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Autore: SailorMercury84    22/04/2013    2 recensioni
Ami viveva la sua vita basandosi sullo studio e sull'affetto delle sue amiche, credendo che ciò le bastasse per essere una persona serena. Poi un giorno arrivò Lui, e qualcosa, nella sua quotidianità cambiò, forse per sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ami/Amy, Taiki | Coppie: Ami/Taiki, Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Nell'immenso giardino.
 
 
L'unica cosa positiva di quella mattina, pensò Ami, fu quella di svegliarsi e fare colazione al tempio con Rei. Si era dimenticata di dover passare a casa a prendere la divisa scolastica, visto che la scelta di dormire dalla sua amica era stata presa così su due piedi e con sè non aveva portato nulla. Dopo aver dato un morso al pancake preparato dal nonno di Rei, Ami si rivolse alla mora:
 
- Temo che dovrò entrare in seconda ora oggi, non faccio in tempo a passare a casa prima che comincino le lezioni. -
 
Con molta sicurezza ci fu la risposta tempestiva della sacerdotessa:
 
- Non ci andrei affatto a scuola oggi, se fossi in te... -
 
- Cosa?! Oggi c'è lezione di filosofia, non posso mancare! E poi cosa dirò al professore di algebra, oggi terrà la lezione che anticipa il compito in classe di mercoledì! -
 
- Uffa Ami... -
 
Sbottò la sacerdotessa che quella mattina era visibilmente nervosa:
 
- ... Per una volta puoi mancare a scuola, sei umana, qual'è il problema? Se non ti senti bene... -
 
- Io sto bene Rei! Non mi presento a scuola solo quando sto veramente male con la febbre o cose del genere, lo sai! -
 
- Sicura di stare veramente, ma veramente bene? -
 
Aveva usato un tono sarcastico Rei, che centrò perfettamente il segno: no, Ami non stava bene.
Aveva dormito male la notte precedente, ed aveva pianto talmente tanto da ritrovarsi gli occhi gonfi e lucidi come chi ha l'influenza, per non parlare delle occhiaie. Aveva un sacco di pensieri e lo stomaco in subbuglio. No, decisamente non stava bene, però aveva un motivo per andare a scuola:
 
- Se non mi dedico allo studio oggi, credo che impazzirò... Ho bisogno di immergere la testa nei libri, per non pensare, capiscimi Rei. -
 
- Io capisco, ma puoi restare qui con me, vedrai che insieme ci aiuteremo a vicenda a non pensare, e poi se vuoi, puoi studiare sui miei libri... -
 
- Perché scusa, tu non vai a scuola oggi? E poi a cosa non devi pensare? -
 
L'espressione della ragazza col caschetto si fece interrogativa, in attesa di capirci qualcosa.
Rei si alzò dalla sedia, sotto gli occhi curiosi del nonno; quella mattina era particolarmente di umore nero, perché Yuichiiro non era sceso come al solito a far colazione con loro. Era preoccupata e pensierosa,  così decise di parlarne con la sua amica:
 
- Vieni, andiamo in giardino. -
 
Le fece segno di seguirla, mentre il nonno, sempre più curioso protestò:
 
- Ma che avete tutti oggi, Yuichiiro che non viene a far colazione, Ami triste e depressa, e tu Rei, che sei nervosa  e vai fuori a confidarti con lei e mi tieni i segreti! Spero solo che i nostri ospiti si sveglino presto e scendano a gustare i miei deliziosi pancakes, sono sicuro che mi daranno più soddisfazione di voi! -
 
Rei abbozzò un sorriso:
 
- Perdonami nonno... prometto che oggi spazzerò tutto il giardino, e poi non c'è bisogno che ti dica ogni giorno quanto siano buoni i tuoi pancakes, sai che li adoro! -
 
Ami aggiunse con altrettanto sorriso:
 
- Sì, erano davvero squisisti i suoi pancakes, spero di poterli mangiare di nuovo, presto! -
 
Questo bastò per far quietare il povero vecchietto, che, nonostante fosse preoccupato per il segreto della nipote, andò in brodo di giuggiole per i complimenti sui suoi dolcetti.
 
