Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Sakura_no_Hana    21/04/2013    6 recensioni
DAL TESTO:
"Si, sono… Te l'ho detto… Un po'
frenetici…" Dice lui, scavalcandomi e dirigendosi verso la
porta di quell'obbrobrio. Bussa due volte alla porta, e però
non apre nessuno. Poi bussa di nuovo, e dà un calcio. Solo
adesso ci aprono. Apre un ragazzo con i capelli biondi e molto strani, la faccia lunatica e gli occhi semi aperti, che si spalancano quando vedono me... (Estratto dal capitolo 3)
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A.a.:
Ciao a tutti :3 Mmm... Okay, avevo detto che avrei messo questo capitolo al posto dell'avviso, ma giacchè c'è gente che non legge attentamente, o altra che non legge proprio, aggiungo un capitolo nuovo xD Quindi, cari ragazzi. Non lo sapete che paura ho avuto per Iwema, dato che comunque sono dovuta andare via prima che finisse la moto 3, o meglio, prima che facessero la mini gara, quindi sono stata con una paura addosso, e niente, ora ho trovato che sta bene grazie a st. Jimmy <3 Dunque, con la felicità che mi sprizza da tutti i pori, mi dirigo a vedere la moto gp xD ahahaha okok adesso mi state prendendo per pazza xD ma ok, io la seguo u.u *cosedicuinonimportaunaceppaadalcunapersona*
Alllooooooooraaaaa... Prima di tutti devo ringraziare chi ha recensito, e cioè ovviamente stefani, Sara_Smoke, simona_92 e aryvullo.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto, ringrazio in primis tutte le ragazze che mi seguono, e che sono tantissime, quindi non sto qui a citarvele (vi prego non mi ammazzate, ma vado di fretta D: )
Sappiate che vi voglio un bene dell'anima.
Al prossimo capito, e mi scuso di nuovo immensamente del ritardo e di questo pietoso capitolo, ma davvero ho avuto pochissimo tempo <3
Un bacione a tutte voi, o anche tutti se ci sono dei ragazzi tra i lettori.
Buona serata <3
Rage & Love
✘✘


Chapter 13: happy birthday, bitch!

POV Billie Joe Armstrong
È passato un po' da quel giorno. Oggi è il dodici novembre. Oggi è il suo compleanno. Oggi boh, che cazzo ne so. Non posso neanche farle un regalo. Sono senza una emerita lira. Sono al verde. Mia madre mi ha picchiato. Quel bastardo figlio di puttana le ha detto che io ero ubriaco e che ho tentato di picchiarlo. Invece è stato lui a farlo, ma mia madre è una stupida, quindi crede più a lui che a me. I miei fratelli sono sempre e puntualmente dei bastardi, quindi per non avere nostra madre contro, vengono contro a me. E ora mia madre non mi parla più da undici fottuti giorni. Mike mi ha detto che andremo a fare una specie di gita al lago oggi, che è domenica. Mi ha detto di prendere tutte le nostre coperte, di preparare i materassi e tutto il resto.
Oggi sono solo a casa, con me c'è solo Jimmy.
Beh, metaforicamente.
Gli altri mi hanno lasciato qui da solo, a badare alla casa. Ho ricevuto solo una chiamata, quella di Mike. Quindi adesso sto preparando tutto, perché devono arrivare Pat e Mike fra qualche minuto per prendere tutto. Poi andremo da Chris, che non sa nulla.
"Dove cazzo è? Porca… Dannato Dirnt che lascia le sue fottute cose in giro per la casa!!" Impreco mentre trovo per terra oggetti di Mike, che non si degnerà mai di mettere a posto, tanto è coglione. E io li prendo sempre in pieno, come al cazzo. Salgo le scale attentamente, per non inciampare in qualche fottuto oggetto di Mike o di qualcun altro, e mi muovo verso la stanza, dove c'è la mia chitarra, la Blue, poi c'è il basso di Mike, che non porta mai a casa sua perché dice che sua madre lo sfascerebbe. Prendo entrambi gli strumenti e li metto nelle custodie, assieme ai fogli degli spartiti di Mike e ai miei testi. Poi prendo il mio borsone, e ci metto dentro qualche cosa, dopotutto c'è di nuovo la neve altissima, non si va a scuola, quindi resteremo fuori per un po'. In ogni caso, porto tutto giù, e poi risalgo, per spostare i materassi. Uno ad uno, lentamente li scendo giù, posandoli accanto alla porta d'ingresso, e poi vado in cucina. Apro una birra, e prendo il pacchetto delle sigarette. Prendo anche tutte le birre che ci sono e le metto in una borsa con del ghiaccio. Mi siedo su una sedia della cucina, e bevo lentamente la birra. Certo, non posso dire di essere felice così, ma… Beh, meglio di nulla.
