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Autore: LadyRouge    21/04/2013    0 recensioni
Salve a tutti questa è la mia prima storia che scrivo in questo sito. Spero che vi piaccia e Buona lettura.
Stiamo per entrare in un mondo pieno di fantasia e avventure mozzafiato.
Cammineremo per le lunghe pianure, scaleremo montagne giganti, nuoteremo per oceani immensi e se vi fosse la possibilità anche volare per infiniti cieli.
Vedremo paesaggi bellissimi e affronteremo le forze del male. Certo!, perchè in ogni storia che si rispetti c’è sempre il bene e il male, ma chi vincerà?
Questo mondo si chiama Dreams World. Preparatevi a questa splendida avventura.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Erano passate due settimane da quando Kaito e Karin avevano completato la loro prima missione, le loro giornate erano diventate tutte uguali: si svegliavano frastornati dalle urla di Sound, completavano missioni, cenavano e andavano a dormire. Quando oggi Charles, dopo il suo discorso mattutino, chiamò i due ragazzi:<< Kaito. Karin. Da quando siete entrati alla gilda, avete fatto degli ottimi miglioramenti. Oggi vi voglio affidare una missione diversa dal solito. – l’uomo, seguito dai ragazzi, salirono le scale che portavano al piano meno uno della gilda, ma questa volta si diressero a destra, dove era situata la bacheca rossa.- In questa bacheca, come potete osservare ci sono posizionate delle foto, anziché semplici fogli scritti. Come vi avevo detto tempo fa, le missioni di salvataggio sono aumentate drasticamente, ma non solo quelle. In questa teca ci sono raffigurati dei ricercati, anche loro a causa di questo declino sono aumentati vertiginosamente. Quindi oggi voglio che catturiate un fuorilegge e che lo consegniate alla giustizia. Questa volta, prima di scegliere la missione, andate ad equipaggiarvi in città. Dopodichè tornate qui, troverete Brown che vi aiuterà a decidere l’incarico che affronterete oggi >> concluse l’uomo, andandosene. In quel momento Karin si accorse che c’era qualcosa che non andava in Kaito, che era diventato pallido:<< Tutto bene? Non mi sembri particolarmente in forma oggi. >> chiese preoccupata la sua compagna. << Ho paura, paura di non farcela. Se devi affrontare le missioni che si sono completate nei giorni precedenti, non ci sono problemi. Qui, invece, si sta parlando di catturare un criminale, non so se ce la farò >> << Certo! Siamo insieme, come sempre ed insieme possiamo affrontare ogni difficoltà. >> disse Karin sfoggiando un bellissimo sorriso, che rasserenò l’animo del povero ragazzo. << Giusto! Possiamo farcela. Karin andiamo a prepararci. >> rispose Kaito sorridendo dolcemente alla sua compagna di avventure. I ragazzi uscirono di corsa dalla gilda, per raggiungere la piccola cittadina. Raggiunsero il famoso incrocio, girarono a destra ed entrarono in paese. Quando arrivarono, Karin rimase stupita da tanta bellezza:<< Questa è Legendary Village?! Ma è stupenda. Ci sono anche dei negozi?! È sorprendentemente meravigliosa >> esclamò la ragazza tutta eccitata, saltellando intorno a Kaito, il quale la guardava sorridendo. Il ragazzo incominciò a spiegare il nuovo luogo, mentre Karin lo guardava con occhi concentrati, ma allo stesso tempo luccicanti:<< Allora Karin, come hai esclamato prima, questa è Legendary Village. La strada principale si estende a ovest fino alla scogliera dello squalo.- Kaito stava avanzando per la via inseguito da Karin e continuò- Questa è la parte alta della città, dove si stanziano le case residenziali. Qui ci abitano sia cittadini che esploratori che usano le proprie case come rifugi.