E’
venerdì mattina e Kayte è seduta in fondo
all’aula al solito posto, quello assegnatole dalla
coordinatrice di classe la
prof di Tedesco che, qualche settimana prima aveva annunciato
‘Tanto segui
anche da dietro spostati lì.’ e l’aveva
segregata a quel posto.
Sembra buffo eppure neanche la
solitudine si
degnava di starle accanto, perché il baccano generale la
soffocava riempiendo
l’aria di menzogne e vanità.
Così finiva per
viaggiare lontano col pensiero,
viaggiava fino a
Mike il suo adorato
fratello, ma a lei stava bene così.
Avvolte
la
mattina si sveglia felice che splenda il sole, col sorriso sulle labbra
sottili
laccate di rosso acceso così come il turchese dei suoi
capelli a caschetto.
A scuola nessuno le rivolge la
parola è ‘strana’
dicono ‘stagli lontano’ bisbigliano tra i corridoi
affollati. Ma lei non gli da
peso, saluta chiunque perché è
educata,perché crede che un piccolo gesto come
un saluto,un sorriso possa cambiarti la giornata.
Ci crede nella forza del
sorriso perché quando non
è un buon momento e si butta giù lei pensa a Mike
che le sorrideva sempre e
allora si ‘rialza’.
Per questo anche se muore
dentro lei non toglie il
saluto a nessuno,nemmeno ai randagi che poi scodinzolano felici. Quel
giorno il
sole splende e mancano solo 659 sospiri e 29 lune a separarla da Mike,
sa che
quel giorno nulla può abbatterla poi arriva a scuola e la
situazione muta in un
secondo.
Il viaggio in pullman passa
veloce quella insolita
mattina di sole a Holmes Chapel, sale e c’è Steve
Wonder che le fa compagnia
per tutto il tragitto.
Saluta l’autista
prima di scendere e dirigersi
verso i cancelli dell’istituto, vaga senza meta per il largo
cortile alberato.
Decide
di
sedersi e di accendersi una sigaretta, non c’è
niente di meglio del sapore acre
del tabacco di prima mattina ma non appena accende la Camel la
campanella suona
imperterrita annunciando l’inizio del inferno.
Alza
gli
occhi al cielo leggermente infastidita ma anche questo non scalfisce la
sua
felicità mattutina, anzi getta incurante la sigaretta appena
spenta e si avvia
verso l’entrata. La prima ora ha Scienze
dell’alimentazione una materia che
seppur fondamentale per il suo corso non ama particolarmente, o meglio
è ‘Filomena’
la prof a non andarle molto a
genio.
‘659 sospiri,29lune
e sarò da te .’
Questo pensiero le da la forza
e il primo quarto
d’ora passa in fretta.
Si
perde fra
i suoi pensieri, immagina di essere a Dublino poi a Parigi, a Roma poi
Zanzibar
viaggia con la mente e va’ in posti che in realtà
sa di non poter visitare. Sta
gustando dei macaron alla frutta seduta in un parco di fronte agli
Champs-Elysées a bearsi del sole parigino quando una voce
richiama la sua
attenzione. Una sua compagna di classe, meglio nota come Madeleine sta
sbraitando contro l’insegnate che rimane seduta alla cattedra
impassibile.
<<
Prof
mi ha appena dato della squilibrata?>> esclama lei
puntando il dito
accusatorio verso la cattedra, la voce stridula e le guance rosse
assalite
dalla rabbia
<<
Non
ho mai detto una cosa simile, per favore calmati Di
Concetti.>> afferma
lei autoritaria,impassibile.
<<
Si
invece,poco fa ha affermato che ho problemi mentali, solo
perché non conosco a
memoria le 8
stupidissime proteine
essenziali!>> la voce sempre
più alta
<<
Non
ti permetto di rivolgerti a me in questo modo signorina,una altra
parola e
diritta dal preside. Sono stata chiara?.>> la prof si
alza in piedi
mettendo in evidenza la sua imponente altezza, la voce ferma e sicura.
