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Autore: Dahmer    22/04/2013    1 recensioni
-Mamma, papà! Mi hanno presa! Mi hanno presa!- esultò esaltata.
Rylee era figlia di una graziosa coppietta di Canton, Ohio. La madre era casalinga e il padre un piccolo commerciante. Aveva due fratelli. Il più grande, Derek, impegnato nell’esercito americano da due anni e l’altro Jeremy all’università. Lei era l’unica rimasta con i genitori. Era una ragazza modestamente alta e magra, dalla pelle olivastra che faceva risaltare gli occhi verde smeraldo attorniati da lunghe ciglia nere. I lineamenti del viso erano delicati, il naso era leggermente alla francese e le labbra moderatamente carnose e sul labbro inferiore sfoggiava un piccolo anellino d’argento. Aveva i capelli mossi lunghi fino alle ultime costole e il loro colore noce accentuava gli zigomi alti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-I can not stay away by you-

 

Il giorno dopo Oliver raggiunse i modelli alla Drop Dead. Rylee era tra loro, intenta a ridere e giocare con Godfrey. La sua risata appariva così innocente, tanto da sembrare una bambina.

Quando la scorse, d’istinto, sorrise, ma venne notato da Amanda, che gli corse in contro, baciandolo.

-Oh Oli! Mi sei mancato tantissimo! Non litighiamo mai più ti prego!- gli disse avvolgendogli le braccia intorno al collo.

Il ragazzo rimase spiazzato. L’abbracciò riluttante, mantenendo lo sguardo su Rylee, che si era zittita per osservare la scena.

-Dì qualcosa- lo incitò Amanda, ancora avvinghiata al suo petto.

-Oh … c-certo … s-si … - balbettò lui restio.  

Tutti si sistemarono e si prepararono per un altro servizio fotografico.

Toccò ad Amanda e Josh che si misero in posa sotto i riflettori. Gli altri rimasero a guardare gli scatti ammassati l’uno contro l’altro, per via del poco spazio disponibile.

Oliver si avvicinò a Rylee, che gli dava le spalle.

Le strinse le braccia intorno all’addome, scendendo fino a cingerle i fianchi.

La ragazza si guardò intorno, cercando si capire se qualcuno avesse assistito alla scena, notando che però, per fortuna, gli altri non stavano prestando attenzione a loro.

Sentì il fiato caldo del cantante sul collo.

Girò lentamente il viso, finché i suoi occhi incrociarono quelli di lui.

-C-Che fai?- farfugliò sorpresa, prendendo coscienza della stretta seducente di lui.

Arrossì notevolmente, quando il ragazzo sorrise maliziosamente.

-Niente- rispose con aria da finto innocente lui.

Ry si liberò dalla sua presa, volgendosi verso il corpo tatuato piazzato a pochi centimetri dal suo. I loro bacini erano eccessivamente vicini, quasi combacianti.

L’americana tentò di allontanarsi, ma fu trattenuta dallo sguardo penetrante dell’altro.

“Ti prego non farmi questo!” strillò nella sua testa, capendo di non avere più la forza di controllarsi. Avrebbe voluto baciarlo.

Cominciò ad eccitarsi, notando che anche lui non era indifferente alla situazione.

Si allontanò definitivamente, posizionandosi sotto i riflettori con Dani. Seguì una serie di scatti, ma ognuno doveva essere rifatto, poiché Rylee non stava prestando molta attenzione alle indicazioni di Barnes. I suoi occhi erano costantemente alla disperata ricerca di Oliver.

Lo notò allontanarsi con Tom e si tranquillizzò vedendo che Amanda era rimasta lì.
 
-Che diavolo stai facendo?- sbraitò Tom, dopo aver chiuso la porta del bagno alle sue spalle.

-Cosa?- domandò Oli, leggermente spaesato.

-Con Ry- sottolineo il fratello.

-Nulla, che dovrei farci?!- chiese retoricamente il cantante, fingendosi calmo, mentre in realtà era terrorizzato dal fatto che il fratello sapesse di loro.

Tom non parlò, si limitò a lanciargli un’occhiata di dissenso, costringendolo a continuare.

-Senti, è una bella ragazza e …-

-E?- lo incalzò il più piccolo.

- … E mi piace- farfugliò con un tono di voce sommesso l’altro.

-Dannazione tu stai con Amanda!- gridò Tom.

Oliver rimase in silenzio, non aveva idea di cosa rispondere, a un tratto parlò.

-Va bene, vado da lei e la lascio- asserì stranamente serio.

-Bravo- confermò Tom, poco attento al fratello, più attratto piuttosto dalla propria figura riflessa nello specchio. Solo quando Oli fu uscito si rese conto di ciò che voleva fare. Gli corse dietro, ma lui era già arrivato sul set.

-Amanda, dobbiamo parlare-  il suo viso era dominato da un’espressione cupa e matura, troppo matura per Oliver Sykes.

