Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Cloudy    01/09/2004    8 recensioni
Due neo-mamme si incontrano in una fredda mattina d'autunno a Godrik'Allow e dal loro "scontro" nascerà un inizio...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Lily Evans, Molly Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PRIMI PASSI

 

La foglie giallognole cadevano piano lasciando completamente spogli i lunghi rami delle grandi querce che correvano in file ordinate gli ampi viali di quel piccolo ma invitante paesino. Camminava tranquilla, spingendo la carrozzina dove la sua piccola dormiva profondamente, imbottita nel suo cappottone pesante. Faceva freddo, molto freddo contando che era da poco cominciato Ottobre! Amava camminare a contatto con la natura ma non le era capitato molto spesso di poterlo fare in santa pace negli ultimi dieci anni… Con i bambini aveva dovuto rinunciare a molte cose ma suo marito le aveva coraggiosamente proposto di badare lui alle piccole pesti lasciandola libera di fare un giro con l’ultima arrivata, l’unica femmina e decisamente più tranquilla di tutti gli altri messi insieme!

Saranno stati almeno vent’anni che non tornava a Godrik’sAllow; l’ultima volta l’aveva portata il suo Arthur quando si erano fidanzati, ma era tutto esattamente come lo ricordava! Le ville piuttosto grandi, dipinte di bianco, col giardino e la fontanella davanti le avevano sempre data un’idea di pace e tranquillità… Certo per la sua famiglia non sarebbero state l’ideale! I bambini erano troppi e troppo confusionari e non ci avrebbero messo molto a disturbare la quiete che ragnava in quell’oasi di pace senza contare che non era proprio l’ideale per una famiglia di maghi vivere a così stretto contatto con i babbani! E poi c’era anche il fatto che lei non avrebbe rinunciato alla sua Tana nemmeno per tutto l’oro del mondo! Sempre immersa nelle sue riflessioni svoltò l’angolo ma non andò lontano perché il passeggino si scontrò contro qualcosa, o meglio, qualcuno che diede un piccolo strillo.

 

“Oh, mi scusi!” fece mortificata affrettandosi a tranquillizzare la sua piccola che a causa dell’urto si era svegliata e aveva cominciato a piangere. Le sussurrò delle paroline dolci accompagnate da tenere carezze sulla schiene che ebbero il potere di tranquillizzare la bambina. Si attardò anche a dare alla figlia il suo ciuccio prima di gettare un’occhiata alla persona con cui era entrata in collisione.

Era una donna giovane e indubbiamente attraente, sui vent’anni a occhio e croce, che stava facendo del suo meglio per raccogliere la spesa, che nell’urto era caduta per terra, ben attenta a non far cadere il pargoletto che stringeva fra le braccia.

 

“Vuole una mano?” chiese servizievole avvicinandosi alla donna.

 

Quest’ultima alzò gli occhi verso di lei “Oh, grazie mille… Me lo può tenere un momento?” domandò dolcemente passandole il figlio. Lo prese e iniziò subito a cullarlo, abituata com’era con tutti i suoi bambini.

 

La giovane finì di raccogliere i prodotti sparsi per tutta la strada.

 

“Vuole metterli qui dentro?” chiese gentilmente accennando a una sacca incorporata nel passeggino.

 

“Grazie, mi farebbe proprio un piacere. Le buste si sono rotte tutte! Abito giusto dall’altra parte della strada…” fece indicando con una mano una bella villa signorile a non più di cinquanta metri di distanza mentre con l’altra riprendeva in braccio il suo piccolo che stava già scalpitando per tornare dalla suo mamma.

 

In pochi passi arrivarono all’entrata. La giovane aprì la porta, lasciò le chiavi nella toppa e si affrettò ad appoggiare la spesa sul tavolo del salotto, infine tornò alla donna che nel frattempo era rimasta indecisa sulla porta.

 

“Grazie ancora!”

 

“Si figuri!”

 

“E’ stata così gentile… Che ne dice di un caffè? Ah, dimenticavo, piacere Lily Potter!” la giovane le sorrise dolcemente mentre le tendeva una mano che l’altra strinse immediatamente.

 

“Piacere mio, Molly Weasley”

 

“Allora, vuole entrare?”

