.
“ Bas... ”
Sebastian ignorò il dolore e la confusione nella voce
di Kurt e andò avanti con il discorso che aveva preparato. “ Va bene, Kurt.
Davvero. Sapevamo entrambi come questa cosa sarebbe andata a finire. È stavo
divertente finché è durato ma non ne facciamo un dramma ”.
“ Questo è un
dramma ” protestò Kurt ma Sebastian continuò a ignorarlo.
“ Non lo dirò a Blaine se è di questo che ti preoccupi.
Non c’è alcun bisogno di ferire i suoi sentimenti per niente. Dimentichiamo e
basta che sia mai successo e andiamo avanti ”.
Kurt rimase a bocca aperta all’indifferenza di
Sebastian mentre lui si alzava dal divano. Sapeva che probabilmente avrebbe
dovuto lasciar correre ma non poteva. Non poteva accettare il suo comportamento
freddo e rifiutava di permettergli di svignarsela senza parlare davvero.
“ Non osare filartela Sebastian Smythe! ” disse
arrabbiato. “ Non abbiamo finito di
parlarne! ”
“ Non c’è niente di cui parlare. Abbiamo chiuso. È
finita. Lascia perdere ” scattò Sebastian.
“ No. Tu non
corri via da me ” Kurt lo seguì nella sua stanza, determinato ad avere questa
conversazione in ritardo, anche se faceva male.
“ Kurt ” lo avvertì Sebastian.
“ Basta scappare ” disse Kurt incrociando le braccia. “
Ne parleremo. Adesso ”.
“ Bene. Vuoi parlare? Parliamo. Non voglio che tu te ne
vada ” disse Sebastian con rabbia, lasciando Kurt sbalordito per un momento. “
Non voglio che torni tra le braccia di Blaine e non voglio che scegli lui
invece che me. Ma devi. Sappiamo entrambi che non vado bene per te. Blaine sarà
in grado di prendersi cura di te per il resto della tua vita, tutto quello che
farò io sarà ferirti ancora e ancora. Tu meriti di meglio di questo; meriti di meglio
di me ” concluse tranquillamente.
“ Bastian ” disse Kurt piano, facendo un passo avanti.
Sebastian indietreggiò, l’espressione addolorata sul viso di Kurt alimentò di
nuovo la sua rabbia.
“ Cristo, Kurt. Non lo vedi cosa mi fai? Come mi fai
sentire? Non lo vedi quanto disperatamente voglio questo? ” la voce di Sebastian
s’incrinò mentre continuava a inveire. Sapeva che non avrebbe dovuto dire più
niente ma una volta che le parole cominciarono a uscire non poté fermarsi. “
Non so più cosa cazzo fare con me stesso. Tutto quello che voglio è baciarti e
toccarti e stare con te ma non posso! Non posso essere tuo e saperlo mi uccide
ogni giorno. Perché credi che non ne volessi parlare? Parlarne lo rende reale e
appena è reale è finita ”.
“ Bas ” disse Kurt con un sussurro spezzato.
“ Smettila di renderla più difficile di quanto sia già!
” scoppiò Sebastian. “ Abbiamo chiuso, okay? È finita. Sii fottutamente felice
che Blaine non l’abbia scoperto e lascia perdere! ”
“ Non voglio lasciar perdere! ” disse Kurt freneticamente
prima che potesse fermarsi.
“ Non hai scelta! ” urlò Sebastian. “ Solo... vai, Kurt.
È finita. Vattene e basta ”.
Una coltellata lancinante colpì il cuore di Kurt alle
parole di Sebastian. Voleva così tanto rimanere ma sapeva che non poteva. Lui lo
stava quasi implorando con lo sguardo. Aveva bisogno che Kurt se ne andasse
prima che facesse qualcosa di estremamente patetico come supplicarlo di restare.
Kurt sembrò capire perché un momento dopo stava furiosamente tornando alla sua
stanza. Si sbatté la porta alle spalle prima di emettere un urlo frustrato che
era sicuro Sebastian avesse sentito.
Appena Kurt uscì dalla sua stanza, Sebastian afferrò
dei vestiti e inviò un messaggio a Isaac per dirgli che uscivano. Doveva dimenticare
Kurt nell’unico modo che conosceva. Una notte a bere e a flirtare
spudoratamente era esattamente quello di cui aveva bisogno. Forse se si
ubriacava abbastanza, poteva trovare un ragazzo disposto a farsi scopare nel
bagno. Solo il pensiero lo fece arrabbiare di più. Non voleva una scopata
casuale, voleva Kurt. Ma avere Kurt non era tra le opzioni quindi si diresse ai
bar.
Quando Kurt sentì sbattere la porta d’ingresso, si
rannicchiò nel suo letto e permise a se stesso di sprofondare nel buco nero di
emozioni che non aveva mai voluto, ma dalle quali non poteva stare lontano.
______________________________________________________________________
*N/T: ‘Trash talking’ è qualcosa che non ha una
vera e propria traduzione in italiano perché ‘parlare male’, ‘offendere’
o simili non bastano. È una tecnica
tipica dell’NBA e, per chi pensasse che il calcio sia uno sport violento, a
quanto pare questi fanno sul serio. Ecco cosa ho trovato per voi: “Trash talking”, ovvero le parole offensive nei confronti di
qualche giocatore in campo. E’ una vera e propria violenza psicologica che
alcuni giocatori attuano sulle loro vittime occasionali. I giocatori esperti in
questo sono dei veri e propri poeti dell’offesa continua, un’offesa che
colpisce gli affetti più cari, offese urlate per poter essere udite, offese
pesanti al limite del fallo tecnico. Senza andare nella traduzione letterale
delle frasi, possiamo dire che bisogna saper essere ottimi incassatori..