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Autore: melancholia    09/11/2007    5 recensioni
Harry ed Hermione, come tutti al mondo, si pongono la fatidica domanda...riusciranno a dare una risposta?magari facendo affidamento su un sogno che ormai li tormenta ogni notte?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COS’È L’AMORE?

 

Harry quella mattina si svegliò più intontito del solito: era da due settimane che non riusciva a dormire e quella appena passata era stata l’ennesima notte in bianco. L’aveva sognata ancora una volta e destatosi da quel sogno il senso di colpa gli aveva impedito di riaddormentarsi, nonostante fossero le due di notte.
Non sapeva più cosa fare, niente era servito a evitargli quei sogni in cui era sì felice, ma con la persona sbagliata. Ogni notte, ogni singola notte, lui sognava una persona: Hermione, la sua migliore amica, ma soprattutto la migliore amica della sua ragazza Ginny e la ragazza di Ron, che ormai considerava come un fratello. Quando la sognò la prima volta non diede molto peso alla cosa. Da quel momento però lei tornava ogni notte e lo faceva sentire diverso, lo faceva sentire vivo come non riusciva a sentirsi durante il giorno. Così ogni notte lui viveva questo splendido sogno, salvo poi svegliarsi e farsi tormentare dai sensi di colpa.

Se la situazione si fosse fermata ai sogni, il problema non ci sarebbe stato. Ma da quando questi erano cominciati aveva iniziato a guardare Hermione con occhi diversi. Doveva ammettere che a 17 anni non era più la ragazzina dai capelli cespugliosi e dai denti troppo grandi conosciuta al primo anno, ma era diventata una tra le più belle ragazze di Hogwarts. Dolci boccoli castani che incorniciavano un viso dai lineamenti delicati, due occhi color cioccolato che al sole mostravano leggere striature dorate, un sorriso sempre aperto a illuminare il mondo e un fisico perfetto, l’avevano fatta diventare una delle ragazze più corteggiate e invidiate della scuola. La sua intelligenza sveglia e pronta poi la portavano una spanna sopra le altre.
Dopo aver rifiutato diversi corteggiatori, alla fine del sesto anno si era messa con Ron, per il quale aveva una cotta da parecchi mesi. Nello stesso periodo Harry aveva iniziato la sua storia con Ginny. Insieme avevano passato un’estate meravigliosa, divertendosi come matti. Al ritorno ad Hogwarts niente era cambiato, almeno fino a qualche settimana fa…Ormai per Harry era diventato impossibile reprimere ciò che davvero provava per lei e la sua ragazza, così come i suoi amici, notando lo stato d’animo del ragazzo, cominciavano a preoccuparsi.

Ciò che non sapeva era che anche Hermione faceva gli stessi sogni, provando esattamente le stesse emozioni e le stesse sensazioni, così come lo stesso senso di colpa.
Anche Harry era diventato negli anni il bel ragazzo che tutti si aspettavano: alto, muscoloso grazie al quidditch, capelli corvini e perennemente disordinati che gli donavano un’aria da ribelle, due favolosi occhi smeraldo che brillavano, carattere forte e coraggioso. Era l’unico che poteva permettersi si fare concorrenza all’altro bello e famoso della scuola, Draco Malfoy. La popolazione femminile era infatti equamente divisa tra i due. Ma lui, a differenza del rivale,che si divertiva a cambiarne una a settimana, ne aveva scelta una, Ginny, l’unica che fosse riuscita ad entrargli nel cuore. E lei, Hermione, ne era davvero felice. Sapeva quanto Ginny fosse innamorata del bel cercatore e da quanto tempo lo fosse, perciò quando si erano messi insieme lei ne era davvero entusiasta.
Poi una notte erano cominciati quei maledetti sogni e inevitabilmente aveva iniziato a guardare Harry in modo diverso. Stargli vicino era diventato quasi insopportabile, ma quello che più la dilaniava da quanto la faceva stare male era il senso di colpa che la travolgeva ogni volta che stava con Ron o che Ginny si confidava con lei. In quei momenti avrebbe voluto fuggire via, ma non poteva fare altro che rimanere lì e sentirsi morire dentro.
Quella stessa mattina appena sveglia Hermione decise che non poteva più continuare a prendere in giro le persone a cui voleva più bene al mondo.

Fu così che inconsapevoli di ciò che stava facendo l’altro, Harry ed Hermione nel pomeriggio al termine delle lezioni, presero in disparte rispettivamente Ginny e Ron spiegando loro il motivo per il quale non potevano più stare insieme…nello stesso momento due cuori si spezzarono e altre due persone si sentirono morire per il male che avevano causato, nonostante fossero convinti di avere fatto comunque la cosa giusta.

 
Harry dopo aver parlato con Ginny uscì dal castello diretto al Lago Nero per riuscire a riflettere un po’. Si sedette a terra, appoggiando la schiena al tronco di un albero e chiuse gli occhi. Forse così sarebbe riuscito a calmarsi. Fu così che lo trovò Hermione quando, spinta dallo stesso bisogno di rimanere un po’ sola con i suoi pensieri, arrivò nelle vicinanze del Lago. Appena lo vide il suo cuore mancò un battito. Fece per voltarsi e tornare indietro, ma qualcosa la bloccò: doveva affrontarlo o non sarebbe più riuscita a vivere serenamente. Da tempo aveva capito e ammesso a se stessa i sentimenti che provava per il suo migliore amico ed era arrivato il momento di esternarli. Non le importava della risposta che le avrebbe dato Harry, ma forse così sarebbe riuscita a dimenticarlo e ad andare avanti.
Si avvicinò a lui, senza poter fare a meno di pensare quanto fosse bello mentre le luci del tramonto lo accarezzavano. Appena lui sentì dei passi aprì gli occhi e questa volta fu il suo cuore a perdere un battito prima di iniziare a battere all’impazzata. L’emozione nel vederla lì davanti a lui, con i capelli leggermente mossi dal vento e con gli ultimi raggi del sole che giocavano con le striature dorate dei suoi occhi, lo travolse lasciandolo senza fiato e dovette far del male a se stesso per impedirsi di alzarsi e baciarla all’istante.