 

“Non vorrei disturbare!”

 

“Si figuri!”

 

Molly stette un momento sulla porta, incerta sul da farsi. In quei periodi bui era sempre meglio non fidarsi. Chiunque poteva rivelarsi un nemico, anche la persona più insospettabile! Ma quella donna era così dolce e gentile… E poi aveva anche un bambino… Senza più pensarci fece un sorriso alla giovine, entrò nell’anticamera illuminata e seguì la sua ospite in una cucina semplice ma ben arredata.

Si sedette su una sedia attorno al tavolo ingombro dei recenti acquisti.

Mentre Lily si dava da fare a mettere i pacchi negli scaffali e preparare la moka con il caffè, tutto immancabilmente a colpi di bacchetta, Molly si guardò intorno. Su una lavagnetta era segnata una lista della spesa e lì vicino, attaccate al frigorifero con delle piccole calamite, delle foto animate (evidentemente la donna era una strega). La maggior parte raffiguravano il pupo ma ce ne erano molte altre che ritraeva la padrona di casa insieme ad altri ragazzi, uno dei quali immaginò essere il marito vista la stessa chioma ribelle che si ritrovava nella capigliatura già folta del piccolo che ora la osservava tranquillo dal suo seggiolino stringendo una manina intorno ad un piccolo peluche a forma di boccino d’oro.

 

Molly sorrise e si rivolse alla donna che intanto si era seduta accanto a lei e stava versando il caffè in delle graziose tazzine azzurre “E’ proprio un bambino adorabile” fece gentilmente accennando al piccolo. Era vero, era tenero come solo un bambino di pochi anni può essere, i capelli nerissimi completamente scarmigliati e gli occhioni smeraldo che guardavano vispi intorno a lui “Quanto tempo ha?”

 

“Un anno e pochi mesi… E la sua? E’ piccolissima! Così buona… Magari lo fosse anche il mio, di solito non stà un attimo fermo! E mi va bene che non cammina ancora!”

 

“Ginny ha solo tre mesi circa… Comunque non creda che non la capisco! Gli altri sei non sono così tranquilli, anzi!”

 

“Gli altri sei?” Lily sembrava non credere alle sue orecchie.

 

“Eh già…” fece Molly in un sospiro; era abituata allo sbigottimento che prendeva le persone quando venivano a sapere della sua famigliola.

 

Lily strabuzzò gli occhi e Molly annuì comprensiva “Capisco che per molti può sembrare assurdo, ma io e mio marito lo desideravamo molto!”

 

“No, no, che assurdo!” Lily scosse la testa concitata “Avere una famiglia grande è sempre stato il mio sogno!”

 

“Non si sa mai! Magari un giorno…”

 

“Con questi tempi dubito!” fece Lily guardando il suo piccolo con aria nostalgica.

 

Molly non chiese nulla. In quei tempi, quelli del culmine di Tu-Sai-Chi, era normale avere molti dubbi e incertezze sul futuro, certo però che lo sguardo della giovane mamma le era sembrato fin troppo malinconico… Come se nascondesse un segreto troppo grosso per lei, un qualcosa che distruggeva tutte le speranze.

 

Lily scrollò le spalle risvegliandosi dalla tristezza che l’aveva colta e passando lo sguardo con affetto dalla neonata che se ne stava buona buona nel suo passeggino, sgranando gli occhioni blu e stringendo possessivamente la sua bambola di pezza, al suo piccino che dall’alto del suo seggiolone, dava già segni di irrequietezza.

 

“Ecco! Che le dicevo?” fece rivolta all’ospite alzandosi per avvicinarsi a suo figlio “Che c’è cucciolo? Vuoi la pappa?” Il piccolo scosse la testa e tese con forza il braccino verso una scopa appoggiata alla credenza facendo dei versetti di desiderio. Una Stella Sfreccia 200 osservò Molly pensando con leggero rammarico che suo figlio Charlie avrebbe fatto carte false per averla con la passione per il volo che si ritrovava nonostante i suoi 9 anni…

 

“No, tesoro. Lo sai che per volare devi aspettare papà! Gioca un po’ con il ciuf ciuf, ti va?” fece la donna mentre sollevava il bambino e lo depositava dolcemente su un tappetino dove l’attenzione del piccolo venne subito catturata da un trenino terribilmente assomigliante all’Espresso per Hogwarts. 

