Prologo

Correva, seppur a perdifiato, lottando contro le sue stesse forze.
Doveva uscire da lì, trovare una luce, attorno a quell’oscurità che la avvolgeva.
Passi che con lo scorrere del tempo, diventarono lenti e appesantiti, respirava a fatica.
Con la mano posata sul ventre, si posò al muro liscio e scuro, con le spalle adagiate, si accasciò, consapevole che questioni di attimi, la morte l’avrebbe resa sua.
Udì dei passi, cercò in quel buio di scorgere qualcosa, quando notò una piccola luce, che avvicinandosi, sempre di più iniziò a schiarire il paesaggio intorno.
Si staccò dalla parete scura e capì che quell’arsura che aveva avvertito prima, in realtà era sangue, che lentamente colava dalla sua mano.
La figura resa più chiara dalla torcia che portava in mano, divenne più che riconoscibile.
Con lo sguardo terrorizzato, si mise di fronte a essa, estraendo dal suo porta-armi legato ai suoi short neri un kunai, stringendolo tra le mani tremanti e colanti di sangue.
- Presto sarà tutto finito … Hana … - commentò la figura.
Non rispose. Il suo sguardo era catturato dai suoi occhi rossi, nei quali al centro c’erano alcune chiazze nere, i quali divennero sempre più vicini.
- Sarà così veloce, che non sentirai neanche dolore … te lo prometto – le sussurrò distante da lei qualche centimetro, accarezzandole con la punta della katana i suoi lunghi capelli.
Chiuse gli occhi, un urlo e poi il nulla.

Si svegliò di soprassalto, agitandosi nel letto, con la fronte sudata.
Di nuovo.
Quel sogno ormai, puntuale la accompagnava la maggior parte delle notti.
Sospirò, stringendo con le mani tremanti le coperte che la avvolgevano.
Si rese conto del posto in cui si trovava, che fosse stato solamente un incubo.
La luce della candela illuminava la stanza tetra, sul tavolo spoglio.
Posò uno sguardo sul ventre, oramai divenuto gonfio, con la consapevolezza della scelta che aveva fatto oramai, non poté più tornare indietro.

Nota autrice:
- Hana: nome giapponese femminile che significa fiore.
- L’OCC è stato inserito solamente per precauzione, cercherò di attenermi al carattere dei personaggi.