-Certo cucciolo, che succede?- chiese lei con tono lievemente acuto.

-Senti io …- non riuscì a terminare la frase poiché fu assalito dal fratellino che gli saltò addosso tappandogli la bocca e facendolo cadere a pancia in giù a terra.

Tom alzò lo sguardo, notando che l’attenzione di tutti i modelli era stata catturata dalla scena ridicola. Incrociò lo sguardo sbigottito di Amanda, mentre Oliver si dimenava sotto di lui, senza riuscire a respirare.

-Ehi Amanda, come va?- chiese Tom con un sorriso da finto innocente.

L’occhiata interrogativa della modella gli fu di risposta.

Finalmente Oli riuscì a liberarsi.

-Ti lascio- commentò freddo rialzandosi e pulendosi la maglietta.

-Cosa?!- strillò Amanda in preda a un impellente attacco isterico, dovuto alla notizia.

-C’è un’altra- continuò Oli, preoccupandosi più del proprio aspetto che della sua fidanzata, o meglio ex fidanzata.

Tom si portò una mano alla testa, incredulo dell’indelicatezza del fratello.

Tutti nella stanza si zittirono. Rylee si sentì avvampare. Che diavolo stava facendo?!

Oliver fece per allontanarsi ma fu trattenuto dalle grida nevrotiche di Amanda che lo afferrò per il polso.

-Cosa cazzo stai dicendo? Chi sarebbe questa?-  domandò furiosa.

“Ti prego non dire cazzate!” urlò dentro di sé Rylee sperando che Oliver potesse sentirla.

-Ry- sussurrò il cantante ancora di spalle.

-Merda- commentò l’americana a denti stretti mentre l’attenzione dei modelli si spostava su di lei, ancora in posa per la foto con Dani. Tentò di trasferire lo sguardo sulle pareti, senza incrociare quello di nessuno, soprattutto quello di Amanda. Poi passò a guardare il pavimento e prima di raggiungere quell’immagine di salvezza notò con la coda dell’occhio una figura slanciata diretta verso di lei.

Si accorse poi che Dani l’aveva sollevata e spostata di qualche centimetro, per evitare la furia di Amanda, che si era precipitata nella sua direzione probabilmente per colpirla.

Qualcuno trattenne l’altra modella, che gridava i peggior insulti conosciuti, dando a Ry il tempo di allontanarsi, spaventata da cosa sarebbe successo ora.

Uscì dal negozio, impanicata. Tremava, non sapeva cosa fare. All’improvviso una mano strinse la sua. Si voltò trovando Oli, preoccupato.

-Stai bene?- le chiese senza staccarle gli occhi di dosso.

La ragazza lo squadrò perplessa.

-Che ti è saltato in mente?!- domandò.

-Come?! Le ho detto la verità- rispose il ragazzo.

-Già ma nel modo sbagliato, perché glielo hai detto così, davanti a tutti?! Santo cielo Oli, ma che ti dice il cervello?!- continuò lei, spaesata.

Il moro l’attiro a sé.

-Mi piaci, tutto qui- le sussurrò con un sorriso dolcissimo, prima di baciarla.  

Rylee alzò lo sguardo e sorrise. Gli piaceva, non poteva arrabbiarsi con lui, anche perché ora chi doveva arrabbiarsi era Amanda.

Oliver l’abbracciò forte, Rylee sentì un insolito calore pervaderle il corpo accompagnato da un senso di protezione che la fece sentire importante, non come era importante per i suoi genitori o per Max, ma importante come è una ragazza per il suo fidanzato.

Ricambiò l’abbraccio, decisa a non lasciarlo allontanare dal suo corpo.

Furono interrotti da Felix, che li raggiunse.

-Vi conviene andare a casa, Amanda è infuriata, ci sentiamo dopo- gli consigliò.

I due si erano avviati verso casa Sykes, quando Oliver parlò.

-Ah, già che rientri dì ad Amanda che è licenziata- disse freddo.

Felix rimase pietrificato dall’affermazione del moro, da una parte perché riteneva Oliver un grande insensibile, dall’altra perché temeva la reazione di Amanda nei suoi confronti, anche se il suo compito era solo quello di riportare le parole del cantante.

Rientrò senza obiettare, spaventato da cosa gli sarebbe successo.

-Oliver, non ti sembra di esagerare?- domandò intanto Ry al tatuato.

-Mi sembra giusto così- replicò lui, sorridendole, senza permetterle di ribattere.

Quel viaggio in Inghilterra per Ry si stava rivelando un cumulo di sorprese, prima aveva realizzato il suo sogno di diventare modella, poi addirittura aveva fatto una “vacanza” in Portogallo, poi aveva instaurato un’amicizia da film con Godfrey e Felix, infine c’era stata la dichiarazione di Oliver. Le cose stavano succedendo molto in fretta. Le sue vene furono attraversate da un brivido, sentiva la vita imporsi e l’idea di non poterla arrestare la eccitava parecchio. 

 
  
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