 

Molly sorrise con indulgenza prima che un’idea le balzasse alla mente Quella donna non sapeva che lei non era una babbana! Come faceva a comportarsi in modo tanto sconsiderato? “Come…”

 

Ma Lily la interruppe “Come so che lei è una strega? E’ questo che mi stava per chiedere?” Molly annuì stupita provocando una leggera risatina dalla giovane donna “L’incantesimo anticaduta che ha evitato al passeggino di ribaltasi quando ci siamo scontrate… E il fatto che non ha fatto commenti quando ha messo nel passeggino prodotti come olio per manici di scopa o rimedio magico di Nonna Acetosella…”

 

Molly fece per annuire comprensiva ma un piccolo lamento di sua figlia la fece subito voltare nella sua direzione. La piccola aveva perso la sua bambola e si sporgeva pericolosamente dal passeggino tendendo le manine come per afferrarla. Molly fece per precipitarsi verso di lei ma Lily la fermò mettendole una meno su una spalla e accennandole uno spettacolo che le fece curvare le labbra in un sorriso intenerito.

 

A pochi passi da loro Harry, non solo si era alzato in piedi, ma si stava anche dirigendo a piccoli passi incerti verso il passeggino da dove la piccola Ginny aveva smesso di smaniare per la sua bambola e aveva preso a guardarlo intensamente.

Le due mamme non mossero un muscolo, stupite e commosse, e rimasero a rimirare il bambino di poco più di un anno che aveva ormai raggiunto la bambola, l’aveva raccolta e la tendeva dolcemente alla piccolina che la strinse immediatamente a se pur senza perdere di vista il bambino; infatti, al primo suo cenno di volersi allontanare da lei, allungò la manina fino a stringere forte il braccino del piccolo che le si avvicinò quel tanto che bastò alla piccola per allungare la testolina e scoccare un bacino sulla guancia del suo “cavaliere”.

 

***

 

Quella sera, seduta sulla sua sedia a dondolo di fianco alla finestra del salotto, uno sguardo al libro che teneva aperto sulle gambe e uno più lungo al suo cucciolo che giocava allegro attorniata da due giovani uomini armati di pupazzi e un grosso cagnone che gli correva intorno provocando le risate gioiose del piccolo, Lily sospirò con aria sognante. Le due visitatrici se ne erano già andate da un pezzo con la promessa di rifarsi vive ma Lily sapeva che non era possibile. Tra pochi giorni avrebbero attuato l’Incanto Fidelus, ne aveva parlato giusto un paio di ore prima con James e gli altri. Lo spettacolino infantile di cui si era ritrovata spettatrice quel pomeriggio aveva avuto il potere di ridonarle la speranza perduta da quando era venuta a sapere della profezia che univa Voldemort al suo bambino. Ma ora era più tranquilla! Si sarebbero nascosti, avrebbero combattuto se necessario, ma nulla avrebbe potuto togliere  al suo cucciolo tutte le cose belle che la vita gli avrebbe riservato! Sì, c’era ancora speranza! Lo aveva visto in quella tenera dimostrazione d’affetto con quella dolce bambina sconosciuta e lo poteva vedere anche ora, osservando i suoi tre uomini mentre ridevano come ragazzini intorno a quello che era diventato il fulcro della vita di tutti loro. Inebriata da quella dolce visione familiare e con il cuore immensamente più leggero, volse i suoi occhi smeraldo fuori dalla finestra, al cielo nero costellato di stelle che illuminavano di un bagliore da favola quella semplice villetta a Godick’s Allow.

 

 

E con questa piccola e alquanto smielata One-Shot annuncio il mio ritorno sul sito dopo le tanto agognate vacanze! (Nooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!! NdTutti) Era un‘idea che avevo in mente da molto tempo quindi ho pensato bene di realizzarla e, in caso vi fosse piaciuta o vi abbia anche solo fatto sorridere per un istante, bè, fatemi felice e lasciatemi un commentino!

 Un bacio forte

 

Cloudy

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Cloudy