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Autore: namelesslia    22/04/2013    4 recensioni
Tony Stark, a soli 19 anni, ebbe dalla fidanzata, una modella italiana di nome Cristina, una figlia, Jennifer.
Dopo l'abbandono della fidanzata, è Tony ad occuparsi della bambina.
In questa storia vedremo la cerimonia del diploma di Jennifer, e stralci di vita dei due Stark: ne vedrete delle belle.
Crossover Iron Man/The Avengers
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Orgoglio.

 
Tony Stark era orgoglioso di molte cose.
Orgoglioso della sua azienda, del suo lavoro da eroe, della sua intelligenza.
Ma c’era una cosa che lo rendeva ancora più orgoglioso: sua figlia.
Jennifer Marie Stark era nata da una relazione con una modella italiana, Christina.
Rimase incinta quando entrambi avevano  19 anni ma dopo averla partorita la abbandonò.
Tony non voleva lasciare sua figlia, quella bambina dai capelli cioccolato e gli occhi verdi, senza una famiglia  e da solo si prese cura di lei.  Le fece da padre, madre, confidente, fratello maggiore. Tutto quello che a una bambina serviva per crescere equilibrata.
Non faceva mai entrare le donne in casa quando c’era lei, la andava a prendere a scuola quando era bambina e adesso che era più grande e tornava da sola, le faceva sempre trovare un piatto caldo in tavola.
Frequentava l’ultimo anno della Pacific Coast High School e tra poco si sarebbe diplomata con i voti più alti che quella scuola avesse mai visto. Sarebbe poi entrata alle Stark Industries e sarebbe di conseguenza divenuta la Vice-Presidente più giovane d’America.
 
Era il suo orgoglio personale.
 
Si ricordò di quando riuscì a tornare dall’Afghanistan e all’aeroporto privato vide la sua bambina in lacrime sorreggersi a Pepper, la sua assistente.  Si ricordò di quando, appena lo vide,  gli corse incontro quasi facendolo cadere dall’impeto dell’abbraccio. Si ricordò di come la sua camicia era divenuta fradicia dopo essersi abbracciati per minuti interi e di come non si scompose neanche di un millimetro al fatto che suo padre avrebbe dovuto vivere con un cuore metallico.
Ricordò inoltre di quando uscì allo scoperto sulla sua doppia identità: la vita sua e di Jennifer se prima era frenetica adesso lo era il doppio. Jennifer non poteva uscire da scuola senza avere un seguito di paparazzi alle calcagna, la “fauna” maschile della scuola, se prima la guardavano con occhi perché era bella, adesso le sbavavano dietro anche perché era sua figlia, la popolazione femminile invece voleva diventare sua amica solo per popolarità. Ma lei non ne fece una piega, non considerò nessuna di queste persone meschine e continuò a uscire con i suoi amici di sempre, quelli su cui poteva contare: Alexandra e Logan.
Ricordò di quando Jennifer si presentò a casa con un sorriso sulle labbra visibile persino da Marte solo perché quello che le piaceva da tanto, un ragazzo biondo di nome Jake, la aveva salutata e di quando, due mesi più tardi entrò nel suo ufficio saltellando dicendogli che si era fidanzata con lui. Tony per un pelo non ci rimase stecchito, buffo quando si ha un cuore di metallo, e Pepper, la sua assistente, gli aveva rovesciato un catino d’acqua gelata addosso per farlo riprendere.
 
Ne aveva passate tante quella famiglia.
 
 
 
 
Quel giorno si sarebbe tenuta la cerimonia dei diplomi e Jennifer avrebbe dovuto tenere il discorso.
Tony, Pepper, Natasha Romanoff, e tutti i supereroi dello S.H.I.E.L.D. erano seduti tutti in prima fila pronti ad applaudire il piccolo genio, l’ennesimo, di casa Stark.
 
-E adesso, facciamo un applauso a un vero numero della Pacific Coast High School, che si è appena diplomata con il massimo dei voti, Jennifer Marie Stark!
 
Jen salì sul leggio, i boccoli color cioccolato erano lasciati liberi, e la frangia le dava un tocco sbarazzino. Si schiarì la voce e cominciò.
 
-Quest’ultimo anno è stato molto frenetico per i diplomandi della Pacific Coast, ma per me lo è stato ancora di più. Molti conoscono la mia storia, o meglio quella di mio padre, e molti altri pensano che io sono arrivata qui solo perché mio padre è Tony Stark barra Iron Man e non per le mie capacità. Se sono arrivata fin qui , l’unico merito che ha mio padre è stato solo darmi un cervello degno di essere chiamato tale. Sono arrivata fin qui lottando con le unghie e con i denti contro un mondo fatto di pregiudizi. Ma se in tutti questi anni ho resistito a queste pressioni mediatiche e non, lo devo ai miei amici, Logan e Alexandra, che mi sono stati accanto nonostante tutto, dimostrandomi che l’amicizia va oltre un padre famoso. L’amicizia è la cosa più importante del mondo, una cosa per cui vale la pena combattere, proprio come l’amore. Questo ce l’ha insegnato anche la Pacific Coast.. l’amicizia prima di tutto, perché se hai un amico niente potrà farti del male.
 
