Una Falsa Speranza
La solita classe dalle pareti verdi.
Il solito banco con mille scritte.
«Ciao Kim».
La sedia stride sul linoleum e il braccio di Jared sfiora il suo.
«Ciao», risponde con il batticuore.
È questo l’effetto che le fa.
Sempre.
Per questo deve dimenticarlo.
Non può continuare in questo modo, è evidente che il suo interesse non è ricambiato.
«Kim… hai da fare oggi?».
Le si ferma il cuore in gola dalla sorpresa.
«Perché?».
«Mi servirebbe un favore».
«Cioè?».
«Ho il turno in biblioteca, potresti sostituirmi?».
Kim si ritrova a digrignare i denti.
È stata una sciocca a sperare che le cose potessero andare diversamente.
«Mi spiace Jared, ho un impegno».