- le case erano state dipinte con colori sgargianti, che emanavano allegria solo a guardarle, invece la strada era costeggiata da tanti alberi e fiorellini colorati. Proseguendo arrivarono davanti ad una piazza.- Karin, questa è la Piazza Leggenda. Qui si svolgono tutte le attività, come le feste, le riunioni e le manifestazioni. Viene usata anche come ritrovo per le squadre d’esplorazione.- proseguendo arrivarono davanti a un piccolo ponte.- Questo ponte è stato costruito per unire la pace fra le fazioni dello squalo e dei leoni, che erano in conflitto molti anni fa. Vieni adesso andremo nella parte bassa del paese.- passarono oltre il ponte, il quale era decorato con nastri, fiori e fiocchi colorati, che lo rendevano elegante, delicato e raffinato.- Siamo arrivati alla parte bassa della città, quella commerciale. Quello posizionato a destra è il “Jason Market”, in quel negozio troveremo sempre tutto l’occorrente per le nostre missioni. Quell’edificio a sinistra è il “Deposito di Sendy”, in questa bottega possiamo depositare i tesori che troveremo nella nostra avventura. Infine, quel negozio laggiù a destra è la “Banca di Amadeus”, lì possiamo depositare o ritirare i nostri soldi che riceveremo nelle ricompense. >> concluse il discorso Kaito, dopo la lunga spiegazione che aveva fornito a una Karin alquanto felice di quel posto. Il ragazzo inoltre aggiunse:<< Karin, senti, prima di andare via dal paese dobbiamo per forza passare dal “Jason Market”, va bene? >> << Ma certo! Era il primo posto che volevo andare a visitare. >> disse la ragazza sorridendo, che subito dopo corse in direzione della bottega interessata. Kaito si avvicinò camminando, in modo gentile e delicato, al fianco della ragazza. << Salve signore!, vorremmo comprare delle bende, acqua ossigenata e dei cerotti, per favore. >> esclamò Karin con allegria. Il proprietario del negozio era alto e molto muscoloso, sembrava un armadio a due ante. Il suo viso aveva dei lineamenti duri e spigolosi, gli occhi color verde, il naso fine e una grande bocca carnosa, infine portava un piccolo riporto per la mancanza di capelli, che erano color nocciola. << Salve signorina! Certo glieli porto subito >> disse l’uomo sorridendo alla ragazza dal temperamento focoso. << Tenga il denaro, grazie mille! >> << Grazie a voi, giovani e gentili clienti. >> rispose l’uomo educatamente. In quel preciso momento arrivarono dei bambini, che apparentemente avevano dieci e cinque anni, e chiesero all’uomo:<< Salve signor Jason, abbiamo bisogno di due mele, dieci ciliegie e quattro pesche, per favore. >> disse il più grande dei bambini. Il maggiore arrivava al collo della ragazza cremisi ed era molto scattante e atletico. Il suo visino era incorniciato da una massa di capelli color della luna, i suoi occhi erano color del ghiaccio, aveva un piccolo naso e una bocca fine. La più piccola, invece, era bassa, magra e molto timida, infatti si stava nascondendo dietro il bambino. I suoi lineamenti erano delicati e dolci, i suoi occhioni erano azzurri come il cielo, aveva un naso piccolino, una bocca fine e aveva un piccolo cespuglio di capelli lunghi color del mare. Il proprietario consegnò gli alimenti ai due bambini, ringraziarono e andarono verso casa. << Dovete sapere che quei due bambini sono fratelli e si chiamano Mey e William, hanno cinque e dodici anni e aiutano la loro mamma, che è molto malata. Si danno un gran daffare, vengono tutti i giorni qui a fare la spesa. Che bravi bambini. >> esclamò Jason un po’ commosso. In quel momento i bambini tornarono indietro ed esclamarono:<< Mi scusi, ma c’erano delle pesche in più e noi non le abbiamo pagate. >> << Tranquilli piccoli, questo è un regalo da parte mia, offre la casa. >> rispose l’uomo. I due bambini ringraziarono