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Autore: 27_12_13Ste    21/04/2013    1 recensioni
Le ho spezzato il cuore e la sua unica risposta è stata:" dimmi qualcosa che non so già"
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A te, Eli, che mi ispiri anche quando mi sento depressa come un bradipo quando deve andare da una parte all’altra di una casa.

 

L’unica risposta

 
Le ho spezzato il cuore.
 
Ieri lei si è avvicinata a me e mi ha dato una lettera.
“Leggila quando sarai solo…” mi ha detto questo.
Io non curante l’ho aperta e ho iniziato a leggerla a voce alta, attirando l’attenzione di tutti.
“Ciao Niall. Voglio solamente dirti una cosa. TU PER ME SEI SPECIALE…”
Arrivato a questo punto l’ho vista con gli occhi lucidi.
Ho sorriso soddisfatto.
Non avevo finito di leggerla, ma l’avevo strappata e buttata in un cestino della spazzatura.
Lei stava piangendo.
“Non ti vergogni di quello che hai fatto?” mi ha chiesto quasi urlando Perrie, la migliore amica di Ell.
“Oh, andiamo Edwards. Quella sfigata non si merita di essere tua amica. È brutta, stupida, ma soprattutto brutta.” ho detto.
“Dimmi qualcosa che non so già, Horan. DIMMI.” mi ha risposto Ell alzando la voce, mentre si potevano sentire i suoi singhiozzi.
“Sei cessa, Ell. TUTTO QUI.” ho risposto non curante.
“DIMMI QUALCOSA CHE NON SO GIÀ” ha detto lei mentre le lacrime le rigavano le guance.
“ Sentite ragazze. Non ho voglia di fare spettacolo in mensa. Se proprio vogliamo continuare facciamolo fuori da scuola,ok?”
“Oh, vaffanculo.”è stata la risposta di Perrie.
Pochi secondi dopo me la sono ritrovato addosso, che cercava di strapparmi i capelli.
“Mmmm… Edwards mi piacciono le aggressive, roar.”ho detto facendo il coglione.
“Perrie, lascia stare Niall” ha detto Zayn togliendomela di dosso.
I loro occhi si sono incrociati e sono rimasti in quella posizione per qualche istante, finché Ell non è venuta per aiutarmi ad alzarmi.
“E chi ti ha chiesto qualcosa, Ell?” ho risposto menefreghista.
“Fottiti.”
 
Ecco. È da ieri che non la vedo più.
L’ultima cosa che mi ha detto è stato di fottermi.
Oggi? No, oggi non ho avuto il coraggio di andare a scuola.
Non ho avuto il coraggio di guardarla negli occhi, quegli occhi in cui mi perdo.
E pensare che la sua unica risposta, anche quando l’ho insultata è stata: “dimmi qualcosa che non so già”
 
Il giorno dopo, a scuola
 
“Ciao Ell.” le ho detto avvicinandomi a lei.
“Di che cosa hai bisogno, Niall?” mi ha domandato lei.
“Devo chiederti una cosa…”
“Dimmi.” Mi ha risposto lei fredda.
“In privato” ho aggiunto.
Lei, sbuffando, mi ha seguito.
“Senti, perché non mi chiedi tutto quello che vuoi qui” ha detto immezzo al corridoio centrale della scuola.
Mi conosce fin troppo bene.
Sa che odio farmi vedere con qualcuno che con me non centra niente. Proprio una come lei.
“No.”
Mi ha seguito fino ad uno degli angoli più nascosti della scuola.
“Perché quando ti ho insultato tu non mi hai dato uno schiaffo?” le ho chiesto sottovoce.
“Oh, andiamo Niall. Tutto questo per questa semplice domanda?” mi ha risposto a tono lei.
“Esatto” ho detto avvicinandomi a lei e poggiando le mie mani sui suoi fianchi.
“Perché è la verità, Niall. Se tu avessi letto quella lettera ora tu non mi staresti facendo queste domande. Là c’erano tutte le risposte di cui avevi bisogno.” ha detto arrossendo e abbassando lo sguardo.
“Non è vero, Ell.” le ho risposto alzandole il viso con le mani.
“Perché?” mi ha risposto lei con gli occhi lucidi.
“Perché tu sei bella.”
“No, perché mi hai fatto questo? Perché mi hai fatto soffrire? Perché stai facendo così? Perché sei così stronzo?”
Quelle domande mi hanno ferito, lo ammetto.
Non me le aspettavo, invece avrei dovuto.
“Non lo so…” questa è stata la mia unica risposta.
Pochi secondi dopo mi è arrivato uno schiaffo, non tanto forte.
“Me lo merito, Ell, hai ragione…”
Non ricevetti una sua risposta, perché mi stava baciando.
“Da dove viene tutto questo coraggio?” le ho chiesto sorridendo.
“Secondo te cosa c’era scritto anche in quella lettera?”
“Non ne ho la più pallida idea…” le ho risposto.
“Ti ho dato del pirla, dicendo che però mi piacciono i pirla. Ti ho scritto da quanto mi piaci e quanto.”
Ha detto lei mentre se ne andava.
L’ho inseguita per tutta la scuola.
Non trovandola ho aspettato e aspettato.
Le lezione sono ormai finite da qualche minuto, ma di lei nessuna traccia.
“Ciao…” mi ha detto lei sedendosi sulla panchina con me.
Si è avvicinata e mi ha baciato.
“Perché?” ho chiesto curioso.
“Non lo so… Mi andava.” mi ha risposto lei sorridendo e prendendo la mia mano.
 
 
 
HOOOLA.
Ok, non chiedetemi né come, né perché, né quando.
Mi è venuta in mente questa storia pensando a quando quello che mi piace ha strappato la mia lettera.
La parte in cui una mia amica gli strappa i capelli è vera, verissima.
Mi spetta ancora un ciuffo dei suoi capelli, ma niente di che.
Ok, sto divagando.

Ringrazio la mia Sistah Eli <3

  
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