Ma stai zitto che stai male.
Non sto male Jimmy, come te lo devo dire?
Tu stai male. Noi stiamo male, Bill. Ficcatelo in quella fottuta testa. Devi riprenderti.
Va bene, paparino. Cosa vuoi che faccia di più?
Fottiti Armstrong del cazzo.
Intanto arriva Pat, nel furgoncino mezzo distrutto ormai. Ho preparato tutto credo, quindi dobbiamo solo caricare e partire. Mike scende dall'auto e si dirige verso la casa. Lo vedo dalla finestra mentre cammina velocemente per fare in fretta e andarcene il prima possibile.
"Bill!! Dai su, veloce! Andiamo via"
"Aspetta merda… Non trovo quel cazzo di plettro… Dov'è?? Porco giuda…" Mi guardo attorno, cerco il plettro della Blue. Dove sarà andato a finire? Poso la birra sul tavolo e apro la custodia della chitarra, cercando il plettro. "Cazzo, eccolo!! Menomale!"
"Si ora andiamo, Bill!!" Mi tira per un braccio, mentre mi dirige verso i materassi, per farsi aiutare a spostarli. Prepariamo tutto, e ci mettiamo in auto. Chiudo la porta della dump a chiave e poi tutti e tre assieme ci dirigiamo verso casa degli altri, poi di Chris. Ci riuniamo sempre come una famiglia. Faremo finta di non sapere che oggi è il suo compleanno. Che non sappiamo nulla -come in realtà era per me- e che solo Mike sapeva tutto. Invece dalla sorpresa scoprirà che tutti sapevano del suo compleanno, e –yee- la festa avrà inizio. Noi suoneremo, quindi avremo anche Dave con noi, perché dovrà occuparsi della batteria.
Arrivati a casa di Chris, suoniamo, e lei pronta esce col suo piccolo borsone e si dirige verso di noi. Apre la portiera dell'auto, che è dalla mia parte, e si siede accanto a me, perché di fronte c'è Melinda, che sta accanto a Pat che guida. Dave sta dietro, Mike con me e Chris e poi stanno gli altri anche. Ci mettiamo in cammino verso la meta.
Jimmy sembra essersi zittito. Non parla da quando siamo partiti. Meglio così. Intanto siamo arrivati sulla super strada, adesso ci dirigiamo al campeggio. Chris non fa una piega, non chiede dove andiamo, non si è arrabbiata perché non le ho dato gli auguri, sta calma. Menomale anche per questo. Mi ricordo il concerto della scuola. C'era un gruppo, mi pare fosse quello dei Lookouts, non mi ricordo bene. Mi ha colpito il batterista, cazzo. È un fottuto genio! Cioè, si è vestito da clown e ha suonato da dio! Secondo me farà strada…
A proposito di strada… Come ho già detto, siamo nella super strada. Io sinceramente ci ho viaggiato poche volte, non mi piace troppo viaggiare. Comunque, Pat ha schiacciato il piede sull'acceleratore, e oddio porco giuda, così ci schiantiamo merda!
"Pat! Ma vuoi spingere di meno su quel fottuto acceleratore??!!" Dico io gridandole quasi, in testa. Lo so che a volte esagero, ma porca troia, io non sono mica l'uomo immortale! Anche io ho una fottuta paura delle strade, quindi o mi schianto e muoio oppure muoio lo stesso per la paura. Quindi, porca troia, deve decelerare, se no la uccido quando arriviamo a destinazione. Sfortuna che è ancora lontana. E non so manco dove è. Mike si ostina a dire che è lontana però!
Ehi ma… Quello chi è??
Cazzo ne so, guarda bene.
Lo sto facendo coglione, non chiedevo a te…
L'hai detto poco fa, quello dei Lookouts.
Si ma cazzo ci fa qui? E per di più che sta suonando dei tamburi ed è vestito in quel modo?! È un fottuto genio cazzo!
