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Autore: Lucy_Caleidoscopio    22/04/2013    5 recensioni
Eccomi con la mia prima FF su IE! Yeeee! Anyway, la storia parla di una ragazza che attraverso i video diari racconta la sua "monotona" vita, che poi verrà stravolta dall'arrivo di un ragazzo molto importante. Beh, che dire? Mi scuso in anticipo per eventuali errori, ricordatevi di recensire e... Spero che vi piaccia :)
Blue Carrots xx
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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"Video Diaries"



Driin! 

Apro gli occhi, di scatto.

La sveglia! Oggi inizia la scuola! 

Corro in camera di mio fratello per svegliarlo
-Mark, sveglia Mark! Oggi inizia la scuola!- 
-E' vero! Ti ringrazio di avermi svegliato Phoebe!-
si alza e corre in bagno. Ne esce dopo qualche minuto, indossando la sua solita fascia arancione. Mi chiudo in bagno per farmi una doccia veloce. Torno in camera mia, dopo essermi sistemata i capelli ribelli, mi vesto e prendo la videocamera, per riprendermi di primo mattino:

 


13 Settembre 2010. 

"Caro Diario,

ho deciso di chiamarti Gemma. Ti ho chiamato così perchè... Beh, mia sorella gemella Gemma è morta in un incidente stradale quando eravamo bambine... Nessuno sa di mia sorella. Le uniche persone estranee alla nostra famiglia siete tu e Nathan, il mio migliore amico. Appena torno da scuola ti racconto di lui. Ecco la mia  http://www.polyvore.com/school_uniform/set?id=79867171 ">uniforme scolastica! Ok, ho buoni propositi per il mio primo giorno di scuola media, ora ti lascio. Tua, Phoebe."  

 

 

 

Ripongo la mia videocamera e scendo a fare colazione, dalla cucina viene un bell'odorino, infatti trovo mia madre che ha appena finito di preparare la colazione ed è intenta a distribuirla nel tavolo.

-Buongiorno piccola mia!- mi mostra un sorriso smagliante.

-Buongiorno mamma!- dico, schioccadole un bacio sulla guancia.

Io e mio fratello mangiamo tutto in fretta e usciamo fuori, dove ad aspettarci c'è Nathan.

-Ciao Nathan!- dico, dando anche a lui un bacio sulla guancia.

-Ciao cucciola! Pronta per il primo giorno di scuola?-

-Prontissima!-

-Andiamo allora!-


******* 
 

-Ciao, mi chiamo Silvia Woods, piacere!- mi dice una ragazza con dei capelli neri e corti, che contornano un viso amichevole con degli occhi sul nero-grigio.

-Piacere, sono Phoebe, e lui è Mark-

-Ciao!- strilla lui alzando una mano.

-Ciao!- sorride Silvia, lieta.
-Allora, come è andato il vostro primo giorno di scuola?-

-Beh, considerando che dopo pranzo abbiamo sport... Si! Non vedo l'ora di iscrivermi al club di calcio-
risponde mio fratello, con aria fiera.

-Ma qui la squadra di calcio è stata sospesa anni fa, perchè nessuno si iscriveva...-

A quelle parole sento una fitta allo stomaco. Io e mio fratello ci eravamo iscritti qui solo per quello... E Nathan ci ha pure seguiti...

-C'è una squadra di corsa?- chiede Nathan con occhi da cucciolo.

E' bellissimo quando fa quegli occhi.

-Si, se non sbaglio si-

Vedo gli occhi del mio amico illuminarsi di gioia, sono felice per lui, almeno farà quello che gli piace: correre. Se soltanto giocasse a calcio... Sarebbe bravissimo, in velocità. 
Dopo pranzo abbiamo qualche minuto libero, così andiamo a parlare con il preside.

-Salve, signor preside-.

-Salve, voi siete?- rispose lui, serio e gentile.

-Phoebe e Mark Evans. Siamo qui per la squadra di calcio. Ci vorremmo iscrivere-

-Ma, signorini Evans, non c'è più la squadra di calcio-

-Lo sappiamo, ma vorremmo ricrearla- rispondiamo in coro.

-Ricreare la squadra di calcio?- ci chiede stralunato il preside.

-Si- rispondiamo nuovamente, convinti.

-Bene, signor Maynor potrebbe accompagnare il signorino Evans e la signorina Evans nel vecchio spogliatoio della Inazuma?-

-Certo, signore. Prego di qua- seguiamo il bidello, che ci conduce in una casetta malandata. 