e andarono via, quando la piccola Mey cadde a terra, ma suo fratello non si accorse che era rimasta indietro. Karin corse verso la bambina per aiutarla e raccolse tutta la frutta caduta, infine la bimba si rialzò da terra e Karin gli porse la busta con gli alimenti. << Grazie mille signorina, lei è molto gentile >> ringraziò Mey << Non c’è di... >> ma Karin non finì la frase. In quel preciso momento, la ragazza ebbe dei capogiri:” Ma cosa sta succedendo? Cosa sono questi capogiri?” pensava Karin impaurita; nella sua testa stava succedendo qualcosa di anormale. All’interno della sua mente divenne tutto nero, dopo mezzo secondo apparve una luce bianca, dopodichè senti una piccola voce terrorizzata:<< Aiuto! Aiuto! >>, infine scomparve. Come era arrivato, era andato via. Mey vedendo la ragazza sconvolta chiese preoccupata:<< Signorina si sente bene? >> << Si, non ti preoccupare. Sto bene piccola. >> rispose Karin, mascherando la sua paura. La bimba corse da suo fratello che la stava chiamando ripetutamente; dopo qualche minuto Karin si rivolse al suo compagno:<< Kaito, per caso hai sentito chiamare aiuto poco fa? >> << No, perché? >> << No niente scusa >> << Forse lo hai solo immaginato, sarà lo stress per questa nuova missione dai torniamo alla gilda, Brown ci sta aspettando. >> concluse Kaito, trascinando Karin. Tornarono indietro, passarono per il piccolo ponte e si ritrovarono nella Piazza Leggenda, dove c’erano i piccoli William e Mey che parlavano con un signore. Kaito incuriosito si avvicinò:<< Bambini cosa sta succedendo? >> << Ciao, sei il ragazzo che era al “Jason Market”? >> chiese il maggiore. << Si sono io. Mi chiamo Kaito e questa è la mia compagna di squadra, Karin, piacere. >> rispose il cobalto. << Piacere io sono William e lei è la mia sorellina Mey. Dovete sapere che tanto tempo fa abbiamo perso una cosa che ci stava a cuore e il signor Salamander ci aiuterà con le ricerche, perché dice di averlo avvistato. >> concluse William allegro. Il signor Salamander era basso e magro. Il suo viso era ricoperto di cicatrici, gli occhi color del sangue, un naso adunco, la bocca grande e non aveva capelli. << Come posso non aiutare dei bambini così educati e dolci, sarebbe da ingrati non farlo. Dai bambini andiamo. >> disse l’uomo, facendo passare prima i piccoli, che avevano salutato Kaito e Karin con un gesto della mano. Dopodichè passò il signore, che accidentalmente urtò la ragazza e si scusò mortificato:<< Mi scusi >>. Il ragazzo, dopo che i tre si furono allontanati, aggiunse:<< Non si vedono tutti i giorni persone gentili in questo periodo. Sono contento per i piccoli, spero che troveranno quel che cercano. >>. Karin, in quel momento, riebbe dei cedimenti, i capogiri tornarono:” Oh no! Ancora. Non ci posso credere.” Pensava la ragazza, presa dal panico. Di nuovo nella sua testa divenne tutto nero, riapparve velocemente la scia di luce bianca, ma questa volta non senti solo una voce. Nella sua mente si era mostrata una specie di visione. Il panorama era montuoso, si direbbe che si stava svolgendo sulla cima di una montagna, all’improvviso comparvero due figure. Erano il signor Salamander e la piccola Mey, l’uomo esclamò:<< Non ti succederà niente se ubbidisci e, dopo, potrai tornare dal tuo amato fratellone. >> << Aiuto! Aiuto! >> gridava la bimba, mentre piangeva. La visione sparì e la ragazza tornò normale. Kaito, vedendo scossa la sua compagna si preoccupò:<< Karin! Stai bene? Ti senti male?