Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Seele    20/04/2013    4 recensioni
"Questo non cambia nulla", disse piano, nel suo orecchio.
"Questo cambia tutto" replicò l'altro, singhiozzando. "Tu non sei mio, tu sei suo. È Eleanor che da oggi porterà il tuo cognome. Eleanor Tomlinson" pronunciò con astio, prima che un nuovo singhiozzo più forte lo costringesse a interrompersi per un attimo. "È il matrimonio tuo con Eleanor, che domani sarà sulla copertina di qualsiasi giornale. Sarà la vostra, la coppia più adorata da chiunque. Oggi ci sarà lei sull'altare, e non..." Harry smise di trattenersi, la sua voce tremò e si spezzò nel pronunciare le ultime parole, "e non me."
{Larry}
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Vi consiglio di sentire  questa mentre leggete


Shattered




Louis finì di abbottonarsi la giacca, sospirò guardando il suo riflesso nello specchio.

Non avrebbe mai pensato di sposarsi così presto, e invece eccolo lì; avrebbe dovuto essere l'uomo più felice del mondo, ma ovviamente non era così.

Perché probabilmente lui sarebbe stato entusiasta di sposarsi, se non fosse che lo stava facendo con la persona sbagliata.

Perché lui non avrebbe voluto avere lei accanto, non avrebbe voluto vedere nessun vestito da sposa, nessune scarpe con il tacco, nessun velo a coprire i capelli -ricci, in quel caso- del suo ragazzo.

Lo stesso ragazzo che, in quel momento, entrò nella stanza senza nemmeno bussare, senza sorridere, solo guardandolo e mordendosi come al solito il labbro inferiore. Lo osservò in silenzio per alcuni secondi senza dire una parola, dai capelli castani fino alla punta delle scarpe nere lucide, immobile e in piedi.

"Ehi, Haz", provò a salutarlo lui, con un minimo di tono d'incoraggiamento, ma riuscì solo ad abbozzare un sorriso.

"Lou" mormorò Harry in risposta, alzando gli immensi occhi verdi nei suoi, e non servirono altre parole. Il più piccolo si rifugiò fra le sue braccia, stringendolo talmente forte a sé da fargli male, abbracciandolo così di slancio che se solo Louis non se lo fosse aspettato sarebbe di sicuro caduto.

"Sei bellissimo", mormorò quasi sottovoce, sentendo che le lacrime già erano vicine, "non ho mai visto uno sposo così bello", aggiunse, ridendo tristemente.

Louis strinse le braccia ancora di più attorno al suo busto, chiudendo gli occhi e sospirando. "Harry, non..."

Harry lo interruppe, la voce bassa e incerta. "Non piangere?", lo anticipò. "Non preoccuparti, Louis, tanto non mi sentirai."

Affondò il viso nella sua spalla. "Non mi sentirai mentre il mio cuore mi spezza. Non mi sentirai mentre vorrei urlare in chiesa." La sua voce era ancora più debole, ovattata dalla pelle di Louis sulle sue labbra. "E non mi sentirai nemmeno piangere."

Eppure, Louis lo sentì. Sentì quel singhiozzo soffocato, sentì persino le labbra di Harry muoversi contro la sua pelle nel tentativo di reprimere le lacrime. E sentì, allo stesso modo, anche le prime gocce d'acqua bagnare la sua camicia nera.

"Non mi sentirai piangere", ripeté Harry, per farsi forza e reprimere il pianto. Louis chiuse gli occhi, non voleva piangere anche lui, portò le mani sui suoi fianchi e li accarezzò dolcemente.

"Questo non cambia nulla", disse piano, nel suo orecchio.

"Questo cambia tutto" replicò l'altro, singhiozzando. "Tu non sei mio, tu sei suo. È Eleanor che da oggi porterà il tuo cognome. Eleanor Tomlinson" pronunciò con astio, prima che un nuovo singhiozzo più forte lo costringesse a interrompersi per un attimo. "È il matrimonio tuo con Eleanor, che domani sarà sulla copertina di qualsiasi giornale. Sarà la vostra, la coppia più adorata da chiunque. Oggi ci sarà lei sull'altare, e non..." Harry smise di trattenersi, la sua voce tremò e si spezzò nel pronunciare le ultime parole, "e non me."

Louis le percepì. Calde, fredde, dolci, amare; lacrime. Solo due. Due lacrime che scivolarono silenziose dai suoi occhi e tracciarono un solco sulle sue guance.

"Harry, Harold, guardami", ordinò, con tono forse troppo duro. Ci riprovò, accarezzandogli teneramente i capelli. "Amore?"

Harry alzò timidamente la testa, puntando gli occhi verdi e arrossati dalle lacrime in quelli lucidi, ma decisi, di Louis.