Questo era il vecchio spogliatoio della Inazuma? E' bellissimo! Serve solo un pò di pulizia e sarà perfetto!

-Mark, dopo scuola iniziamo?- chiedo, lui mi sorride, ha capito sicuramente a cosa alludevo.

-Vi aiuto anche io!- ci annuncia Silvia, spuntata dal nulla

-Grazie mille Silvia!- 


*******


-Abbiamo finito, finalmente!- esclamo soddisfatta.

-Cavolo, ora è bellissimo!-

-Già, ora dovremmo pensare ai giocatori...-

Sentiamo bussare, e Silvia va ad aprire, riconosco una voce.

-Ciao, ci sono Mark e Phoebe qui?-.

-Certo- sorride Silvia.

-Piacere, Nathan Swift.-

-Piacere, Silvia Woods-

Supero Silvia e mi fiondo al suo fianco.

-Ciao Nathan!- esclama Mark in lontananza.

-Allora, come è andata?- chiedo.

-Bene, sono nella squadra!-

-Davvero?? Mark, Nathan ce l'ha fatta!-

-Complimenti Nathan!- si congratula mio fratello.

-Io un giorno spero di misurarmi con i migliori atleti del paese- spiega il blu.

-Spero bene per te-

-A voi invece, come va?- chiede comunque.

-Abbiamo pulito lo spogliatoio della squadra. Ora mancano solo i giocatori-

Lui sembra ignorare il racconto e si volta verso di me
-Phoebe ci vediamo alle cinque al solito posto?-

Avrei voluto veramente accettare, ma...

-Ehm... Oggi non posso, ricordi? Alleniamo i bambini delle elementari-

-Ah, è vero... Posso venire a vedervi?- mi chiede, con un pò di eccitazione.

So che in fondo anche a lui piace il calcio, ma nega sempre.

-Ma certo! Ci vediamo di fronte a casa nostra alle quattro e mezza, così abbiamo tutto il tempo per arrivare-

-Ok, tornate a casa con me?-.

-Ma certo! Silvia, tu dove abiti?-

-Romles Street- recita lei.

-Oh, è dall'altra parte... Ok, ci vediamo domani, ciao!-

-Ciao!- ci saluta con calma.

Ci incamminiamo, e nel tragitto casa-scuola parliamo del più e del meno. Arrivati a casa salutiamo Nathan e ci prepariamo per questa giornata all'insegna del calcio. Mi preparo e prendo la videocamera, per iniziare a registrare quanto è successo.

 

 

Cara Gemma,

il mio primo giorno è andato benissimo! Abbiamo conosciuto una ragazza, si chiama Silvia Woods. E' alta, ha i capelli e gli occhi neri. E' una ragazza molto simpatica e solare, ci ha aiutato con la squadra. Per ora non abbiamo nessun giocatore, il perchè non lo so, ma abbiamo sistemato per bene lo spogliatoio, che ora è pronto a ricevere nuovi giocatori.

Nathan è riuscito ad entrare nella squadra di atletica.

Ti parlo di lui, ti va?

Si chiama Nathan Swift, ha 14 anni e viene in classe con me dai tempi dell'asilo. Ha dei capelli blu raccolti in una coda, e un ciuffo gli copre uno dei suoi occhi marroni. Adora la corsa. E' il mio migliore amico, e forse ho una cotta per lui. Questo è tutto. Ora scappo, io e mio fratello alleniamo dei bambini per guadagnarci i soldi per quando saremo grandi. Più che un lavoro per me è un divertimento! Ora vado, poi ti racconto.

Tua, Phoebe.

 

Spegno la videocamera e mi dirigo in cucina per fare una piccola merenda.

-Andiamo Mark?-

-Si, siamo quasi in ritardo!- mi dice -Ciao mamma!-

-Ciao, mi raccomando!- risponde lei.

-Ok, ciao mamma!- urlo di rimando.

Usciamo fuori e troviamo Nathan con la nostra stessa tuta.

La tuta della scuola.

-Ciao Nathan! Andiamo?-

-Si!- sussurra raggiante.

Arriviamo al campo in cinque minuti, e dopo neanche due minuti eravamo già molto attivi giocando a calcio.

Nathan si mette a spiegare ai bambini alcune tecniche per la corsa, che funzionano a vista d'occhio, dopodichè scappa a bere. Io prendo la situazione in mano, e faccio vedere come si batte un calcio d'angolo raso terra. Indietreggio fino ad arrivare alla bandierina, ma vado a sbattere contro un ragazzo; questo ha un cappello arancione che gli stava appena sopra gli occhi, dei capelli lunghi e marroni, gli occhi del medesimo colore, alto e magrissimo. Dietro di lui c'è un ragazzo basso, con i capelli neri, quasi rasati e gli occhi sempre del medesimo colore.

