Contatto
Lo sapevi,
lo sapevamo entrambi che se ci fossimo battuti sarebbe finita in un
solo, unico
modo.
Sapevamo
che saremmo morti entrambi.
Sei stato
proprio tu a dirmelo quella volta, quando ti incontrai dopo aver ucciso
Danzo.
Ti sei
parato davanti a me, con quel tuo solito sorriso abbagliante, gli occhi
di un
azzurro splendente e quella tua espressione felice, come se tra noi non
fosse
mai successo niente, mai cambiato niente.
Tu e quella
stupida storia del legame che c'era tra noi, quell'amicizia che ti
ostinavi a
portare avanti da solo così come io, da solo, portavo avanti
la mia vendetta,
e, come avevi preventivato, ci siamo scontrati, tu hai portato avanti
la tua
stupida amicizia io la mia ostinata vendetta e lo scontro era
inevitabile.
Adesso ci
sono io e ci sei tu, siamo sfiniti, il chakra è ridotto al
minimo, i miei occhi
sanguinano, nonostante io abbia ottenuto il magekyo eterno ho dovuto
usarli fin
troppo in questo scontro con te e tu non riesci più a
mantenere il chakra del
Kyuuby, sei troppo debole ormai.
Siamo
entrambi arrivati al limite, sappiamo benissimo che il prossimo colpo
sarà
l'ultimo per tutti e due ma tu non sembri volerti tirare indietro, non
sei
spaventato, non ti importa di morire perchè sai che lo farai
per me, con me,
sai che la tua vita sarà per sempre collegata alla mia,
così come la tua morte.
Saremo in
contatto.
Era ciò che
volevi fin dall'inizio, ciò che hai sempre voluto, essere
come me, come un
tempo, come lo eravamo prima della mia partenza, amici, fratelli.
E' questo
che provi per me, Naruto?
Un legame
così forte che ti ostini tanto a non voler spezzare, pronto
a fronteggiare
persino la morte?
Questo mi
fa incazzare.
Mi rende
furioso, folle di rabbia, posso chiaramente sentire le mie viscere
contorcersi
nel tentativo di far esplodere tutta la rabbia che mi monta dentro
quando ti
ostini a ripetermi sempre le solite parole.
"Torna a casa, Sasuke"
Casa, io
non ho una casa, non ce l'ho mai avuta, o meglio, una volta ce l'avevo.
Una
casa, una famiglia, un intero clan, prima che Konoha decidesse di
portarmela
via.
Una follia
così assurda che ha raggiunto anche me, togliendomi il senno.
"Smettila con queste
stronzate, Naruto, e
finiamola una volta per tutte"
Si, una
volta per tutte.
Corro verso
di te, la mano destra che stringe il polso sinistro per far confluire
lì tutto
il chakra che mi resta, il chidori è pronto e anche io lo
sono, corro verso di
te mentre tu fa lo stesso, rasengan alla mano
Il momento
si avvicina sempre di più, chissà a cosa stai
pensando in questo momento, io
non riesco a pensare, avrei mille cose a cui rivolgere i miei pensieri.
La mia
vita, breve ma intensa, vissuta attimo dopo attimo, forse nel modo
sbagliato ma
giusto per me. La mia vendetta che resterà incompiuta,
quella vendetta che mi
ha portato ad uccidere mio fratello, l'unica famiglia che mi rimaneva,
quella
stessa vendetta che mi ha portato lontano da Konoha e da te. Mio
fratello che,
se solo mi avesse detto la verità, a quest'ora sarebbe
ancora vivo, ma io so
perchè non lo ha fatto. Il nome degli Uchiha era tutto
ciò che mi restava,
infangarlo facendo sapere a tutti quali erano le intenzioni del clan
avrebbe
condannato me ad una vita fatta di pregiudizi, sguardi disgustati,
sfiducia.
Itachi.
L'ho amato
per così poco tempo ma tanto intensamente da bastare per una
vita intera.