- E va bene... ma allora se non andate a scuola, oggi preparerò l'arrosto al forno come solo io sò fare! -
 
- D'accordo! -
 
Risposero in coro le due ragazze, prima di allontanarsi verso il giardino. 
Rei si avvicinò alla grande fontana, sedendosi sul bordo a giocherellare con una ninfea acquatica di legno, e sempre guardando verso l'oggetto, sospirò:
 
- Devo raccontarti una cosa. Ma promettimi che non andrai a scuola oggi... -
 
- Tanto ormai è tardi... rimango qui. Però dopo mi presti qualche libro, intesi? -
 
- Affare fatto! -
 
La sacerdotessa raccontò l'episodio della sera precedente vissuto con Yuichiiro: era una furia, ma era il suo solito atteggiamento di difesa. 
 
- Capisci Ami? Io non so come comportarmi! E anche il fatto che stamattina non sia venuto a far colazione, mi fa arrabbiare! Credo che non voglia vedermi, e io mi sento respinta! Non so proprio come fare. -
 
Ami si sedette anche lei sul bordo della piscina e iniziò a sfiorare l'acqua della vasca con le dita:
 
- Io credo che lui sia davvero innamorato Rei. Forse dopo quello che è successo, si sente in imbarazzo e nemmeno lui sa come comportarsi... -
 
- Già ma... -
 
Le salirono lacrime di rabbia e proseguì:
 
- Non è questo il modo di comportarsi! E' un vigliacco! Sparire così... E poi quelle scuse così... non sò, banali! Se voleva baciarmi, cosa lo ha frenato? -
 
- Non giudicarlo Rei, forse ha avuto paura... Non essere sempre così dura con lui. -
 
- Vuoi sapere cosa mi ha frenato? -
 
In quel momento irruppe la voce maschile di Yuichiiro, che si avvicinò alle ragazze, spuntando da un angolo verde del giardino. Ami e Rei sobbalzarono con il panico di essere state scoperte a parlare di lui. Mentre la guerriera di Mercurio rimase impietrita dall'imbarazzo, la sacerdotessa esitò per un istante, prima di scatenare la sua ira verso il ragazzo:
 
- Tu ci stavi spiando?!? -
 
Era talmente arrabbiata e agitata che il cuore iniziò a rimbombarle nel petto, quasi si sentì senza respiro. Yui aveva scoperto che lei stava male per lui, e Rei si sentì enormemente a disagio. Non sapeva se urlare, piangere, scappare o battere i pugni sul suo petto. Aveva un misto di emozioni contrastanti dentro, che la mandavano in palla. "Che diavolo faccio adesso?" continuava a pensare, mentre Yui le si piazzò davanti, guardandola dritta negli occhi.
 
- Beh io vado... -
 
Disse Ami tutto d'un fiato per non perdere un secondo e lasciarli soli, ma Rei la prese per il polso senza guardarla:
 
- No Ami, tu rimani... Voglio vedere se Yui ha il coraggio di parlare davanti a te! Forza parla! -
 
- Ma cosa dici, io non posso... ti prego Rei, non è giusto che io rimanga! -
 
Così dicendo, la ragazza si divincolò dalla presa dell'amica che continuava a guardare negli occhi Yuichiiro. Sapeva bene Rei, che in quel momento sarebbe dovuta rimanere da sola con il ragazzo, ma aveva voluto metterlo alla prova e vedere quanto avesse il coraggio di parlare con un'altra persona davanti. 
 
- Devo andare, scusatemi! -
 
Ami si allontanò dai due, per andarsi a rifugiare in camera dell'amica.
Intanto Yui, prese Rei per i polsi con forza, era davvero spazientito e irritato dal suo comportamento, anche se l'amava anche per la sua irascibilità. Senza darle l'opportunità di parlare, il ragazzo alzò la voce:
 
- Sai cosa mi ha frenato? Il fatto che vorrei che tu mi baciassi spontaneamente senza che io ti forzi! Sei proprio stupida Rei! Sei sempre così orgogliosa, così battagliera! Non lo so nemmeno io perché ti amo così tanto, maledizione! -
 
 Così dicendo, Yui mollò la presa, lasciando Rei attonita e senza parole. Non sapeva se dirgli che anche lei lo amava o se cacciarlo via. La scelta che ritenne migliore fu quella di allontanarsi e senza guardarlo gridare:
 
- Non posso Yui! Non posso, scusami! -
 
La sacerdotessa tentò di scappare, ma Yuichiiro l'afferò per un braccio.
 