Lo sai che è un tipo strano.
Si ma…
Cazzone.
Coglione di merda, ti voglio bene.
Io no.
Lasciando perdere Jimmy, che mi odia, passiamo a quel tizio. Com'è che si chiamava?? Ah si, mi pare avesse un nome mezzo francese, mezzo inglese, Trè Cool se non sbaglio… Mmm… Si, deve chiamarsi così.
"Pat, accosta vicino a quel tipo!" Le dico io. Lei annuisce lievemente, rallenta e si avvicina a lui, che ci guarda con aria interrogativa. "Passaggio?"
"Ehm… Si…"
"Dove devi andare?"
"Per me è indifferente"
"Salta su, vieni con noi!" Dico io, parlandogli dal finestrino. Apro la portiera del furgoncino e scendo dall'auto. "Ehi! Tu non eri nei Lookouts?? "
"Si, ero tra loro, fratello. Perché?"
"Mah… Ti ricordo perché una volta hai suonato vestito da clown, e poi hai suonato ad un concerto della scuola con il tuo gruppo e con il mio…" Nel frattempo che parliamo però, io prendo i tamburi, e aiutato da lui li metto nel retro del furgoncino. Poi ci riavviamo all'interno, per riprendere il viaggio. Nel suo caso, intraprenderne uno.
"Si, beh… Ero io" Sorride. Anche lui ha gli occhi chiari. La banda degli occhi chiari.
"Bill! Non ce lo presenti??" Dice Mike.
"Lui è… Ehm come ti chiami amico?"
"Io sono Frank Edwin Wright… Per gli amici Trè Cool"
"Uh, mi ricordavo il tuo soprannome!!" Faccio io, felice.
"Mi ricordo di te, amico! Tu sei il clown!!" Fai Mike.
"Si, ero io…" Dice sorridendo di nuovo. Poi riprendo io.
"Io sono Michael comunque, puoi chiamarmi Mike però!"
"Si, quel cazzone di Mike Dirnt ahahahahah" Rido io, mentre Mike mi guarda omicida. "Io sono Billie Joe, comunque. Niente soprannomi, solo Bill. Odio i soprannomi"
"Io sono Chris! Ho diecimila nomi, ma quello che preferisco è questo, anche se in realtà sarebbe Christie. Piacere!" Gli dà la mano, e sorride, mentre Frank gliela stringe e sorride anche lui.
"Io sono Patricia, ma puoi chiamarmi Pat!" Lei guarda nello specchietto e gli sorride.
"Piacere di conoscerti, autista!" Dice lui. Poi continuano gli altri.
"Io sono Sandy, e sono la gemella di Katie… Piacere!!"
"E io sono Katie!" Sorridono tutte e due. Beh alla fine le due si sono riappacificate un pochino con Chris. Beh si, credo sia merito suo, infondo è lei che è socievole, loro restano delle arpie.
"Io sono Kevin, piacere di conoscerti!"
"Hallen, piacere"
"Melinda. Sono la ragazza del batterista, Dave…"
"Ovviamente Dave sono io"
"Piacere di conoscervi tutti! Siete… Come una grande famiglia…"
"Oh beh, la maggior parte di noi è crescita assieme. Chris e Kevin sono i nuovi arrivati, e tu sei l'ultimo arrivato. Quando torneremo a Berkeley…" Ma non mi lascia finire.
"Berkeley hai detto?" Dice, sorpreso, ma stranamente non amareggiato, come invece sembrerebbe dal suo viso.
"Beh… Si, noi siamo di lì"
"La mia famiglia abita lì vicino! Dove state precisamente?"
"Nel quartiere di Rodeo"
"Io abito in un paese vicino… "
"Ogni tanto dovrai venire alla dump, quando potrai, visto che non è lontano! Ti vogliamo con noi!" Dice Chris, sorridendo.
"Passando ai fatti seri però… Chris ha ragione. Amico a noi serve un batterista… Il nostro è andato a farsi fottere. Vorresti fare parte di una band?"
"Ehm… Io? Ma io non sono…"
"Aspetta" Interrompe Mike. "Tu ti chiami Frank. Conosci John? John Kiffmeyer??"
"Beh, io gli ho dato lezioni… Si lo conosco…"
"Woooow!!! È lui Bill! Al era insegnato da questo genio!!" Dice Mike.
