Un pomeriggio come tanti. Lei coi suoi compiti noiosi, coi suoi genitori che le facevano pressione per l’università. Un pomeriggio come tanti nella sua casa che, per fortuna, il pomeriggio era vuota, c’era solo lei.
Ad un certo punto guarda il telefono. Un messaggio. “Boh.. sarà Alice, mi doveva spiegare quella cosa” pensa Joy.
 Sblocca.
Oddio. Impossibile. Il nome di lui compare. Ricontrolla, controlla il numero. Coincide. Oddio. Il cuore le pulsa. E’ una cosa semplice, un messaggio, ma lei è estremamente felice. Apre. Ecco il testo: “Hey ciao.. J senti.. posso disturbarti un secondo?”.. Macché disturbo.. I pensieri di lei vagano, ma sono troppo inteneriti dalla semplicità di Josh. “Tesoro, te non disturbi. Mai.” Ecco ciò che pensa. Risponde. “Hey.. J tranquillo non disturbi.. dimmi tutto J”. Dopo due minuti scarsi ecco la risposta di Josh “Beh nulla di che.. a te piacciono i The Sun??”. Oh cavolo. ‘No, Joy non farti viaggi mentali, non illuderti.. No. No. Ma cavoli  che dolce che è!’ Risponde. “Beh.. si.. ma perché Josh??” “No, nulla.. volevo chiederti un parere su delle loro canzoni.. è per una discussione con una persona.. cosa stupida, perdonami.. :P ecco i titoli: …..”
Lei rilegge i titoli.. oddio, erano le canzoni che lei ascoltava sempre pensando a lui. Erano le sue preferite.. “Beh, ti devo dire che queste sono le mie preferite.. cavoli.. stupende.. J“ (‘e per un motivo preciso ’, pensa) Risposta di lui “Caavoli.. sono anche le mie preferite..grazie mille Joy! J scusa il disturbo!” ‘Di nuovo.. cavoli ma te non disturbi mai caro!’
Il suo unico <> era il pensare a lui, e sperare che stesse bene. Aveva visto quanto aveva sofferto per una che neanche lo meritava, quante lacrime, intuiva, poteva avere versato per quella stupida ragazzina troppo orgogliosa per dargli un’occasione.
Ma meglio così. Certo, Joy la conosceva. Però se gli avesse detto di si, l’altra, la nostra diciottenne ci sarebbe rimasta troppo male. Se l’era immaginato troppe volte. Andare la da lui, dal ragazzo che amava, sapendo che il suo cuore era di un’altra, di una ragazzina, piccola. Diamine, non l’avrebbe sopportato. Ma per fortuna per Joy, non era successo.
Lei era al settimo cielo ogni volta che vedeva che Josh pensava un secondo a lei, che le scriveva, anche cose semplici, o che le rispondeva. Non poteva esserci cosa più semplice, quasi banale, ma più fantastica, del vedere che lui la pensava, che le voleva bene. Un messaggio di Josh poteva trasformare una giornata pessima e tesa di Joy in una delle più belle che possano esistere. Ecco cosa sentiva. Non si può quindi dire altro se non che fosse ufficialmente persa per quel piccolo dolce ragazzo.
Passano 2 settimane. Lei è con gli amici. Lui le scrive. Le spunta un sorriso e Alice (la sua migliore amica), che vede questa reazione in Joy, capisce subito di cosa si tratta e le chiede, con un sorriso “Ti ha scritto??”; e Joy “Siiiiiiii!!!” e inizia a saltellare come faceva ogni volta. Il punto era l’argomento della conversazione che partì da quel momento tra i due giovani: le cotte che ognuno ha, la situazione amorosa di ognuno. ‘Ahah.. Interessante..’, pensò Joy…  
E così era la loro amicizia.. Spontanea, innocente. BELLISSIMA.. lei pregava col cuore che non finisse e intanto si godeva quei momenti che passava con il 'suo' lui, nonostante non fosse lì, con lei..


Era passato circa un mese da quando Joy e Josh avevano accennato alle loro situazioni sentimentali, ma non erano arrivati a grandi conclusioni. O almeno, così lei credeva di lui.
Infatti arriva una sera, una come tante, dove lei stava per uscire e aveva sempre avuto la convinzione che lui facesse lo stesso e non le scrivesse se non la buonanotte al massimo, ed era fantastico anche questo.
 
Si diceva.. Lei stava uscendo, i suoi amici come sempre erano in ritardo, quando le arriva un messaggio.
 
Era lui, che riprendeva il discorso delle cotte, ma questa volta in modo più deciso, preciso e conciso, e soprattutto stava affrontando una delle paure più grandi di Joy: il rivelargli la verità sui sentimenti della ragazza nei suoi confronti.
 
Ecco, il timore più grande della giovane innamorata si stava realizzando. Eh si, perché Josh l’aveva capito, aveva capito di piacerle, e tanto anche.
 
Eh già, perché lui le fece capire che sapeva dei sentimenti che provava nei suoi confronti; lei non sapeva che fare, pareva seccato ma in realtà non lo era. Così Joy, in macchina coi suoi amici, prese coraggio da non sa bene dove ed ammise il tutto. Lui passò dal rimproverarla di non averglielo detto subito al fare ciò che lei adorava, confidarsi e sfogarsi. Si, lei lo adorava perché lo considerava segno della fiducia che riponeva in lei; un qualcosa di magnifico, incondizionato.