Eppure la
mia mente non è rivolta a nessuna di queste cose, riesco a
pensare solo a te,
allo scontro, vedo il tuo viso contorto dalla fatica e dallo sforzo che
stai
compiendo nello sferrare quest'ultimo attacco ma il tuo sguardo
è fiero e
sicuro, per nulla disturbato da ciò che sarà.
Più lo
guardo e più sento la rabbia montarmi dentro e mi avvicino a
te con foga fino a
che non arriva il momento.
Chidori
contro rasengan, Sasuke contro Naruto. Sasuke e Naruto.
E' sempre
stato così, da quando ci siamo incontrati all'accademia,
rivali, amici, io e
te, non c'era un noi, forse non c'è mai stato e non ci
sarà mai, per quanto il
legame che vai decantando sia forte.
Ma c'è
sempre stato un Sasuke e Naruto che non lasciava spazio a nessun altro.
"Chidori!"
"Rasengan"
Sembra
quasi di essere tornati alla Valle dell'Epilogo, la prima volta che ci
scontrammo quando tu, cocciuto come al solito, ti eri messo in testa di
riportarmi al villaggio, lì hai iniziato a blaterare cose su
un nostro teorico
legame, sulla nostra amicizia e sul fatto che avresti fatto qualunque
cosa pur
di riportarmi indietro.
Lo hai
fatto, lo hai fatto sul serio.
Così come
io ho fatto qualsiasi cosa pur di ottenere la mia vendetta, come giurai
quel
giorno.
Una luce
abbagliante ci avvolge, le nostre braccia tese cercano di distruggere
l'attacco
dell'altro, la nostre urla riempiono l'ambiente circostante e poi il
silenzio
ci avvolge.
Cado al
suolo, lo fai anche tu con la differenza che poi ti rialzi, ferito,
esausto,
quasi esanime, ma lo fai. Ti guardi intorno confuso, mi cerchi con lo
sguardo e
quando mi trovi strabuzzi gli occhi. Ti avvicini, veloce,
più che puoi, e le
tue mani mi raggiungono.
"Sasuke!
Sasuke rispondimi!"
La tua
voce, anche in questo momento, anche se sei privo di forze è
così squillante e
fastidiosa.
"Sasuke apri gli occhi,
non fare
scherzi"
Tossisco,
forte, sento il sangue colarmi giù per il mento, il collo e
poi cadere sul
terriccio.
"Non...urlare do..be"
Non riesco
a tenere gli occhi aperti, al massimo socchiusi, riesco a vedere il tuo
viso
sfocato attraverso le ciglia imperlate di sudore e sangue. Sei sempre
il
solito. Ti preoccupi troppo per gli altri e troppo poco per te stesso.
Le palpebre
sono pesanti, faccio una fatica tremenda a tenerle aperte, sollevate,
anche se
solo di poco, ma voglio vedere il tuo viso e i tuoi occhi, gonfi e
sporchi ma
sempre così dannatamente fiduciosi e fieri.
"Adesso ti riporto al
villaggio, Tsunade ti
rimetterà in sesto, vedrai"
Allunghi le
mani verso di me, le sento stringermi le spalle nel tentativo di
tirarmi su, ma
con le ultime forze che mi restano riesco ad alzare una mano e
poggiarla sulla
tua, per fermarti.
Ormai è
inutile, non ci arriverei nemmeno
a Konoha e non è sulle tue spalle che
voglio passare gli ultimi istanti della mia vita. Preferisco
starmene qui, disteso.
"Alla fine... hai vinto
t-tu"
Ti vedo
scuotere la testa, i tuoi capelli biondi e incolti che ne seguono i movimenti e i
tuoi occhi azzurri, adesso, sono ricolmi di lacrime. E'
così facile
leggere nel tuo cuore, dovresti tenere nascoste le tue
emozioni, sei un ninja
non un poppante.
"Non è
così che deve andare. Così io...ho
fallito"
Stupido,
stupido Naruto, che non riesci mai a rassegnarsi agli eventi, non
riesci mai a
darti per vinto, anche in tutti questi anni, hai persistito col tentare
di
riportarmi indietro, niente e nessuno è riuscito a farti
demordere. Ma adesso,
in un modo o nell'altro, devi rassegnarti, persino
tu sei
impotente contro la morte.
