COSI’ LONTANI, MA COSI’ VICINI.

PRIMO CAPITOLO – HERMIONE

Terzo piano.

Seconda ora.

Lezione di trasfigurazione.

Due classi: una serpeverde e l’altra grifondoro.

La McGranitt ha gli occhi fissi sulle due classi che le stanno davanti e sta parlando ininterrottamente da più di dieci minuti.

Nella classe si sente solo la sua voce chiara e decisa e il rumore delle penne che scrivono veloci sui fogli di pergamena.

Sta spiegando qualcosa e dico qualcosa perché non sto seguendo , sì, la brillante e sempre attenta studentessa Hermione Jane  Granger non sta ascoltando e non sta nemmeno prendendo appunti.

Perchè?

Perché lui è vicino a me, lui è vicino a me ma è come se fosse distante mille miglia.

Posso sentire il suo respiro, è regolare.

Ha in mano una penna, ma non sta scrivendo, la fa passare tra le sue lunghe dita, giocandoci.

Sospira e cambia posizione sulla sedia mettendosi con il gomito sinistro appoggiato al banco e con il braccio si sostiene la testa.

Sembra pensieroso.

I biondi capelli gli incorniciano il nobile viso cadendogli sulla fronte, con una mano se li scompiglia svogliato.

Lui è Draco Lucius Malfoy e non so come oggi è capitato vicino a me.

Mi ignora, almeno credo.

Mi odia, almeno credo.

Per la prima volta averlo vicino mi provoca delle strane sensazioni: ho la risposta pronta per quando farà una delle sue solite battutine, ma dentro di me non desidero altro che mi sfiori anche solo con un dito.

Veramente sembra pensieroso però.

Poi ad un certo punto fa una cosa che non mi sarei mai immaginata: sul suo viso si apre un largo sorriso.

Si si si sono  sicura che quello sia proprio un sorriso.

Sono stupita, è la prima volta che lo vedo sorridere.

È come se fosse illuminato da una nuova luce.

È bello, e non me ne sono mai resa conto, o forse sì, ma l’ho sempre ignorato.

Io continuo a  guardarlo e lui alza lo sguardo dal banco e si gira lentamente verso di me.

I miei occhi incontrano i suoi, per la prima volta ci guardiamo, veramente.

Io mi perdo dentro di lui e i suoi occhi non mi sembrano freddi come le altre volte.

Ci siamo solo io e lui.

Solo noi.

Così distanti , ma in questo momento così vicini.

E sorride, sorride ancora, mi sorride.

Io sbatto le palpebre, credo sia un sogno.

Ma non lo è, anche io finalmente mi sciolgo in un caldo sorriso che va a sostituire la mia espressione stupita di prima.

La McGranitt ci sta chiamando, ma me ne accorgo solo ora.    

Tutti gli altri ci stanno guardando, stupefatti.

La McGranitt dice con voce autoritaria : “Granger, Malfoy! Potete guardarvi con quello sguardo anche in un altro momento, dieci punti in meno a grifondoro  e dieci punti in meno a serpeverde” concluse con un tono che non accetta repliche.

“An…dimenticavo, oltre i compiti che darò agli altri voi due per domani farete una ricerca sull’argomento che ho spiegato oggi, minimo tre pergamene e la farete insieme”

La McGranitt crede di aver dato loro la peggior punizione che ci fosse, ma non è così, e questo lo pensano tutti e due.       

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Spero vi sia piaciuta, ringrazio tutti quelli che l’hanno letta e due volte quelli che hanno anche recensito, ACCETTO CRITICHE, CONSIGLI ecc per migliorarmi sempre di più.

Penso di fare in tutto tre capitoli, massimo quattro.

Se volete potete leggere anche le altre ff che ho scritto, ne sarei molto contenta.

Grazie! Baci baci daphne_91