"Sul serio? Tu eri il suo insegnante? Oh cazzo! Ma quanti anni hai?"
"Diciassette a dicembre"
"Allora sei il più piccolo. Io diciassette già ce li ho da febbraio, lui da maggio. Allora, la proposta?"
"Quale proposta?? Ah si! Volentieri, ragazzi! Io cerco una band, voi un batterista, andremo d'accordo!"
"Certo! Adesso troviamo un nome però" Dico io.
"Io te l'ho detto Bill! Green Day!!" Dice Chris, ridendo.
"Ma mi sembra banale!" Ripeto io.
"A me piace…" Dice Frank, che sorride a Chris. Anche Mike sorride e annuisce.
"Bel nome!" Dice.
"Ma…"
"Ma stai zitto nano cazzone!! Ahahahah" Ride Mike.
"Okay okay, non fate lite, ragazzi" Chris mette una mano sulla fronte, disperata.
"Non facciamo lite" La guardo di sottecchi. "Il fatto è che qui non mi ascolta mai nessuno ultimamente…"
"Ma perché sei diventato più nano del solito" Ride di nuovo Mike, accompagnato da Chris e gli altri.
"Vaffanculo, Mike, con tutto il culo!" Rido anche io, provocando maggiore riso tra i presenti.
"Senti, Frank… Noi non ti conosciamo bene… Puoi parlarci di te se vuoi! Il viaggio credo debba essere lungo, Pat ha preso la super strada…" Continua poi Chris.
"Beh… Ehm di me non c'è troppo da dire… Sono nato in Germania, ma vivo in California da un bel po'… Vivo con mia sorella e mio padre…"
"Ma non dovresti essere con i Lookouts adesso?" Dice Mike.
"Si ma… Beh in verità ci siamo sciolti… L'anno prossimo sarà ufficiale lo scioglimento, ma la momento non siamo poi troppo produttivi, ecco perché sono qui, altrimenti si, sarei con loro…"
"Hai trovato noi però!" Dice Mike. In effetti questo ragazzo è un portento. Ha ancora 16 anni, è vero, ma presto anche lui avrà la nostra età, eppure è decisamente più bravo di Al. Io che l'ho sentito suonare, e l'ho visto vestito in quel modo, sono sicuro che sarà un grande. Perché questa band non si scioglierà finché non saremo nella tomba.
Sono sicuro che Frank sarà sempre con noi, anche perché deve essere come noi. Non riuscirebbe mai a vivere senza musica, esattamente come me e Mike.
Il viaggio prosegue senza soste, tranne una, perché Sandy ha una specie di malore, e quindi siamo costretti a fermarci per farle respirare un po' di aria pulita.
Ah, sapete una cosa? Kevin e lei stanno assieme. Bene, almeno non fa più l'arpia gelosa con le altre ragazze della dump. Credo che quel ragazzo però abbia qualche rotella fuori posto, sul serio. Dove cazzo se l'è andata a cercare una così? Ma dico, ma è impazzito? Nel mondo ci sono così tante persone, e lui si è venuto a trovare proprio quella cosa? Io non ci credo. Vabbè, parlo proprio io che non ho neanche la ragazza, e fantastico riducendo al minimo quel cervello che neanche ho.
Effettivamente, sarebbe una buona idea distruggermi prima di poter concludere qualcosa con Chris. Non mi vorrà mai. Ahah e io che spero sempre! Ma mi devo essere rincitrullito forte.
Il tuo fottuto problema è che sei un codardo, Bill.
Se fossi stato un codardo non avrei spacciato marijuana a scuola, ti pare?
Il coraggio non sta nel fare le cazzate più colossali, coglione! Il coraggio sta nel saper affrontare la vita. E tu non l'hai mai saputo fare.
Non ho mai avuto un padre che me lo insegnasse.
Ti dimostri ancora più codardo se dici così. La vita tu l'hai vissuta da solo, e butti la colpa sulla morte perché per colpa sua non hai avuto un padre che ti insegnasse cosa sia la vita. Ma tu non sai un fottuto cazzo né della morte, né della vita.
Hai una laurea in filosofia per caso?
No, ho una laurea nel prenderti a calci nel culo moralmente.
Voglio vedere come fai, senza gambe 'morali'.