>> chiese alla rossa. La ragazza gli spiegò tutto quello che le era successo: il primo capogiro, la voce della piccola Mey che chiedeva aiuto, il secondo capogiro e Salamander, infine aggiunse:<< Dobbiamo salvarla, Mey è in pericolo. >> << Karin, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Tu ti stai preoccupando per un sogno ad occhi aperti. Secondo me sei solo stanca e stressata. >> << No! Non era un sogno, era così reale. >> << Se anche fosse, non possiamo fare nulla, perché siamo solo degli apprendisti e non ci è permesso di fare di testa nostra. Dai andiamo, Brown ci sta aspettando. >> finì il discorso Kaito, prendendo per il polso Karin e trascinandola alla gilda. Mentre camminavano la ragazza si mise a riflettere:” No! Non può essere stato un sogno ad occhi aperti, a parte non mi è mai capitato e, comunque, secondo me era reale e adesso Mey è in pericolo. Se solo Kaito mi credesse.” Erano arrivati alla base, come sempre, eseguirono gli ordini del cartello e scesero giù dove li stava aspettando Brown. << Eccovi! Allora siete pronti? >> << Si, co-cominciamo. >> rispose titubante il ragazzo. In quel preciso istante si senti un allarme e una voce:<< Attenzione! Aggiornamento in corso. Attenzione! Aggiornamento in corso, allontanatevi dalla bacheca. >>; essa si capovolse, facendo prendere un infarto a tutti i presenti. << Ma che diavolo è successo? >> domandò Karin impaurita. << Niente paura. Stanno aggiornando solo la bacheca per togliere le missioni vecchie e posizionare quelle recenti. Questo è il lavoro di Earth, il padre di Liu, la nostra mascotte. >> spiegò il ragazzo paffutello. I ragazzi si calmarono dalla paura presa, dopo qualche minuto la teca era tornata normale. << Ok! Allora vediamo quale criminale acciufferete oggi. >> incominciò a cercare Brown. In quel momento Kaito iniziò a tremare, tremare per la rabbia:<< Karin, guarda in alto a destra,- la ragazza esegui e rimase sconvolta.- quello lì è Salamander! Dobbiamo salvare Mey! >> gridò il ragazzo; un attimo dopo Kaito e Karin partirono alla riscossa lasciando il povero Brown confuso. Correvano, correvano giù dalla grande scogliera come fulmini, arrivarono all’incrocio e trovarono William disperato. << William, dove sono Mey e Salamander? >> << Non lo so, erano davanti a me, ma mi hanno seminato e poi sono scomparsi nel nulla. >> << Portaci subito nell’ultimo posto che li hai visti. Presto è un’ emergenza. >> gridò Kaito in preda all’agitazione. Dopo due ore di corse e soste, arrivarono ai piedi di una grossa montagna, il Monte Crespo, l’ultimo luogo dove il fratello di Mey li aveva visti. << Karin, dici di aver visto nella tua visione un posto montuoso giusto?- la ragazza annui.- Bene allora siamo nel posto giusto, dobbiamo sbrigarci. William tu rimani qui, noi riporteremo in salvo Mey. >> disse il ragazzo cobalto serio e pieno di determinazione. Iniziarono a correre su per il sentiero montuoso. Il panorama che li circondava era interamente ricoperto di rocce appuntite, la vegetazione era assente, il sole che si andava a specchiare sulle rocce, accecavano i loro sguardi attenti. Man mano che salivano, l’aria si faceva sempre più rarefatta e diventava difficile respirare. La via era impervia e molto scoscesa, in alcune parti del sentiero erano stati costretti a scalarlo, dovevano stare attenti a non fare passi falsi o sarebbe finita male. Dopo mezz’ora, avevano percorso più di metà itinerario e, si stavano avvicinando alla meta, quando, vennero attaccati dai mostri della roccia, protettori della montagna. Fu un breve combattimento e ripartirono di corsa per recuperare il tempo perduto durante la battaglia; pochi minuti dopo, erano arrivati a destinazione, la Vetta del Monte Crespo. Intanto, Salamander stava discutendo con la piccola Mey:<< Non ti succederà niente se ubbidisci e, dopo, potrai tornare dal tuo amato fratellone. >> << Aiuto! Aiuto! >> gridò piangendo la bimba. << Fermati