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Autore: _ClyssiasChange_    21/04/2013    9 recensioni
"Cari umani, dolci, stronzi, ingenui umani, credevate davvero che il dio dell’amore fosse uomo? Vi sembra capace, un uomo, di credere così tanto e allo stesso tempo così poco nell’amore? Capite, che l’amore fa soffrire, lacerare, spiazzare, sognare, desiderare, provare, fallire, e ritentare, capite che l’amore è l’errore più bello della vostra vite? E quindi, vi sembra possibile che l’amore, così vero e profondo, sia dato da un uomo? No, è una donna, anzi, una ragazza a decidere l’amore."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Per la os mi sono ispirata alla canzone ‘give me love’ di Ed Sheeran, quindi vi consiglio di ascoltarla mentre leggete c: grazie. -

Love is a strange obsession.

Love.
Liebe.
Amour.
Amor.
Amore.
Tante  lingue al mondo, ma nessuno riesce a capirlo.
Io ero una ragazza come tante, ero una di quelle ragazze che veniva derisa, perché preferiva la musica nelle orecchie che nelle discoteche, ero derisa perché volevo un ragazzo con cui passare la mia vita, non una notte, ero derisa perché non ero come le altre, ero derisa perché avevo provato il suicidio.
Ricordo ancora quel fatidico giorno, il quattordici febbraio, il giorno dell’amore, che per me, fu l’esatto contrario, o perlomeno, l’inizio.
Per strada incontrai te, l’amore che stavo aspettando, la persona con cui volevo passare la mia vita, la persona che da lì a poco sarebbe diventata la mia rovina.
Mi fermavo al solito bar, il solito tavolo, ero sempre sola, nessuno si sedeva affianco a me, nessuno si sedeva in quel bar.
Lo aprivano, solo per me, lo chiudevano, solo per me.
Era la mia seconda casa.
Io ero sola, indipendente, niente genitori, niente nonni, niente relativi parenti, ero sola al mondo.
Ricordo che quel giorno, quella sera anzi, al bar entrasti tu, sorridendo, scompigliandoti i capelli bagnati a causa della pioggia, ridevi, divertito, sembravi così sicuro di te, così perfetto.
Ti eri seduto e avevi ordinato un semplice caffè, io ti guardavo, ma non mi avvicinavo, eri troppo bello per essere avvicinato.
Io non ero brutta, bionda con gli occhi azzurri, fisico troppo asciutto per le maglie troppo larghe che indossavo, labbra rosee, pelle troppo bianca risaltata ancora di più dagli indumenti bianchi e neri che ero solita portare; tu invece avevi quella bellezza che ti caratterizzata, gli occhi azzurri, così chiari e misteriosi, i capelli neri, il sorriso fanciullesco, il fisco atletico e la barbetta appena accennata.
Incontrai il tuo sguardo quel giorno, capii che la mia vita non era più nelle mie mani, ma nelle tue.
Poco tempo dopo ci frequentammo, mi baciasti e mi sentii importante, finalmente qualcuno che mi amava, mi lasciai andare e divenni tua, qualche tempo dopo, mi concedetti a te, tu, che mi avevi solo usata, sporcata.
Io ti avevo confessato i miei segreti più intimi, ti avevo regalato tutto l’amore che avevo, mentre per te io ero solo una della tante bambole che usavi per divertirti.
Mi lasciasti, ricordi?
Mi picchiasti, ricordi anche questo?
Dicesti che non l’avresti più fatto, che non sapevi cosa ti era preso ed io dicevo che andava bene, perché ti amavo.
Nascondo ancora oggi i lividi che mi hai procurato,più volte.
Avevo paura di cosa avresti potuto farmi, sai?
Ma resistevo, perché credevo davvero che saresti cambiato, per me, per noi, per il nostro amore.
Ero tornata da sola. Ancora.
Tornai ad essere derisa, anche da te stavolta, dopotutto, quello che volevi, lo avevi ricevuto.
