Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Natalie__    21/04/2013    2 recensioni
“Non mi hai ancora detto chi sei.” Chiede ancora, già che sbadato.
“Sono Justin, il vicino.” Gli porgo la mano, e lei la stringe subito dopo.
“Owh, visto che abiti qui vicino, tornatene a casa, okay?” Mi chiede subito dopo, sorridendo beffarda.
Il mio sorriso si curva in una smorfia di disgusto.
“E già che ci sei, fai finta che io non sia mai venuto qui okay?” Dissi prima di andarmene, perdutamente incazzato, entrando in casa un minuto dopo.
Justin Drew Bieber.
Hayley Chelsea Powell.
Due persone estremamente diverse, con due caratteri uguali da morire.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter nine.

Scusatemi per il ritardo ragazze, spero vi piaccia :c

Alcuni mesi dopo.

Sono in una confusione totale. Non vedo Hayley da due mesi perché quelle bestie dei suoi genitori mi hanno impedito di vederla.
Perché proprio nel momento in cui cerchi di essere felice, arriva sempre qualcuno che è pronto a toglierti tutto?
Non mangio molto in questi giorni, sono svenuto due volte nei miei concerti, e come se non bastasse Avalanna peggiora ancora di più.

Non riesco a reggere ancora, ho bisogno di una pausa. Non ce la faccio più.
Ho bisogno di loro nella mia vita, ma ho bisogno soprattutto di lei.

Ho deciso di darmi una smossa. Non posso stare qui, seduto in una delle mie poltrone aspettando che la felicità venga a me.

Se vuoi la pace, devi costruire la pace.”
E io dovevo andare da lei.                   
Non ci ho messo un attimo a vestirmi, e ad andare a bussare a quella porta.
Ad aprirmi fu suo padre, con una rabbia in viso che mi oltrepassava l’anima.
In lontananza dietro di lui, c’era distesa a terra Hayley, e quando la vidi il mio cuore perse qualche battito.
Aveva il viso sfregiato, e ricollegai la scena non appena vidi quel coltello nelle mani di quell’essere spregevole.
Non persi un attimo a mollargli un pugno sullo zigomo destro. Doveva pagare per aver toccato la mia ragazza.
Quell’uomo così grosso e potente, era rimasto lì in piedi, con un piccolo graffio, senza provare dolore. Ma non avevo paura, avrei fatto a cazzotti con un adulto pur di difendere quella persona che per me valeva tanto, anzi troppo.
Subito mi fece vedere quel coltello, che aveva nelle mani, e non perse un secondo a puntarmelo davanti.
Ero ormai dentro casa, e dopo aver abbracciato Hayley mi alzai in piedi, affrontandolo.
Cercava di colpirmi con quel coltello.

“Scappa Hayley! Scappa!” Gridavo alla mia ragazza, e lei impaurita acchiappò il telefono per chiamare la polizia.

“Io non me ne vado senza te.” Grida e poi digita velocemente quel numero, mentre io cerco di scansare quella lama.

Tentativo fallito, quel coltello lo conficca nel mio braccio, e dalla mia bocca esce un urlo che fa gridare anche Hayley.
Non mi lascerò abbattere da uno stupido taglio dovevo essere forte.
“Pronto? Dovete subito venire qui in casa! Sono sola con mio padre che sta uccidendo il mio ragazzo venite vi prego!” Sentivo Hayley piangere disperata mentre cercava di dare tutte le informazioni alla polizia.

“Mi trovo a quattro isolati dalla vostra caserma, correte vi prego!” Disse prima di riattaccare.
Provai a scansarmi un’altra volta ma niente.
Mi aveva in pugno, e un’altra volta riuscì a conficcarmi il coltello nella pelle, questa volta nello stomaco.

Hayley era corsa a chiamare mia madre.
Ma riuscii a sentire solo grida lontane, non appena quel coltello si conficcò nella mia gola.
Adesso ne ero sicuro, non sarei riuscito a farcela questa volta.
Chiusi gli occhi. Volevo andarmene via da questo mondo, adesso.
 
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Quando mi risvegliai non ero più quello di prima, ero vestito di bianco, e avevo diverse macchie rosse sui vestiti. Ero circondato solo da bianco.
“Ehi scemo!” Una vocina proveniva dall’angolo della stanza, e si avvicinava sempre di più.
“Che c’è non ti ricordi più di me?” Diceva, e pian piano la sua figura andava materializzandosi, per permettermi di riuscire a capire chi fosse.

“Wendy?” Sussurrai. Era impossibile.
“Eccomi.” Arrivò, lasciandomi un caldo bacio sulla guancia.
“Dove sono?”
“Sei in paradiso.” Spalancai gli occhi.
“Cosa ci faccio qui? Devo salvare Hayley!” Le dissi.

“Hayley è già salva, tu devi stare qui con me ancora un po’!” Abbassò la testa.
“Non sei felice di rivedermi?” Sussurrò subito dopo.

E un sorriso spuntò sul mio viso. L’abbracciai senza pensarci un secondo.
Avevo la mia vita davanti.
“Certo che sono felice di rivederti.” Le baciai la fronte.
“Grazie di aver salvato Hayley. Devo ringraziarti per tutto.” Sussurrai subito dopo.
“Grazie a te, che mi permetti di proteggerti sempre, Justin. Sono sempre con te! Ricordalo.” Rispose sfoderando uno di quei magnifici sorrisi.

Mi era mancata così tanto.

 
   
 
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