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Autore: Shh_S_IsReading    21/04/2013    1 recensioni
STORIA INCOMPLETA.
[Post CoLS, possibili spoiler.]
[Clace, Sizzy, Malec.]
~
Aisha Harris sapeva dell'esistenza dei Shadowhunters perchè possedeva la vista, come sua madre.
Quello che non credeva possibile era di esserlo, come Gabriel.
~
[Pubblicato il prologo e il sesto capitolo.]
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Respirare era difficile.
Le raschiava la gola, un peso sul petto difficile da togliere, le mani che strappavano l'erba e le ginocchia affondate nella terra smossa da poco.
Quella notte non aveva stelle, coperte da nuvole grigie che minacciavano pioggia per quando il sole sarebbe sorto.
Avrebbe preferito che fosse già scesa il giorno stesso, cancellando tutto, pulendo le lacrime dal volto dei pochi presenti, per un funerale che non aveva avuto notizia.
Ora, circondata dal buio, si lasciava sommergere dalla disperazione che quelle tre -quattro, sua madre avrebbe sicuramente voluto essere seppellita accanto a Davide- lapidi candide le procuravano, beffandosi di lei nel lieve chiarore di una luna ballerina -ora c'era, ora no, ora sì, adesso non più- erano mai esistite le persone per cui stava versando quelle lacrime?
Se non le puoi vedere, non le puoi toccare, non le puoi sentire  -non più- sono mai esistite per davvero?
Tremiti incontrollati, singhiozzi mal trattenuti dalle labbra schiuse in una smorfia confusa -era rabbia? Dolore?
Aisha era sola.
Per la prima volta in tutta la sua vita, senti la solitudine più cupa circondarla, telo nero che copre e non risparmia, le dita che annaspavano in cerca di un angolo da sollevare, affogando in quel nero, nessuna luce da seguire, nessun aiuto da gridare...
Sola.
 
Magnus strattonò con forza Aisha, che si riscosse da quell'incubo tremando.
«Stavi urlando, stai bene?» Lo stregone aveva gli occhi da gatto fissi sulla sua figura, attento ad ogni tremore che si lasciava sfuggire, porgendole un bicchiere d'acqua.
Aisha rispose dopo alcuni bravi sorsi, alzandosi, poggiando il bicchiere sul comodino accanto al letto.
«Torniamo a New York. Per favore.»
Magnus continuava a guardarla, le sopracciglia appena aggrottate.
«Magnus - » lui la interruppe subito.
«Prepara le tue cose, vado ad aprire un Portale.»
 
Jace stava scendendo le scale per andare a fare colazione, quando vide due figure -una delle quali molto familiare- salirle.
«Uhm, già di ritorno dal Bel Paese?»
Smise di sorridere quando la ragazza alzò il viso stravolto verso di lui.
Aisha era sorpresa, certo, non si aspettava di trovarsi davanti qualcuno alle cinque del mattino, o forse che lui parlasse italiano, mentre Magnus aveva -come sempre- un'espressione illeggibile sul viso.
«Ero preoccupata per la linea, troppa pizza può nuocere alla lunga.»
Jace le sorrise beffardo. «Ce ne saremmo occupati noi, qualche corsa in più ti avrebbe fatto bene.» le rispose, mentre lei lo superava, diretta sicuramente alla stanza che Clary le aveva fatto vedere un giorno e mezzo prima, dopo si girò verso lo stregone, fermo alcuni scalini sotto di lui.
«Ha perso l'intera famiglia e la sua vita è cambiata nel giro di pochissimi giorni, ti dispiacerebbe non comportarti troppo... Da te, quando sei con lei? Almeno per i primi tempi.» gli disse, girandosi per scendere e andarsene -una doccia l'avrebbe fatta volentieri, e anche una dormita.
«Ti sei dimenticato in fretta di Alec, eh?» lo fermò Jace.
«Non l'ho dimenticato, non potrei mai. L'ho protetta, la sto proteggendo, sto mantenendo fede ad un giuramento. Onore e rispetto dovrebbero essere parole familiari per te.»
«Lo sono.»
Raggiunsero gli ultimi gradini in silenzio e sempre in silenzio Magnus si girò e s'incamminò verso l'ascensore.
 
Izzy irruppe nella stanza alle sei -e quattro minuti, puntualizzò dopo- spalancando tende e imposte, lasciando che l'aria fredda del mattino raggiungesse la ragazza, ora seduta sul letto, prima di esclamare: «Su, inizia un altro entusiasmante giorno d'allenamento! Non sei ancora pronta? Dai!»
Non lo avrebbe mai ammesso -non che ne avesse bisogno, era talmente palese- ma ci stava prendendo gusto ad allenare Aisha, coi muscoli doloranti ma sopravvissuta alla prima settimana all'Istituto -sfortunatamente per Jace, che aveva perso cinque dollari con Alec.
«Arrivo, arrivo, vai a mangiare te» sbadigliò la ragazza, ancora inconsapevole di esser una ragione di continuo guadagno per un Cacciatore e impoverimento di un altro -se l'avesse saputo avrebbe capito la metà degli sguardi infastiditi di Jace, ma non sarebbe stato così divertente, pensava Isabelle, che lasciò la stanza dirigendosi verso quella dei fratelli, per svegliare anche loro.
Alle otto -e sette minuti, puntualizzò Isabelle, scandalizzata da questo enorme ritardo- Alec riprendeva in mano l'arco, sperando che con Aisha andasse meglio che con Clary, e così fu.
 
Non che ci volesse molto.















Angolo "Autrice"
Ecco il terzo, l'avevo già detto che era un capitolo di passaggio, vero?

Grazie ad Alyx per la recensione (ha scritto un'altra os su Izzy che è l'Ammooore *-*) e alla Fla che è un angelo e che mi corregge i capitoli. <3
Sto già scrivendo il quinto, nel prossimo entrerà in scena un nuovo personaggio ;)
Alla prossima!
S.
  
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