Piansi tutte le notti, con le mie mani strappavo i miei vestiti di dosso, dal nervoso, dalla depressione, dall’amore, dall’odio.
Avevo ritentato il suicidio, tanto valeva morire che sopportare ancora.Non ci riuscii …
Mi guardai in giro, nel monolocale in cui abitavo, presi il legno e creai delle bamboline, una figura femminile e una maschile, le avvicinai e sorrisi, come una bambina coi suoi giocattoli, costruii un arco e delle frecce, lentamente mi muovevo, sinuosa, nella notte, senza farmi scoprire, leggevo i sentimenti della gente e scagliavo frecce su esse, nessuno avrebbe più dovuto soffrire per amore.
Ho sbagliato, qualche volta, e i danni si sentono ancora …
Qualche tempo dopo mi spuntarono delle ali sulla schiena, grandi, imponenti, bianche.
Continuai a scagliare frecce, inizialmente uomo e donna, poi donna e donna, e uomo e uomo.
Avevo capito che l’amore era amore, indipendentemente dal sesso.
Avevo capito che se si amava, non c’era bisogno di essere per forza un uomo e una donna.
Spesso, soffrivo, e così, creavo casini tra la gente, per vedere le follie che si sarebbero fatte per amore, avrei sistemato tutto, prima o poi. Tutto sarebbe successo per una ragione.
Andavo avanti, scagliavo frecce, facevo innamorare, a volte mi fermavo a  vedere le coppie, come una bambina che spia i genitori baciarsi, facevo lo stesso, e il mio cuore riacquistava un minimo di gioia quando vedevo le labbra di quella persona posarsi su quelle della persona amata, notando che i più dolci erano quelli inaspettati, ma tanto attesi.
Cari umani, dolci, stronzi, ingenui umani, credevate davvero che il dio dell’amore fosse uomo? Vi sembra capace, un uomo, di credere così tanto e allo stesso tempo così poco nell’amore? Capite, che l’amore fa soffrire, lacerare, spiazzare, sognare, desiderare, provare, fallire, e ritentare, capite che l’amore è l’errore più bello della vostra vite? E quindi, vi sembra possibile che l’amore, così vero e profondo, sia dato da un uomo? No, è una donna, anzi, una ragazza a decidere l’amore.
Nessuno mi ha mai vista, sono sempre stata invisibile, le mie frecce colpiscono, e purtroppo lasciano il segno.
Anche io mi sono innamorata.
Di un ragazzo, uno che mi capiva, non ci avevo mai parlato, lo fissavo e basta, aveva preso il mio posto in quel bar, i capelli rossi scompigliati, il fisico robusto, gli occhi azzurri innocenti, dolci, malinconici e forti, il sorriso triste e allo stesso tempo compiaciuto, la pelle chiara tempestata di lentiggini …
Per Lui non trovavo l’amore giusto, avevo paura di trovare una ragazza, o un ragazzo, per lui, non volevo che qualcuno facesse soffrire una persona così meravigliosa, a volte, era come se sentissi il suo sguardo su di me, ma poi capivo che era uno sbaglio.
Ed è ironico, che “Cupido”, sia innamorata così tanto di un umano, da non trovargli – o meglio, da non volergli trovare - un amore da condividere, anche se lui aveva una sua musa, per le canzoni che scriveva …
Ed il mio unico rimpianto è quello di non aver mai capito chi fosse quella ragazza che lui tanto amava, senza il mio aiuto.
 
Clyssia’ s Corner
Ehilà! Ho eliminata il ‘crazy’ qui c;
non mi sembrava il caso  … beh, sì, sono soddisfatta uu
non doveva essere proprio così ma … mi piace lo stesso :D
forse la fine non mi convince … mh …
beh, fatemi sapere c:
Dovete sapere che io AMO Ed Sheeran e quando non so qualcosa sui miei sentimenti, a parte i miei idoli, ascolto lui e in particolare ‘Give Me Love’ ve la consiglio!
Grazie di avermi dedicato il tempo di leggere,
spero che questa os vi sia piaciuta, grazie mille, davvero!
Kiss la vostra Clyss  innamorata


   
 
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