Tu sei solo un coglione travestito da figo. Tu non hai mai fatto nulla per impedire a te stesso di ridurti allo stato di drogato, alcolizzato e fumatore.
Ci siamo ridotti, non mi sono ridotto. Siamo una cosa sola, non dici sempre così? E poi smettila, perché tu sei in me ma non hai mai capito cosa provo cazzo.
Perché usi le mie frasi a tuo piacimento? Perché non le usi bene, perché non riconosci di avere torto?
Io non ho torto, porca troia! Io sono me, e finché sarò tale, sarò sempre come voglio.
Tu non sei te! Tu non sei quello che sette anni fa aveva perso suo padre e si era dato alla musica. Tu adesso sei un fottuto idiota che crede di poter cambiare questo fottuto mondo con la forza del tuo fottutissimo pensiero!
Non ho mai pensato questo. Non l'ho neanche detto in una qualche occasione.
No, infatti, perché sei troppo codardo per poter ammettere di credere una cosa simile.
Perché invece di aiutarmi, continui solo ad insultarmi ed abbattermi?
Perché sono la tua parte riuscita male.
Perciò non rompermi il cazzo, e ritorna a poltrire nella tua merda.
Restiamo in silenzio entrambi. O meglio resto zitto con me stesso. Non sopporto che mi dia del coglione, perché è solo colpa sua, perché tutte le mie scelte sono sempre dipese da lui, da quello che lui pensava. Ma adesso non più. Ecco perché adesso mi odia, perché adesso io non lo ascolto più, perché adesso scelgo col mio cervello, e non con il suo.
Intanto siamo ancora sulla super strada, e Chris pensa sempre che andremo a fare un gita. Tecnicamente ci ha espresso il desiderio di volere come regalo per il compleanno che noi non le facessimo né auguri, né tantomeno regali, di qualunque genere. Ma si sa come è fatto Mike. io l'ho sempre detto: quel ragazzo ha il cuore d'oro, darebbe sé stesso per noi, per i suoi amici.
Ricordo quando eravamo piccoli. Lui era più piccolo di me, ma mi difendeva sempre. Beh, si io sono sempre stato più basso, ma abbiamo tre mesi di differenza. Beh, che saranno mai. Ma io ero il più grande della classe, lui il più piccolo, perché nato a maggio. Andavamo a scuola sempre assieme, e nonostante fosse più piccolo di me, mi ha sempre difeso. Sempre, in qualunque occasione. Quando siamo diventati più grandi poi, ormai ci conoscevamo in ogni sfaccettatura. Sette anni sono tanti. Nessuno lo conosce meglio di me, e nessuno mi conosce meglio di lui. Apparte forse mia sorella Anna. Ma questo è un altro discorso.
Lui per me ci è sempre stato, sempre. E credo che ci sarà sempre per me, perché me lo ha promesso. Perché mi ha giurato che non mi abbandonerà mai, neanche nelle faccende più brutte. Neanche se dovessi fare la cazzata più grossa del pianeta.
E intanto riprendo tra le mani il mio blocchetto. Una serie di accordi, una serie di lineette che dovrebbero stare a indicare delle note, una serie di righe messe storte, che dovrebbero formare un pentagramma. Mike mi aiuta, infatti si avvicina a me, e prende la penna.
"Credo che qui ci dovresti mettere un minore, non maggiore… Poi viene strano"
"Si, forse hai ragione, prendi a chitarra, vediamo"
"Si" Si gira, e si mette di ginocchia sul sedile dell'auto, e cerca dietro, nel porta bagagli del furgoncino.
"Ragazzi, questo furgoncino mi sembra un pochetto piccolo…" Dice Frank.
"In effetti abbiamo pensato di cambiarlo, però… Non abbiamo un soldo" Dice Mike.
"Già… Magari a qualcuno si sfascerà il furgone prima o poi e ce lo darà in prestito. In questo speriamo" Dico io, mentre aiuto Mike a portare avanti la chitarra di Katie -si, sa suonare la chitarra…- , quella classica, perché quella elettrica, senza amplificatori, non si sente. "Grazie Mike…" Dico io, prendendo la chitarra dal fodero, che metto di fronte alle ginocchia, per terra. Metto le mani alle corde, e comincio a provare una serie di suoni. Lo so che è piuttosto scomodo sia per me che per gli altri, ma sto cercando di evitare di dare fastidio. Sto cercando anche di sentire il suono della chitarra, che è comunque piuttosto basso. A tempo prendo a pensare anche alle parole, che però non mi vengono. Non so perché, ma questa è l'unica canzone che non ha un testo. Ce ne sono anche altre che sono un po' insicure, ma hanno il testo, magari a metà, ma ce l'hanno! Questa maledetta invece non vuole saperne di avere un fottuto testo. Sembra che debba essere solo un assolo, di chitarra elettrica però, non classica, la sto usando solo perché quella elettrica non la posso usare. Ad un tratto Frank parla di nuovo.
