Anime & Manga > Virgin Crisis: Akuma na Eros
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Autore: Morgana Leone    20/04/2013    2 recensioni
- Come faccio a crederti se tu non mi dici niente? Se non mi dai fiducia, come puoi tu pretenderla da me? Perché non puoi aprirti?-
"Aprirmi? D'accordo ... ho evocato involontariamente il diavolo facendo deliberatamente un rito satanico per fare in modo che tu mi amassi. E quando tu mi dirai "Ti amo", ebbene, a quel punto io dovrei pagare il tuo amore offrendogli la mia verginità... come potrei mai dirti questo?"
Non sapevo cosa scrivere, così ho preso un pezzo della storia.
Spero di non deludere e sopratutto di ritrarre bene questo splendido manga.
Buona lettura :)
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lemon, Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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Diaboliche risate

 
Dopo essere arrivato in classe, il professor Akira, l'insegnante di arte, cominciò a fare l'appello ma s'interruppe leggendo un nuovo nome sull'elenco e, guardando da sopra della montatura dell'occhiale, passò il suo sguardo miope su tutta la classe, fermandosi su una ragazza con un visetto da angelo e un corpo da demone seduttore.
- E' lei la signorina Seera Pearly?- chiese gentilmente l'uomo.
"Sì, è lei purtroppo" pensai furiosa dopo essermi resa conto che eravamo nella stessa classe.
Non avevo provato un'irritazione simile neppure quando Kai si era imbucato a scuola fingendo di essere mio fratello maggiore. Istintivamente strinsi i pugni. Sentivo l'energia che poco prima mi aveva infuso Kai circolare liberamente in tutto il mio corpo. Non mi ero mai sentita così in forma.
- Sì, esatto, sono io -
- Qui c'è scritto che vieni dagli Stati Uniti...-
- Precisamente. Ho iniziato a studiare in un college privato di New York, ma poi la mia famiglia si è dovuta trasferire per lavoro. Ed ora eccomi qui a Hokkaido - disse lei mostrando un sorriso delizioso.
Il professore annuì e non fece altre domande mentre i miei compagni cominciavano a vociferare tra loro come delle vecchie pettegole.Tutti tranne Shion, che se ne rimaneva calmo e composto nei banchi in fondo alla classe come l'emblema della perfezione.
- Ho sentito che era fidanzata con il professor Sakurai... -
- Sì anche io, e poi so che è anche amica di Amamiya -
- Cavoli è davvero bellissima...-
La lezione iniziò regolarmente: si parlava di Pablo Picasso.
Era uno dei miei pittori preferiti; i suoi quadri mi lasciavano senza fiato ogni volta che li vedevo, sopratutto la Guernica, quel dipinto gigantesco che raffigurava il bombardamento aereo di una città durante la guerra civile spagnola.
Non era tanto il disegno in se, che era perlopiù formato da linee semplici che anche un bambino sarebbe riuscito a riprodurre, quanto per l'emozioni che ti trasmetteva.
Neppure se avessero messo litri e litri di vernice rossa sarebbero riusciti a mostrare ciò che lui era riuscito a ritrarre con solo il bianco e il nero: l'orrore, la paura, la distruzione.
A volte mi sembrava quasi di sentire il rumore delle bombe abbattersi al suolo.
- Hey, Manami?- 
L'ultima voce che avrei voluto sentire in quel momento mi riscosse dai miei pensieri. Mi voltai e vidi il suo viso aperto in un dolce sorriso che sembrava sincero e senza ombre.
"Non le devo credere, anche Kai è capace di sorridere come un angioletto e squartarti al tempo stesso"
- Tu hai una "relazione" con Satan no?- sussurrò guardandomi con quei giganteschi occhi color inchiostro.
- Sì, però io...sì insomma...-
"Vuole dichiararmi guerra così all'improvviso?"
- Stai tranquilla, non ti preoccupare, è tutto ok!- disse lei rivolgendomi un sorriso conciliatore, così bello da ispirarmi fiducia - Penso che sia davvero meravigliosa l'attitudine umana di innamorarsi! Siete l'unica specie di questo modo che riesce a farlo. In ogni caso sono sicurissima che diventeremmo grandi amiche io e te!- 
Non riuscii a capire subito l'insinuazione della prima parte del suo discorso, ma quando ci riuscii fui troppo persa in quel viso così dolce e solare che lasciai perdere e non ci feci caso.
- ... certo...- le risposi poco convinta.
"Vederla così gentile è a dir poco raccapricciante..."
 
