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Autore: Fiery    10/11/2007    5 recensioni
Entrò nella sua camera e chiuse la porta alle sue spalle. Si sedette alla sedia della scrivania, gettando uno sguardo al cestino pieno di fazzoletti usati e alla miriade di lettere con cuori appoggiate oppure stracciate sul pavimento e sulla scrivania. Scosse la testa castana, i capelli raccolti in due piccole codine. Aprì la busta e trovò dentro un i-pod nero. -Ma cosa…?- lo prese tra le mani e lo rigirò, per poi cercare almeno un biglietto dentro alla busta. Ovviamente non trovò niente. Si mise le cuffie e accese l’i-pod. Ci trovò una sola canzone. Non piangere mai. La fece partire. Magari era Ryan che le proponeva un nuovo pezzo come tutte le volte. Anche se si chiedeva perché gliela avesse mandato invece di darglielo a scuola normalmente.
Nuova shot, dedicata a tutti ma in particolar modo a mojojojo, Vivy93, Aqua Princess e Herm90 ^^ Buona lettura
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jason Cross, Kelsi Nielsen
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Non piangere mai

Non piangere mai

 

Kelsi si alzò scocciata dalla panca del suo pianoforte, posizionato accanto alla finestra che dava luce alla sua camera. Abbandonò gli spartiti del Musical d’Autunno e raggiunse la porta.

-Che c’è, ma’?- domandò a sua madre.

La signora Nielsen si affacciò alle scale, -C’è un pacco per te.-

Kelsi sollevò un sopraciglio, confusa. Nonostante questo infilò le sue pantofole bianche e rosa e scese velocemente le scale a chiocciola. Raggiunse la porta di casa, dove un postino teneva una busta gialla abbastanza capiente e rettangolare.

-Deve firmare.- disse porgendole una cartelletta.

Kelsi annuì, firmando la ricevuta, -Grazie.- disse afferrando il pacchetto, per poi chiudere la porta.

Rigirò tra le mani la busta, trovandone un francobollo e il suo indirizzo. Guardò il mittente. Sconosciuto. Ma dal timbro postale si intuiva che era stata mandata proprio da Albuquerque. E questo la fece accigliare. Chi le avrebbe mandato un pacchetto a casa?

-Di chi è, tesoro?-

Kelsi alzò lo sguardo, -Non lo so. Non c’è il mittente.- disse salendo di nuovo le scale, lasciando la madre libera di preparare la cena.

Entrò nella sua camera e chiuse la porta alle sue spalle. Si sedette alla sedia della scrivania, gettando uno sguardo al cestino pieno di fazzoletti usati e alla miriade di lettere con cuori appoggiate oppure stracciate sul pavimento e sulla scrivania. Scosse la testa castana, i capelli raccolti in due piccole codine. Aprì la busta e trovò dentro un i-pod nero.

-Ma cosa…?- lo prese tra le mani e lo rigirò, per poi cercare almeno un biglietto dentro alla busta. Ovviamente non trovò niente.

Si mise le cuffie e accese l’i-pod. Ci trovò una sola canzone. Non piangere mai. La fece partire. Magari era Ryan che le proponeva un nuovo pezzo come tutte le volte. Anche se si chiedeva perché gliela avesse mandato invece di darglielo a scuola normalmente.

 

Parlami piano

Usa gli occhi se puoi

Ma non disperarti, ma ridi

E non piangere mai

So come ti puoi sentire

Ci sono passato anch’io

L’amore ti sa capire

Se lo ascolterai

 

Sgranò gli occhi nocciola, per poi sbattere le palpebre qualche volta. Fece per aprire bocca, ma sapeva che sarebbe stato inutile. Quella voce era indubbiamente di Jason. Aveva scoperto quell’estate che era un ottimo cantante e che suonava la chitarra. Una lacrima le scese spontanea, mentre ripensava a cosa li aveva divisi qualche settimana prima. Si asciugò le lacrime, stando attenta a non sporcare gli occhiali.

Ci sei passato anche te, eh? pensò arrabbiata Eppure non ci hai messo molto a dimenticarmi! Ti sei fidanzato con quella zoccola di una cheer leader. Cosa diavolo dovrei ascoltare? Che cosa vuol dire questa canzone?

