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Autore: SuperEmaKawaiiShiroKuma    21/04/2013    0 recensioni
Un'accattivante One Shot che si incentra sulle vicende amorose del nostro sfigatello de città e un presunto Batman.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Sovrannaturale
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La storia è ambientata nei sobborghi di una futuristica cittadinella denominata Bolotham City.
Facciamo subito la conoscenza nel nostro anonimo super proptettore dei diritti civili della costituzione di Bolotham City, non tanto anonimo dopotutto, ma il fatto è che
possiede una segreta identità. Infatti il nostro eroe, il mitico Fake-Batman, alla luce del giorno si spoglia del suo grande fardello di regolatore della Corte Costituzionale
per vestirsi come Foreholes, un semplice sfigatello con belle scarpe. L'attività segreta di Foreholes è quella di combattere, battaglia dopo battaglia, il crimine instaurato
a Bolotham City. Tra gli anti-heroes della situazione vediamo al momento in azione simultanea il terribile Ntaker e i suoi scagnozzi (n.b. senza gnozzi) Cupface e Jane.
Si direbbe che la vita del nostro eroe si piena d'azione, movimentata e affascinantemente interessante, ma, a dire il vero, Fake-Batman non possiede ciò che un buon
eroe ardentemente desidera: 'na zorca.
Il magiordomo di Fake-Batman, il buon Hunted, un piccolo rasta man con la mania dello spaccio, da tempo immemore, fu il primo ad accorgersi che qualcosa non quadrava.
La mancanza di 'na zorca aveva fatto cambiare il suo padrone a tal punto che la lotta contro il super crimine sembrava oramai causa persa.
Ed è qui che la nostra storia prende una drastica svolta... svolta a sinistra senza mettere la freccia.
Ci troviamo ora nel ghetto della grande metropoli, in un modesto appartamento, dall'interno provengono orribili rumori e nauseabonde grida di dolore.
Sul campanello, logoro e incrostato di rugine e muschio, si intravede appena un nome, inciso con un coltellino svizzero (n.b. non Novi) a suo tempo.
"Trollont"...Era questa la dimora della grande famiglia di belle zorche che era andata perdendosi nel corso della storia?
Probabilmente no, tant'è vero che, dalla finestra, le grida sono cessate, lasciando spazio al fruscio dolce di uno sciacquone di gabinetto per culi.
Facciamo qui la conoscenza del signor Trollont e del sua bel figliuola, la dolce Blocont, amata da chiunque la conoscesse per i suoi modi spartani e i suoi stupendi boccoloni
doratosi. Si da il caso che proprio in questo preciso momento, in cui vediamo Blocont in tutta la sua raggiosità accingersi a uscire dal gabinetto, Il tremento Ntaker, con un sorprendente
fendente di chitarra a mezz'aria, spezza e spazza l'abitazione della povera Blocont. Ella rimane illesa dall'urto sonoro... ma lo stesso non accade per suo padre. Un lamento straziato,
proveniente da sotto le macerie, forse una bestemmia, riporta Blocont in se, alla ricerca dell'amato padre. Scava, si appiglia, si scapiglia, ma niente, non riesce a capire da donde
provenga la sua voce. Eccolo, finalmete, trovato con la testa conficcata tra la tavoletta del cesso e il letame, una pozza di sangue e sudiciume vario si espande davati agli occhi stupefatti della bella Blocont, alla quale il respiro viene strozzato dal fetore delle feci.
Il corpo del padre Trollont si fermò dalle convulsioni e, con l'ultima voce rimasta, si lasciò andare in una sonora bestemmia, ma proprio di quelle potenti. Al suono di quest'ultima, le orecchie del tremendo Ntaker captarono la posizione dei presunti superstiti. Si avvicinò al luogo trovando la bella Blocont in balia della disperazione per la rottura del suo amato
gabinetto, che piangeva amare lacrime. Un'idea balenò nella mente del cattivo Ntaker che con un fischio, chiamò i suoi due compari: Cupface, che così si faceva chiamare
perchè appassionato amatore della ceramica, e Jane, che nun c'aveva voglia di trovarsi un nome più figo.
"Rapite la bella zorcona boccolsa!" comandò, ridendo e al tempo stesso cantando, il tremendo Ntaker.
E subito Blocont, terrorizzante nella sua paura, fu rapita.
Le notizie, si sa, viaggiano veloci (n.b. prendono il Frecciarossa) e l'annuncio della catastrofe appena accaduta uscì su tutte i giornali di Bolotham City.
La vicenda del ghetto della città raggiunse il buon Foreholes, che in quel momento stava camminando per strada diretto alla fumetteria più vicina.
Appreso l'accaduto il nostro incognito, ma non tanto, eroe si fiondò nella sua Hole caverna. Studiata una tecnica di soccorso, ci dormì sopra, su consiglio del magiordomo Hunted, preoccupato per la salute sentimentale del bun Foreholes. Sufficentemente riposato e pronto per l'azione Foreholes s'andò a vestire.
Il crimine doveva pagare, ma il crimine evade sempre le tasse, a questo servivano i super eroi come Fake-Batman, ed è questo che facevano loro: pagare.

  TO BE FORSE CONTINUED...

  
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