Posso
sentire le sue pulsazioni sotto le dita che ancora stringono debolmente
il suo
polso, sono così veloci, per la fatica e per quella paura
che gli leggo negli
occhi, così diverse dalle mie che, ormai, sono deboli e
quasi nulle. Noi siamo
sempre stati molto diversi, in tutto, basta darci una veloce occhiata
per
capirlo eppure siamo sempre stati in contatto.
Adesso non
più, è giunto il momento di recidere quel legame
che ci ha tenuti uniti
fin'ora.
Mi sento
debole e stanco e la mia mano non riesce più a stringere la
tua, ricade lungo
un fianco e, senza che io me ne accorga, i miei occhi si sono chiusi
completamente, il mio respiro è quasi inesistente, ma va
bene così, è inutile
cercare di resistere, non mi è mai piaciuto perdere e in
questo modo sembra
quasi che stia accadendo ciò che voglio.
"No... no Sasuke! Apri
gli occhi ti prego,
Sasuke!"
La tua voce
è così lontana, quasi non sembra la tua, di
solito è squillante e fastidiosa e
può essere udita anche a chilometri di distanza per quanto
urli, ma io non
riesco a riconoscerne il tono, non riesco a sentirla. Tutto sembra
essere così
lontano.
"Perchè? Non
doveva finire così. Perchè io
non sono morto? Perchè non sono morto?!"
Già, tu non
sei morto.
Vuoi sapere
perchè non sei morto, Naruto?
Perchè
questa storia doveva finire, perchè questo stupido, inutile,
insensato
rincorrersi doveva cessare e finchè saremmo stati in vita tu
non avresti mai
permesso che finisse, non mi avresti mai lasciato andare. Dovevamo
morire
insieme, io e te, lo avevi detto anche tu, ci credevi e sarebbe stato
così,
alla fine sul serio avremmo finto per ucciderci a vicenda, solo in quel
modo
tutto sarebbe finito, almeno per me.
Ma la
verità è che non ne ho avuto il coraggio, non ho
avuto il coraggio di
ucciderti, di spezzare la tua vita, quella luce che ti porti dentro e
che è
sempre stata anche la mia luce.
Ti amo
Naruto. Ti amo.
Ti amo.
Avrei
dovuto dirtelo, avrei voluto dirtelo ma tu non sei fatto per la vita che io avrei condotto e io
non ero fatto per la vita che
conduci tu.
Non volevo
distruggere quell'idea di me che ti porti dietro, quell'idea di noi che
ti
porti dentro, quell'amicizia su cui hai basato ogni tuo principio, ogni
tua
azione. Non volevo distruggerla e non volevo far nascere in te
pensieri, paure,
sentimenti, che non si sarebbero mai realizzati, e non lo voglio
nemmeno
adesso. Ecco perchè non te lo dico, anche quando sento che
è l'unica cosa che
vorrei fare, l'ultima che varrebbe davvero la pena fare. Vedere la tua
espressione perplessa, dubbiosa e poi vedere il sorriso esplodere
all'improvviso sul tuo viso. Sarebbe bello.
Sto andando
in un posto in cui tu non ci sei ma non importa, ti sto liberando da
questo
legame che ti stava corrodendo, che ti stava lentamente uccidendo
dentro. Ti ho
liberato per sempre da questo peso, adesso puoi vivere felice. Puoi
crescere e
maturare, puoi diventare Hokage e vivere la tua vita senza
più doverti
preoccupare di me. Puoi innamorarti.
Amore.
Ti auguro
di innamorarti ma non di amare, non tanto intensamente quanto l'ho
fatto, lo
faccio, io. Ti distrugge dentro.
Innamorati
ma non amare.
E pensami,
Naruto. Ogni tanto, quando guarderai la tua Konoha con indosso il
mantello da
Hokage, pensa a me, al tuo amico
Sasuke Uchiha, che con la sua vita fatta di sbagli è giunto
alla morte fin
troppo presto ma che ha deciso di vivere attraverso te.
Ti amo.