.•ºº•.
 
Ultima ora di lezione: spogliatoio femminile.
Come al solito mi cambiai nell'angolo più remoto dello spogliatoio, barricandomi tra le borse e le panchine nonostante tutte le mie compagne fossero già in palestra e avessero iniziato a fare il riscaldamento.
"Ho sentito dire che quando si ha un ragazzo il seno cresce... ma a quanto pare qui non è successo ancora nulla..." constatai vagliando le mie rotondità dentro un grazioso reggiseno rosa impreziosito da perline. A quei tempi avevo una strana fissa per la roba intima... e sinceramente non saprei spiegare il perché...
Sospirai sconsolata, pensando che mio malgrado, forse sarebbero rimaste così ancora molto a lungo.
- Manami? Che cosa c'è? Perché sospiri?- disse Seera avvicinandosi alle mie spalle.
"Non mi pare di averla sentita entrare..."
- Non è niente, non preoccuparti - le risposi tentando di liquidarla, ma non avevo fato i conti con la sua caparbietà.
- Dalla tua faccia non si direbbe... ne possiamo parlare-
- Sto bene, non ho nulla-
- Stai mentendo. Avanti, dimmi cosa c'è...-
- Ti ho detto che...- stavo per risponderle nuovamente che non aveva nulla di cui preoccuparsi, quando mi afferrò per il polso. Lì vi erano ancora incisi i segni delle corde con cui Satan mi aveva legata.
- Lasciami!- dissi istintivamente urtandola con l'altro braccio a causa del dolore che mi aveva provocato la sua stretta sulle mie piaghe.
Fu solo per un istante, ma scorsi chiaramente qualcosa di torvo e deleterio nei suoi occhi.
Un istante dopo me la trovai addosso mentre cercava di arrivare alle mie labbra e le sue mani sui miei seni.
- Ma che cazz... sei diventata scema!?- 
Ero a dir poco inebetita e mi dibattevo come una carpa fuori dall'acqua per far in modo che non riuscisse a baciarmi, ma per quanto mi agitassi non riuscivo a disarcionarla.
- Seera! Levati di dosso! Che cosa hai intenzione di fare!?!-
- Voglio capire una cosa... - sussurrò a poca distanza dal mio viso.
- Cazzo Seera, lasciami!!! -
- Non lo faccio perché mi piaci, non provo alcun interesse per te. Non sono come Satan e gli altri angeli caduti che vengono attratti da tutto ciò che è puro. Lo faccio solo per capire che cazzo ci sia di così irresistibile in te da aver attirato l'attenzione del signore delle tenebre...-
- Ma fatti i cazzi tuoi, no?!!-
La sua morsa si faceva sempre più forte sui miei polsi già lacerati ed ebbi davvero paura che me li stesse per spezzare in tanti piccoli moncherini.
Dove era finita l'energia che poco prima m'invadeva? Perché ora non la sentivo più?
Kai mi aveva detto che dovevo imparare a controllarla e muoverla, ma in che modo?
Nel mentre la stretta di Seera si faceva sempre più forte. Era incredibile quanta forza avesse in quelle braccia apparentemente esili. Il sangue misto che le circolava in corpo doveva averle dato un potere eccezionale.
Tentai di concentrarmi, nonostante le sue labbra cominciassero a lambire le mie.
Per prima cosa decisi di concentrare tutte le mie forze in un portale, scelsi la mano destra dato che lì la presa era meno forte. Era difficile far fluire l'energia, tanto che ebbi l'impressione che non fosse successo assolutamente nulla. Cercai di convertire l'energia in calore, alzando la temperatura della mano più che potevo, poi, quando capii che era abbastanza calda, con uno strattone improvviso liberai la mano e gliela accostai al fianco.
Quella parte della divisa bruciò all'istante e dopo poco le mie narici vennero aggredite dal tipico odore della carne bruciata.
Seera urlò in maniera disumana.
 Approfittando della sua distrazione per levarmela di dosso e sollevarmi dal pavimento. Un istante dopo stavo già correndo verso l'aula di biologia sperando con tutto il cuore di trovarci Kai.
 
.•ºº•.
 