 

Non piangere mai per me

Che può cambiare, baby

Non piangere mai per me

Non piangere mai per me

Qui c’è il paradiso, baby

Non piangere mai per me

 

Non piangere mai. Già. Facile a dirsi. Eppure lei piangeva, scrivendo mille molte il suo nome su quei fogli. Lei che non aveva mai pensato di innamorarsi di uno come lui. Paradiso. Quale paradiso? Inferno, casomai. Lei viveva nell’Inferno dei suoi sentimenti.

 

Troppi ricordi

Mi legano a te

Fare l’amore ovunque

Era più forte di noi

E correvi a casa

Era tardi

E si incazzavano i tuoi

Ma dentro il tuo letto calmo

E le tue mani erano le mie mani, baby

 

Arrossì sulle guance. Ripensò a quei bei momenti, in cui si erano uniti. Con lui era stata sempre libera, con lui si era sentita libera. Quante quelle volte in cui era tornata a casa correndo. Diceva di essere rimasta a provare a casa di Sharpay o Gabriella e invece era con lui. E i suoi genitori si infuriavano, mettendola in castigo. Loro non sapevo che stesse un ragazzo e non aveva intenzione di dirglielo. Ma Jason sapeva sempre come farsi perdonare. Si arrampicava alla sua finestra, grazie alla casa sull’albero. Le regalava un fiore e i due rimanevano a parlare a bassa voce, con le mani intrecciate. Sorrise tra le lacrime ripensandoci.

 

Non piangere mai per me

Non piangere mai per me

Non piangere mai per me

Qui c’è il paradiso, baby

Non piangere mai per me

 

Non piangere mai… già, facile a dirsi… tirò su con il naso, mentre si spostava dalla sedia della scrivania al proprio letto. Si distese, ripensando a quel paradiso. Eppure… le ricordava qualcosa…

 

E non scordarti

Non ti ho mentito mai

Ma ti ricordi

Che cosa provavamo insieme?

Tu puoi riuscirci da sola

E stare bene con te stessa

E stare meglio domani

Basta che ci credi sempre

 

Certo che le aveva mentito. Non le aveva detto la verità. Non le aveva detto che amava un’altra. Quella… mmmm… se ci pensava ancora sarebbe impazzita.

Certo che me lo ricordo, Jason… sorrise pensando a quell’amore costante fra di loro. Ma poteva davvero riuscirci? Poteva riuscire a dimenticarlo e stare bene con stessa. Beh, di certo lei non aveva fatto niente di male. Quindi non aveva nessun rimorso.

 

Non piangere mai per me

Non piangere mai per me

Non piangere mai per me

Qui c’è il paradiso, baby

Non piangere mai

No, non devi piangere mai

Non piangere mai perché

Ti amerò per sempre

Non piangere mai

No, non devi piangere mai

Non piangere mai per me

 

Altre lacrime scesero, nonostante la voce di Jason continuava a cantarle di non piangere mai per lui. L’amava. Per sempre. E lei l’avrebbe amato per sempre. Chiuse gli occhi, mentre le ultime note sfumavano.

-Kelsi! Vieni ad apparecchiare!-

Kelsi spense l’i-pod, riponendolo con cura sotto il cuscino. Scese le scale con gli occhi lucidi, cosa che fece preoccupare i suoi genitori e suo fratello. Tirò fuori la tovaglia, mentre la madre scolava la pasta e il padre tagliava il pane.

Suo fratello, di un anno in più di lei, le si avvicinò.

-Ehi, tutto bene sister?- le domandò passandosi una mano tra i capelli castani.

Kelsi sorrise, -Tranquillo, Manuel. Non è niente.- disse prendendo le posate e i bicchieri.

Manuel sorrise, -Ehi, non ho preso qualche giorno dal college per vederti così triste. Lo sai che puoi raccontarmi tutto.-

-Davvero, fratellone. Non è successo niente.- mentì Kelsi andando a prendere anche i tovaglioli.

Manuel scosse le spalle, -Farò finta di crederci.-

-Come va il college, figliolo?- domandò il signor Nielsen sedendosi a capotavola.

Manuel prese posto alla sua destra, -Bene, insomma si studia tanto. In questo momento voglio solo rivedere tutto il mio gruppo.- si versò un po’ d’acqua nel bicchiere, -Ci incontriamo tutti al Paradiso.-

Kelsi si bloccò, appoggiando rumorosamente i piatti sul tavolo, -Paradiso?- deglutì piano.

-Sì. È un locale un po’ isolato, dietro alla East High.- spiegò sorridente.

Kelsi inarcò le sopraciglia, poi eccolo il ricordo che si faceva strada nella sua testa. Abbandonò la tavola e corse a prendere il cappotto.