"Ho… Sentito che farete un tour…"
"Si, comincerà a febbraio…"
"Davvero?"
"Si… Avrei voluto che venissi tu a suonare con noi… Ma Al è l'unico a conoscere bene i pezzi, quindi cercheremo di convincerlo…" Dice Mike, a testa bassa. Al è un bravo batterista. Non raggiunge Frank, ma sa il fatto suo… Ci ha aiutati molto, ed era nostro amico. Non riusciamo a capacitarci del fatto che se ne vogli andare via dalla band, e ancora peggio, che non abbia trovato un batterista che lo sostituisse. È pure vero che abbiamo Dave, ma diciamocelo: non ha mai provato i pezzi con noi, non riuscirebbe mai ad impararli entro febbraio. Adesso abbiamo Frank, ma anche lui non potrebbe impararli in fretta, non perché non ne sia capace, ma perché non abita a Berkeley e deve viaggiare un po' per arrivare da noi e provare… Poi si stresserebbe, e diverrebbe come me. Con un alter ego folle e stupido.
Parla per te, che sei la parte stupida di me.
Semmai sei tu che sei la parte più stupida di me, non il contrario. Sono nato prima di te, deficiente.
Senti senti chi parla! Il più stupido e pigro essere dell'universo. A tuo confronto, i bradipi sono la razza più attiva di animali pigri.
Ma taci, stupido. Tu sai le cose, ma sembra che non le sappia affatto. Sembra che non te ne freghi un cazzo di me, quando sappiamo entrambi che non è così. Tu vuoi essere ascoltato da me, e ti fa sentire di fottere il fatto che io non voglia più darti ascolto.
Continua a suonare, cretino, che magari almeno questo ti viene bene.
Riprendo a suonare la chitarra. Tra una nota e l'altra, riesco ad entrare nella canzone. È un pochino difficile farla da chitarra classica, perché l'ideale è quella elettrica, visto che è con quella che ho creato il ritmo. Direi che è quasi impossibile. Però io ci provo lo stesso. In ogni caso, raggiungiamo un tunnel, e Pat ci dice che manca quasi un'ora alla destinazione.
Per passare il tempo nel migliore dei modi, diciamo che cerchiamo di rimanere svegli. Purtroppo il viaggio è piuttosto scomodo, e Chris mostra già i primi segni di cedimento. So che vorrebbe addormentarsi, ma non lo fa per tenerci compagnia e non perdersi un attimo di questa specie di gita. Perciò ci mettiamo a cantare canzoni di Ramones e Sex Pistols.
"Ragazzi, la sapete Silly Thing?"
"Dei Sex Pistols, vero?" Chiede Kevin.
"Si, è loro, la sapete?"
"Più o meno, ricordo il ritornello…" Dice lui.
"Tu Chris?"
"Anche io ricordo il ritornello, però anche qualche pezzettino… Tipo l'inizio lo ricordo…"
"Allora, cominciamola!" Dico io, mentre riprendo la chitarra che avevo poggiato nel retro del furgoncino, e mi metto a suonare, visto che la conosco a memoria.
"What you see, you can get
Nothing's free, nothing's said
Don't be fooled by the signs
Don't read in between the lines
What you're gonna say
What you're gonna do
Now you've missed out once again
But I thought you knew
Oh you silly thing
You've really gone and done it now
Oh you silly thing
You really gone and done it now… "
E mentre cantiamo, Chris poggia la testa sulla spalla di Mike, e si addormenta, perciò dopo un po' smettiamo, per lasciarla dormire.
Arriviamo a destinazione dopo un po', e Mike sveglia Chris, che dorme da una buona oretta. Si sveglia lentamente, scende dall'auto, mentre ci raggiunge dietro al porta bagagli. Porta una mano sulla testa e mi guarda impietrita.