Una risata a dir poco diabolica suonò per tutto il corridoio come un antica maledizione.
- Oh Kai, mi fa molto piacere che tu reputi la situazione divertente ma per me non lo è stata per niente!-
Quello prese a ridere ancora più forte. Sembrava la risata  di un pazzo psicopatico: era talmente macabra che mi venne la pelle d'oca.
Tra tutte le reazione che mi erano venute in mente, questa era quella che avevo ritenuto meno probabile.
- Non mi sei molto utile...- replicai asciutta.
- Cosa vuoi che faccia? Che te le tocchi anche io?- domandò quello sfoderando un sorriso malizioso.
- Io stavo per venir stuprata da una ninfomane psicopatica e tu ti metti a fare lo scemo!?- sbottai in piena crisi di nervi.
- Sei troppo agitata, vieni qui - disse facendo cenno di avvicinarsi alla sedia in cui era signorilmente seduto.
- N-no - risposi io non riuscendo a capire quali fossero le sue intenzioni.
- Allora vengo io- e detto questo si alzò e mi si accostò.
Mi prese delicatamente il viso tra le mani e mi baciò con calma, come se stessa gustando un pezzettino di cioccolata.
Inutile dire che appena la sua bocca venne in contato con la mia sentii tutti i sensi inibiti nonostante il mio cuore accelerasse le pulsazioni.
In alcuni documentari avevo sentito che nella saliva dei serpenti erano contenuti veleni in grado di inibire i sensi delle loro prede che venivano morse. In quel momento capii che i demoni dovevano avere qualcosa di simile; una sorta di strano calmante capace di rendere più docili e arrendevoli le loro prede.
Gli ero grata per quei baci, ma mi ricredetti immediatamente quando cominciò a spingermi verso la scrivania e quando mi afferrò per i fianchi sollevandomi e posandomici sopra.
- Kai aspetta un attimo... siamo a scuola...- boccheggiai quando riuscii a staccarmi dalle sue labbra.
- E dove sarebbe il problema se nessuno ci può vedere o sentire?- 
Scioccò le dita. Un istante dopo una bolla diafana ci avvolse.
- Ora nessuno potrà sentire il tuo pianto e le tue urla -
"Davvero molto rassicurante..."
- No, asp...- soffiai mentre tutto il mio corpo iniziava a riscaldarsi.
 Sembrava quasi che lo avesse riconosciuto e si stesse preparando ad accoglierlo nuovamente in se.
Sbuffò difronte alla mie proteste, che di certo non sarebbero riuscite a dissuaderlo.
- Perché voi umani dite sempre l'esatto contrario di ciò che pensate? Manami, credi che io non conosca l'animo umano? I vostri istinti, le vostre perversioni sono chiarissime ai miei occhi e ne sento facilmente il profumo a chilometri di distanza. So cosa vuoi e cosa no...-
La sua bocca lambì il mio collo mentre la mia scheda veniva in contatto con il legno di acero della scrivania. Il suo respiro caldo mi fece sospirare. Il suo profumo m'inebriò le narici.
Fu come passare sotto il naso di un drogato che cerca di disintossicarsi, una striscia gratis di cocaina della miglior qualità.
Non me ne resi neanche conto. Con le gambe gli arpionai i fianchi, mentre le braccia gli cinsero il collo d'avorio.
Comunque le mie guance non poterono fare a meno di tingersi di porpora.
- Visto che avevo ragione?- sussurrò Kai facendomi accarezzare tutto il corpo da quei magnetici occhi blu in cui vidi danzare le onde del mare.
Avevo visto più volte alcuni film di capi d'ufficio o professori che si dilettavano ai loro sollazzi nei locali di lavoro. Gli avevo trovati stupidi e non avevo mai capito che cosa ci fosse di tanto sexy nel far sesso in un ufficio.
Ora invece lo capivo. 
Tutto ciò che è proibito attrae maggiormente di ciò che non lo è. E' una  cosa stronzissima che ci gioca il nostro cervello. Non vi è mai venuta voglia di fare qualcosa che non si poteva fare e provare un tale senso di potenza dopo averla fatta? Poi però quando questa cosa viene concessa di perde tutto il gusto di farla.
Credo che se Dio non avesse proibito a l'uomo di cogliere i frutti dell'albero della conoscenza, ui probabilmente non lo avrebbe fatto.
Gemetti senza ritegno.
- Kai, basta...-
Mentre continuava a baciarmi il collo lo sentii irrigidirsi per un istante e alzare gli occhi verso la porta anti incendio socchiusa del laboratorio di biologia.
Fu appena un istante, talmente fugace che non ci feci caso.
Dovetti ammettere che il suo ragionamento di prima non faceva una piega, dato che in quel momento volevo tutto tranne che le sue mani si fermassero. Ma le parole spesso sono degli ottimi capri espiatori per le nostre passioni.
Poi, senza alcuna ragione apparente si fermò mentre un gemito contrariato mi uscì dalla gola prima che potessi reprimerlo.
- Torna in palestra, la professoressa ti starà aspettando - disse staccandosi da me e prendendo gli occhiali sulla scrivania che per poco non avevo schiacciato.
- Eh?-
- Ti ho fatta rilassare, quindi ti rilascio...- sorrise vedendo il mio viso confuso ed accaldato con i capelli biondi completamente sconvolti - che c'è? Non sei contenta? Eppure mi è sembrato che ti stessi opponendo alle mie attenzioni... oppure quella espressione stava ad indicare che te la stavi godendo?-
Se prima ero arrossita, ora stavo proprio prendendo fuoco.
- No, ti sbagli- negai saltando giù dalla scrivania con il respiro ancora affannato.
Inciampai un paio di volte prima di uscire di corsa dall'aula prima che tutto quello che avevo stampato in faccio mi tradisse... anche se dubito che non lo avesse già fatto...
Non seppi mai cosa successe dopo che fui uscita da quell'aula.
 