-Tesoro, dove vai?- si accigliò la signora Nielsen, -E’ buio fuori.-

Kelsi si infilò le All Stars nere, gettando uno sguardo alla famiglia. In quegli ultimi mesi aveva imparato a mentire con abilità, in particolar modo grazie a Sharpay. Si era fatta dare qualche ripetizione da lei sul recitare e la reginetta era stata molto contenta di accettare. In fondo lei nascondeva la sua relazione con Troy alle spalle di Gabriella da circa un mese.

-A casa di Sharpay. Mi sono ricordata una cosa.- disse prima di prendere il cellulare, le chiavi ed uscire di casa. Il tutto sotto le lamentele di suo padre.

Prese a correre per le strade buie, illuminate di tanto in tanto dai lampioni. Arrivò alla East High, con il fiatone. Fece il giro e corse ancora. Rallentò un attimo, individuando il locale Paradiso. Voltò la testa verso destra, incamminandosi verso un parco abbastanza piccolo. Trovò il cancello nero chiuso. Sospirò.

Cosa non si fa per amore… sollevò un piede e lo appoggiò ad una sbarra del cancello. Man mano salì, cominciando a scalare il cancello. Saltò giù dall’altra parte, sperando di non essere scoperta. Non voleva mettersi nei guai.

-Kelsi.-

Si voltò, -Jason.- sorrise avvicinandosi ad una panchina, -Scusa, ci ho messo un po’ a capire cosa intendevi.- disse sedendosi accanto a lui.

Paradiso. Così chiamava quel parco. Gliene aveva parlato una volta, raccontandole che qualche notte ci andava per stare da solo.

-Sono felice che tu sia qui.- disse Jason a bassa voce.

Kelsi sorrise, -Anche io.- si morse il labbro inferiore.

-Hai pianto?- lei annuì, -Ti avevo detto di non piangere mai per me.-

-Facile a dirsi.- roteò gli occhi scocciata, -Come vuoi che mi senta dopo che ti sei messo con quella zoccola di Melanine?-

Jason ridacchiò, -Io non sto con Melanine. Non ci sono mai stato insieme.-

-Ma… vi ho visto… io…-

-Era una scommessa.- la interruppe lui, scompigliandosi i capelli neri, -Ma tu non mi hai creduto.-

-Io…- arrossì all’inverosimile, -Io… scusa, cioè…-

Jason le prese una mano, -Ti amo.- le sussurrò.

Kelsi sorrise. Tutti i dubbi scomparvero, -Anche io ti amo.- confessò prima di baciarlo.

Un bacio dolcissimo.

Quando Kelsi tornò a casa erano ormai le dieci. Ad aspettarla c’erano i suoi genitori, mentre Manuel la osservava divertito dalle scale. Lui aveva capito tutto. Lui aveva capito che c’era qualcuno nel suo cuore. Sospirò. Era ora che lo sapessero.

-Io e Jason siamo stati insieme per quattro mesi. Quando vi dicevo che andavo a casa di Gabriella o Sharpay in realtà ero da lui. Ci siamo lasciati tre settimane fa. Ma stanotte ci siamo rimessi insieme.- sorrise, -E abbiamo fatto l’amore.- andò verso le scale, lasciando di stucco i suoi genitori, -E non era la prima volta.- confessò prima di salire di corsa le scale.

Si chiuse nella propria camera. Le minacce di suo padre di squartare Jason con le proprie mani le arrivavano alle orecchie, ma lei sorrise. Si avviò verso il letto, prendendo l’i-pod da sotto il cuscino.

Andò verso il cestino, buttando i fazzoletti in un sacchetto. Fece cadere l’i-pod nel cestino, mantenendo un sorriso.

A cosa le serviva quella canzone?

Lei non avrebbe più pianto per lui.

 

The End

 

************

Ehilà! Sono tornata con un’altra shot, questa volta interamente dedicata a Jason e Kelsi. Avevo iniziato a scriverla qualche tempo fa, l’idea me l’aveva data mojojojo ed è per questo che le dedico questa one-shot. Ah, la dedico anche a Herm90, Aqua Princess e Vivy93 per il regalino di compleanno che mi hanno fatto e a tutti coloro che mi hanno fatto gli auguri!! ^^

La canzone è “Non piangere mai” di Simone. Una canzone che adoro!

Mi fate sapere come è venuta? Grazieeeee!! ^^

Baciotti

Titty90 ^^

  
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