Kayte
non
sopporta le persone che urlano in generale, figuriamoci chi la disturba
durante
un viaggio!. Si trattiene dall’alzarsi e uscire dalla classe
e si mette a
scarabocchiare il diario malconcio. Fin quando è una voce
roca ad attirare la
sua attenzione,si gira e vede il ragazzo
di Madeleine che la difende a spada tratta, sostenuto
dagli incitamenti
dei suoi compari.
<< Prof
l’unica
matta qui dentro è lei. >> Esclama lui
divertito , sorride spavaldo
passandosi una mano fra la capanna di capelli ricci che gli ricadono
ribelli
sulla fronte e che nascondono le sue orecchie. I compagni
di Kayte ridono a
crepapelle, ma lei non ci
trova nulla da ridere e stringe la matita fra le dita, le nocche sono
bianchissime.
<< Styles
per favore non intrometterti, rischi di andarci tu dal
preside. >> dice
tranquilla la prof per nulla sorpresa dell’intervento del
ragazzo intimando con
la mano il silenzio agli alunni.
<<
Prof
ho qui ottimi depliant per il riformatorio psichiatrico è
solo a 100
km da qui! Il Radley
Sanitarium è un posticino davvero carino.>>
ribatte lui, le risate degli
alunni riempiono l’aria.
Kayte
si
irrigidisce quando sente quel nome, spezza la matita fra le dita ,il
respiro si
fa sempre più affannoso, gli occhi sono aperti
e la bocca leggermente schiusa. ‘ Il Radley
Sanitarium è un posticino
davvero carino’ questa frase le turbina in testa raggiungendo
ogni angolo
sperduto della sua mente, si sforza di calmarsi pensando
‘ Tranquilla,
quest’idioti scherzano.
Respira,espira. Pensa al sorriso di Mike..no, non posso pensarci perché da
quando è
lì ,il suo sorriso si è spento come una
candela in balia del vento.’
Ed
è proprio
quest’immagine che la fa scattare in piedi. Rovescia la
sedia, lascia cadere la
matita spezzata a terra,afferra tutte le sue cose le infila nello zaino
che le
pende da una spalla e si dirige a passi svelti verso la porta.
Le risate si sono spente
nell’attimo in cui la
sedia è caduta, neanche la prof dice una parola troppo
allibita per parlare.
Kayte è ormai di fronte la porta , sta per aprirla quando
Harry sarcastico la
canzona
<<
Cos’è Kayte, i riformatori ti turbano?
>>.
Kayte
lo
ignora e afferra la maniglia e spinge la porta per uscire, ma si blocca
quando
il riccio continua imperterrito.
<<
Sarebbe un posto adatto a te.>>
Una
lacrima
le sfugge selvaggia quando si volta, sorride sarcastica
e con tono duro ,distaccato lei risponde
<<
Lo
penso anche io, è comunque meglio di qui. Preferisco i
‘pazzi’- accentua il
tono mimando con le dita le virgolette- agli
stupidi scimmiotti senza
cervello.>> detto questo esce finalmente
dall’aula sbattendo la porta, si
porta una sigaretta in bocca non appena esce in
cortile. Getta a
terra lo zaino sedendosi sotto un albero, accende la sigaretta e quando
aspira
il fumo e il tabacco la inebria sente l’adrenalina scemare
pian piano lasciando
spazio alla rabbia.
‘ Ma come si fa?!.
Come fai a scherzare su
cose del genere, non si sa mai chi si ha di fronte, quali problemi
personali un
individuo ha, e quell’idiota dovrebbe pensarci su qualche
secondo prima di
sparare cazzate a raffica solo per sentirsi al centro
dell’attenzione. Parlare
con leggerezza di
un argomento così delicato è da
incoscienti, non si scherza su certe cose dannazione.’
Si
morde
nervosa il labbro e cerca di non tremare, in lontananza sente la
campanella
suonare, segno dell’inizio della ricreazione. In un attimo il
cortile si anima
di studenti ma per fortuna nessuno si avvicina, per una volta essere
‘strana’
le torna utile. Finisce la sigaretta e spegne il mozzicone nella terra
umida,
giocherella un po’ con i lacci degli anfibi verdi quando
un’ombra la priva
della luce del sole. Kayte alza gli
occhi
scocciata, ma non riesce a mettere a fuoco ,c’è
troppa luce attorno a lei e
solo quando lo sente schiarirsi la voce roca capisce chi ha di fronte.