.•ºº•.
 
Kai si risistemò la camicia, poi si rivolse all'aula vuota.
- Hai ancora molto da guardare, Seera?-
A quelle parole, la fisionomia della creatura si materializzarono da dietro la porta antincendio.
- Brucerei vivi tutti gli uomini che posano gli occhi su di te... se solo potessi - disse Seera andando incontro a Kai - sono esseri così inutili... facesti bene a non inchinarti dinanzi a loro quando Dio te lo ordinò, Satan-
Si fermò a pochi passi da lui, ammirandolo con occhi lucenti, come se avesse difronte a se la creatura più perfetta di questo mondo.
- Che stupida sono stata a credere alle parole di Michel... era ovvio che tu non avresti mai giurato amore eterno ad una bambina umana... o almeno non avresti mai tenuto fede al patto... lei per te è solo un altra amante, non è vero? Un trofeo esotico da sbandierare sotto i nasi presuntuosi degli angeli, ma io sono di un livello superiore rispetto a lei... non è così?-
- Sai che i monologhi mi annoiano Seera, che cosa vuoi?-
- Cosa voglio? Nulla... solo che non sopporto venir messa da parte per qualcuna che tra meno di un secolo inizierà a decomporsi e servirà unicamente come pasto per i vermi-
- Vuoi che ti dia attenzione? D'accordo, spogliati - disse quello sedendosi tranquillamente su una sedia girevole imbottita.
Gli occhi di Seera guizzarono e sul suo volto le si dipinse un sorriso, ma poi scomparì di botto - a Manami non gli hai chiesto di svestirsi... sei stato tu a farlo...-
Kai sbuffò indolente. Ci fu un improvviso spostamento d'aria e la camicia di Seera si aprì rivelando la belle curve della creatura.
- Soddisfatta?-
Seera sorrise nuovamente avvicinandosi a lui. Gli sfilò gli occhiali e posò delicatamente la montatura sulla scrivania ordinata. Poi chinandosi sfiorò lievemente con le sue labbra rosse quelle di Kai ma si ritrasse subito.
- In questi corridoi passano tantissimi umani e noi qui siamo un'alunna e un professore. Evoca la sfera come hai fatto con lei...-
Per un istante Kai la guardò senza dire nulla, ma poi le sue labbra si aprirono in un sogghigno astruso.
- Da quando in qua provi pudore, Seera? Non rimembro alcun Esbhat in cui ti vergognasti di fare sesso difronte a migliaia di demoni. Sai bene che ti scelgo solamente per far incollerire gli angeli, per mostrare loro che posso facilmente assottigliare i loro eserciti portando chi voglio dalla mia parte- disse giocherellando con un piuma nera come l'inchiostro che si era appena materializzata tra le sue mani.
 Seera spaventata indietreggiò istintivamente - Fino ad ora ti sei dimostrata un bravo giocatolo, ma tu sai cosa succede quando i miei giocattoli decidono di non ascoltarmi...-
Con uno scatto più veloce del morso di un cobra tirò la piuma come una freccetta sfiorando e lacerando lievemente la pelle sua guancia vellutata della mezzo sangue e conficcandosi per cinque centimetri nel muro.
Poi una risata maligna gli scosse il petto ed uscì dall'aula con quel moto di umorismo diabolico.
 
.•ºº•.
 