- Che cosa non puoi Rei?! Fermati! -
 
Rei continuava a tirare per fuggire, mentre il ragazzo con uno slancio di forza la tirò verso di se, facendola cadere addosso a lui che di conseguenza fece un tonfo a terra.
 
- Ti sei fatta male? -
 
La ragazza era sempre più in preda al panico, si ritrovava distesa su Yui e per di più lui la stringeva forte per la vita:
 
- Lasciami Yui! -
 
- No, finchè non mi dirai davvero quello che pensi, non ti lascerò! -
 
- Ho detto lasciami! Lasciami!!! -
 
- No!!! Dobbiamo parlare Rei! -
 
La mora era furente per l'imbarazzo e l'agitazione e gli diede un sonoro ceffone, lasciandolo sbigottito per un attimo, prima di urlarle in faccia:
 
- Tu sei completamente pazza!!! -
 
Così dicendo, Yuichiiro rotolò sul verde del prato, affinchè Rei si ritrovò questa volta, sotto di lui.
Un misto di emozioni si fecero largo nel cuore della ragazza, che sarebbe voluta scappare, anche se in realtà, il profumo di lui e la sua lunga frangia che le pizzicava la fronte, in fondo le piacevano. 
 
- Che diavolo vuoi da me! Vuoi lasciarmi andare?! -
 
- Adesso basta, sta' zitta! Se non vuoi parlare di noi due, tanto vale che non parli, sai solo dire cattiverie! -
 
- Yui, giuro che me la paghi questa! Togliti di dosso, sei pesante! -
 
- Forse non ti è chiaro un concetto Rei... io ti a- m - o! Hai capito? Ti amo! E ti chiedo solo di dirmi se anche tu provi qualcosa per me, perché se così non fosse, giuro che non ti darò più fastidio. Non sono più disposto a farmi mettere i piedi in testa da te per amore... stavolta me ne vado davvero se sono di troppo, se non mi vuoi! Rispondimi... -
 
Rei non sopportava di essere sollecitata ad una risposta, avrebbe voluto avere più tempo per pensare a come comportarsi con lui e per decidere se fosse il caso di lasciarsi andare ai suoi sentimenti, o se in quanto guerriera Sailor, sarebbe stato meglio non mettere in pericolo la persona che amava trovando così allo stesso tempo, l'alibi per rimanere la donna forte e indipendente di sempre. Ma ormai era di fronte ad un bivio, Yuichiiro aspettava una risposta, e se avesse dato quella sbagliata, lo avrebbe perso per sempre. Non lo aveva mai visto così determinato, e quel lato del carattere glielo fece piacere ancora di più. Iniziò piano piano ad essere meno rigida e tesa fra le braccia del ragazzo, assaporando per un attimo ad occhi chiusi, il respiro di lui che le accarezzava le labbra. Non sarebbe riuscita ad opporre ulteriore resistenza, ormai si sentiva inebriata da lui, e la forza del suo cuore che pompava sangue all'impazzata, le fece capire che era davvero ora di dare una risposta, ma prima che potesse farlo, Yui le accarezzò i capelli spostandoglieli dalla fronte:
 
- E' questa la risposta? Non sai cosa dire? Non vuoi deludermi? Guarda che puoi parlar chiaro... se non mi ami dillo, anche se mi farà male, però voglio che tu sia esplicita con me. -
 
Lei sorrise dolcemente e sussurrò:
 
- Quanto sei stupido... Sei talmente stupido che... mi sono innamorata di te... -
 
Il ragazzo rimase talmente sorpreso, incredulo e al contempo felice di quella risposta che si limitò per un attimo a sgranare gli occhi, come per mettere davvero bene a fuoco l'immagine di Rei stava dicendo quelle cose, lì, di fronte a lui. 
Fu un bacio lunghissimo il loro, il cuore di Yuichiiro andava all'impazzata, aveva la senzazione che ogni parte del suo corpo tremasse dall'emozione, mentre Rei, sotto di lui si sentiva strana e felice al contempo; era come se non avesse mai provato prima delle emozioni simili.
E mentre qualcosa di nuovo, dal profumo d'amore avvolgeva le anime dei due innamorati in quell'angolo di giardino, al secondo piano del tempio, Ami aveva ripreso a leggere uno dei libri prestati da Rei. 
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Arrivò presto il pomeriggio, e anche se Rei cercava di mantenere il suo solito atteggiamento da dura, in realtà le si leggeva in viso che era davvero felice. Aveva raccontato tutto ad Ami, ma solo perché quest'ultima l'aveva sollecitata a parlare.
 