Salamander sei in arresto >> gridarono Kaito e Karin all’unisono. I ragazzi erano arrivati in tempo e, adesso, li aspettava la parte più complicata, mettere fuori gioco un criminale. << S-siamo una squadra d’esplorazione, c-consegnati alla giu-giustizia, non hai via di f-fuga. >> aggiunse Kaito balbettando, a causa della paura. Salamander si accorse del terrore del ragazzo ed esclamò:<< Oddio che paura! Una squadra d’esplorazione! Ma vedo che siete alle prime armi, visto che il ragazzo è pietrificato dalla paura. E te saresti un uomo? Io ti identificherei come una femminuccia che trema come una foglia, poppante. >> disse spavaldo il fuorilegge. << No! Non ho paura di te e te lo dimostrerò sconfiggendoti, una volta per tutte. >> << Allora fatevi sotto, vediamo cosa sapete fare. >> concluse l’uomo. Dalle mani del cobalto apparve dell’acqua, invece intorno al corpo della ragazza si mostravano delle alte e scottanti fiamme. Il combattimento aveva inizio. Kaito e Karin sferrarono con tutta la loro potenza, getti d’acqua e palle di fuoco incandescenti, ma non arrivarono mai al nemico, il quale si era difeso con una barriera mistica. Continuarono a sferrare colpi, ma senza successo, allora Karin chiamò il suo compagno:<< Kaito, che ne dici di fare un attacco combinato? >> << Ottima idea! Io sono con te. >>. I due ragazzi si concentrano e scagliarono un potentissimo raggio blu e rosso contro il nemico. Fuoco e acqua. Acqua e fuoco. Ci fu una esplosione di proporzioni smisurate:<< Ottimo lavoro, abbiamo messo fuori gioco un vero... >> disse la ragazza non finendo la frase. L’uomo era ancora in piedi e usando i suoi poteri psichici, fece lievitare e bloccare i movimenti della ragazza cremisi. << No! Karin! >> gridò il suo compagno, con il cuore in gola. << Allora se tieni veramente alla vita della ragazza, fammi fuggire. Altrimenti… >> ma venne interrotto da Karin:<< Non lo ascoltare. Lui è un criminale e non possiamo permetterci di farlo fuggire. Non preoccuparti per me, in qualche modo riuscirò a liberarmi, intanto tu attaccalo. So che puoi farcela. Io credo in te! >> urlò la ragazza, ma subito dopo la presa mistica che l’ha intrappolava divenne sempre più stretta e gemette di dolore, sempre più forti fino a trasformarsi in grida. Kaito era terrorizzato, la sua compagna stava soffrendo e lui non sapeva cosa fare, quando, i loro sguardi si incrociarono. Cobalto nel cremisi. Cremisi nel cobalto. Kaito aveva capito lo sguardo della rossa e l’unica cosa che doveva fare era mettere la parola fine a questa brutta storia. Il ragazzo prese le ultime energie che li rimanevano e si concentrò. Dietro di lui appare una onda di proporzioni gigantesche, sarà stata sei o sette metri e l’ha scagliò in un unico punto, contro Salamander. Il criminale, preso alla sprovvista non fece in tempo a difendersi, che vanne travolto dall’onda anomala, fu una furia distruttiva. Dopo pochi secondi l’acqua scomparve, mostrando il criminale a terra svenuto; la ragazza atterrò con una caduta, che la fece gemere di dolore, accorse subito Kaito, con gli occhi pieni di lacrime:<< Karin! Stai bene? Oddio sei ferita! Per favore dimmi che stai bene? >> << Tranquillo, ho solo qualche graffio. Blocca Salamander e corri da Mey ha bisogno di te, sarà traumatizzata. >> concluse il discorso la ragazza perdendo i sensi. Il ragazzo, versando qualche lacrime, esegui gli ordini della sua compagna: bloccò saldamente le mani e i piedi del fuorilegge e accorse da Mey, la quale stava piangendo a dirotto. << Ehi! Non piangere è tutto finito. L’uomo cattivo non c’è più, puoi stare tranquilla adesso. >> disse Kaito dolcemente per tranquillizzare la piccola. Prese tra le sue braccia