"Ma… Che è successo?"
"Come che è successo? Siamo arrivati!" La guardo sorpreso.
"Ma ho dormito?"
"Noooo… Hai solo riposato gli occhi" Dico io, prendendola palesemente per il culo. Lei mi guarda male, e risponde.
"Armstrong, sei un fottuto coglione" Si avvicina, e mi tira per l'orecchino.
"Aiaaaaa porca troia, Chris!!" Dico io, massaggiandomi la parte lesa.
"Scusa uomo di ferro!" Dice lei, mentre raggiunge Pat.
Dopo aver preso le cose più importanti, Pat ci fa vedere delle tende da campeggio che aveva preso lei, e di cui non sapevamo nulla. Perciò le prendiamo, e le piazziamo sull'erba, che per fortuna, non è bagnata, ma piuttosto asciutta. Sarà che ci siamo avvicinati di molto a Los Angeles, quindi fa più caldo qui, e non nevica molto. Perciò dopo aver piazzato le tende, torniamo al furgone, io e gli altri ragazzi, e cominciamo a prendere i materassi. Pat ha 'parcheggiato' il furgoncino proprio accanto alle tende, così non dobbiamo fare troppa fatica per portare tutto.
Intanto si è già fatto pomeriggio, visto che siamo arrivati dopo pranzo al lago. Quindi ci mettiamo a mangiare qualcosina che hanno portato le ragazze, e poi entriamo nelle tende. Io e Mike siamo nella stessa tenda, poi ci sono Pat e Chris in un'altra, le due gemelle in un'altra ancora, Hal e Kev, Dave e Melinda, e Frank viene da noi, visto che non si sono più tende. Abbiamo preparato tutto, ed è già arrivato il tramonto. Io decido di uscire dalla tenda, mentre tutti dormono. Prendo la chitarra di Katie dal furgoncino, mi dirigo in riva al lago, e mi siedo e mi metto a suonare. Non ho voce per cantare, sono troppo depresso. Sto male, sento come un peso allo stomaco. Mi sento vuoto, perso. Mi sento smarrito più che altro. Non mi va di fare qualcosa, non mi va neanche di respirare, non mi va. Punto. Non ce la faccio più, tutti i bugiardi che fin ora mi sono sempre stati attorno, mi hanno sempre illuso. E ora che ne ottengo? Mia madre non mi guarda in faccia perché crede che io voglia rovinarle la vita, e mi resta solo la mia band, i miei amici, e un amore incompreso e non ricambiato, che manderò io stesso a puttane fra poco.
Vorrei solo capire perché si debba soffrire. Dove è scritto che io debba nascere, per poi finire in questo stato? Dove? Io credo che sia fantasia dell'uomo, credo che ci siano grossi problemi nel fatto che si debba sempre saper sopportare. Okay, lo ammetto. Non sono un fottuto credente, né un religioso. Io in Dio non ci credo, e non ci crederò mai. Anche perché purtroppo mi è stata portata via la persona che stimavo di più al mondo, mio padre. E non riesco ancora a capacitarmi di tutto questo. Mi sento come se volessi essere svegliato alla fine di settembre, quando finisce tutto. Perché i miei problemi sono nati allora, e quel settembre non è mai finito, perché nessuno mi ha mai svegliato da questo dolore.
E credo che mai nessuno lo farà. La gente è troppo cinica, la gente non capisce. La gente pensa sempre a sé.
Sento un calore sulla spalla, mi giro, e vedo una mano. Alzando lo sguardo, risalendo il braccio, mi rendo conto che è lei. Quella per cui adesso sto soffrendo.
"Come mai sei qui, Billie?"
"Non ho sonno"
"Vuoi compagnia?" Mi chiede, sorridendomi. Mi scosto un pochino per poggiare la chitarra e lei si siede. "Ti vedo pensieroso…"
"In effetti pensavo…"
"A cosa?"
"La mia vita… A quanto sia stata un fottuto completo disastro, a quanto nessuno ci tenga a me, a quanto io non tenga più a me stesso"
"Non è vero, e lo sai. Io… Noi ci teniamo a te. E anche tu tieni a te stesso" Faccio finta di nulla.
"Tenete a me? Un diciassettenne che beve e fuma in continuazione, un buono a nulla, senza un soldo bucato, mentito da tutti e odiato da sua madre? Voi tenete a questo tizio?"