- signorina Manami!-
La voce della professoressa di educazione fisica, di cui avevo deliberatamente saltato l'ora di lezione, mi fece sobbalzare fino al tetto.
- Sì, signora Izumi?- dissi io cercando di apparire il più umile e contrita possibile.
- E' la seconda volta che salti la mia lezione. Stavolta non hai proprio scuse; vai nell'aula punitiva e restaci fino a che non te lo dico io!!!- ruggì quella bisbetica indicandomi un aula nell'ala Est dell'istituto.
- Sì, signora Izumi...- dissi avviandomi verso l'aula con passo svogliato.
Quando finalmente mi sedetti ad un banco tirai fuori dalla mia borsa a tracolla, che avevo recuperato dalla mia classe dopo essere stata nell'aula di biologia con Kai, e tirai fuori un libro thriller che parlava di un certo tizio che voleva uccidere un altro tizio perché gli aveva rubato qualcosa che invece il tizio non gli aveva rubato.
Era una storia piuttosto interessante, anche se un po' complicata.
Quel libro lo avevo comprato da poco, forse appena una settimana prima del fatidico manoscritto da cui avevo tirato fuori Kai.
Annusai il profumo delle pagine. Voi direste che senso abbia odorare le pagine di un libro? Ebbene, forse a causa dei miei sopraffini sensi olfattivi sentivo chiaramente che ogni libro aveva un odore diverso, così come il suono delle loro pagine quando vengono sfogliate tutte insieme.
Sopratutto quando i libri erano nuovi si poteva sentire il loro profumo originario, quello dell'albero da cui provenivano e dell'inchiostro che gli aveva macchiati.
Quando sfogliavo quelle pagine ancora immacolate, che nessuno aveva ancora mai sfiorato ed aperto, beh in quei momenti quasi riuscivo a comprendere la fissazione di Satan verso le vergini.
Proprio quando ero nel mezzo di uno dei punti di maggiore suspense, ecco che  un ombra passa davanti alla porta e si ferma nel suo stipite. In un primo momento pensai fosse la prof e non alzai lo sguardo dal libro, poi però, sentendomi fissata mi voltai.
Era Seera. 
Scattai dalla sedia pronta a darmela a gambe in caso le venissero altre geniali idee, ma poi mi accorsi che aveva tutta la camicia sbottonata.
- Seera, che ti è successo ai vestiti?-
- Cosa mi è successo?- disse quella esibendo un sorriso languido e maligno al tempo stesso - Non ti sei resa conto che non servi proprio a niente? Non sei stata capace di soddisfarlo così lui si è scaricato su di me...-
- D-di cosa stai parlando?...-
- Cos'è, non mi credi? Se sul serio convinta che tu conti qualcosa per lui? Ora che non sei più vergine non hai più alcun valore. Non dirmi che hai creduto davvero che lui ti amasse? Che stupida! I demoni non possono amare nessuno! Il giorno in cui da angeli divennero diavoli persero la capacità di provare sentimenti buoni. Anche se volessero non ci riuscirebbero mai! Le loro azioni sono mosse solo da un forte odio verso Dio e verso tutte le sue creature, in particolar modo per voi umani! Se sei abbastanza furba ti conviene lasciar perdere il mondo dei demoni, potresti fare una brutta fine...-
E così fugacemente come era venuta se ne andò lasciandomi dopo che le sue parole mia avevano ferita così profondamente nell'anima che ancora oggi ne portavo le indelebili cicatrici.

 
 


Ciao a tutti!

Sono contenta di essere riuscita ad aggiornare un po' prima rispetto all'ultima volta ma devo ammettere che questo capitolo non mi piace un granché per quante modifiche io abbia apportato ai dialoghi, ai discorsi e alle situazioni. Mi dispiace, che sia un po' sotto tono e prometto che rimedierò la prossima volta.
Facendola breve: Seera ha iniziato ad indagare sul perché Satan provasse interesse per Manami e non trovandone ha creduto che fosse solo un suo capriccio temporaneo, sarà così oppure no? Si accettano scommesse!
Nell'ultima parte del capitolo invece, Seera inizia a mettere in atto il piano stabilito con Michel facendo credere a Manami che Kai l'abbia tradito... ovviamente quelle genia ci crederà e nel prossimo capitolo ci sarà un "apriti cielo" generale.
Ringrazio Ashwini e Linlin9 per avermi dato dei pareri su questa storia e tutti gli altri che continuano a seguirla assiduamente, siete i miei tesorini *:*
Poi saluto ovviamente quelle sgalletate delle mie compagne gioiose che le costringo sempre a leggere ogni minima cazzata.
Un bacione grande e a presto!!!!!  
 
  
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