Forse sono quei bulletti che terrorizzano la scuola, ma hanno per me una faccia da veri scemi.
-Hey, stai attenta quando guardi!- disse ostile il primo.

-Scusatemi, ma stavo camminando all'indietro- balbettai.

-Non ci interessa sapere il motivo- rise l'altro -ma che bel pallone!- e uno di loro lo prende con prepotenza.

-Lascia stare il mio pallone, devo allenare questi bambini!- protesto.

-Ti faccio vedere come si tira, le donne non sanno giocare a calcio- 

Sento la rabbia ribollire dentro di me, ma decido di non fare nulla.

-Mi ridareste per favore il pallone?- ripeto, impaziente.

-Questo?- dice indicando con lo sguardo il pallone.

Dopo, sento un sapore di sangue in bocca.

E' successo tutto in fretta, solo quando mi rendo conto di ciò che mi è successo, mi piego in due dal dottore.

Un tizio mi ha dato un pugno in pieno stomaco.

Cado a terra, e Nathan viene in mio aiuto.

-Ridalle il pallone!- urla Mark, venendoci incontro.

Apro gli occhi e vedo questo ragazzo sputare sul pallone.

Un momento... Ha sputato nel pallone? E' pericolosissimo! Potrebbe prendere velocità e una brutta traiettoria!

Infatti è quello che succede. Sta per prendere una bambina, ma un ragazzo dai capelli biondi alzati e gli occhi color pece blocca il tiro. La palla cade perfettamente vicino a me. E i bulletti, ovviamente spaventati, se la danno a gambe.

-Cucciola stai bene?- mi chiede preoccupato il blu.

-Si Nathan, grazie mille.- poi mi rivolgo al ragazzo misterioso -Grazie anche a te per aver salvato Darcy. Come ti chiami?- il ragazzo non risponde alla mia domanda, ma sorride verso la bambina che lo sta ringraziando.

-Ciao, io sono Mark! Giochi a calcio? Hai un tiro spettacolare!- lo assale mio fratello

-Io invece sono Phoebe, e lui è Nathan- mi intrometto. Lui mi ignora 

-No, non gioco più a calcio-

-E perchè?- chiede mio fratello, con un aria da bambino smarrito

-E' una lunga storia- risponde.

Ha un'aria molto interessante, con quegli occhi di un marrone profondo... 
-Beh, spero che il calcio non ti abbia dato troppi dispiaceri. Ora dobbiamo andare, speriamo di incontrarci ancora!- 
il ragazzo non saluta e se ne va.

La giornata lavorativa è finita, così torniamo a casa.

 

******

 

Abbiamo appena finito di mangiare, finalmente! Devo assolutamente prendere la videocamera e raccontare a Gemma quello che è successo! Premo il tasto play e inizio a parlare:
 

Ciao Gemma! Sono le otto di sera, tra un po' devo mangiare e quindi sarò veloce. Mentre giocavamo con i bambini due ragazzi mi hanno infastidito e uno mi ha addirittura tirato un pugno. Nathan mi ha aiutato, Mark mi ha difeso. Visto che amici servizievoli che ho? Comunque, uno dei due ragazzi sputa sopra il pallone, lo calcia e il pallone prende forza e velocità. Stava per prendere una bambina, Darcy, ma è arrivato un ragazzo con i capelli biondi alzati e gli occhi di un marrone scuro che lo rende molto misterioso. Non ha risposto a nessuna delle mie domande, e non mi ha nemmeno detto come si chiama. Lui non gioca più a calcio, ma non so nemmeno il perchè... Ora vado a letto, a domani!
Tua, Phoebe.

 

*Spazio autrice*
Scusate il ritardo, ma i capitoli durano una giornata. Ok, in questo capitolo entra in azione... *rullo di tamburi* "Grazie Hayden per il rullo dei tamburi" Il nostro Axel! Che sembra voler ignorare Phoebe, non rispondendo alle sue domande. Ci vediamo al prossimo capitolo, e ringrazio tutte le ragazze che hanno recensito/letto la storia e che l'hanno messa fra ricordate/preferite/seguite. Uno speciale a Flamin che mi aiuta a scrivere questa FF. Siete mitiche ragazze! In un solo capitolo 6 recensioni! Ma vi amo! Al prossimo capitolo!  
P.S.: recensite, mi raccomando! Accetto tutto!

Blue Carrots xx

  
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