- Sono davvero contenta per te, Rei! -
 
- Uff... adesso basta... mica vorremo stare tutto il giorno qui a parlare di quel capellone! -
 
Con gli occhi illuminati, la sacerdotessa fingeva che non gliene importasse poi molto di quel ragazzo, ma con scarsi risultati. Spostò poi il discorso sull'amica:
 
- Piuttosto, sei pronta per sopportare quei due? Taiki ha chiamato qui al tempio perché non ti ha vista all'uscita di scuola... Ti hanno aspettato lì, invece di raggiungerti a casa come gli avevi detto. Gli ho dovuto dire che eri qui. Credo stia arrivando con quella là!  Come si chiama? Rudy? Rumi? Rode? Che le rode? -
 
- Dai Rei smettila! -
 
L'ammonì Ami, nonostante si fosse lasciata sfuggire un sorriso che non passò inosservato alla mora:
 
- Non fingere, so che ti piacerebbe da matti sfotterla! No dico, ma hai visto che acconciatura? Con quella mollettina orribile che le tira sù la frangia... -
 
- Beh in effetti... E dai Rei basta! -
 
Le due si misero a ridere, quando Yuichiiro bussò alla porta:
 
- Ragazze sono io! -
 
La sacerdotessa aprì la porta della camera e con tono antipatico bofonchiò:
 
- Uff, non cominciare a fare l'appiccicoso, sono con la mia amica... -
 
- Senti miss cornacchia, sono venuto per avvisare Ami che giù la stanno aspettando Taiki e Rumi... -
 
- Ah! Anche tu sbagli eh? Si chiama Ruri, ha proprio un nome strano quella... E poi "Miss Cornacchia"a chi?!? Non ti conviene scherzare con il fuoco Yui, in tutti i sensi! -
 
Così dicendo, la mora si voltò verso Ami:
 
- Ti stanno aspettando giù... sono arrivati Taiki e "Rurale", credo vogliano che li scorti fino a casa... tua! -
 
 Ami sobbalzò, non credeva che arrivassero così presto, e nell'alzarsi per uscire dalla camera, sentiva ogni gamba pesantissima, come se il corpo stesso si rifiutasse di muoversi per raggiungere la coppia.
 
- Grazie di tutto Rei. -
 
Così dicendo, la ragazza dal cascetto blu abbozzò un sorriso, mentre l'ansia e l'angoscia già le stavano intorpidendo lo stomaco. Fu lancinante per lei, vedere Taiki mano nella mano con Ruri, ma riuscì comunque a mostrare un fintissimo sorriso:
 
- Allora siamo pronti per andare. -
 
Si accorse di pronunciare quelle parole solo con le labbra ma non con la vera intenzione di dirle. Non li aveva nemmeno salutati, e seppur si sforzasse di mantenere un comportamento normale, il gelo che mostrava verso i due ragazzi era evidente. Taiki provò una strana sensazione di imbarazzo nel veder Ami così sfuggente e seria; non era la solita ragazza gentile e sorridente di sempre. Così allontanò la mano da quella di Ruri per poggiarla sulla spalla della guerriera:
 
- Ami, grazie ancora per quello che stai facendo per noi. -
 
- Prego. -
 
Fu l'unica parola che in quel momento riuscì a dire, mentre Ruri le si piazzò davanti e con sua sorpresa l'abbracciò:
 
- Grazie davvero! Non so come potremo sdebitaci, se non ci fossi stata tu non so come avremmo fatto! -
 
Ami rimase spiazzata per un attimo da quel comportamento inaspettato, non sapeva se Ruri fosse solo una ragazza finta o se veramente fosse la persona riconoscente e gentile che mostrava di essere.
L'inizio della convivenza era appena arrivato.
 



Note e commenti:
 
Ed eccoci al quarto capitolo! Vi presento Ruri:
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E ora che abbiamo dato un volto alla fidanzata di Taiki, vi lascio in sospeso per il prossimo capitolo. Questo è stato quasi interamente dedicato a Rei, ma nel prossimo si parlerà molto di Ruri. Grazie per la lettura e le recensioni ^^
A presto!
SailorMercury84
   
 
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