Pochi secondi dopo, che ad entrambi sembrarono eterni, lui parlò per primo guardandola dritta negli occhi ancora seduto:
“Sei venuta a parlarmi di Ginny? Lo so che soffre e mi sento maledettamente in colpa per quello che ho fatto, ma non potevano più stare insieme, non era giusto continuare a prenderla in giro”.

“Veramente non ne sapevo niente…Hai lasciato Ginny?” chiese Hermione, provando involontariamente una punta di felicità che subito dopo la fece sentire ancora più in colpa.

“Sì” rispose semplicemente Harry, alzandosi e avvicinandosi al Lago. Dopo un po’ riprese:

”Era giusto così..da un po’ di tempo non provavo più gli stessi sentimenti di prima. Le voglio un bene dell’anima, ma l’amore è un’altra cosa”.

Lei con il cuore in gola lo raggiunse e gli disse:
“Ti capisco, anch’io oggi ho lasciato Ron. Non potevo continuare così, nemmeno lui merita di essere preso in giro”. Si bloccò per un istante, ci pensò un po’ su, poi riuscì a chiedergli:
“Dimmi Harry, cos’è per te l’amore?”

Lui si voltò verso di lei, la guardò negli occhi, quegli occhi che aveva capito d’amare e le rispose:
”L’amore è sentirsi vivo Hermione, sentire che l’altra persona è così importante da non poter fare a meno di lei, essere disposti a soffrire in silenzio pur di averla vicino, sentirsi morire all’idea di perderla, sentire l’emozione che ti travolge quando ti è affianco e quando ti guarda negli occhi”.

Lei non parlò, ma una lacrima scese sul suo volto, nonostante lei avesse invano cercato di trattenerla. D’istinto lui la asciugò con una carezza prima che potesse raggiungere le labbra della ragazza. Hermione chiuse gli occhi, cercando di godersi appieno quel contatto che la faceva sentire amata e protetta.

“Perché piangi Hermione?” le chiese Harry dolcemente.

“Perché io le sento tutte queste cose Harry,ogni singola cosa che mi hai detto, ma le sento per la persona sbagliata…” rispose lei, mentre silenziose lacrime le rigavano ormai il volto, dimostrando per la prima volta la fragilità della grifoncina, impegnata solitamente a mostrare al mondo quanto invece fosse forte.

“Chi è quella persona Herm?” disse Harry, tradendo nella voce una punta di emozione e di timore per la risposta che avrebbe ricevuto.

Lei non rispose, ma fece quello che il suo cuore le comandava, ignorando per una volta la sua parte razionale: gli prese il viso tra le mani e lo baciò, con dolcezza e amore infiniti.
Lui fu inizialmente preso alla sprovvista dall’iniziativa della ragazza, ma appena sentì il suo dolce tocco rispose subito al bacio, così come avrebbe voluto fare dal momento in cui aveva aperto gli occhi e l’aveva vista lì vicino a lui. La abbracciò per sentirla ancora più vicina a sé, perdendosi nel suo profumo e tra le sue braccia.

Quando si staccarono, ancora con gli occhi chiusi, all’unisono sussurrarono:
“Proprio come nel sogno..”

Spalancarono immediatamente gli occhi, senza riuscire a credere a quello che avevano sentito dire all’altro.

Hermione si riprese per prima:
”Vuoi dire che hai sognato esattamente questa scena?”

“Sì…e tu?”

Lei annuì, non riuscendo a dire anche una sola parola. Gli cinse il collo con le braccia e appoggiò la testa al suo forte petto, lasciando che lui la coccolasse e la cullasse accarezzandole i capelli teneramente.

Alla fine Hermione ruppe il silenzio:
”Cosa facciamo adesso Harry?”

Lui la guardò: vedeva chiaramente quanto lei fosse spaventata e si sentisse maledettamente in colpa, proprio come lui. Ma proprio come lui anche lei voleva ardentemente essere felice e se questo significava stare insieme, avrebbero affrontato tutto e tutti pur di realizzare ciò che più desideravano. E lui sarebbe stato forte anche per lei se necessario. Sapeva che parte del coraggio della ragazza nascondeva in realtà una fragilità interiore che la rendeva così indifesa al mondo. Ma lui l’avrebbe protetta e sorretta in ogni momento. Non l’avrebbe più lasciata. Perché lì tra le sue braccia si sentiva finalmente vivo, solo lì aveva capito davvero cos’era l’amore.

Quindi le rispose semplicemente sorridendole:
“Andiamo a continuare il nostro sogno Hermione..facciamolo diventare realtà!”

Lei gli sorrise a sua volta, uno dei suoi sorrisi capaci di illuminare il mondo. Si presero per mano, intrecciarono le loro dita e insieme si prepararono ad affrontare il loro futuro. Nel cuore un po’ di timore, ma anche tanta tanta felicità, nuova speranza di un futuro insieme e la certezza di aver scoperto cos’è l’amore. E la consapevolezza di averlo fatto insieme.

FINE

 

 

   
 
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