<<
Che
c’è Styles se qui per consigliarmi qualche altro
bel posticino?. Fammi un
favore torna da Madaleine. >> sbuffa atona.
<<
Mi
dispiace.>> sembra sincero,la voce bassa esce
più roca del solito.
‘Perfetto’
pensa Kayte
<<
Senti non ho bisogno della tua compassione, perciò vedi si
sparire. Non ho
voglia di farti conoscere il pronto soccorso dell’ospedale
dietro l’angolo
perché sai non è un bel posto.>>
sorride rabbiosa.
<< Come
si chiama?>> chiede lui tranquillo, ignorando le
frecciatine della
ragazza.
‘Adesso
è
davvero troppo, basta così’ pensa
Kayte
esasperata , si alza in piedi e cerca di sorpassarlo ma lui la blocca
per un
braccio. La sovrasta in tutta la sua altezza e la sua presa
è forte
<<
Che
cosa vuoi da me Harry?>> ghigna lei rabbiosa strattonando
il braccio
bloccato.
<<
Come
si chiama tuo fratello.>>
Un
dolore
lancinante al petto, il respiro diventa irregolare e gli occhi le
bruciano
pericolosamente. Gli occhi ghiacciati di lei incontrano i prati verdi
di lui e
in un sussurro lei risponde dura.
<<
Mike, mio fratello si chiama Mike. Ora lasciami andare.>>
Lui
annuisce
e distoglie gli occhi puntandoli altrove , allenta la presa fino a lasciarla andare
completamente. Con uno
strattone lei si libera definitivamente e si allontana da lui a passi
pesanti
il pacchetto di sigarette già fra le mani lasciando dietro
di se il suo profumo
di liquirizia misto a tabacco che a Harry piace tanto, ma questo non lo
sa
nessuno. Nessuno sa nulla di Harry, lui è solo il giullare
della classe che fa
battute scontate e dice idiozie di continuo. Nessuno sa dove abita o
qualcosa
sulla sua famiglia, sul suo cane di nome Cato o su sua madre Sue.
Nessuno
sa
della cotta che si è preso per Kayte, per i suoi capelli a
caschetto, che da
quando l’ha vista per la prima volta in classe a inizio anno
se ne è innamorato
perdutamente. Ama i suoi capelli così accesi, le sue labbra
costantemente laccate
di rosso, il viso magro e lungo , quei
dannatissimi diamanti azzurri che ha
incastonati negli occhi e si sente frustrato,perché sa che
non potrà mai
funzionare fra loro, lui è uno ‘apposto’
e lei è solo quella ‘strana’.
Si
sente una
merda per averle detto quelle parole ma è stato costretto,
è il copione della
vita.
E’
una
relazione che si vede solo nei film, e lui che è debole non
combatte per
averla. E Marie gli e lo dice sempre “ Harry devi combattere
e tenerti stretto
le persone che ami.” Poi gli sorride
con
gli occhi verdi così simili ai suoi,dandogli
un’amorevole pacca sulla spalla.
Ma anche Marie è lontana, lontana come Mike.
Kayte
ha
appena varcato il portone d’ingresso quando Harry
ancora fermo in
mezzo al cortile sussurra al vento
parole che lei non verrà mai a sapere. Perché lei
è quella ‘strana’ e lui
quello ‘apposto’, perché sono due campi
elettromagnetici opposti, destinati a
stare lontani perché è così che deve
andare. Perché sono così simili ma lei non
lo saprà mai.
<<
Mia
sorella si chiama Marie, ed è la migliore amica di
Mike.>>
Salveeeeeeeeeeee allora, questa OS è uno sfogo perciò potrebbe apparire senza senso xD
Spero di aggiornare le altre ff prestooo T__T
Grazie infinite caro lettore per aver letto questa OS :)