Anime & Manga > Nana
Ricorda la storia  |      
Autore: sakura182blast    08/11/2007    2 recensioni
questa oneshot l'ho scritta pensando alla puntata 38.parla dei sentimenti di Nana Osaki subito dopo che viene gentilmente "cacciata" dall'hotel dove vivono Hachi e Takumi.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E rimase lì,attonita,a fissare quell’usciere dal sorriso sornione.

"l’appartamento 302 al momento non è occupato" le aveva detto.

L’aveva presa per una stupida ragazzina fan dei Trapnest e pazza di Takumi. Ma che baggianate pensava quell’uomo? Lei? Fan di Takumi?

Lei Takumi lo odiava...le aveva portato via la cosa più preziosa che avesse mai fatto parte della sua vita,le aveva portato via Hachiko,prima l’aveva messa incinta,poi se l’era portata via con sé.

Guiardò un ultima volta quell’uomo al di là del banco della reception. Se le fosse stato solo qualche centimetro più vicino sicuramente gli avrebbe dato una bella testata,solo per avvertirlo che Osaki non la si può prendere per il culo,proprio no.

Uscì e se ne stette per buona parte del pomeriggio accanto alla porta di quell’albergo,sussultando per ogni auto che si fermava nei pressi,sperando di veder scendere la sua Hachi,sorridente come sempre. Stando lì,con il solo canto della pioggia a farle compagnia,ricordò con amarezza il giorno in cui ruppe i bicchieri che ad Hachi erano tanto cari. Due semplici bicchieri che in realtà erano l’emblema della loro solida amicizia,nata quasi per convenienza,maturata per necessità.

Quei bicchieri,non erano altro se non due semplicissimi strumenti per bere,per quale motivo Komatsu si era dovuta tanto sconvolgere nel vederli fatti a pezzi? Ma soprattutto,perché lei li aveva distrutti? Rompendoli aveva rotto qualcosa di più grande,qualcosa di cui non avrebbe mai pensato di poter più far parte,una famiglia. Ed era vero,Hachi lo era,Hachi era davvero la sua famiglia.

Se i Blast sarebbero divenuti famosi da chi avrebbe voluto sentirsi dire "congratulazioni"? Se un giorno avesse avuto da dire con Ren con chi si sarebbe voluta sfogare? Se la mattina si alzava di cattivo umore di chi era il sorriso che le riscaldava sempre il cuore?

Sentì sbattere di nuovo la portiera di un’auto. Speranzosa alzò lo sguardo e lo volse in direzione del rumore,ma Hachi non era lì,anzi,nemmeno un auto era lì. Il desiderio di poterla rivedere le provocava addirittura delle allucinazioni?

Sorrise tristemente,poi raccolse la borsa che conteneva i due nuovi bicchieri che voleva mostrare a Komatsu e si tuffò in quella pioggia fittissima senza nemmeno aprire l’ombrello. Non ne aveva la forza,non ne aveva la benchè minima intenzione.

In pochi attimi fu fradicia,anche la borsa di cartone era inzuppata e Osaki si fermò un secondo per appurare che la borsa avrebbe retto al peso dei due nuovi bicchieri;se anche questi si fossero rotti sarebbe proprio stato il destino,un destino perverso che non la voleva vedere felice...

Lasciò cadere pesantemente le mani lungo i fianche e ricominciò a procedere a passi incerti verso la stazione del metrò,quel pomeriggio aveva le prove sulle quali concentrarsi.

All’improvviso alcune gocce dalla consistenza un po’ più densa di quella della pioggia iniziarono a bagnare ulteriormente il volto di Nana. Stringendo i denti e chiudendo in una morsa d’acciaio quella borsa iniziò a correre,sempre più veloce,con una destinazione precisa in mente ma senza la minima idea di dove recarsi nel cuore.

"ora hai un appartamento,un posto in cui vivere dove abiti col padre di tuo figlio,un posto dove niente e nessuno può disturbarti...sei peggio di un fantasma,Hachi...anche se nessuno nota la loro esistenza,almeno loro sono liberi..tu? tu sei come un uccellino chiuso in una gabbia. Da amica dovrei consigliarti di fuggire,di dispiegare le tue ali,ma forse non sono più tale...forse non lo sono mai stata...forse è stata tutta un’illusione..credevo di avere trovato una famiglia,forse l’avevo trovata sul serio,ma anche in questo caso la mia famiglia mi ha abbandonata....di nuovo...."

Raggiunse la stazione e nemmeno se ne accorse. Ansimava ed era fradicia...sicuramente si sarebbe buscata un raffreddore e allora addio prove per almeno una settimana. Si sentiva tanto stupida.

Fece il suo biglietto;voleva allontanarsi da quel posto il più in fretta possibile,così si recò veloce verso il metrò che avrebbe dovuto prendere. Ora rifletteva con più calma sulla sua situazione. L’avrebbe chiamata. Domani stesso. Avrebbe chiesto il numero a Yasu. L’importante era trovare il coraggio di farlo.

Il destino però alle volte è davvero perverso,e alle volte sembra davvero compiaciuto nel vederci soffrire. Davvero non crederemmo mai possibile che persone che riteniamo lontane da noi anni luce in realtà siano solo dietro l’angolo. Il vero motivo per cui non ci accorgiamo di loro alla fine è che le circostanze o il fato non ritengono opportuno che noi ce ne rendiamo conto in quel preciso istante.

 

 

Spero che sia stata di vostro gradimento. L’ho scritta pensando a che cosa potesse provare Nana senza Hachi.

Grazie per aver letto! Ciau!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Nana / Vai alla pagina dell'autore: sakura182blast