"Non importa cosa sei fuori. Non importa che cosi ti stia capitando. Tu sei sempre tu. Sei sempre Billie Joe Armstrong. Non sei un'altra persona. Sei te stesso. E noi teniamo a quel te stesso, e speriamo che tu non lo perda mai" Sospiro. Mi alzo, e prendo la chitarra. "Dove vai?"
"A fare un giro… Vuoi venire?" Non risponde, si mette subito in cammino assieme a me, e prendiamo a parlare e scherzare.
Sa sollevarmi il morale. Sa essere speciale. Sa intrattenermi. È una che dimostra sempre di voler fare la dura,  ma lo so che non lo è. Lo so che lei sotto sotto è molto sensibile, lo so che vuole solo dare a vedere. Lei ha un passato triste. Un po' come il mio. Lei è costretta a vivere con una zia che non ha idea di chi sia il suo compagno, e mia madre idem. Alla fine sono due stupide davvero. Non badano a noi, ma badano a quei coglioni. E poi se ci ritiriamo che puzziamo di alcol o di fumo, allora si che ti fanno il culo! Se porti una buona notizia, nessuno ti calcola. Che fottuta gente di merda.
Ho visto che si è fatto tardi, così ho deciso di tornare indietro, e velocemente, seguito da Chris, ci siamo diretti alle tende. I ragazzi erano già fuori, e quando Mike mi vede, sorride e alza il braccio, per chiamarmi. Mi avvicino di più ai ragazzi e, presi tutti gli strumenti, ci avviamo alla vera festa.
"Bill, prendi la Blue, si va!" Dice Mike. Frank prende i suoi tamburi, mentre Dave prende i piatti -la batteria è già lì, dato che non la potevamo portare nel furgoncino, neanche smontata. Sarà pure grande, ma non ci entrava! Con tutti quei materassi, la cosa era impossibile. Comunque, ci incamminiamo alla specie di palco, e ci saliamo tutti e quattro, compreso Frank ovviamente. Mike, che ha preso gli amplificatori, li mette per terra, e ci attacca gli strumenti. Prova degli accordi col basso, e alla fine, vengono dei ragazzi che ci aiutano a mettere i microfoni e quant'altro.
Gli altri si siedono per terra, e guardano impazienti. Io prendo a pizzicare le corde, provocando qualche suono, e anche Mike prende a fare lo stesso col suo basso. Lui non ha troppa familiarità con il basso, perché lui usava come me la chitarra… Però è da un po' che ha preso a suonarlo, quindi adesso lo sa suonare bene. Col tempo diventerà ancora migliore.
"SIETE PRONTI? VOGLIAMO FARE UN PO' DI MUSICA?" I ragazzi da giù scherzano e ridono.
"Ahahah Bill, non sei ancora al concerto, datti pace ahahahahah" Dice Hal, che alza la mano e prende il ritmo dei nostri strumenti. Attacca anche Dave con la batteria, dopo aver sistemato per bene i tamburi di fronte a lui.
"AHAHAHAH DILLO CHE VORRESTI ESSERE QUI, HALLEN!" Dice Mike, che ride, si avvicina a me, e mi dà il cinque.
"COMINCIAMO CON QUESTA, CHE NE DITE?" Mi avvicino a Mike, e gli dico qualcosa nell'orecchio. Lui annuisce e mi sorride.
"CANTATE TUTTI CON NOI, MI RACCOMANDO!!" Ci mettiamo a suonare io e Mike, rendendo la canzone di buon compleanno un po' più punk, e poi, dopo varie finte, ci mettiamo a cantare tutti assieme.
Lei sembrava attendere qualcos'altro, ma all fine, quando sente che le abbiamo dedicato una canzone di buon compleanno, mette le braccia conserte, e mi guarda indispettita, poi guarda Mike. Alla fine mi sorride, e mi fa alleggerire il cuore: temevo che potesse andarsene, scocciata magari dall'esagerazione. Ma alla fine è ancora qui, e ride mentre gli altri le battono le mani per darle gli auguri.
"DAI RAGAZZI COMINCIAMO SERIAMENTE!" Poi mi allontano un po' dal microfono e guardo Chris, che continua a ridere della sua festa. "Ah, Chris! Buon compleanno, dai Green Day"

The Insomniac one called Jade the Nimrod
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Sakura_no_Hana