"Sei tu la persona che amo. Sei tu quella che possiede il mio cuore. Sono tuo, Harry, uno stupido anello al dito non può cambiare questa cosa", disse il più grande, senza permettergli di distogliere lo sguardo. "Tuo", ripeté, avvicinandosi alle sue labbra, "per sempre."
Harry infranse quell'ultimo centimetro di distanza, voleva morire in quel bacio. Voleva baciarlo un'ultima volta, perché sapeva che lo fosse; era l'ultima volta che poteva baciare Louis, sentirlo suo per davvero. Perché fra meno di un'ora Louis si sarebbe sposato, e sarebbe appartenuto ufficialmente a un'altra persona. Altre labbra avrebbero baciato quelle così sottili, calde, perfette di Louis. Un'altra bocca avrebbe pronunciato il "sì" che spettava a lui. Un'altra mano si sarebbe incrociata a quella di Louis, quella mano che sembrava fatta apposta per accogliere la sua, e non quella di una ragazza che non amava.

Si abbandonò totalmente a quel bacio; voleva disperatamente sentire Louis suo, ancora una volta, l'ultima volta, ma suo, solo suo, e di nessun altro.

Chiuse i pugni sulla stoffa leggera della sua camicia, intrappolando il tessuto e sentendo il calore della pelle di Louis sotto di esso. Sarebbe morto di dolore, lo sapeva, allora tanto meglio morire direttamente lì, morire baciando Louis. Gli sembrava davvero la morte migliore che potesse desiderare.

"Avrai dei figli" mormorò fra i baci, "li avrai con lei, e non con me. Li crescerete insieme" un bacio interruppe quella frase così dolorosa, "voi due, e non noi due. Li porterete insieme all'asilo, li iscriverete a scuola" Louis lo baciò ancora "e diranno di essere figli di Louis Tomlinson e Eleanor Calder, prenderanno buoni voti a scuola" quanto poteva fare male un discorso, quanto? "e sarete fieri di loro. Perché somiglieranno a te, a lei, e li amerai più di quanto ami me."

"Ti prego", supplicò Louis, trattenere le lacrime iniziava ad essere impossibile, "per favore, Harry, basta..."

"Non è la verità?", fece Harry, puntando gli occhi nei suoi. Dio, quanto gli sarebbe mancato vedere ogni giorno quei due smeraldi -sarebbe andato a vivere con Eleanor. "Avresti potuto evitarlo, ma non hai voluto. Non ne hai avuto il coraggio" singhiozzò, "io per te non sono niente."

"Harry!", Louis lo richiamò a voce alta, prendendo il suo volto fra le mani per costringerlo a guardarlo. "Harry, cosa stai dicendo? Tu per me sei tutto, Harry, ogni cosa."

"Non hai combattuto per noi", replicò il ragazzo, in un sussurro. Il suo sguardo era carico di dolore, e cosa avrebbe potuto ribattere Louis? Era vero. Non aveva combattuto, non abbastanza. Era solo colpa sua. Come poteva farsi perdonare?

Louis chiese scusa, nel modo più intimo e sincero che potesse usare. Posò le sue labbra su quelle di Harry, delicato, leggero, in un soffio.

Il ragazzo chiuse le mani intorno ai suoi polsi, accarezzandogli il dorso delle mani con i pollici mentre le lacrime continuavano a scorrere sul suo viso, le labbra ricambiavano il bacio, ogni singola cellula del suo corpo richiedeva, pretendeva, necessitava la presenza di Louis nella sua vita.

"Ti amo", sussurrò Louis sulle sue labbra, prima di baciarlo ancora.

E due sapori diversi di lacrime differenti si mischiarono in quell'ultimo bacio.



Non mi sentirai mentre il mio cuore mi spezza. Non mi sentirai mentre vorrei urlare in chiesa. E non mi sentirai nemmeno piangere.

Questo aveva detto Harry meno di un'ora prima, in lacrime, con le labbra contro la sua spalla e la voce che mai Louis aveva sentito tremare così tanto.

Eppure, Louis l'aveva sentito il cuore di Harry spezzarsi.

Eppure, Louis l'aveva sentito l'urlo di dolore che Harry soffocava dentro sé.

Eppure, Louis l'aveva sentito il singhiozzo che Harry aveva cercato di trattenere fino all'ultimo.

E, baciando Eleanor, lasciò che l'anima di Harry piangesse per sempre con la sua.



Angolo Autrice


Oddio, è sabato sera e io pubblico roba super deprimente. *si applaude da sola*

Per piacere non odiatemi per questo sclero, non so proprio cosa mi sia preso, ho messo la musica di sottofondo e ho iniziato a scrivere, avevo le lacrime agli occhi io stessa mentre scrivevo.

Perciò vi lascio subito, in modo da non buttarvi ancora più giù con i miei commenti inutili, vi lascio solo il link della mia fan fiction Larry:  You're every line, you're every word, you're everything spero che ci facciate un salto.

Scusate per avervi depresso e grazie a chi ha letto c:


Seele

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Seele