la bimba ancora in lacrime e l’ha coccolò dicendo parole dolci, aspettando che si riprendesse, poi esclamò:<< Ascoltami bene, io adesso devo prendere in collo la mia compagna e devo anche scortare il criminale. Quando ho completato il tutto, scenderemo del Monte Crespo e tu camminerai davanti, va bene? >> << Va bene >> rispose la piccola ancora sotto shock. Kaito corse verso Karin, ancora svenuta:<< Dai adesso andiamo via, ti porterò in collo, stai tranquilla. >> disse più a se stesso che alla compagna. Dopo si diresse dal criminale, che si era già ripreso, allentò di poco la corda ai piedi per farlo camminare sulle proprie gambe e partirono. Dopo una ora di camminata, arrivarono a valle, dove lì aspettavano William e altre persone, che Kaito non conosceva. La piccola vendendo il fratello, incominciò a correre verso di lui abbracciandolo forte, intanto il ragazzo si avvicinò alle persone sconosciute a lui. << Scusatemi voi chi sareste? >> << Buonasera, mi presento. Io sono il commissario Manderson e questi sono due dei miei agenti di polizia.- l’uomo era molto alto e robusto. Il suo viso era energico e solare, gli occhi grigi, un naso a trombone, una bocca fine e i capelli color argento, perfettamente pettinati. Infine indossava la sua uniforme in modo impeccabile. I due agenti erano più giovani e anche loro portavano l’uniforme da poliziotto senza una piega.- Il bambino ci ha avvertiti e siamo subito corsi qui. Grazie mille per la vostra collaborazione e aver catturato questo losco criminale, che da settimane continuava a sfuggirci. Manderemo la taglia alla gilda. Arrivederci. >> concluse il commissario andandosene, mentre gli agenti presero Salamander e lo portarono via con loro. In quel momento Karin si svegliò:<< Dove sono? Ahi! La mia testa. >> << Buonasera dormigliona, dormito bene sulle mie spalle? >> chiese malizioso Kaito. La ragazza dagl’occhi color rubino, divenne così rossa che faceva concorrenza al colore dei suoi capelli e dimenandosi cadde a terra rumorosamente. << Io… si ho dormito bene… gr-grazie per… avermi portato fin qui… sulle spalle. >> << Tranquilla, è stato un gioco da ragazzi. Tu stai bene? >> << Penso di si. Sono solo un po’ ammaccata, ma sono ancora tutta intera. >> << Bene, mi fa piacere. Ho preso un infarto quando Salamander ti ha bloccato. Dai adesso torniamo a casa. >> rispose Kaito, facendo rialzare Karin, stando attento a non farle male. Verso sera erano tornati al paese Legendary Village, per riaccompagnare a casa i bambini. << Grazie ancora per aver salvato mia sorella, siamo debitori. >> << Ma cosa dici?! Era il nostro lavoro, non siete in debito con noi. Dai tornate a casa, vostra madre sarà molto preoccupata. Ciao piccoli. >> salutarono Kaito e Karin; loro risposero con un gesto della mano e scomparvero dietro la porta. Mentre camminavano per tornare alla base, la rossa ebbe dei cedimenti e stava per cadere, quando il cobalto l’ha prese al volo, prima che toccasse terra:<< Ehi! Forza! Manca poco e siamo a casa.- ma Karin non riusciva a camminare sulle proprie gambe, così Kaito l’ha riprese sulle spalle.- Ti piace proprio stare sulle mie spalle?.- appena finì di dire la frase, gli arrivò un pugno in testa.- Ahi! Mi hai fatto male! E questo sarebbe il tuo ringraziamento che per la seconda volta ti porto sulle mie spalle. >> disse il ragazzo facendo finta di prendersela a male. << Dai non fare lo stupido e andiamo a casa. Grazie per la seconda volta. >> ringraziò la ragazza un con sorriso che fece scogliere il cobalto. I ragazzi tornarono alla gilda trionfanti, Karin tornò con i piedi per terra, sempre con la supervisione di Kaito, che aveva paura che potesse cadere di nuovo. Si tolsero le scarpe e scesero le scale, raggiungendo il piano inferiore, trovarono Charles che li stava aspettando:<< Meno male state bene. Ho parlato con il commissario Manderson e mi riferito che avete catturato Salamander, complimenti. Andiamo a mangiare tutti vi stanno aspettando.