Pepper piangeva e Tony che stava cercando di mantenere una maschera di compostezza aveva il labbro che tremava e alla fine lacrime calde di orgoglio uscirono dai suo occhi.
 
-E adesso vorrei dare un consiglio a tutti i diplomandi. Qualsiasi sia la strada che sceglierete, giurisprudenza, lingue, matematica, eccetera..   credete in voi stessi ma soprattutto credete nella vostra famiglia.  Perché sarà lei che ti aiuterà sempre a rialzarti in piedi e sarà lei che nonostante tutto non smetterà di credere in te!
 
Jennifer concluse e tutti si alzarono in piedi.
 
“Standing Ovation! Wow!” pensò.
 
-Signore e signori, Jennifer Marie Stark, che a soli 19 anni entrerà a lavorare nell’azienda di famiglia, la Stark International!
 
Jen si inchinò poi guardò verso suo padre che non aveva ancora smesso di piangere. Alla vista delle lacrime di lui anche la piccola Stark cominciò a piangere e si mise a sedere accanto a Alexandra e Logan, che la abbracciarono, commossi dal suo discorso.
La cerimonia dei diplomi arrivò al termine e finalmente le famiglie poterono abbracciare i propri figli.
Jennifer saltò praticamente in braccio al padre, che la abbracciò stretta stretta  ricominciando a piangere.
 
-Perché piangevi prima?

-Un padre non può piangere vedendo la propria figlia ricevere il diploma?

-Un padre supereroe no.

-E invece si.

-E va beh..

-Mi puoi spiegare perché il tuo fidanzato Jake ci sta guardando male?

-Oh beh perché l’ho lasciato!

-Non me l’avevi detto! Perché l’hai lasciato? Ti piaceva così tanto!

-Oh gli ho fatto le, diciamo pure corna, con un altro..

-E chi sarebbe questo altro?
 
Jennifer indietreggiò, con le mani avanti lanciando occhiate verso il gruppo dello S.H.I.E.L.D.
 
-Non lo conosci papà!
 
Tony guardò verso il gruppo, guardando uno in particolare che teneva lo sguardo basso.
 
-No, dai stai scherzando, vero.

-Non so di cosa tu stia parlando..

-Non avrai mica baciato Steve vero?

-Ma chi io? Ma quando mai!

-Steve, Jen.. scappate. ADESSO!
 

Steve e Jennifer non se lo fecero dire due volte e furono rincorsi fino alla casa di lei.
Un supereroe sarà anche un supereroe, ma un supereroe senza un armatura non poté fare molto contro l’ira di Tony Stark barra Iron Man e alla fine si sorbirono una bella lavata di capo.
 
“Buffo, un supereroe che viene sgridato da un altro supereroe.. in che mondo sono finita..” pensava Jennifer.
 
“Beh in fin dei conti è proprio uguale a me..”  pensava invece Tony. 
 
-Beh, almeno non è Loki dai.. – disse Jennifer prima di riceversi una bella occhiataccia dal padre.

-Ma non è un po’ vecchio per te?

-Papà è rimasto congelato! Non invecchi se ti iberni!

- E va bene..  ma  basta che il qui presente Capitan Ghiacciolo non ti metta incinta o giuro che la mia ira lo seguirà fino ai confini del mondo..

-Si signore! – disse Steve portandosi la mano alla fronte da bravo militare.

-Non ci tengo a rimanere incinta, papà!

-Vorrei anche vedere! Nemmeno io ci tenevo a diventare padre a 19 anni, ma lo sono diventato e credimi Jen, è stata la cosa più bella che mi sia capitata!

-Papà tu sei troppo lunatico per i miei gusti.. cambi umore troppo facilmente.

-Domani ti voglio alle 8 in ufficio o giuro che ti licenzio ancora prima che tu metta piede li dentro.

-Punto primo, non puoi licenziarmi, le Stark Industries sono anche mie. Punto secondo ci stavo andando proprio adesso.. ho avuto un idea e ho intenzione di lavorarci..
 

“Si, è proprio uguale a me” concluse Tony, guardando Jennifer che se andava, con ancora la toga e il cappellino del diploma, trascinando via anche Steve, il suo amato supereroe.
 


Pochi anni più tardi, 5 per l’esattezza, Jennifer, vice presidente delle Stark Industries e agente per lo S.H.I.E.L.D. sposò Steve, stupendo tutti e dopo due anni di matrimonio rese il buon vecchio Tony, che aveva messo nel frattempo la testa apposto sposando Pepper, nonno di una bellissima bambina, America.
 

The End?

 

Se siete arrivati fino a qui, vi volevo ringraziare. Spero che qualsiasi sia il vostro commento sulla storia, me lo facciate sapere, recensendo.
Un ringraziamento speciale va alla mia Beta-Reader, Naith e magari chissà.. noi ci rivedremo più avanti.. con un sequel forse?
Taanti baci.
El.

 

   
 
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