- l’uomo stava per scendere le scale, quando si rivolse di nuovo ai ragazzi.- Mi stavo dimenticando la vostra ricompensa. Ecco tenete seicento stelline. Ve le siete proprio meritate. >> concluse Charles sorridendo, accompagnando giù Kaito e Karin alle cucine. Dopo aver mangiato e chiacchierato con i loro amici, si dirigono in camera loro, per prepararsi per andare a letto. Tirarono la tenda, si tolsero i vestiti sporchi e strappati per indossare il pigiama, ripiegarono la tenda e Kaito si mise alla finestra ad osservare il panorama esterno. Quella sera c’era una forte tempesta, cadde un fulmine basso che fece spaventare i ragazzi:<< Mamma mia che tempesta. Adesso che ci penso anche la notte prima che arrivasti sulla spiaggia, c’era una tempesta simile. Per caso ricordi qualcosa? >> chiese il ragazzo cobalto guardando negl’occhi la ragazza cremisi. Karin rimuginò sopra, alla ricerca di qualche ricordo, ma senza successo:<< No. Mi dispiace. Non ricordo assolutamente niente. >> << Non fa niente, piano, piano qualcosa ti tornerà in mente. Penso anche che la chiave siano quelle visioni che hai avuto, anche perché non ho mai sentito che qualcuno sapesse vedere gli avvenimenti futuri. >> << lo pensavo anch’io, che forse la chiave per ritrovare la mia memoria fossero quelle visioni. >> rispose Karin guardando Kaito. Scese un silenzio imbarazzante tra i due, che dovettero distogliere lo sguardo da un’altra parte, quando dopo pochi minuti il ragazzo ruppe il ghiaccio:<< Stavo pensando che Salamander sia stato influenzato dal Tempo e il suo declino. Penso anche che centrino gli Ingranaggi del Tempo. >> disse Kaito, mentre esponeva i suoi pensieri alla sua compagna. Karin, scettica, chiese:<< Cosa sono gli “Ingranaggi del Tempo”? >> << Gli Ingranaggi del Tempo sono oggetti mistici, i quali hanno il compito di mantenere l’equilibrio del Tempo. >> << Cosa succederebbe se questo ingranaggio si rompesse o venisse rubato? >> chiese la rossa molto curiosa di quel discorso, che man mano si stava facendo più interessante. Kaito prese un bel respiro, prima di continuare il racconto:<< Gli Ingranaggi non possono rompersi, perché sono stati formati con una lega metallica indistruttibile. Per quanto riguarda il furto, anche la persona più malata di mente sa che metterebbe a rischio il mondo intero. >> << Perché? Cosa succederebbe? >> << Beh! Da quel che so, se un Ingranaggio viene rimosso dal luogo che deve custodire, in quella zona si fermerebbe il Tempo. Il vento non soffierebbe più, le nuvole rimarrebbero immobili, le gocce di rugiada non cadrebbero mai e, la cosa più terrificante di tutte è che piano, piano si estenderebbe; anche il ladro più incallito non ruberebbe mai una cosa tanto preziosa. >> concluse Kaito, sbadigliando. I due ragazzi si diressero verso i loro letti, si posizionarono comodamente all’interno e si diedero la buonanotte ed entrambi si addormentarono andando a visitare il mondo dei sogni. Da qualche parte in una lontana foresta, si aggirava una oscura figura, sotto la minacciosa tempesta. Si muoveva velocemente e agilmente, che in pochi minuti raggiunse il cuore della radura. << Guarda cosa vedono i miei occhi! Ecco il primo, ma ne mancano ancora quattro. Il viaggio è ancora lungo. >> disse lo sconosciuto, prendendo un oggetto luminoso. Scappò via velocemente, scomparendo tra i fitti alberi della foresta.
  
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